Connettiti con Renovato 21

Internet

Elon Musk cancella da Twitter account pro-pedofilia: «non tollerato su questa piattaforma»

Pubblicato

il

Il proprietario di Twitter Elon Musk ha sospeso l’account di un individuo che ha pubblicato con orgoglio un’immagine di una bandiera che celebra le «Youth Attracted Person» (YAP), cioè le «persone attratte dai giovani», che etimologicamente potremmo qualcuno potrebbe tradurre come «pedofili».

 

«Non tollerato su questa piattaforma» ha commentato Musk.

 

L’utente bannato aveva pubblicato la bandiera creata per «Alice Day», il 25 aprile, che è essenzialmente un «giorno dell’orgoglio pedofilo». L’Alice Day, sul quale si lanciano allarmi da decenni, sarebbe ispirato a Alice nel Paese delle meraviglie di Lewis Carroll, ritenuto esempio letterario di persona attratto dai minori viste le accuse di pedofilia rivoltegli negli anni.

 

L’individuo ha pubblicato la bandiera dei colori della pedofilia e ha commentato che è stata creata per “Alice Day”, il 25 aprile, che è essenzialmente un “giorno dell’orgoglio” riconosciuto dai pedofili.

 

Il post scriveva «Buon giorno di Alice, a coloro che festeggiano! Ho pensato, perché non usare la giornata di oggi per svelare la bandiera dell’orgoglio YAP (Youth Attracted People) che ho disegnato quasi un anno fa?»

 

Musk ha risposto a un tweet di qualcun altro sottolineando che l’account pro-pedofilia era stato rimosso da Twitter:

 

 

 

La rimozione è l’ultimo segno che c’è un cambiamento culturale su Twitter. Sotto la guida di Musk, la società ha rimosso oltre 700.000 account che promuovevano la pornografia infantile.

 

«Grazie» ha scritto a Musk un altro utente. «Sono stato temporaneamente sospeso dal vecchio Twitter per aver semplicemente affermato che i pedofili che stuprano bambini dovrebbero affrontare la pena di morte dopo essere stati dimostrati colpevoli. Grande cambiamento sotto la tua proprietà. Ora i pedofili non sono più protetti da Twitter! Continua così».

 

«Grazie @Elon Musk per essersi opposti ai predatori sessuali e per proteggere i nostri BAMBINI» ha postato un’altra utente.

 

Musk aveva precedentemente promesso di reprimere i pervertiti e i pedofili a cui era stato precedentemente consentito di operare su Twitter. «È un crimine che si siano rifiutati per anni di agire contro lo sfruttamento minorile!» aveva scritto a fine 2022.

 

 

Musk era andato oltre chiedendo la prigione per genitori e medici che facilitano le «operazioni» della medicina gender sui bambini.

 

 

In un altro post aveva citato uno studio svedese che afferma che «le persone transessuali di entrambi i sessi riassegnate al sesso avevano un rischio circa tre volte superiore di mortalità per tutte le cause rispetto ai controlli»

 

«Se diamo per scontato che l’altro studio sul tasso di suicidi 2-3 volte sia corretto, allora l’intervento chirurgico o la sterilizzazione chimica sui minori non guadagna nulla in termini di riduzione della mortalità» aveva scritto Musk. «La mia posizione è semplicemente che dovremmo aspettare che un individuo sia abbastanza maturo da prendere le proprie decisioni prima che altri adulti apportino loro cambiamenti fisici seri e permanenti».

 

«L’opposizione alla mia posizione sarebbe che se non apportiamo le modifiche quando sono minorenni, potrebbero non raggiungere mai l’età adulta a causa del suicidio. Tuttavia, tale controargomentazione non regge se la mortalità è sostanzialmente invariata, cosa che è».

 

 

Twitter ha anche recentemente rimosso la sua politica contro l’uso di descrizioni «biologicamente accurate» di individui con confusione di genere.

 

In precedenza gli utenti potevano essere puniti per «misgendering», cioè chiamare qualcuno con i pronomi sbagliati, ad esempio riferirsi a Bruce «Caitlyn» Jenner come ad un uomo.

