Connettiti con Renovato 21

Gender

I vescovi del Ghana difendono le leggi anti-sodomia in risposta al cardinale che va a Davos

Pubblicato

il

La Conferenza episcopale cattolica del Ghana ha pubblicato un documento in difesa delle leggi anti-sodomia del Paese, contraddicendo una dichiarazione del cardinale Peter Turkson. I vescovi del Paese africano già il mese scorso avevano ringraziato il Parlamento per il disegno di legge a favore della famiglia.

 

In un comunicato intitolato «La Chiesa cattolica e lo Stato sull’omosessualità», i vescovi del Ghana scrivono che «lo Stato è nel suo diritto di criminalizzare gli atti degli omosessuali nell’interesse della nazione».

 

Il documento menziona specificamente il disegno di legge anti-sodomia del Ghana attualmente in discussione in Parlamento, affermando che si tratta di un passo «nella giusta direzione, poiché cerca di promulgare leggi contro gli atti omosessuali criminali».

 

«Ci congratuliamo con i nostri legislatori per lo sforzo e il tempo spesi su questo disegno di legge. La nostra speranza è che, una volta convertito in legge, promuova davvero i diritti sessuali umani e gli autentici valori della famiglia ghanese che sono minacciati dagli atti omosessuali», hanno scritto i vescovi africani.

 

«L’auspicio della Chiesa è che il disegno di legge imponga misure punitive commisurate ai crimini commessi».

Sostieni Renovatio 21

Il comunicato dei vescovi è stato pubblicato due settimane dopo che il cardinale Turkson, originario del Ghana, ha condannato le leggi anti-sodomia del Paese in un’intervista alla BBC.

 

«La mia posizione è stata semplicemente questa: le persone LGBT non possono essere criminalizzate perché non hanno commesso alcun crimine, ma questa posizione non dovrebbe nemmeno diventare qualcosa da imporre a culture che non sono ancora pronte ad accettare cose del genere», ha detto Turkson, che è il Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali e un importante cardinale vaticano con stretti legami con Papa Francesco.

 

Turkson ha preso parte ad almeno cinque vertici annuali del World Economic Forum (WEF) durante il pontificato di Francesco. Dopo l’edizione del 2022 dell’incontro globalista, Turkson ha spiegato il coinvolgimento del Vaticano con il WEF, dicendo: «dobbiamo essere aperti» al Reset.

 

Come riportato da Renovatio 21, papa Francesco aveva già condannato le leggi dei Paesi africani che vietano gli atti omosessuali, affermando che i vescovi che difendono tali leggi «devono intraprendere un processo di conversione».

 

I vescovi del Ghana hanno difeso la dottrina tradizionale della Chiesa sugli atti omosessuali, citando la Sacra Scrittura e il Catechismo della Chiesa cattolica (CCC).

 

«Nell’Antico Testamento questa pratica era vista come una perversione e un abominio pagano», si legge nel comunicato dei vescovi Africani. «In Levitico 18,22 leggiamo: “con un uomo non avrai rapporti come con una donna; è un abominio”. Similmente, in Levitico 20,13 leggiamo: “se un uomo giace con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; saranno messi a morte, il loro sangue ricadrà su di loro”».

 

I vescovi citano San Paolo, che «in 1 Corinzi 6,9; 1 Timoteo 1,10, Paolo parla di omosessualità».

 

«Questi due versetti possono essere discussi insieme», afferma il documento. «In 1 Corinzi 6:9 Paolo dice: “non sapete che gli ingiusti non erediteranno il Regno di Dio?” Non lasciatevi ingannare: né immorali, né idolatri, né adulteri, né pervertiti sessuali».

 

«In 1 Timoteo 1:10 parla di “fornicatori, sodomiti, sequestratori, bugiardi, spergiuri, e quant’altro è contrario alla sana dottrina”. I termini “pervertiti sessuali” e “sodomiti” nei due brani traducono la stessa parola greca “arsenokoitai” che denota i praticanti dell’omosessualità».

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

«L’omosessualità è incompatibile anche con le storie della creazione dell’uomo e della donna nella Genesi», hanno proseguito i vescovi. «Nei capitoli iniziali della Genesi, la creazione dei sessi da parte di Dio viene presentata con un duplice scopo: gli uomini e le donne sono destinati a riunirsi in un’unità di vita unanime (Genesi 2,24) e a generare figli (Genesi 1,28)».

