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Autismo

Autismo, influencer di YouTube restituisce il bambino che aveva adottato

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 L’influencer di YouTube Myka Stauffer ha sorpreso i suoi fan rivelando che lei e suo marito hanno «restituito» il figlio autistico che avevano adottato, Huxley, di cinque anni. La notizia è di qualche settimana fa, tuttavia la storia continua a tener banco.

 

Gli Stauffer sono celebrità dei social media (YouTube, Instagram) dove caricano contenuti che mostrano la loro famiglia al limite della perfezione: belli, benestanti, trainati dalla sorridentissima mamma Myka. I video pubblicati mostrano la loro solare vita domestica, quella di una famiglia felice ed unita. Come si conviene alle vere celebrità, a nascita dell’ultimo figlio nel 2019 è stata coperta dalla rivista People. Varie società hanno offerto contratti di sponsorship.

 

L’influencer di YouTube ha sorpreso i suoi fan rivelando che lei e suo marito hanno «restituito» il figlio autistico che avevano adottato

La coppia, che aveva già quattro figli propri, ha adottato Huxley dalla Cina nel 2017. Il processo è stato ampiamente esposto sui loro canali internet, e qualcuno oggi cerca di capire anche quanto esso percentualmente possa aver significato in termini di ritorno di audience – e quindi di monetizzazione. Un video della famiglia che viaggiava in Cina per vedere Huxley, ha fatto più di 5,5 milioni di visualizzazioni. Il canale YouTube è arrivato ad avere 700.000 iscritti.

 

Tuttavia, a quanto pare, si è rivelato troppo impegnativo per le loro capacità genitoriali. Gli Stauffer lo hanno recentemente «ricollocato» con una nuova famiglia adottiva. La polizia dell’Ohio sta indagando sulla questione, ma non sembra esserci nulla di illegale nel processo.

 

Myka ha perso circa il 2% dei suoi abbonati YouTube e alcuni sponsor dopo aver pubblicato un video dove, in lacrime, tenta di spiegare la situazione.

Nel 2019 Myka disse pubblicamente che al piccolo Huxley era stato diagnosticato l’autismo. I follower però cominciarono a notare che tra fine 2019 e l’inizio del 2020, Huxley era sparito dai video della coppia

 

Il bambino fu preso in adozione nel 2016, ma la coppia già pensava di adottarne un secondo dall’Uganda o dall’Etiopia. L’agenzia di adozione aveva spiegato loro che il piccolo Huxley presentava «danni cerebrali», raccontò la stessa Myka Stauffer, la quale esitò ma andò avanti perché, disse,  «Dio ha ammorbidito i nostri cuori». La coppia disse che i costi dell’adozione sarebbero stati coperti dai guadagni dei video sponsorizzati. Gli Stauffer fecero inoltre la richiesta ai loro fan di donare 5 dollari per sostenerli nella crescita del figlio, assicurando, in cambio, che avrebbero scritto il nome dei donatori in un libro per bambini. Mamma Stauffer fu intervistata varie volte riguardo al tema della crescita dei bambini disabili.

 

Nel settembre 2019, Myka disse pubblicamente che al piccolo Huxley era stato diagnosticato l’autismo. I follower però cominciarono a notare che tra fine 2019 e l’inizio del 2020, Huxley era sparito dai video della coppia.

 

Colpisce la parola «rehoming». Come se home, la casa, fosse per un bambino – e per il genitore che dovrebbe curarlo e proteggero, e crescerlo – qualcosa di intercambiabile

La verità emerse sottoforma di confessione a bordo letto – ovviamente su YouTube – quando i due genitori hanno dichiarato che il piccolo Huxley era stato affidato in modo definitivo a un’altra famiglia per il suo «benessere emotivo». È stato quindi puntualizzato che l’agenzia di adozione non aveva fornito loro il quadro completo sulla salute di Huxley: «Non eravamo pronti. Aveva molte esigenze di cui non eravamo a conoscenza. Abbiamo cercato di soddisfare i suoi bisogni e aiutarlo il più possibile. Non c’è stato un minuto in cui non abbiamo cercato di fare il nostro meglio. Gli ultimi due mesi sono stati la cosa più difficile che avremmo mai immaginato».

