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Necrocultura

+Europa e meno coerenza: aborto sì e vaccini pure (senza scelta)

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Facciamo un salto indietro nel tempo, precisamente al 15 febbraio scorso.

Siamo nel bel mezzo di una campagna elettorale che, con grandi frutti, porterà il partito di Bonino Emma ad accaparrarsi un importante 2,5%.

Un fiasco pazzesco, ben pensando che a +Europa il sostegno del «filantropo» miliardario George Soros («l’unico singolo uomo al mondo ad avere una politica estera», dicono i maligni) non si è mai visto mancare, con spot pubblicitari più ricchi di qualsiasi altro partito.

 

Eppure niente: la Bonino proprio non tira.

Sarà l’età, sarà il non essere stata premiata con un ministero negli ultimi due governi, ma rimane il fatto che, anche stavolta, contro ogni aspettativa, Emma non raggiunge la soglia di sbarramento fissata al 3% utile per entrare in Parlamento.

 

Nostro malgrado, però, ben sappiamo che la Bonino Emma si è sempre accontentata perché da quel poco o tanto spazio assegnatole insieme al suo mentore Giacinto Pannella detto Marco è riuscita a “radicalizzare” tutto il Parlamento, vincendo le battaglie fondamentali per la perversione della nazione italiana.

 

Dai Silvio Viale passati al Pd, ai Capezzone passati al Centro-Destra, i Radicali hanno insinuato  sia a destra che a sinistra il veleno della Necrocultura più scellerata.

Essi hanno portato al Paese ondate di morte di livello veramente indicibile.

 

Bisognerebbe domandarsi cosa ci facesse la Bonino, nel 1994, nella lista di Forza Italia (ma eletta con i voti della Lega Nord in Veneto!) con Berlusconi, Dell’Utri e il mitico Previti; passando, oggi, con la listarella di democristiani capitanati da Tabacci.

I Radicali hanno insinuato  sia a destra che a sinistra il veleno della Necrocultura più scellerata. Essi hanno portato al Paese ondate di morte di livello veramente indicibile.

 

 

Con l’appoggio indistinto di tutte le forze politiche parlamentari, le battaglie radicali si sono dipanate tranquille per decenni e decenni.

La CEI, di tutta risposta, è riuscita a fare battaglie ancora peggiori dando alla luce la Legge 40/2004, una legge che, riveliamolo, ammazza più embrioni dell’aborto legalizzato con la 194/1978.

La legge 40/2004 ha permesso, inoltre, un cortocircuito umano (bioetico, filosofico, teologico, biologico) senza precedenti: la sospensione fra la vita e la morte in vitro, racchiusa nei congelatori e con la crioconservazione di ovociti. Ovvero: esseri umani (siamo stati tutti embrioni! Anche, ci si creda o no, Gesù Cristo) immessi in un limbo in cui non sono né vivi né morti, e non possono quindi né vivere né morire.

 

Ma torniamo alla sua campagna elettorale 2018. Ad un certo momento, +Europa inciampa su una strana uscita del suo candidato alla presidenza della Regione Lazio: Davide Tutino.

 

Sul sito ufficiale di +Europa, nella data già ricordata sopra, esce un comunicato titolato «Ai vaccini diciamo sì, per il benessere di tutti».

 

L’incoerenza della Bonino è imperdonabile persino per lei stessa. Le direttive sono più alte di lei e lei, perdendo credibilità, deve accettarle

Leggiamo qualche estratto del contenuto:

 

«In merito alla candidatura alle elezioni regionali del Lazio di Davide Tutino, si rende noto che le sue posizioni sui vaccini sono antitetiche a quelle di +Europa e del suo programma, oltre che alle iniziative e alle battaglie storiche radicali (…) Tutino pone il tema del diritto umano a non vaccinare i “propri” figli: è una posizione da avversare senza alcuna riserva, in primo luogo perché i figli non sono “dei genitori” e non appartengono loro come un arto o un organo interno (su cui può valere in principio della libertà di cura), e in secondo luogo perché a nostro parere il diritto a non vaccinare equivale al diritto a non fare studiare o a non fare giocare i bambini: una scelta che li priva di qualcosa di estremamente utile senza rendere loro assolutamente nulla».