 

«Poiché l’attività sessuale era considerata ordinata alla procreazione e alla continuazione del genere umano, ogni forma di attività sessuale diversa dal rapporto eterosessuale è contro natura e costituisce una chiara violazione della retta ragione».

 

«Per la Chiesa, scegliere qualcuno dello stesso sesso per la propria attività sessuale o per il matrimonio significa annullare il ricco simbolismo e significato, per non parlare degli obiettivi, del disegno sessuale di Dio».

 

I vescovi sottolineano la distinzione tra tendenze o attrazione omosessuali e «azioni omosessuali individuali». Sebbene la Chiesa conceda «diritti umani fondamentali» alle persone con attrazione per lo stesso sesso perché sono «create a immagine di Dio», questi diritti «non includono il diritto di un uomo di sposare un uomo o di una donna di sposarsi una donna».

 

«Per la Chiesa, questo è moralmente sbagliato e va contro lo scopo di Dio riguardo al matrimonio».

 

«Per quanto riguarda gli “atti omosessuali individuali”, invece, la Chiesa afferma che essi sono “intrinsecamente disordinati” e “non sono in nessun caso da approvare”», si legge nel documento.

 

«Pertanto, anche se la Chiesa non condanna gli omosessuali in quanto omosessuali, condanna gli atti omosessuali che compiono».

 

«Anche per la Chiesa, sebbene l’inclinazione particolare della persona omosessuale non sia un peccato, si tratta di una tendenza più o meno forte ordinata verso un male morale intrinseco, e quindi l’inclinazione stessa deve essere vista come un disordine oggettivo» concludono i vescovi africani.

 

Come riportato da Renovatio 21, oltre al Ghana, le nazioni dell’Uganda, del Kenya e della Namibia hanno tutte approvato o avanzato leggi contro la sodomia o il «matrimonio» tra persone dello stesso sesso. Una settimana fa l’arcivescovo del Camerun Andrew Nkea Fuanya, dopo aver partecipato al Sinodo sulla sinodalità in Vaticano, è ha dichiarato che il matrimonio è tra un uomo e una donna, e tutto il resto «è stregoneria».

 

La pressione omosessualista occidentale trova una sponda molto concreta sul fronte religioso. I vescovi anglicani africani stanno rifiutando l’orientamento sempre più smaccatamente pro-gay della Chiesa Anglicana di Canterbury. Tuttavia è la posizione del romano pontefice a risultare incredibile per gli africani: abbiamo visto appelli di Bergoglio contro le leggi anti-sodomia in vigore in vari Stati del continente nero, appelli fatti in coro con le autorità anglicane e presbiteriane.

Aiuta Renovatio 21

A fine 2022 la Conferenza Episcopale dello Zambia ha prodotto un comunicato difendendo le leggi anti-sodomia in vigore nel Paese e denunciando il peccato dell’omosessualità. «Se non si fa nulla per sensibilizzare la nostra gente», aveva avvertito l’arcivescovo di Lusaka Alick Banda, la cultura LGBT «diventerà una norma accettabile in Zambia, nonostante l’esistenza di leggi che criminalizzano queste attività e peggio ancora sono offensive per i nostri valori culturali e cristiani».

 

Papa Francesco sta avendo reazioni molto negative da parte di episcopati e governi africani.

 

Prima della sua visita in Sud Sudan, il governo di Juba aveva fatto sapere per voce del suo ministro dell’Informazione Michael Makuei Lueth che «se Papa Francesco viene da noi e ci dice che non c’è differenza tra il matrimonio tra persone dello stesso sesso o di sesso diverso, noi diremo “no”».

 

A loro volta, reazioni varie si stanno scatenando nei Paesi africani che legiferano contro il sodomismo. Ad agosto, la Banca Mondiale ha intrapreso un’azione simile congelando i prestiti all’Uganda a causa della riluttanza di quest’ultimo ad abbracciare la sodomia.

 

Come riportato da Renovatio 21, poco dopo l’approvazione della legge anti-sodomia, l’Uganda è stata improvvisamente teatro di attacchi terroristici con enormi stragi sia sul suo territorio che all’estero, presso le basi del contingente di pace ugandese in Somalia. Poco dopo, decine persone sono state uccise e ferite dai militanti di un gruppo estremista – il quale non si faceva vivo dal 1998 – che hanno attaccato una scuola secondaria nell’Uganda occidentale.