 

Dopo l’acquisizione del colosso social, Musk ha operato una serie di riforme, tra cui il licenziamento di più della metà del personale, la sostituzione dei fact-checker con una funzionalità di Community Notes guidata dagli utenti e il rilascio di informazioni sulle precedenti attività di censura della direzione.

 

Tuttavia alcuni problemi sono rimasti. Alla fine di marzo, alcuni esponenti conservatori hanno trovato i loro account temporaneamente sospesi per aver criticato il «il giorno della vendetta trans» pianificato dopo che la donna transessuale Audrey Hale aveva compiuto la strage nella scuola cristiana di Nashville, nel Tennessee, massacrando tre bambini di 9 anni e 3 adulti oltre i 60.

 

Riguardo agli YAP, pare sia una mutazione che tenta di essere accettabile di MAP – «minor attracted person», ossia «persona attratta dai minori» – che è ovviamente un’espressione orwelliana per definire il pedofilo.

 

Potete leggere questa agghiacciante testimonianza pubblicata tempo fa da Renovatio 21 di una madre che racconta dell’incontro con un sedicente «MAP», il quale ronzava oscenamente attorno a suo figlio al campo sportivo, e non temeva di dichiarare la sua natura.

 

Come riportato da Renovatio 21, un grande processo di destigmatizzazione, di normalizzazione della pedofilia è in corso. Il fenomeno non è negabile, e pure invocato da accademici.

 

È notizia di questa settimana il documento ONU che delinea un’agenda per la depenalizzazione delle attività sessuali con minori, purché «consenzienti». Ricordiamo inoltre le dichiarazioni pubbliche del ministro per l’uguaglianza del governo spagnolo Irene Montero, che ha detto che i bambini «possono amare o avere rapporti sessuali con chi vogliono».

 

Negli occhi abbiamo ancora il mistero orrorifico delle campagne del brand di lusso Balenciaga, con i suoi messaggi espliciti e non.

 

«Una miriade di dati oggettivi e documentali sta a dimostrare come la pedofilia sia ormai lanciata sulla strada della normalizzazione attraverso le fasi della finestra di Overton, per diventare nella percezione diffusa una mera forma del comportamento sessuale» scrive Elisabetta Frezza nel suo nel libro Malascuola.

 

Come ripetiamo ogni volta su questo sito, la Finestra di Overton sulla pedofilia sembra essere spalancata da tempo.

 

 

 

 

Immagine screenshot da YouTube

 

 

 

Continua a leggere

Internet

Incredibili video realizzati con l’IA lanciata da pochi giorni

Pubblicato

il

Da

Il generatore di video basato sull’Intelligenza Artificiale Sora 2 di OpenAI ha debuttato la scorsa settimana e ha conquistato i social media con clip incredibilmente iperrealistiche che hanno fatto sì che gli spettatori si interrogassero su ciò che vedono online e hanno fatto sbiancare gli studi di Hollywood.

 

Gli utenti sembrano averci preso gusto a fare video sul defunto fisico tetraplegico Stephen Hopkins, anche crudelmente.

 

 

 


Sostieni Renovatio 21

Un altro modulo molto popolare è quello di esseri che vengono fermati dalla polizia – il filmato è come da una bodycam delle forze dell’ordine – e scappano via subito: ecco un gatto, Spongebob, Mario, un ammasso di prosciutto a fette.

 

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

Il CEO di OpenAI Sam Altman viene beccato a rubare in un negozio, tutto visto da una telecamera di sorveglianza. L’uomo poi cucina Pikachu alla griglia.

 

 

Iscriviti al canale Telegram

Animali che rubano alimentari nei supermercati.

 

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

Piace Hitler che fa stand-up comedy con l’altrettanto (teoricamente) defunto Tupac, rapper ammazzato una trentina di anni fa ma che tutti per qualche ragione ricordano.

 

Lo Hitlerro dimostra di saperci fare con lo skateoboardo, e pure di saper rispondere a muso duro a Michael Jackson in un ambiente che ricorda le trasmissione trash di Jerry Springer.

