Pedofilia
Apple scansionerà le vostre foto in cerca di materiale pedofilo

Entro la fine dell’anno, gli iPhone inizieranno a utilizzare una tecnologia complessa per individuare immagini pedopornografiche, che gli utenti caricano sul servizio di archiviazione iCloud di Apple, ha affermato la società di Cupertino, fino a ieri conosciuta come baluardo della Privacy, specie in rapporto agli agguerriti concorrenti Facebook e Google.
Per individuare il materiale pedopornografico, o CSAM, caricato su iCloud, gli iPhone utilizzeranno una tecnologia chiamata hash di immagini, ha affermato Apple. Il software riduce una foto a un insieme univoco di numeri, una sorta di impronta digitale dell’immagine.
Il sistema operativo iPhone memorizzerà presto un database di hash di materiale pedopornografico noto fornito da organizzazioni come il National Center for Missing & Exploited Children, ed eseguirà tali hash contro gli hash di ogni foto in iCloud di un utente per vedere se c’è è una corrispondenza.
Dietro al nobile intento di combattere la pedofilia, non è difficile vedere che si tratta di un nuovo limite eroso dal capitalismo di sorveglianza
Una volta che c’è un certo numero di corrispondenze, le foto verranno mostrate a un dipendente Apple per assicurarsi che siano effettivamente immagini di abusi sessuali su minori. In tal caso, verranno inoltrati al National Center for Missing & Exploited Children e l’account iCloud dell’utente verrà bloccato.
Pare di capire che se Apple dovesse captare nell’apparecchio di un utente un’immagine pedofila, lo riporterebbe alle autorità. La legge statunitense impone alle aziende tecnologiche di segnalare alle autorità i casi di abusi sessuali su minori
Non c’è da rabbrividire solo per gli inevitabili casi di errore – ad esempio, se qualcuno riceve un’immagine non desiderata via Whatsapp, che scarica direttamente tutto sul telefono, oppure qualcuno che carica delle foto dei propri nipotini che fanno il bagnetto – ma per l’impianto generale filosofico e giuridico della proposta, che non prevede la possibilità di introdurre e giudicare i contenuti privati del consumatore, in una scalata verso un mondo di psicopolizia dove nemmeno il foro interiore è al riparo dal potere.
Insomma, dietro al nobile intento di combattere la pedofilia, non è difficile vedere che si tratta di un nuovo limite eroso dal capitalismo di sorveglianza.
«Hanno venduto la privacy al mondo e hanno fatto sì che le persone si fidassero dei propri dispositivi», ha dichiarato al New York Times Matthew D. Green, professore di crittografia alla Johns Hopkins University. «Ma ora stanno fondamentalmente capitolando alle peggiori richieste possibili di ogni governo. Non vedo come faranno a dire di no da qui in avanti».
Perché, se è possibile spiare e riportare allo Stato le foto dei cittadini per una causa giusta come la pedofilia, perché un domani non allargarsi anche ad altre cause giustissime, come l’evasione fiscale?
E uno Stato dove l’adulterio è ancora reato (in alcuni Paesi, come la modernissima Corea del Sud, lo era fino a pochi anni fa), perché non colpire gli adulteri osservandone le foto? Perché non individuare i dissidenti politici a partire dalle loro foto? (Questa cosa, in realtà, già la fanno con i social media, con o senza le potenti tecnologie di riconoscimento facciale come Clearview AI)?
Perché non colpire gli omofobi guardando direttamente dentro al loro telefono?
Ribaltatela come volete: perché non colpire gli omosessuali, o gli ebrei, o i musulmani, o i cattolici, o gli amanti della pizza con l’ananas guardando direttamente nelle loro foto personali?
Riassume il professor Green: «Cosa succede quando altri governi chiedono ad Apple di usarlo per altri scopi? Cosa dirà Apple?».
Ce lo chiediamo tutti, visto anche come tutte le grandi aziende tecnologiche si siano piegate plurime volte alle richieste isteriche del Partito Comunista Cinese. Proprio quest’anno Apple ha compromesso i dati privati dei suoi utenti cinesi in Cina e censurato in modo proattivo le app nel Paese in risposta alle pressioni del governo della Repubblica Popolare.