 

Come riportato da Renovatio 21, solo due settimane prima, 54 suoi soldati ugandesi stati trucidati dai terroristi islamici in Somalia dove si trovavano in missione di pace per conto dell’Unione Africana. A perpetrare l’eccidio sarebbero stati gli islamisti di al-Shabaab («la gioventù»), gruppo noto per il sequestro della cooperante italiana di due anni fa – per il quale il governo di Conte e Di Maio pagò fior di milioni.

 

Il ricatto dell’imperialismo omosessualista occidentale raggiunse l’apice nel 2015 dall’amministrazione Obama, che ritirò aiuti finanziari e militari alla Nigeria in lotta contro i terroristi di Boko Haram quando questa si rifiutò di legalizzare contraccezione e omosessualità. Si disse all’epoca che gli USA obamiani disponessero di immagini satellitari con gli accampamenti del gruppo islamico stragista, ma non le condivisero con i nigeriani restii a implementare la deregulation sessuale nella società africana.

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


 

 

Immagine di World Economic Forum via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-NC-SA 2.0)

Continua a leggere

Gender

5 attivisti transgender ceneranno con Papa Leone all’evento «Giubileo dei poveri» domenica

Pubblicato

il

Da

Un famoso attivista trans ha dichiarato che domenica prossima si unirà a Papa Leone XIV per una cena in occasione dell’evento del Giubileo dei Poveri.   Secondo quanto riportato dalla stampa italiana, tale «Alessia Nobile», ha ricevuto l’invito alla cena del Giubileo dei Poveri del 16 novembre, che si è tenuta nell’Aula Paolo VI di Roma.   La cena con il papa vedrà la partecipazione di centinaia di ospiti poveri, senzatetto ed «emarginati». Nobile ha affermato che lui e altri quattro uomini che si identificano come donne sono stati invitati al pranzo dopo aver richiesto un’udienza con il papa per esprimere le sue preoccupazioni sul fatto che la Chiesa potesse «fare marcia indietro sui diritti LGBTQ» dopo la morte del Bergoglio.   Nobile ha descritto Francesco come un amico e un mentore. Ha incontrato il defunto papa per la prima volta nel giugno 2022 durante un’udienza con altre cinque donne che si identificavano come «transgender». Francesco ha incontrato Nobile più volte e lo ha invitato alle sue udienze generali pubbliche. Il defunto papa gli ha anche scritto una lettera personale in cui si rivolgeva all’attivista transgender chiamandola «cara sorella».   Secondo tutti i resoconti pubblici disponibili, Francesco non ha detto a Nobile che un uomo che vive come se fosse una donna è contro natura e che la Chiesa rifiuta l’ideologia transgender.   La Repubblica a settembre ha scritto che Nobile avrebbe partecipato al giubileo omotransessualista in Vaticano, parlando di «lettera che Bergoglio mi scrisse di suo pugno mi ha permesso di mostrare chi sono».

Aiuta Renovatio 21

Il tema della normalizzazione transessualismo è stato cavalcato in modo plateale dal predecessore di Leone, Giorgio Mario Bergoglio.   Nel 2020 Bergoglio aveva devoluto un obolo una tantum a dei trans sudamericani del litorale romano che a causa del lockdown si erano dovuto rivolgere in parrocchia.   Nel novembre 2023, Francesco ha accolto il gruppo e il loro parroco a un pranzo per i poveri organizzato dal Vaticano e si è «seduto di fronte a un’ex prostituta transgender». L’evento fu ripreso dalla grande agenzia stampa mondiale Associated Press, che aveva seguito il gruppo transessuale sin da quando erano saliti in pullman.
E ancora: a fine gennaio 2015, un «uomo transgender» – nato in Ispagna come donna – dichiarò di aver avuto un’udienza privata con il papa, dove, secondo alcuni articoli di giornale, Bergoglio avrebbe «abbracciato» il 48enne transessuale.   A Napoli, sempre nel 2015, il Francesco, fu riportato dai media globali mangiò con «carcerati gay e transessuali».   A novembre 2023 il papa aveva approvato il testo del cardinale Victor Manuel Fernandez che consente ai transessuali di fare da padrini alle funzioni religiose. Tale idea era stata respinta nel 2015 all’interno dello stesso papato di Bergoglio.   Come riportato da Renovatio 21, nel 2024 il Bergoglio aveva detto ad una suora pro-LGBT che i transessuali «devono essere integrati nella società».   L’anno scorso papa Francesco fu elogiato per la sua «inclusività» pro-LGBT dagli attivisti transgender perfino in Indonesia, dove l’arcidiocesi della capitale del Paese ha «accolto» nelle parrocchie negli ultimi anni individui transessuali.   In realtà non c’era bisogno di ulteriori prove riguardo al fatto che lo scandalo della «frociaggine» altro non è stato che un espediente dialettico creato ad arte (tesi, antitesi, sintesi).   Il disegno è stato ben delineato dal commento sulla vicenda da parte di monsignor Carlo Maria Viganò: «lo scopo di Bergoglio è normalizzare sodomia e perversione e distruggere il Sacerdozio».