 

Cerchiamo dunque di capire: Tutino, cui nelle vene scorre vero radicale, si opponealla posizione che accomuna Pd e +Europa sul tema delle vaccinazioni obbligatorie.

 

Tutino, sempre come autentico radicale, è coerente con le idee tipicamente radicali: libertà di scegliere. In tutto e per tutto: libertà di uccidere, libertà di decidere come e quando morire, libertà di drogarsi, e via discorrendo. Lui stesso, nella replica fatta al canale ufficiale di +Europa,  si è così pronunciato:

 

«Non sono contrario ai vaccini: chi si vuol vaccinare si vaccini. Se il governo intende addirittura promuovere questo tipo di politiche lo faccia pure, ma altra cosa è l’obbligo per il semplice fatto che ogni atto medico discende da un rapporto fiduciario tra paziente e medico. La legge attuale obbligazionista toglie al medico la possibilità di essere medico, cioè di agire in scienza e coscienza, lui deve dare quel tipo di farmaci al di là del fatto che ci creda o no, quindi non agisce in scienza e coscienza ma obbedendo alla scelta politica. Questo spezza il rapporto fiduciario tra paziente e medico, che diventa un passa carte».

 

E ancora: «C’è già la Costituzione a ribadirlo, c’è tutto quello che si è creato a valle di questa orrida legge perché si è creato il panico tra decine di migliaia di famiglie che vogliono semplicemente scegliere come curarsi, che non hanno mai rotto le scatole a nessuno e che a loro volta non hanno mai detto agli altri di non vaccinarsi. È l’inverso che sta avvenendo: la maggioranza che fa violenza alla minoranza».

 

Non sono solo i vaccini a non essere puliti, ma è la politica che sopra essi si è creata ad essere sporca, marcia e coordinata dalle potenze farmaceutiche: le zanne di un sanguinolento macchinario che va contro la Vita

 

Tutino non fa altro che difendere i diritti per tutti, la libertà a portata di click per ogni cittadino. Come una madre deve avere il diritto di poter abortire un bambino senza che questo sia illegale, così deve poter scegliere quali farmaci somministrargli perché, d’altronde, i vaccini altro non sono che farmaci.

Questa è, in soldoni, la visione ultra-libertaria del radicale.

 

Come si può capire, questo intervento di +Europa sconfessa la carriera della Bonino fin dagli esordi.

Infatti, una volta affermato «che i figli non sono dei genitori» e non appartengono loro «come un arto o un organo interno» ecco che automaticamente la signora in questione dovrebbe diventare contraria all’aborto, dal momento che già alla terza settimana di vita il feto ha una propria attività neuronale, e quindi esiste come essere, seppur non ancora del tutto autonomo; epperò non più un semplice “organo” della gestante, quindi individuo sul quale, per gli stessi motivi etici per cui la Bonino impone i vaccini come non discutibili, la gestante non avrebbe già più diritto di scelta sulla sua esistenza.

 

Eppure la Signora Emma, per mezzo della tanto amata pompa di bicicletta alla mano sradicava questi feti (che non erano  più arto né organo, ma veri esseri umani) senza colpo ferire.  Se ne infischiava della legge (11.000 aborti clandesitini fatti di suo pugno!), che nel merito dei vaccini invece tanto invoca, privando del “diritto alla vita” questi individui indifesi ancora nell’utero  e praticando dunque, sempre in questa logica, dei veri e propri omicidi vietati dalla legge. Nessuno però parlava; i giudici non indagavano o indagavano poco; i ministri democristiani firmavano la legge.

 

Permettetemi di dire, allora, che qualcosa di strano c’è. L’incoerenza della Bonino è imperdonabile persino per lei stessa. Le direttive sono più alte di lei e lei, perdendo credibilità, deve accettarle.

 

Non sono solo i vaccini a non essere puliti, ma è la politica che sopra essi si è creata ad essere sporca, marcia e coordinata dalle potenze farmaceutiche: le zanne di un sanguinolento macchinario che va contro la Vita.

 

Soffermiamoci un attimo a riflettere solo su alcuni personaggi che prenderemo ad esempio.