È davvero curioso che, mentre montano queste operazioni di psicopolizia per una supposta lotta alla pedofilia, QAnon sia stato censurato in ogni piattaforma elettronica, che della lotta agli orchi ha fatto la sua primigenia raison d’etre.
Hanno iniziato a coltivare il terreno per questa spinta verso la disintegrazione della privacy, utilizzando come grimaldello l’incubo della pedofilia, ègià diversi anni fa.
Giornali come il New York Times pubblicavano reportage dove accusavano le grandi società tecnologiche, le quali «non sono riuscite a controllare adeguatamente le loro piattaforme» e quindi «la quantità di tali contenuti stava aumentando drasticamente».
C’è da notare che pochi anni fa Apple si rifiutò di sbloccare un iPhone appartenente alla coppia di coniugi terroristi responsabili del massacro di San Bernardino (2015). L’azienda fondata da Steve Jobs resistette alle imposizioni dell’FBI, tuttavia ogni informatica sa che si trattava di puro teatro: sbloccare un iPhone è qualcosa che può riuscire ad un hacker qualsiasi.
Si trattava, nel migliore dei casi, di un tentativo dell’autorità – la polizia federale – di stabilire la primazia dello Stato su Big Tech; nel peggiore dei casi era una pantomima per far credere che Apple tiene alla vostra Privacy e quindi che i vostri dati sono in sicurezza.
A noi tuttavia viene un altro pensiero: è davvero curioso che, mentre montano queste operazioni di psicopolizia per una supposta lotta alla pedofilia, QAnon sia stato censurato in ogni piattaforma elettronica, che della lotta agli orchi ha fatto la sua primigenia raison d’etre.
La spiegazione, che Renovatio 21 in passato ha già cercato di dare, è semplice, anche se non immediatamente intuitiva: da decenni è in corso sui media una lotta contro l’orco pedofilo, che si nasconde nelle chat dei ragazzini e nella tenebra del dark web, e soprattutto si nasconde fra le mura domestiche – il caso Veleno insegna molto in questo senso. Stranamente, le storie che vogliono che la pedofilia sia soprattutto un affare delle élite, non tirano più di tanto.
Prendete il caso Epstein: fu arrestato e condannato con accuse di traffico sessuale di minorenni a metà degli anni 2000. Nessun giornale, se non qualche sito «complottista», se ne occupò davvero, al punto che la pressione sul caso talmente poca che il Principe Andrea d’Inghilterra andò a trovarlo a Nuova York appena Epstein uscì di galera. Diciamo pure che anche oggi il caso, dopo l’ancora più pazzesco colpo di scena del suo suicidio mentre doveva essere guardato a vista, raccoglie molto meno interesse di quel che dovrebbe.
Se provi ad ipotizzare, anche in modo fantasioso, che le élite abbiano questo coté pedofilo, ti ridicolizzano, ti bandiscono, ti disintegrano. Se invece vuoi dimostrare che la pedofilia riguarda il volgo, ti danno il permesso di spiare nei cellulari degli altri
Poco tempo fa fu arrestato e condannato per pedofilia George Nader, uno degli uomini di collegamento tra gli USA e gli alleati del Golfo Persico. Non era la prima volta che lo beccavano. Nader fu un testimone importante dell’inchiesta anti-Trump chiamata Russiagate, che finì come noto in una bolla di sapone.
E per rimanere in Italia, ci sono rimaste impresse le parole che l’anno passato proferì il sostituto procuratore Ornella Galeotti, ascoltata dalla Commissione d’inchiesta parlamentare, dove si ricostruivano gli anni dell’inchiesta Forteto riaperta nel 2011: «Ho ricevuto un genere di atteggiamenti e pressioni che non mi è mai più capitato».
Tanti altri episodi, legati alla pedofilia tra le cerchie di enti transnazionali sono ancora più ignorati dei casi che abbiamo riportato sopra.
Come mai? Chiedetelo a QAnon. Se provi ad ipotizzare, anche in modo fantasioso, che le élite abbiano questo coté pedofilo, ti ridicolizzano, ti bandiscono, ti disintegrano.
Se invece vuoi dimostrare che la pedofilia riguarda il volgo, ti danno il permesso di spiare nei cellulari degli altri.