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine di Catholic Church England and Wales via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-NC-ND 2.0)
Continua a leggere

Gender

Pastora tedesca «sposa» quattro uomini in un «matrimonio poliamoroso»

Pubblicato

il

Da

Una «pastora» protestante avrebbe «sposato» quattro uomini in un «matrimonio poliamoroso», scatenando polemiche in Germania. Lo riporta LifeSite.

 

A giugno, una pastora trentatreenne della Chiesa evangelica di Berlino-Brandeburgo-Slesia dell’Alta Lusazia, appartenente alla Chiesa protestante in Germania, ha celebrato un «matrimonio poliamoroso» con quattro uomini durante un «festival nuziale pop-up» a Berlino.

 

L’evento è stato recentemente riportato dalla stampa tedesca, suscitando polemiche e discussioni. Secondo quanto riportato la pastora, Lena Müller, avrebbe pubblicato una foto del «matrimonio» su Instagram, ma il post è stato successivamente cancellato.

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Lena Müller (@metablabla)

Sostieni Renovatio 21

La Müllerra ha scritto del matrimonio su Instagram: «Venerdì sera ho avuto il privilegio di celebrare il mio primo matrimonio poliamoroso con Christopher e Gloria. Quattro giovani si sono detti “sì, lo voglio”, hanno celebrato l’amore con noi e si sono affidati alla colorata benedizione di Dio».

 

Di recente, la sedicente «femminista e pastora» ha parlato dell’evento alla Neue Osnabrücker Zeitung: «si vedeva subito che c’era molto amore tra loro. Per questo ci siamo subito trovati d’accordo come squadra: cosa avrebbe Dio contro il fatto che ora fossero quattro invece di due?»

 

Due degli uomini sono lettoni, uno thailandese e un altro spagnolo. Secondo la Müllerra, alcuni dei quattro uomini si conoscevano da molto tempo, ma solo quest’anno hanno iniziato una relazione poliamorosa.

 

Il vescovo protestante di Berlino, Christian Stäblein, ha sottolineato che la Chiesa protestante «accetta solo coppie sposate con rito civile» e che quindi il «matrimonio poliamoroso» non è valido. La chiesa protestante ha affermato in una dichiarazione che matrimoni e nozze «sono forme di benedizione per due persone attraverso Dio».

 

La chiesa protestante progressista e omotransessualista «sposa» coppie omosessuali da anni, ma il matrimonio tra più di due persone non è consentito in Germania ed è punibile dalla legge.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine da Twitter

Continua a leggere

Gender

I parlamentari del Kazakistan hanno votato per vietare la «propaganda LGBT»

Pubblicato

il

Da

La camera bassa del parlamento kazako ha varato un disegno di legge che proscrive «la pedofilia e la propaganda LGBT» sui media e in rete, al fine di salvaguardare i minori da «contenuti pregiudizievoli».   Il testo, licenziato mercoledì, interviene sulle normative relative ai diritti dell’infanzia, ai mass media, alla pubblicità, alla cultura e all’istruzione. Una petizione del 2024 che reclamava il bando alla promozione della comunità omotransessualista aveva superato le 50.000 sottoscrizioni. Il provvedimento dovrà ora passare al vaglio del Senato per l’approvazione definitiva, prima della ratifica del presidente Kassym-Jomart Tokaev, che ha spesso enfatizzato il ruolo cardine dei valori tradizionali.   Per la commissione parlamentare allo sviluppo socioculturale, l’iniziativa intende «tutelare i bambini da informazioni lesive per la loro salute e crescita» ostacolando la circolazione pubblica di materiali che esaltano la pedofilia o «l’orientamento sessuale non convenzionale».   Il deputato Elnur Beisenbaev, relatore del disegno di legge, ha spiegato che esso traduce l’allarme montante dell’opinione pubblica sui contenuti digitali.   «Bambini e giovani sono bombardati ogni giorno da dati che possono alterare la loro percezione della famiglia, dell’etica e delle prospettive future», ha dichiarato. Beisenbayev ha insistito sul fatto che schermarli da materiali illeciti sia una priorità per la sicurezza e il benessere psicologico.