 

La coppia è stata quindi subissata dalla polemica, con innumeri utenti dei social inferociti. Il caso, notano i giornali, riapre il dibattito sulle adozioni internazionali, e sulla preparazione che necessiterebbero i genitori. Se i media fossero onesti, dovrebbe aprirsi anche il dibattito sui bambini creati in provetta e quelli ottenuti per mezzo di utero surrogato, ancora più «ordinati», mercificati, possibili oggetto di capriccio delle coppie borghesi.

 

Si tratta di una cultura di matrice prettamente improntata al commercio moderno: soddisfatto o rimborsato. Gli esseri umani, anche quelli piccoli, sono una merce di cui si deve dare il libero scambio

La realtà che ci colpisce di più è però un’altra: è la terminologia. Il «ricollocamento» del bambino in altra famiglia viene chiamato in tutta questa storia «rehoming», parola tecnica – crediamo si tratti di un neologismo – poco traducibile in italiano (ri-domiciliazione?). Come se home, la casa, fosse per un bambino – e per il genitore che dovrebbe curarlo e proteggero, e crescerlo – qualcosa di intercambiabile.

 

Si tratta di una cultura di matrice prettamente improntata al commercio moderno: soddisfatto o rimborsato. Gli esseri umani, anche quelli piccoli, sono una merce di cui si deve dare il libero scambio. Essa può essere restituita qualora non soddisfi l’utente, perché – pare dire il mondo dorato degli influencer, al cui cospetto la famiglia del Mulino Bianco deve nascondersi – la famiglia è felicità e godimento, altrimenti la si ridà indietro. La famiglia non è sacrificio di sé, è piacere.

 

Il bambino garantito, che se crea problemi lo rispedisci indietro, è la diligente continuazione di qualcosa che già esiste da decenni nelle leggi di tutto l’occidente. Il divorzio consente di rispedire indietro l’unione che si è scelti. L’aborto consente di  rimandare una vita, quella di genitore, che al momento non si vuole perseguire

 

Se il cristianesimo viene sostituito dall’utilitarismo (cioè la politica dell’ottenere il massimo piacere per la società, al costo dei più deboli) questo è ciò che accade: non i genitori, ma i bambini – magari quelli disabili – vengono sacrificati. Non serve neanche troppa onestà intellettuale per capire che questa altro non è se non la legge dei più forte, la legge della giungla e di certe fantasie naziste. Ebbene, tutto ciò oggi è realtà, su YouTube.

 

Pensateci: il bambino garantito, che se crea problemi lo rispedisci indietro, è la diligente continuazione di qualcosa che già esiste da decenni nelle leggi di tutto l’occidente. Il divorzio consente di rispedire indietro l’unione che si è scelti. L’aborto consente di  rimandare una vita, quella di genitore, che al momento non si vuole perseguire. Non il sacrificio di sé (la sopportazione, il dolore, la rinuncia) ma la priorità dei desideri e del godimento. (Chi dice il lavoro o la carriera dice sempre la stessa cosa: i desideri e il godimento).

 

La società che si ottiene con queste premesse è una società sfibrata, completamente priva di riferimenti – e quindi, per il potere, più malleabile.  Nel recente scandalo italiano degli affidi è possibile forse vedere questo principio di liquefazione dei legami famigliari duri, dove il bambino può essere sradicato dalle sue origini e «ricollocato» altrove, magari con un rehoming che segue precisi direttive ideologiche.

 

Il crollo della famiglia sarà il crollo della Civiltà

A chi non si sta accorgendo di quello che sta succedendo, diciamo: è ora di svegliarsi. Il crollo della famiglia sarà il crollo della Civiltà.

 

 

 

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Autismo

Trump condivide un video sulla correlazione tra vaccini e autismo

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Lunedì il presidente Donald Trump ha pubblicato un video sul suo account social in cui promuove la teoria secondo cui i vaccini causano l’autismo.

 

Il video, vecchio di decenni, mostra in parte David Geier, che il Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. ha incaricato questa primavera di indagare sui legami tra vaccini e autismo, insieme a suo padre, il dottor Mark Geier, un dottore la cui licenza medica è stata sospesa in seguito alle accuse di mettere in pericolo i bambini autistici. David Geier è stato accusato nel 2012 di aver esercitato la professione medica senza abilitazione insieme al padre nel Maryland. È stato nominato nel governo federale da Robert F. Kennedy Jr., il ministro della Salute, per lavorare a uno studio sulle cause dell’autismo, la cui pubblicazione è prevista per questo mese.