 

 

 

Silvio Viale: noto abortista torinese che si vantava di «frullare i bambini☼. Più volte oggetto di scandali per atrocità scritte dalla sua pagina Facebook dalla quale sbeffeggiava le madri incerte di abortire ma che poi, alla fine, cedevano sempre alle sue lusinghe. Ex radicale, ora PD. Fiero sostenitore delle vaccinazioni obbligatorie.

 

Marco Cappato: Presidente dell’Associazione Luca Coscioni. Non ha bisogno di presentazioni viste le sue recenti avventure su treni della morte con solo biglietto di andata per la Svizzera. Tramite i legali della sua associazione, presta consulenze e appoggi gratuiti ai genitori divorziati non in accordo sul tema delle vaccinazioni: recentemente, una madre ha portato in tribunale il marito perché non voleva vaccinare la figlia, godendo del contributo legale della Coscioni & Associati. Cappato è, senza farne segreto, fervente sostenitore delle vaccinazioni di massa.

 

Umberto Veronesi: stimato oncologo, conosciuto ed apprezzato anche in ambiente “cattolico” per essere il padre della chirurgia conservativa per la cura dei tumori al seno. Si prodigò nel dire che «l’amore perfetto è quello omosessuale»che deve essere libero. Fortissimo sostenitore delle vaccinazioni obbligatorie insieme al lascito della sua Fondazione.

 

Bill Gates: anche per lui le presentazioni non sono necessarie. Il capitale miliardario di quest’uomo gli permette di investire su tanti campi. Uno dei preferiti è quello a sostegno delle lobby LGBT, per le quali Gates va pazzo. Ha costituito però anche Fondazioni para-benefiche. Una della più importanti è la Bill and Melinda Gates Foundation, occupata ad investire danaro sull’Africa e sull’India, dove come obiettivo primario vi fu la vaccinazione di massa anti-HPV, che costò effetti collaterali ad un gran numero di giovani ragazze, alcune delle quali morte dopo il vaccino, con la seguente rottura dei rapporti correnti tra il governo indiano e la Fondazione gatesiana.

 

La soluzione questi personaggi ce l’hanno già in mano: quando ci saranno sufficienti danneggiati da vaccino, come già ne esistono, riconosciuti e indennizzati dalla legge 210/92, se saranno di troppo saranno, semplicemente e molto democraticamente, eliminati con una candida, dolce, morte da iniezione letale.

Dobbiamo svegliarci: la sete di sacrificio umano – piaccia o non piaccia – non si sazia mai. Servono altri morti, serve che il sabba delle streghe danzi più frenetico,  più forte, serve altro sangue innocente

 

 

Dobbiamo svegliarci: la sete di sacrificio umano – piaccia o non piaccia – non si sazia mai. Servono altri morti, serve che il sabba delle streghe danzi più frenetico,  più forte, serve altro sangue innocente.

E  i Cappato, le Bonino, gli Zingaretti, si adattano a tutto ciò che può far scorrere questo tributo di sangue.

 

Fatte queste atroci quanto doverose considerazioni – che hanno tralasciato tanti, tantissimi dettagli importanti – permettete ad un giovane padre di disprezzare con tutto il suo cuore i radicali e, infine, di avere qualche serio dubbio sulla bontà dei vaccini e sul tanto decantato interesse al bene comune e collettivo che i sostenitori di questo TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) vorrebbero farci bere?

 

La risposta a questo tirannico sopruso, incoerente persino con le linee “democratiche” dei necrocultori, la lascio a Giovannino Guareschi, che con un’indescrivibile lungimiranza a lui propria trattò questo argomento già sessant’anni fa.