Iscriviti al canale Telegram

Le associazioni per i diritti umani e l’uguaglianza hanno aspramente contestato il disegno di legge, mentre l’International Partnership, organizzazione con sede in Belgio, ha denunciato una «flagrante» infrazione agli obblighi internazionali del Kazakistan.   Beisenbaev ha replicato che la norma «non incide sui diritti individuali delle persone LGBTQ», ma traccia «confini netti vietando la pedofilia e la propaganda LGBTQ», in armonia – a suo dire – con le consuetudini globali.   Il parlamentare ha rilevato che il Kazakistan non è pionieristico in questo campo, richiamando normative analoghe in Ungheria, Bulgaria, Lituania, Polonia, Kirghizistan e Russia.   La Slovacchia ha recentemente approvato un emendamento costituzionale che afferma il binarismo sessuale e limita l’adozione alle coppie eterosessuali, e l’Ungheria ha modificato la legge sulla protezione dell’infanzia del 2021, che vieta l’ideologia LGBT nelle scuole e la propaganda LGBT in prima serata in TV, includendo il divieto delle manifestazioni del gay pride.   Come riportato da Renovatio 21, ancora due anni fa la Corte Suprema russa ha messo fuori legge il «movimento pubblico internazionale LGBT», definendolo un gruppo estremista. Negli ultimi anni, la Russia ha progressivamente inasprito la propria legislazione volta a contrastare la diffusione della cosiddetta «ideologia LGBT». Nel 2013, il Paese aveva vietato la diffusione di tale propaganda tra i minori, estendendo la misura agli adulti nel dicembre 2023.
Nell’estate di due anni fa, la Russia ha anche introdotto il divieto di interventi chirurgici di cambio di genere e di terapia ormonale effettuati come parte del processo di transizione di genere. Oltre a ciò, la legislazione vietava di alterare i dettagli di genere nei registri pubblici.   La sentenza della Corte di messa al bando del movimento omotransessualista era arrivata pochi giorno dopo che Putin, rispondendo ad una domanda del regista serbo Emir Kusturica durante un evento culturale a San Pietroburgo, aveva fatto un discorso di apparente apertura nei confronti della «cultura LGBT». In passato Putin aveva fatto battute sull’ambasciata USA a Mosca che aveva issato alla finestra la bandiera arcobaleno. «Lasciateli festeggiare» aveva sorriso davanti a chi gli indicava il fenomeno. «Hanno mostrato qualcosa sulle persone che lavorano lì».

Aiuta Renovatio 21

Come riportato da Renovatio 21, il governo russo anni fa ha progettato la creazione un nuovo istituto psichiatrico dedicato allo studio, tra le altre cose, del comportamento delle persone LGBT e delle questioni relative ai ruoli e all’identità di genere.
La Russia, come percepibile nei discorsi al Club Valdai del presidente Putin (che ha paragonato, ad esempio, il gender al coronavirus), sta offrendo una certa resistenza al processo di omotransessualizzazione del pianeta, e con essa anche vari Paesi africani – gli stessi divenuti teatro, dopo le scelte politiche anti-LGBT, da improvvisi, sanguinari attacchi terroristici che non si vedevano da decenni.   Come riportato da Renovatio 21, l’anno scorso anche la Bulgaria ha vietato la propaganda omotransessualista nelle scuole. Proteste anti-LGBT si sono avute mesi fa in Moldavia.   Lo scorso anno, la Georgia ha approvato una legge simile per stabilire una base giuridica per vietare gli eventi del pride e la propaganda LGBT; la legge includeva il divieto di cambio di sesso e limitava l’adozione alle coppie eterosessuali. Il «matrimonio» tra persone dello stesso sesso è già vietato in Georgia. I leader del partito di governo Sogno Georgiano hanno affermato che la legge è necessaria per salvaguardare gli «standard morali tradizionali» in Georgia, la cui Chiesa ortodossa profondamente conservatrice è molto influente.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine di United States Mission Geneva via Flickr pubblicata su licenza CC BY-ND 2.0
Continua a leggere

Più popolari