 

Aiuta Renovatio 21

Pare che SoraAI abbia messo un filtro che impedisce di creare episodi di South Park, che gli utenti hanno generato automaticamente a bizzeffe.

 

 

Non manca la finta pubblicità degli anni ’90 per un giocattolo basato sull’isola dei pedofili di Jeffrey Epstein, con l’action figure del miliardario e di altri personaggi orrendi – l’aereo privato Lolita Express è incluso.

 

Iscriviti al canale Telegram

Ecco, infine, il futuro: le fake news, ma nel senso vero. Telegiornali fatti con l’IA. Un motivo in più per non credere nemmeno a quelli veri.

 

 

Quindi: non è solo Hollywood che sarà sostituita, disintermediata, distrutto: è tutto quanto. È la realtà stessa che sta per venire divorata da simulacri iperreali eruttati ad ogni minuto dall’IA.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


 

Immagine screenshot da Twitter

Continua a leggere

Cina

Pechino condanna a morte 16 gestori dei centri per le truffe online in Birmania

Pubblicato

il

Da

Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.   Il tribunale di Wenzhou ha giudicato colpevoli 39 imputati della famiglia Ming, originaria dello Stato Shan nel nord del Myanmar. Le accuse comprendono frode e traffico di droga con proventi stimati in oltre 10 miliardi di yuan. Tra i condannati a morte figurano il figlio e la nipote del patriarca Ming Xuechang, morto in circostanze controverse durante l’arresto. L’operazione si inserisce nella più ampia repressione di Pechino contro i gruppi criminali che operano in Myanmar.   Un tribunale cinese ha condannato a morte 16 membri della famiglia Ming, potente gruppo criminale della regione Kokang, nello Stato Shan del nord del Myanmar, coinvolto nei commerci illeciti legati ai centri per le truffe online, una questione a cui Pechino da tempo sta rispondendo con una dura repressione.   Secondo i media cinesi, il Tribunale intermedio di Wenzhou, nella provincia orientale di Zhejiang, ha riconosciuto colpevoli 39 imputati per 14 reati, tra cui frode, omicidio e lesioni volontarie. Le condanne sono state differenziate: 11 imputati hanno ricevuto la pena capitale immediata, cinque la condanna a morte con sospensione di due anni, 11 l’ergastolo e gli altri pene comprese tra i cinque e i 24 anni di carcere.   Per alcuni sono state inoltre disposte anche multe e la confisca dei beni.

Iscriviti al canale Telegram

L’accusa ha ricostruito che, a partire dal 2015, la famiglia Ming ha sfruttato la propria influenza nella regione Kokang per costituire una fazione armata e creare diversi «parchi» composti da edifici dediti alle truffe online. I gruppi armati hanno stretto alleanze con altre bande per fornire protezione alle attività illecite del clan: truffe telefoniche, traffico di droga, prostituzione, gestione di casinò e giochi d’azzardo online. I proventi stimati da frodi e gioco d’azzardo superano i 10 miliardi di yuan, circa 1,4 miliardi di dollari, secondo l’accusa.   Al centro del processo è finita in particolare la «Crouching Tiger Villa», una base utilizzata per le truffe online di proprietà di Ming Xuechang, patriarca della famiglia. Il 20 ottobre 2023 le guardie del complesso aprirono il fuoco contro lavoratori che cercavano di fuggire: fra le vittime vi furono 14 cittadini cinesi, alcuni dei quali – secondo indiscrezioni non verificate – erano agenti di sicurezza sotto copertura inviati da Pechino.   Tra i condannati a morte figurano anche il figlio di Ming Xuechang, Ming Xiaoping (noto anche come Ming Guoping), e la nipote, Ming Zhenzhen. Non compare invece la figlia, Ming Julan, il cui arresto era stato annunciato in un primo momento ma non confermato nella successiva comunicazione ufficiale da parte della giunta birmana.   Il patriarca Ming Xuechang, 69 anni, era stato arrestato nel novembre 2023 insieme ad altri membri della famiglia, nel quadro della pressione esercitata da Pechino sul Myanmar per smantellare i sindacati criminali del Kokang.Secondo le autorità di Naypyidaw, Xuechang si sarebbe sparato durante l’arresto ed è morto in seguito per le ferite riportate. In passato era stato membro della Zona a statuto speciale del Kokang e deputato del parlamento statale dello Shan per l’Union Solidarity and Development Party (USDP), partito legato ai militari birmani.   Il caso della famiglia Ming si inserisce nella vasta campagna lanciata da Pechino contro le truffe telefoniche transnazionali. Il ministero della Pubblica sicurezza ha dichiarato che, solo nel periodo del 14° Piano quinquennale (2021-25), la polizia cinese ha risolto 1,74 milioni di casi di frode, smantellato oltre 2mila centri di truffe all’estero e arrestato più di 80mila sospetti.   In parallelo, anche la milizia legata a Pechino che controlla il Wa State, un’area anch’essa al confine tra Cina e Myanmar, ha di recente intensificato i rimpatri forzati verso la Cina: solo negli ultimi nove mesi sono state deportate 448 persone sospettate di frodi online, in una dozzina di operazioni coordinate con Pechino.   Invitiamo i lettori di Renovatio 21 a sostenere con una donazione AsiaNews e le sue campagne. Renovatio 21 offre questo articolo per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine da AsiaNews
Continua a leggere