“Il medico che, per legge, inocula il benefico vaccino nel braccino di vostro figlio, è una zanna del gran mostro, lo Stato, che uncina una nuova tenera vittima”

— Giovanni Guareschi

 

“Io, un tempo, quando sfogliavo le vecchissime Domeniche del Corriere leggevo sorridendo la spiegazione de Le nostre pagine a colori e mi facevano pena le donnette dei lontani paesi del mezzogiorno che si mettevano in rivoluzione per impedire che vaccinassero i loro bambini. Ma allora non capivo un accidente e pensavo alla greve ignoranza, e alle nebbie grasse della superstizione che inducevano le povere donnette a reputare i medici governativi emissari di chi sa mai quale paurosa centrale di maleficio. E invece le donnette agivano per istinto e credevano di difendere le loro creature dal maleficio, mentre le difendevano dal sopruso dello Stato. È un sopruso necessario [Guareschi scriveva questo quando la poliomielite era ancora malattia pericolosa e presente NdR] ma la lancetta del medico che, per legge, inocula il benefico vaccino nel braccino di vostro figlio, è una zanna del gran mostro, lo Stato, che uncina una nuova tenera vittima”.           

(La Rivoluzione d’Ottobre- Candido n.41, 1949, raccolto nel Corrierino delle Famiglie)

 

Cristiano Lugli

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Necrocultura

Branchi di adolescenti e anarco-tirannia: immagini dall’orrore del crimine giovanile USA

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Una serie di video di atti criminali consumatisi in USA stanno colpendo la rete.

 

In quasi tutti questi filmati è possibile vedere come i criminali siano ragazzi giovani, talvolta giovanissimi, che non sembrano nutrire alcuni rispetto per la dignità e la vita umana, né sembrano temere alcunché dall’autorità.

 

Immagini di violenza a volte gratuita fino al parossismo, che paiono indicare come oramai i ragazzi crescano immerso nel nichilismo più perverso e belluino.

 

In un allucinante video da Las Vegas, dei ragazzi rubano un’auto, speronano un’altra automobile mentre guidano in modo sconsiderato quindi, vedendo davanti a loro la strada libera e solo un ciclista in lontananza lo puntano e lo investono senza motivo, che non sia quello di riderci perversamente su.

 

Il ciclista, un poliziotto in pensione di 64 anni, sarebbe morto per le ferite riportate.

L’autista, 17 anni, sarebbe stato fermato dalla polizia, dopo che era fuggito dalla scena del crimine. Secondo il Las Vegas Review-Journal, i ragazzi hanno pubblicato un video della corsa sui social media. La polizia ha potuto utilizzare il video come prova che mostrava che l’assassinio «intenzionale» del ciclista.

Alla visione di questo video, alcuni hanno invocato la pena di morte.

 

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In una pompa di benzina di Seattle si è visto invece un belluino attacco di branco, in cui una gang di teenager, che aveva rubato un’auto, ha fatto razzia del negozio, picchiando brutalmente la commessa.

 

In tutto il bottino ammonta a 100 dollari contenuti nel registratore di cassa, più delle sigarette.

 

Si resta impressionati dalla furia senza requie e senza esclusione di colpi nei confronti di una povera donna inerte, qualcosa di completamente lontano dai codici delle organizzazioni criminali di un tempo.

 

 

A Chicago, scene di violenza si sono viste durante le celebrazioni del giorno dell’indipendenza messicana. Le telecamere hanno ripreso risse a colpi di machete, con un poliziotto colpito alla testa con un bastone.

 

Durante un incidente avvenuto lungo il percorso di una parata in pieno giorno, si vede un tizio apparentemente vestito da luchador mascherato messicano mentre issa un machete contro alcuni uomini che lo affrontano.

 

 

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Da New York arrivano le immagini di una enigmatica, sconvolgente esecuzione stradale di un ottantenne, che è stato ucciso davanti a sua moglie mentre tornava a casa da una festa.

 

Marcelino Valerio e sua moglie erano appena scesi dall’auto che li aveva accompagnati e si stavano preparando a entrare in casa quando un sospetto «vestito da ninja» in bicicletta passa davanti a loro e poi spara a bruciapelo uccidendo Valerio.

 

L’uomo, dicono, non aveva problemi con nessuno. La polizia brancola nel buio: nessun arresto. Ipotizziamo che possa trattarsi, di una qualche forma di iniziazione ad una gang criminale.

 

 

La settimana scorsa in California un evento di Skateboard, peraltro sponsorizzato da un notissimo marchio di scarpe e indumenti sportivi, si è tramutato in un’orgia di violenza.