Ricordatelo: oggi ti spiano per la pedofilia, domani per il tuo orientamento politico, o per qualsiasi altro intimo fattore deciso dal potere costituito
E ricordatelo: oggi ti spiano per la pedofilia, domani per il tuo orientamento politico, o per qualsiasi altro intimo fattore deciso dal potere costituito.
Sarebbe questa la democrazia del XXI secolo? Davvero?
Pedofilia
Roblox è invaso da «predatori di bambini»: causa in uno Stato americano

Il procuratore generale della Louisiana ha intentato causa contro la popolarissima piattaforma di gioco online per bambini Roblox, sostenendo che «mette a repentaglio la sicurezza dei bambini» ed è «invasa da contenuti dannosi e predatori di bambini». Lo riporta LifeSiteNews.
In una causa intentata giovedì nel 21° distretto giudiziario della Louisiana, il procuratore generale dello Stato Liz Murrill accusa Roblox di facilitare la distribuzione di materiale pedopornografico e lo sfruttamento sessuale dei bambini, omettendo consapevolmente e intenzionalmente di implementare controlli di sicurezza di base per proteggere i minori dai predatori.
Roblox «dà priorità alla crescita degli utenti, ai ricavi e ai profitti rispetto alla sicurezza dei bambini», ha osservato la Murrill.
«Ogni genitore dovrebbe essere consapevole del pericolo chiaro e attuale che Roblox rappresenta per i propri figli, in modo da poter impedire che l’impensabile accada nella propria casa», ha affermato Murrill.
Sostieni Renovatio 21
Lanciato nel 2006, il sito facilita le «esperienze» online per i suoi oltre 80 milioni di utenti attivi ogni giorno, il 40% dei quali ha meno di 12 anni, e incoraggia gli utenti a interagire tra loro online.
«Gli utenti possono facilmente affermare di essere più giovani o più grandi della loro età reale, consentendo ai predatori di bambini di fingersi bambini e ai bambini di aggirare qualsiasi requisito di età», si legge in una dichiarazione dell’ufficio del procuratore generale che cita un esempio di come un predatore si sia facilmente infiltrato nel sito per avere accesso ai bambini.
«Proprio il mese scorso, nella parrocchia di Livingston, le forze dell’ordine hanno eseguito un mandato di perquisizione presso l’abitazione di un individuo sospettato di possedere materiale pedopornografico» continua la dichiarazione. «Al momento dell’arresto, il sospettato stava utilizzando attivamente la piattaforma online Roblox. In particolare, l’individuo era in possesso e aveva utilizzato una tecnologia di alterazione della voce progettata per imitare la voce di una giovane donna, presumibilmente allo scopo di adescare e sfruttare sessualmente gli utenti minorenni della piattaforma».
Secondo l’ufficio del procuratore generale, «un rapporto recente ha addirittura rivelato che un gruppo di 3.334 membri commerciava apertamente materiale pedopornografico e sollecitava atti sessuali da parte di minori».
Murrill si è rivolta ai social media per mostrare una serie di esempi espliciti delle «esperienze» inquietanti a cui possono essere esposti bambini e adolescenti su Roblox.
«Questo è ciò che i vostri figli stanno facendo su Roblox. Giocare alle esperienze “Public Showers” – Livello di maturità “N/D”», ha spiegato la Murrill.
This is what your kids are doing on Roblox. Playing ‘Public Showers’ experiences – Maturity level ‘N/A’https://t.co/6JD4edyV6M pic.twitter.com/kVpyXrHAsQ
— Attorney General Liz Murrill (@AGLizMurrill) August 14, 2025
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
«Ecco un’altra ‘esperienza’ a cui sono stati esposti i bambini su Roblox: la fuga sull’isola di Epstein», ha scritto Murrill su X.
Here’s another ‘experience’ that children were exposed to on Roblox: Escape to Epstein Islandhttps://t.co/6JD4edyV6M pic.twitter.com/MsGD78PAWC
— Attorney General Liz Murrill (@AGLizMurrill) August 14, 2025
«Questa è un’altra ‘esperienza’ a cui i bambini possono essere esposti su Roblox: Public Bathroom Simulator», ha continuato la Murrill su X.
