Geopolitica
Consigliere di Trump racconta la cacciata di Zelens’kyj dalla Casa Bianca

Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Mike Waltz ha rivelato come il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj e la sua delegazione hanno reagito all’espulsione dalla Casa Bianca in seguito a un acceso confronto con il presidente Donald Trump e il vicepresidente JD Vance.
La lite è avvenuta durante un incontro di venerdì in cui i leader avevano intenzione di finalizzare un accordo sui minerali tra Stati Uniti e Ucraina. La discussione si è deteriorata quando Volodymyr Zelens’kyj si è impuntato e ha insistito sul fatto che Trump avrebbe dovuto supportare di più Kiev piuttosto che rimanere neutrale nel tentativo di mediare un accordo con Mosca.
Trump ha accusato Volodymyr Zelens’kyj di essere ingrato nei confronti del sostegno americano e di non essere disposto a fare le concessioni necessarie per porre fine al conflitto, mentre JD Vance lo ha criticato per la sua mancanza di diplomazia.
I don’t know if I’ve ever seen someone be kicked out of the White House before, let alone a world ‘leader’.
Zelensky just got spanked and humiliated in front of the entire world.
Trump and the American People have had enough of the Deep State parasite known as Zelensky. pic.twitter.com/LMv13d0ELv
— Clandestine (@WarClandestine) February 28, 2025
Sostieni Renovatio 21
In un’intervista rilasciata alla testata Breitbart News sabato, Mike Waltz ha affermato che «il capo degli affari sa quando tirarsi indietro da un cattivo affare o da una cattiva negoziazione», e ha raccontato come lui e il Segretario di Stato Marco Rubio abbiano trasmesso i sentimenti di Trump al team di Volodymyr Zelens’kyj.
«Erano sbalorditi. Non so come pensassero che si potesse andare avanti dopo un episodio così pubblico con tutto il mondo a guardare», ha ricordato Waltz. «Era davvero il suo team, e come hai visto dalla sua ambasciatrice, che si è semplicemente messa la testa tra le mani in mezzo allo Studio Ovale, a sapere la gravità di ciò che era appena accaduto».
“We made it clear that the negotiation, which could have been a fantastic day for them and the country was over and that it was time to go.” @MikeWaltz47 on his message to the Ukrainian delegation after the @realDonaldTrump – @ZelenskyyUa White House Blow-Up via @BreitbartNews… pic.twitter.com/FvHBQJKrP2
— SiriusXM Patriot (@SiriusXMPatriot) March 1, 2025
Un membro anonimo dello staff della Casa Bianca aveva detto in precedenza che Trump aveva sostanzialmente «cacciato» Zelens’kyj e aveva affermato che la delegazione ucraina stava «implorando di resettare», ma Rubio e Waltz hanno insistito affinché lasciassero immediatamente la Casa Bianca, secondo quanto riportato da Fox News.
Waltz ha aggiunto che la squadra ucraina è stata informata che «la pazienza americana era finita», descrivendo il sentimento come: «come puoi insultare qualcuno quando praticamente lo stai implorando di darti soldi e assistenza?»
«Quindi lo abbiamo chiarito in termini inequivocabili. Abbiamo chiarito che la trattativa, che avrebbe potuto essere una giornata fantastica per loro e per il Paese, era finita e che era tempo di andare», ha detto il Waltz.
Nel frattempo, Rubio ha criticato duramente Zelens’kyj per aver «sprecato» il tempo di tutti con il suo atteggiamento e ha messo in dubbio le sue vere intenzioni riguardo al conflitto con la Russia. In un’intervista con la CNN, Rubio ha detto che Zelens’kyj «dovrebbe scusarsi» per aver trasformato l’incontro di alto livello in un «fiasco».
Poco dopo l’incontro, Zelens’kyj ha ammesso che non era andato bene, ma ha segnalato che non aveva intenzione di scusarsi con il leader degli Stati Uniti. In un’intervista su Fox News, ha affermato che «dobbiamo essere molto aperti e molto onesti» nelle interazioni bilaterali. L’ucraino ha attribuito alcune delle sue dichiarazioni al fatto di essere andate perse nella traduzione, ma alla fine ha detto di essere «incerto» di aver fatto «qualcosa di male» per offendere il popolo americano.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da YouTube
Geopolitica
Lavrov: i leader europei trascinano il continente verso la guerra con la Russia

Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Geopolitica
«È ora di andare»: Orban chiede la defenestrazione della Von der Leyen

Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha chiesto le dimissioni della Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, pubblicando un’immagine parodia in vista del voto di sfiducia previsto al Parlamento europeo. La mozione, prevista per giovedì, prende di mira la sua gestione degli approvvigionamenti del vaccino contro il COVID-19.
Martedì Orban ha condiviso un’immagine stilizzata come la copertina della celeberrima rivista americana TIME, raffigurante uno sfondo rosso e una von der Leyen in ritirata, con la didascalia «è ora di andare».
L’immagine era una parodia della copertina della rivista dedicata a Biden del 2024, pubblicata dopo l’annuncio dell’allora presidente degli Stati Uniti di ritirarsi dalla campagna elettorale.
L’Orban è da tempo uno dei più aspri oppositori di von der Leyen, accusandola di minare le istituzioni dell’UE e di interferire negli affari interni degli Stati membri, scontrandosi spesse volte con Bruxelles su controversie sullo stato di diritto e sulla politica sanzionatoria, e ha affermato che la leadership dell’Unione ha cercato di isolare politicamente l’Ungheria.
All’interno dell’UE, von der Leyen ha dovuto affrontare crescenti critiche, in particolare per la sua condotta durante la pandemia di COVID-19. Il suo rifiuto di pubblicare i messaggi privati scambiati con l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, durante i colloqui sull’approvvigionamento dei vaccini ha alimentato continue polemiche. Un tribunale europeo ha stabilito all’inizio di quest’anno che il suo ufficio non era riuscito a fornire una giustificazione legittima per la riservatezza dei messaggi.
Time to go. pic.twitter.com/utLYFKQz6b
— Orbán Viktor (@PM_ViktorOrban) July 9, 2025
Sostieni Renovatio 21
Varie voci, provenienti da tutto l’arco europarlamentare e dal mondo dell’euroscetticismo hanno accusato Ursula di centralizzare il potere, aggirando le tradizionali procedure della Commissione e il controllo parlamentare, nonché di ignorare la sovranità nazionale in questioni delicate.
Il voto di sfiducia di giovedì è stato avviato dall’eurodeputato rumeno Gheorghe Piperea, che ha denunciato un modello di «eccesso istituzionale» nella condotta di Von der Leyen. La mozione necessita di una maggioranza dei due terzi e del sostegno della maggioranza assoluta dei 720 membri del Parlamento europeo per essere approvata – una soglia che, secondo gli osservatori, difficilmente verrà raggiunta.
Come riportato da Renovatio 21, in risposta la Von der Leyen si è scagliata contro i suoi oppositori, etichettandoli come «complottisti» e «no-vax» sostenuti dal Putin. Intervenendo in una sessione plenaria questa settimana, ha affermato che alcuni dei suoi critici stavano agendo «per conto dei loro burattinai in Russia».
Mosca ha ripetutamente accusato von der Leyen di nutrire idee russofobe. Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, all’inizio di quest’anno, l’ha definita «Führer Ursula» e l’ha accusata di promuovere la militarizzazione in tutta l’UE, distogliendo l’attenzione dalla cattiva gestione finanziaria dell’era pandemica. I funzionari del Cremlino hanno anche criticato il suo sostegno all’Ucraina e il suo ruolo nell’estensione delle sanzioni contro la Russia, definendola uno dei principali motori dello scontro tra UE e Mosca.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine da Twitter
Geopolitica
L’UE potrebbe dare altri 100 miliardi di euro all’Ucraina

Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Immigrazione2 settimane fa
9 minorenni tedesche abusate sessualmente da siriani in piscina. Il sindaco tedesco accusa il «caldo»
-
Eutanasia1 settimana fa
Ecco l’eutanasia dell’Italia geografica. Per far nascere le smart city che ci controlleranno
-
Morte cerebrale2 settimane fa
Donna «cerebralmente morta» dà alla luce un figlio. Quindi morta proprio non lo era
-
Salute1 settimana fa
I malori della 27ª settimana 2025
-
Pensiero2 settimane fa
La tassa di soggiorno del Paese con la più bella Costituzione, in attesa della tecnocrazia finale
-
General1 settimana fa
Il cardinale Zen: Dio è «disgustato» dal comportamento omosessuale
-
Spirito1 settimana fa
Mons. Viganò: il Cosmo divino contro i nemici della Messa tridentina
-
Stragi2 settimane fa
Ai soldati israeliani è stato ordinato alle persone che chiedevano aiuto a Gaza che «non rappresentavano una minaccia»