 

Tra i 1500 partecipanti qualcuno, ad un certo punto, ha cominciato a tirare petardi. Ne è seguita la reazione delle forze dell’ordine, quindi, il caos. Sassaiole, lanci di bottiglia, il camion dei pompieri completamente rovinato da graffiti.

 

 

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Sempre in California, a fine agosto, un branco di 400 adolescenti ha preso d’assalto un centro commerciale.

 

Risultato: scontri, spari, una donna accoltellata al collo.

 

La polizia ha poi dichiarato che, come nel caso di Peschiera del Garda nel 2022, l’annuncio del «raduno» vandalico era stato lanciato sui social media.

 

 

 

 

Lo scorso mese erano apparse anche le immagini di un borseggio in cui un’anziana signora, che resisteva, era trascinata per metri e metri.

 

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In un video ripreso dalle telecamere di sorveglianza del New England, è possibile vedere un uomo rapinato dell’auto nel suo garage, tirato fuori dal veicolo, riempito di pugni e praticamente investito.

 

La polizia di Wesport ha in seguito arrestato un ragazzino di 16 anni con accuse di strangolamento, rapina, effrazione, tentativo di furto, e aggressione.

 

Delle immagini colpisce la rilassatezza dei giovanissimi criminali.

 

 

Vedendo questi video impressionanti, sembra chiaro che esiste una nuova generazione che percepisce la società in modo totalmente diverso rispetto a prima: non ha paura della polizia, né ha rispetto per la vita umana.

 

È una generazione cresciuta per la barbarie più distruttiva.

 

Si tratta, senza dubbio, di un ingrediente di non poco conto nel programma dell’anarco-tirannia dello Stato moderno: non solo gli immigrati devastatori (visti nelle rivolte francesi di luglio, nei capodanni con molestie sessuali, nelle città messe a soqquadro, nei disordini perfino quando il loro Paese vince qualche partita ai mondiali), ma anche un’interazione di ragazzini cresciuti con il nichilismo più immorale possibile, pronti per divenire assassini, pronti per essere sacrificati, pronti per edificare la società della Cultura della Morte.

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Contraccezione

Bergoglio parlerà alla conferenza della Fondazione abortista dei Clinton

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Papa Francesco parlerà alla conferenza della Clinton Global Initiative tramite collegamento video la prossima settimana in una «conversazione speciale» con il presidente Bill Clinton, in una discussione che includerà «il cambiamento climatico, la crisi dei rifugiati, il benessere dei bambini».   Il coinvolgimento del romano pontefice nell’iniziativa dei Clinton del prossimo 18 settembre è stata dichiarata solo ieri 14 settembre dal Vaticano. Papa Francesco darà il via alla conferenza di due giorni della Clinton Global Initiative (CGI) del 2023 il prossimo lunedì, tenendo quella che è stata descritta come una «conversazione speciale» con il molto controverso ex presidente Clinton.   «Lunedì 18 settembre papa Francesco interverrà in collegamento da remoto all’incontro organizzato a New York dalla Clinton Global Initiative, alle 9.15 (le 15.15 italiane)» riporta Vatican News. «Il papa parlerà delle sfide globali più urgenti del nostro tempo, come il cambiamento climatico, la crisi dei rifugiati, il benessere dei bambini e la missione e i progetti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù della Santa Sede».   «All’incontro, organizzato dalla Fondazione Clinton, saranno presenti il presidente della Fondazione stessa, Bill Clinton, la Segretaria della Fondazione, Hillary Rodham Clinton, e la Vicepresidente, Chelsea Clinton. All’evento, che proseguirà anche il 19 settembre, prenderanno parte, tra gli altri, Irfaan Ali, presidente della Guyana e l’ex premier britannico Tony Blair, che oggi guida il Tony Blair Institute for Global Change».   Bill Clinton è noto per la quantità di relazioni adultere che hanno dato scandalo durante la sua presidenza. Più rilevante ancora, il suo nome è associato indelebilmente al miliardario pedofilo Jeffrey Epstein, nel cui aereo privato avrebbe viaggiato almeno 26 volte, con diecine e diecine di visite del pedo-finanziere alla Casa Bianca quando Bill era presidente. Quello che sembrava essere un uomo di collegamento tra i Clinton e Epstein, Mark Middleton, è stato trovato impiccato con una fucilata al petto fuori da un ranch in Arkansas un anno fa.   Con Hillary, Bill ha creato la Fondazione internazionale che ha in Haiti uno dei suoi obiettivi principali. Gli aiuti della Fondazione Clinton dopo il sisma del 2010, furono oggetto delle critiche dell’allora capo della Protezione Civile italiana Guido Bertolaso. I Clinton, che andarono in luna di miele ad Haiti e assisterono ad una cerimonia di possessione officiata dal «papa» del Vudù caraibico Max Beauvoir, hanno ancora una fissa per Haiti, che nel frattempo sta sprofondando alla violenza indiscriminata.