This is another ‘experience’ that children can be exposed to on Roblox: Public Bathroom Simulatorhttps://t.co/6JD4edyV6M pic.twitter.com/6prFnWhiZb
— Attorney General Liz Murrill (@AGLizMurrill) August 14, 2025
Secondo la procuratrice, i bambini hanno avuto accesso anche a 600 giochi «Diddy» sulla piattaforma Roblox.
Here are some of the ‘experiences’ that children have been exposed to on Roblox: 600 “Diddy” Gameshttps://t.co/6JD4edyV6M pic.twitter.com/sLhHAD3Qz6
— Attorney General Liz Murrill (@AGLizMurrill) August 14, 2025
Iscriviti al canale Telegram
Il giorno prima che la causa venisse intentata in Louisiana, il deputato democratico della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti Ro Khanna della California ha annunciato una petizione chiedendo a Roblox trasparenza in merito alle questioni relative alla sicurezza dei minori.
(RT & SHARE)
Congressman @RoKhanna has created a petition asking for transparency from Roblox regarding their child safety issues.
Please sign this, thank you https://t.co/CFnrXRTDV7 pic.twitter.com/2YlzUT5jLc
— Schlep (@RealSchlep) August 13, 2025
La scorsa settimana, un giovane che avrebbe fatto della denuncia dei pedofili su Roblox la sua missione è stato bandito dalla piattaforma dopo aver ricevuto da Roblox una richiesta di cessazione e desistenza.
«Roblox ha fatto di più per mettere a tacere un informatore che per fermare i predatori sulla propria piattaforma», ha osservato il famoso utente X di I Meme Therefore I AM. «Lasciate che questo vi entri in testa», ha aggiunto.
🚨OUTRAGEOUS: Michael, the young man behind @RealSchlep, helped expose child predators on Roblox — and how did the billion-dollar company respond?
Not by fixing the problem.
Not by teaming up with him.
Not by protecting kids.
But by threatening him with a cease-and-desist.… https://t.co/L9MIn4D8Nh pic.twitter.com/wWtmbqMQoQ— I Meme Therefore I Am 🇺🇸 (@ImMeme0) August 11, 2025
Non si tratta della prima volta che Roblox affronta dure critiche. Ancora tre anni fa, un servizio della BBC sosteneva che il videogioco aveva problemi legati a contenuti sessuali e razzismo decisamente troppo espliciti.
Secondo il reportage, i giocatori si incontrano in «condomini» virtuali per parlare di sesso e persino fare sesso, o perlomeno un’approssimazione di rapporto sessuale visti i loro corpi a blocchi Roblox.
E questo è un grosso problema, poiché la maggior parte degli utenti del gioco sono bambini anche di età inferiore ai 13 anni che sono tecnicamente autorizzati a giocare.
Aiuta Renovatio 21
Anche il metaverso progettato da Zuckerberg – ossia il sistema di realtà virtuale massivo che dovrebbe nei piani del padrone di Facebook sostituire l’intera rete internet –ha fatto scattare qualche allarme.
La società madre di Facebook, Meta, ha riscontrato problemi con alcuni utenti che avrebbero molestato sessualmente delle donne sulla piattaforma di realtà virtuale Horizon Worlds VR dell’azienda.
Come riportato da Renovatio 21, l’allarme più grande lo hanno lanciato quattro anni fa alcuni esperti che dissero che il metaverso sarà un luogo dove entreranno subito i predatori di bambini: «andranno lì prima per trarre vantaggio dal fatto che è un terreno sicuro per abusare o preparare i bambini».
Sarah Gardner, vicepresidente degli affari esterni presso l’organizzazione no profit per la sicurezza digitale dei bambini Thorn, ha dichiarato al Washington Post che i predatori sessuali «sono spesso tra i primi ad arrivare» quando emerge un nuovo forum online popolare tra i bambini come questo.
Come riportato da Renovatio 21, un reportage di due anni fa del Wall Street Journal scriveva che Meta continuava a lottare con i suoi algoritmi che consentono ai molestatori di bambini sulle sue piattaforme.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di PutinPot via DeviantArt pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 3.0; immagine modificata
Gender
Pedofilo omosessuale ottiene un bambino tramite maternità surrogata. Bisogna stupirsi?