Internet

Israele paga gli influencer 7000 dollari a post sui social media USA

Pubblicato

il

Da

Israele ha finanziato influencer per pubblicare contenuti sui social media al fine di migliorare la propria immagine negli Stati Uniti. Lo riporta la testata online Responsible Statecraft.

 

Come riportato da Renovatio 21, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha recentemente evidenziato l’importanza dei creatori di contenuti per mantenere il supporto allo Stato Ebraico, incontrando, a margine della sua problematica apparizione all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, gli influencer filosionisti.

 

Martedì, Responsible Statecraft ha riportato che documenti presentati in conformità al Foreign Agents Registration Act (FARA) degli Stati Uniti hanno svelato i dettagli di una «campagna di influencer» gestita da una società di consulenza con sede a Washington che collabora con il ministero degli Esteri israeliano.

 

Le fatture inviate ad un gruppo mediatico tedesco, che coordina la campagna, indicano un finanziamento di 900.000 dollari tra giugno e novembre 2025 per un gruppo di 14-18 influencer. I documenti stimano tra 75 e 90 post in quel periodo, con un costo per post tra 6.143 e 7.372 dollari, secondo Responsible Statecraft. Non è stato reso noto quali influencer siano coinvolti.

Sostieni Renovatio 21

La società statunitense avrebbe coinvolto un ex portavoce delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) e un ex rappresentante della società israeliana di spyware NSO Group, produttrice del celeberrimo software-spia per smartphone Pegasus.

 

La settimana scorsa, Netanyahu ha dichiarato in una conferenza stampa che è essenziale rafforzare la «base di sostegno di Israele negli Stati Uniti» attraverso gli influencer, soprattutto su piattaforme come TikTok – di cui si è beato per l’acquisto da parte del miliardario filo-israeliano Larry Ellison – e X, posseduto dall’«amico» Elone Musk.

 

La campagna d’immagine di Israele si colloca in un contesto di diminuzione del sostegno negli Stati Uniti, in particolare riguardo alla guerra di Gaza. Un recente sondaggio del New York Times ha rivelato che il 60% degli americani ritiene che Israele debba porre fine al conflitto, e più della metà si oppone a ulteriori aiuti economici e militari allo Stato degli ebrei .

 

Alcuni legislatori, come la deputata repubblicana Marjorie Taylor Greene, hanno definito la situazione a Gaza un «genocidio» e si sono opposti a ulteriori aiuti a Israele.

 

Come riportato da Renovatio 21, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, pur continuando a sostenere Israele, ha recentemente ammesso che l’influenza della lobby israeliana, che un tempo aveva un «controllo totale» sul Congresso, è diminuita.

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


 

 

Continua a leggere

Più popolari