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Da considerare come anche Chelsea Clinton, citata nel bollettino vaticano, abbia sollevato grandi controversie negli USA per la sua promozione di libri di contenuto pornografico nelle scuole americane. La figlia di Bill e Hillary è molto attiva anche sul fronte dei programmi di vaccinazione di OMS e organismi come Fondazione Gates.   L’altro personaggio citato, Tony Blair, è noto per guidare ora sforzi mondialisti per creare passaporti vaccinali digitali e altri sistemi di sorveglianza elettronica del pianeta. Detestato in patria per la guerra in Iraq, gode ancora di tanto credito presso l’élite globalista, tanto che alcuni si spingono a dire che sia l’erede designato di Klaus Schwab per la guida World Economic Forum, il noto gruppo estremista di Davos.   Papa Francesco aveva recentemente incontrato Bill Clinton in una visita privata non annunciata in Vaticano lo scorso 5 luglio, durante la quale i due uomini avrebbero parlato di «pace». All’udienza privata era presente anche Alex Soros, erede ufficiale dell’impero filantrocapitalista di George Soros.   Durante l’udienza con l’ex presidente USA, il papa, per qualche motivo incurante delle controversie che circondano il Clinton – una grande fetta del pubblico quando lo vede non pensa più solo a Monica Lewinsky e ai sigari, ma alla pedo-isola di Jeffrey Epstein – Salutando calorosamente l’ex presidente, Francesco gli ha regalato una statua realizzata in Vaticano che, secondo il romano pontefice, «simboleggia l’opera per la pace», che certo è il primo interesse dell’uomo che bombardò la Serbia nel 1999 proprio mentre uscivano le storie sulla Lewinsky.   Lo scandalo tuttavia non riguarda solo gli ospiti Clinton, ma anche i loro ospiti.   Saranno presenti il ​​governatore della California Gavin Newsom e le governatrici Kathy Hochul di New York e Gretchen Whitmer del Michigan, abortisti totali, così come l’ex portavoce pro-aborto della Casa Bianca Jen Psaki.   Anche gli attori Matt Damon e Orlando Bloom (quest’ultimo membro del movimento buddista della Soka Gakkai ma già salutato dal papa assieme alla compagna Katy Perry, già coinvolta in una battaglia legale con due suore di Los Angeles, durante un’udienza in Vaticano) sono presenti, così come tale «Qween Jean», un attivista per i “diritti” dei trans, fondatore e direttore esecutivo di Black Trans Liberation.   Rilevante la presenza dell’amministratore delegato di Pfizer Albert Bourla, che papa Francesco ha ricevuto segretamente due volte nel 2022. Bourla, assieme ad altri dirigenti di Big Pharma, ha recentemente firmato una lettera per chiedere la liberalizzazione della pillola abortiva. Come riportato da Renovatio 21, il vaccino COVID è stato imposto a tutto il personale vaticano, guardie svizzere incluse, e pure ai giornalisti a seguito dei viaggi apostolici del papa.   Non si tratta del primo contatto di Bergoglio con il clan Clinton.   Secondo Henry Sire, autore della biografia innovativa di papa Francesco The Dictator Pope, Francesco avrebbe addirittura fatto una donazione alla campagna presidenziale del 2016 di Hilary Clinton prelevando denaro dall’elemosineria. Mentre alcuni hanno respinto questa affermazione come diceria, Sire ha dichiarato a LifeSiteNews nel 2017 che i dettagli provenivano da un contatto in Vaticano e che «l’accusa è abbastanza ben nota ai giornalisti».