Unless a miracle happens, this child has almost no chance at a normal life. pic.twitter.com/dwwXaH4Nbi
— Derek Blighe (@BligheDerek) July 27, 2025
Sostieni Renovatio 21
«Concepire un bambino con l’intenzione di affidarlo a una famiglia senza madre per farlo crescere da queste due creature», ha scritto il commentatore cattolico youtuber Matt Walsh su X. «Assolutamente orribile. Una malvagità indescrivibile».How do sick degenerates like this get approved to be the guardian of a child?
As far as I’m concerned, anyone involved in their approval process should be in prison. https://t.co/j8blpeoLGY pic.twitter.com/mqKU0kwnYv — Riley Gaines (@Riley_Gaines_) July 28, 2025
Secondo quanto scrive Lifesite, non solo la coppia è riuscita ad ottenere il bambino nonostante i trascorsi sessuali criminali dell’uomo, ma pare che abbiano utilizzato l’app di crowdfunding GoFundMe per aiutarlo. «È stato rivelato che una coppia gay che ha finanziato tramite crowdfunding il proprio percorso di maternità surrogata ora ha la custodia di un bambino, nonostante uno dei partner (…) sia stato condannato per reati sessuali su minori, sfruttando una scappatoia della Pennsylvania per la maternità surrogata che aggira le restrizioni statali sull’adozione per i predatori registrati», ha riportato Right Angle News Network su X. «Orribile», ha scritto l’attivista pro-life Lila Rose, fondatrice di LiveAction. «Dopo la diffusione virale di un video di due uomini che baciavano un neonato acquistato tramite crowdsourcing, fecondazione in vitro e madre surrogata, gli investigatori di internet hanno scoperto che uno degli uomini era un molestatore sessuale registrato».Turns out this might be a surrogacy situation. That’s even worse. Conceiving a child with the intention of placing him in a motherless home to be raised by these two creatures. Absolutely horrifying. Evil beyond description.
— Matt Walsh (@MattWalshBlog) July 28, 2025
«Non è richiesto alcun processo di verifica per la maternità surrogata. Chiunque abbia soldi può comprare un bambino», ha detto Rose. «Non solo questo bambino è stato privato di una madre intenzionalmente, ma non sono stati messi in atto meccanismi di sicurezza per proteggerlo. I bambini non sono merci». «Vietate la maternità surrogata», ha aggiunto la Rose. La deputata repubblicana degli Stati Uniti Anna Paulina Luna ha chiesto al procuratore generale della Pennsylvania: «perché a questo molestatore di bambini è consentito adottare un bambino?» «Il fatto che quest’uomo stia sfruttando una scappatoia che consente l’adozione tramite maternità surrogata, pur essendo un molestatore sessuale registrato, è disgustoso. Dovrebbe essere FUORILEGGE», ha dichiarato. «Non mi interessa chi sei, qual è la tua razza o il tuo genere: se sei un molestatore sessuale registrato, non ti dovrebbe essere permesso di avvicinarti ai bambini, figuriamoci adottarli», ha detto la Luna.Horrific.
After a viral video of two men kissing a little baby boy who they bought via crowdsourcing, IVF and a surrogate, internet sleuths discovered one of the men was a registered sex offender. No vetting process is required for surrogacy. Anyone with money can buy a child.… pic.twitter.com/AkBYxJLy5I — Lila Rose (@LilaGraceRose) July 29, 2025
Iscriviti al canale Telegram
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Pedofilia
Quattro arresti per un’orribile rete di pedofilia gestita da un bunker sotterraneo

La settimana scorsa negli USA sono state arrestate quattro persone con l’accusa di aver preso parte a un giro di abusi sessuali su minori gestito da un rifugio antiaereo sotterraneo nella contea di Bibb, lelo Stato dell’Alabama.
L’inquietante operazione ha coinvolto sei bambini di appena tre anni, drogati, violentati e trafficati dai sospettati per oltre un anno; due delle vittime sarebbero state costrette a compiere atti sessuali l’una sull’altra.
