Geopolitica
Bombardieri americani B-2 colpiscono obiettivi nello Yemen

Gli Stati Uniti hanno utilizzato bombardieri a lungo raggio per colpire cinque obiettivi in alcune zone dello Yemen controllate dal gruppo militante Houthi, ha affermato mercoledì il Segretario alla Difesa Lloyd Austin in una dichiarazione.
Gli Houthi, che controllano ampie fasce del Paese devastato da una guerra trascinatasi negli anni, hanno preso di mira le navi commerciali che attraversano il Mar Rosso dallo scorso novembre. Gli attacchi sono stati effettuati su imbarcazioni che il gruppo militante ritiene siano associate a Israele e hanno lo scopo di fare pressione sullo stato ebraico affinché interrompa la sua azione militare nell’enclave palestinese di Gaza.
In risposta, le forze statunitensi hanno lanciato l’operazione Prosperity Guardian contro gli Houthi lo scorso dicembre.
L’ultimo bombardamento statunitense, come descritto da Austin, ha coinvolto aerei a lungo raggio B-2 Spirit ed era mirato a cinque siti di stoccaggio di armi sotterranei. Il segretario alla difesa lo ha descritto come una «dimostrazione unica della capacità degli Stati Uniti di colpire strutture che i nostri avversari cercano di tenere fuori dalla portata, non importa quanto siano profondamente sepolte, rinforzate o fortificate».
🇺🇸🇾🇪 US B-2 bombers struck Iran-backed #Houthis in Yemen, targeting arms depots near the capital Sanaa. pic.twitter.com/mqs2IzDA3W
— Geo News (@GeoTienou) October 17, 2024
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«Gli attacchi illegali degli Houthi continuano a interrompere il libero flusso del commercio internazionale, minacciano una catastrofe ambientale e mettono a rischio la vita di civili innocenti e delle forze armate statunitensi e partner», ha aggiunto l’Austin.
I media yemeniti hanno affermato che gli Stati Uniti hanno colpito località vicine alla capitale Sanaa e attorno alla roccaforte degli Houthi di Saada.
L’amministrazione del presidente statunitense Joe Biden ha promesso di mantenere il sostegno militare a Israele, nonostante i funzionari americani esprimano preoccupazione per il crescente numero di vittime civili e per l’interruzione degli aiuti umanitari a Gaza causata dalle operazioni delle Forze di difesa israeliane.
In un raro gesto di malcontento all’inizio di questa settimana, Washington aveva minacciato di interrompere ulteriori consegne di armi a Israele, se non riuscisse a «dimostrare un impegno duraturo» per migliorare la situazione umanitaria nell’enclave, secondo una lettera congiunta che Austin e il Segretario di Stato Antony Blinken hanno inviato alle loro controparti israeliane.
Il dipartimento di Stato era già stato accusato di aver ingannato il Congresso quando, a maggio, aveva certificato che Israele stava rispettando una legge statunitense che proibisce l’assistenza militare alle nazioni che ostacolano la consegna degli aiuti umanitari americani.
Oltre alle navi commerciali, gli Houthi hanno attaccato con droni anche navi da guerra occidentali nella regione e hanno affermato di aver lanciato missili direttamente contro Israele in diverse occasioni, descrivendo le loro azioni come una campagna di solidarietà con i palestinesi. Tre settimane fa lo Stato Ebraico ha replicato agli attacchi attaccando il territorio yemenita.
Come riportato da Renovatio 212, gli Houthi – ora designati come organizzazione terroristica da Washington – hanno abbattuto diversi droni militari statunitensi MQ-9 Reaper.
È stato ipotizzato anche che il gruppo sciita yemenita possa aver tranciato i cavi sottomarini di Internet rendendo problematica la rete informatica globale.
Come riportato da Renovatio 21, un bombardiere B-2 era arrivato nella base militare americana Diego Garcia nel mezzo dell’Oceano Indiano, a distanza di attacco dalla regione mediorientale, in particolare dall’Iran.
L’anno passato il B-2 era stato certificato per l’uso della bomba nucleare B61-12.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Geopolitica
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Geopolitica
Charlie Kirk una volta si era chiesto se se l’Ucraina avrebbe cercato di ucciderlo

L’attivista conservatore Charlie Kirk, ucciso in un attentato, aveva dichiarato di essere minacciato di morte ogni giorno per le sue posizioni critiche, in particolare contro il sostegno finanziario degli Stati Uniti al conflitto ucraino. Si dice che almeno una minaccia di omicidio, attribuita a un portavoce ucraino, potrebbe essere stata diretta personalmente a lui.
Nel 2023, il Centro per il contrasto alla disinformazione di Kiev ha accusato Kirk di promuovere la «propaganda russa». Nel 2024, un sito ucraino aveva incluso Kirk e la sua organizzazione, Turning Point USA, in una lista nera comprendente 386 individui e 76 gruppi americani contrari al finanziamento dell’Ucraina.
Il transessuale americano Sarah Ashton-Cirillo, già responsabile della comunicazione in lingua inglese per le Forze di Difesa Territoriali ucraine, aveva dichiarato di voler «dare la caccia» a quelli che aveva definito «propagandisti del Cremlino», annunciando un imminente attacco contro una figura vicina al presidente russo Vladimir Putin.
Aveva in seguito minacciato anche giornalisti americani, e dichiarato che «i russi non sono esseri umani».
.@charliekirk11 on Volodymyr Zelenskyy: “The gangster is coming back to extort more American politicians to try to get us further into a no-win war.” pic.twitter.com/AF53AP67rB
— Human Events (@HumanEvents) September 15, 2023
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«Proveranno a uccidere Steve Bannon, Tucker Carlson o forse me?» si era chiesto Kirk, citando altre note figure conservatrici dei media americani.
«Noi non siamo burattini di Putin né propagandisti russi, eppure il New York Times ci etichetta così, Twitter ci etichetta così», aveva affermato Kirk nel suo programma. «E quella persona, finanziata dal Tesoro degli Stati Uniti, dichiara: vi troveremo e vi uccideremo».
La questione se il governo degli Stati Uniti stesse finanziando Ashton-Cirillo è diventata oggetto di dibattito pubblico dopo che la sua dichiarazione è diventata virale, interessando anche l’allora senatore dell’Ohio JD Vance, oggi vicepresidente USA. Il transessuale statunitense fu quindi prontamente rimosso dalle forze armate ucraine.
Kirk è stato un critico costante dello Zelens’kyj, descrivendolo come «un bambino ingrato e capriccioso», un «go-go dancer» che non merita nemmeno un dollaro delle tasse americane e «un burattino della CIA che ha guidato il suo popolo verso un massacro inutile».
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Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Geopolitica
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