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La preferenza di Bergoglio verso la Clinton rispetto a Trump durante le elezioni 2016 potrebbe essere letta anche quando, nella classica conferenza stampa in aereo, a domanda di un giornalista sul muro che intendeva costruire il candidato Trump rispose che ciò «non è cristiano». L’espressione seria tenuta dall’argentino durante le visite del presidente USA nella Santa Sede sembrano puntare nella stessa direzione.   Durante gli anni di restrizioni del COVID-19, il Vaticano ha ospitato Chelsea Clinton – figlia di Bill e Hilary e vicepresidente della Fondazione Clinton – insieme agli amministratori delegati delle aziende produttrici di vaccini contaminati dall’aborto Pfizer e Moderna, il direttore degli Istituti Nazionali di Medicina degli Stati Uniti. Salute e il dottor Anthony Fauci. Papa Francesco aveva chiuso il convegno concedendo ai partecipanti una «udienza» privata e virtuale.   La Fondazione Clinton promuove in tutto il mondo contraccezione e «pianificazione delle nascite», concetti antitetici rispetto alla dottrina cattolica.   Tra gli sforzi della Fondazione vi è la «Clinton Health Access Initiative» (CHAI). Questo funziona in tutto il mondo, consentendo a circa 125 paesi di avere accesso a «medicinali, strumenti diagnostici, vaccini, dispositivi o altri prodotti e servizi sanitari salvavita» a prezzi particolarmente ridotti.   Uno dei programmi del CHAI si chiama «salute delle donne e dei bambini», che, utilizzando un linguaggio contraccettivo spesso utilizzato, garantisce che «le donne abbiano accesso agli strumenti di cui hanno bisogno per pianificare in modo sicuro le loro famiglie per migliorare i risultati sanitari e il benessere economico».   Il CHAI si vanta del suo lavoro volto a offrire «interventi semplici ed efficaci… per prevenire gravidanze indesiderate, trattare le complicazioni della gravidanza e del travaglio e salvare la vita dei neonati».   «Il CHAI ha sviluppato una strategia integrata per la salute materna, neonatale e riproduttiva per ridurre drasticamente le gravidanze indesiderate, le morti materne e neonatali e i nati morti» scrive il sito della Fondazione Clinton. «Questo approccio inizia raggiungendo adolescenti e donne per garantire che ricevano un’educazione sulla salute riproduttiva e abbiano accesso a una gamma di metodi contraccettivi efficaci e convenienti».   «Continuiamo a sostenere le donne durante i loro anni riproduttivi per garantire che ogni donna possa evitare gravidanze non pianificate e infezioni a trasmissione sessuale; spazio e limite delle nascite; avere una gravidanza e un parto sani; e vedere il suo neonato prosperare dalla nascita all’infanzia»   Il programma dei Clinton è stato utilizzato per la prima volta in Etiopia, prima di essere «testato su larga scala in Nigeria». A seguito di un’implementazione ancora più ampia del programma contraccettivo, il CHAI ha riferito di aver riscontrato un «aumento del 251% nell’uso medio mensile di impianti contraccettivi in ​​due anni in Camerun, Kenya, Liberia, Malawi, Nigeria, Tanzania e Zambia». Viene quindi esaltata la riduzione del prezzo del 50% sugli «impianti contraccettivi» grazie a «una garanzia di volume in 69 Paesi».   Il papa compare insomma su uno dei palchi principali dell’oligarcato della Necrocultura.   Avevate qualche dubbio in merito? SOSTIENI RENOVATIO 21
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Economia

L’Ucraina attraversa una catastrofe economica e demografica

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Secondo un articolo del 20 agosto per la rete mediatica Al Mayadeen English, intitolato «Le condizioni di vita in Ucraina assomigliano a una nuova schiavitù, un trionfo della “democrazia” occidentale nel 21° secolo», l’economia ucraina ha perso la capacità fisica di riprodurre l’esistenza della sua popolazione e sta subendo uno dei più grandi crolli demografici del mondo, anche mentre la sua popolazione maschile nelle forze armate ucraine è massacrata sul campo di battaglia, soffrendo decine di migliaia – e forse centinaia di migliaia di morti e feriti permanenti.