Uno degli uomini è stato accusato di bestialità e crudeltà sugli animali, oltre a «due capi d’imputazione per stupro di primo grado, quattro capi d’imputazione per sodomia, quattro capi d’imputazione per traffico di esseri umani e tre capi d’imputazione per rapimento», riporta l’emittente locale WBMA.
HORRIFIC. Police just busted an underground s*x ring in Alabama where children as young as 3 were drugged and tied up while adults r*ped them
DEATH PENALTY pic.twitter.com/9KMYsfs6jt
— Libs of TikTok (@libsoftiktok) July 23, 2025
Aiuta Renovatio 21
Un secondo sospettato è stato accusato di aver distribuito «immagini esplicite e di aver facilitato il contatto tra le vittime e altre persone».
Secondo il procuratore distrettuale aggiunto Brian Jones, in futuro potrebbero essere svelati altri nomi di vittime e autori di reati. «C’erano sedie, letti e cose del genere, e i bambini venivano drogati dal sospettato e legati al letto, alla sedia, a un palo. E poi la gente veniva a pagare per fare sesso con questi bambini».
Il procuratore ha anche affermato che circa 12 individui che hanno partecipato a questa terrificante rete potrebbero non essere mai processati, poiché le forze dell’ordine stanno avendo difficoltà a identificarli, spiegando: «Ci sono alcune accuse contro individui che avremo difficoltà a identificare, semplicemente perché non ne conosciamo i nomi. E i bambini sono stati drogati, secondo uno degli imputati. Quindi potrebbero non essere in grado di riconoscere o identificare nessuno».
Gli arrestati in relazione all’incubo dell’operazione di traffico sessuale di minori hanno 29, 21, e 23 anni.
«Per quanto possa sembrare grave che li abbia drogati, potrebbe essere una benedizione sotto mentite spoglie, perché non ricordano molte cose», ha dichiarato Jones alla stampa , aggiungendo: «Spero che non subiscano il trauma che avrebbero subito se non fossero stati drogati. Ho la sensazione che, man mano che questa storia verrà fuori, ci saranno altre vittime».
Due anni fa, dopo l’assassinio di due agenti dell’FBI, era stata condotta una grande retata globale contro una rete pedofila che aveva portato a 98 arresti tra Stati Uniti e Australia.
Come riportato da Renovatio 21, l’anno passato in USA erano emersi casi di bambini violentati nei rifugi per migranti.
Secondo dati dello scorso anno, oltre cinquanta bambini e ragazzi ogni giorno risultano dispersi dai centri di accoglienza per minori stranieri soli in Europa, con un totale di almeno 51.439 nel corso di tre anni. L’Italia si colloca al primo posto con 22.899 casi di allontanamento registrati in tre anni, di cui 10.100 solo nel 2023. Segue l’Austria con oltre 20.000 minori scomparsi complessivamente. Le nazionalità più rappresentate tra i minori dispersi sono quelle provenienti dall’Afghanistan, dalla Siria, dalla Tunisia, dall’Egitto e dal Marocco.
Due anni fa durante un’audizione al Senato americano era stato denunciato da senatori e testimoni come i social media ignorano le reti pedofile che operano sulle loro piattaforme.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Spirito2 settimane fa
Vescovo messicano «concelebra» la messa con una «sacerdotessa» lesbica anglicana «sposata» che ha ricevuto l’Eucaristia
-
Armi biologiche1 settimana fa
I vaccini COVID «sono armi biologiche» che «hanno provocato danni profondi»: nuovo studio
-
Spirito1 settimana fa
Leone punisca l’omoeresia: mons. Viganò sull’udienza papale concessa a padre Martin
-
Vaccini1 settimana fa
Vaccino COVID, mentre Reuters faceva «fact-cheking sulla «disinformazione» il suo CEO faceva anche parte del CdA di Pfizer
-
Spirito2 settimane fa
Don Giussani, errori ed misteri di Comunione e Liberazione. Una vecchia intervista con Don Ennio Innocenti
-
Gender2 settimane fa
Transessuale fa strage in chiesa in una scuola cattolica: nichilismo, psicofarmaci o possessione demoniaca?
-
Salute2 settimane fa
I malori della 35ª settimana 2025
-
Geopolitica2 settimane fa
Mosca conferma attacchi missilistici ipersonici contro l’Ucraina