 

Nell’articolo si legge che nel 1991, quando l’Ucraina dichiarò l’indipendenza dall’Unione Sovietica, il Paese aveva una popolazione di 52 milioni di abitanti. Nel febbraio 2022, prima dell’operazione militare speciale della Russia, il numero era sceso a 37,6 milioni, con un calo di 14,4 milioni di persone, ovvero quasi il 27%.

 

Oggi, secondo le stime dell’Istituto Ucraino per il Futuro, in Ucraina vivono solo 29 milioni di persone, perché molte donne e bambini se ne sono andati durante le prime fasi della guerra.

 

Pertanto, la popolazione dell’Ucraina si è contratta del 43% dal 1991. L’Istituto afferma che il tasso medio di fertilità in Ucraina è di 0,7 bambini per le donne in età fertile (di solito nella fascia di età compresa tra 15 e 44 anni).

 

Perché una società possa riprodursi, ogni donna in età fertile dovrebbe avere 2,1 figli. Il tasso di fertilità dell’Ucraina è una catastrofe, poiché le nascite saranno superate dalle morti naturali, anche rispetto ai disastrosi tassi di fertilità di Europa e Stati Uniti. È uno dei peggiori sulla faccia della Terra.

 

L’Ucraina ha attualmente una forza lavoro di 9,1-9,5 milioni; deducendo i dipendenti statali, rimangono solo 6-7 milioni nella forza lavoro non governativa. Una parte significativa di questo problema deriva dal fatto che da quando l’Ucraina ha dichiarato la propria indipendenza il 24 agosto 1991, è stata sottoposta alla politica della «terapia shock» e ai lacci del Fondo Monetario Internazionale.

 

Anche la Russia era stata sottoposta a questa terapia d’urto, ma Evgenij Primakov e Vladimir Putin hanno iniziato a liberare la Russia da quella politica genocida nel 1999.

 

Oggi, i maschi ucraini disoccupati non si iscrivono all’assicurazione contro la disoccupazione – che paga solo circa 28 dollari al mese – perché temono che il loro nome venga consegnato ai militari, cosa che li porterà alla coscrizione, riporta EIRN.

 

Ad agosto, i deputati del Partito Servitore del Popolo di Volodymyr Zelens’kyj hanno presentato un disegno di legge alla Verkhovna Rada, il Parlamento unicamerale ucraino, che prescriverebbe l’arruolamento di tutti i maschi aventi diritto, che non fanno parte dell’esercito, per svolgere «lavori pubblici», ma gran parte di questi «lavori pubblici» sono per l’industria della difesa e sostiene un’economia traballante, in un contesto di grave carenza di manodopera.

 

La capacità dell’Ucraina di generare anche fisicamente la propria popolazione, per non parlare delle truppe, è radicalmente diminuita. In combinazione con ciò che sta accadendo alla sua economia, l’Ucraina si sta «democraticamente» spopolando.

 

Ciò indica che l’Ucraina potrebbe essere un esempio avanzato, una cavia della Necrocultura globale applicata?

 

Come riportato da Renovatio 21, alcuni recenti sviluppi, militari e parlamentari, lo fanno presupporre. La Rada ha disegni di legge per i «diritti omosessuali» (tra cui la maternità surrogata) e per la liberalizzazione della pornografia, mentre l’esercito di Kiev ha incredibilmente scelto come portavoce anglofono un transessuale americano.

 

Tutto questo fa felici i padroni del mondo e coloro che si bevono ancora la balla della «democrazia liberale», tuttavia non produce l’unica cosa di cui una Nazione ha davvero bisogno per continuare ad esistere: i bambini. Cultura gay e video a luci rosse non creano fertilità, ma, tecnicamente, il suo esatto contrario.

 

Ma questo è proprio il fine del principe, forse: la morte massiva, l’umiliazione della vita umana, la sofferenza più atroce. E un mondo senza più bimbi, cioè senza più l’Imago Dei – perché questo sono i figli, sono immagini di Dio.

 

 

 

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