 

Il video si concentra sul timerosal, un conservante a base di mercurio che è stato eliminato da quasi tutti i vaccini infantili all’inizio degli anni 2000. Il filmato viene da un vecchio documentario sui vaccini, circolante su YouTube con il titolo A Shot in the Dark, che parlava estensivamente dell’uso del mercurio nei vaccini.

 

Il filmato, sgranato, probabilmente «rubati» da qualche altro utente che lo aveva editato dal film, reca le scritte sopra e sotto le immagini: «Sono TUTTI veleno. Ognuno di essi».

 


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Il post di Trump arriva pochi giorni dopo che Kennedy è stato messo sotto torchio dai senatori, tra cui diversi repubblicani, sulla sua posizione sui vaccini.

 

La notizia arriva anche prima di una riunione del Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione prevista per la fine del mese, durante la quale si prevede che il comitato voterà per aggiornare le raccomandazioni sui vaccini contro il COVID-19, nonché su altre vaccinazioni.

 

Kennedy ha promesso di pubblicare un rapporto sulle cause dell’autismo entro la fine del mese, dichiarando a Trump, durante una riunione del gabinetto di agosto, che i suoi sforzi erano sulla buona strada.

 

Come noto, poco ore prima Trump aveva ricevuto alla Casa Bianca, assieme ad altri CEO di grandi aziende tecnologiche, Bill Gates, che, con a fianco un’occhiuta Melania, ha ribadito pubblicamente il suo impegno per i vaccini. Nel 2016 alcuni avevano speculato che Barron Trump, l’ultimogenito del presidente nato da Melania, fosse vittima di un danno da vaccino.

 

 

L’apertura all’idea che i vaccini causino l’autismo era stata vista in Trump persino nei dibattiti delle primarie repubblicane 2015.

 

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Come riportato da Renovatio 21, in settimana è emerso che sarebbe pronto un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. che indica che l’uso dei vaccini e del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti.

 

In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.

 

Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.

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Autismo

La sanità di Kennedy alza il tiro: autismo collegato al vaccino MPR e all’uso di paracetamolo durante la gravidanza

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Un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. indica che l’uso del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti, secondo quanto riportato dai media.   Fonti vicine alla questione hanno affermato al Wall Street Journal che bassi livelli di folato e l’uso del farmaco a base di paracetamolo saranno menzionati nel prossimo rapporto sull’autismo dell’HHS tra i potenziali fattori causali dell’autismo.   Kennedy, segretario dell’HHS (la Sanità pubblica USA), ha dichiarato la scorsa settimana alla trasmissione TV Fox and Friends che la sua agenzia stava per rivelare le cause dell’autismo e formulare di conseguenza raccomandazioni normative governative. Le sue osservazioni suggeriscono che l’uso del Tylenol da parte delle madri e la carenza di folati saranno tra i molteplici fattori citati nel rapporto dell’HHS.   «Non esiste una causa unica, ce ne sono molte, molte: c’è un insieme di cause», ha affermato Kennedy. «Stiamo ora raccogliendo prove sufficienti per richiedere un intervento normativo su alcune di queste, o raccomandazioni».  

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RFK jr. ha sottolineato l’impennata documentata dei tassi di autismo, passati da meno di uno su 10.000 nel 1970 a un caso ogni 31 americani, secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Anche se l’autismo è sovradiagnosticato, una parte significativa di questi bambini presenta gravi disabilità, il che indica un reale e notevole aumento del disturbo.   «La maggior parte dei casi ora è grave», ha affermato Kennedy ad aprile, discutendo i risultati di un sondaggio sull’autismo condotto dal CDC e spiegando che «il 25% dei bambini a cui viene diagnosticato l’autismo non è verbale, non ha familiarità con il bagno» e presenta altri comportamenti disfunzionali tipici dell’autismo grave, come il sbattere le mani.   Durante un’audizione al Senato tenutasi giovedì, Kennedy ha anche sottolineato il legame tra il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (MMR) e l’autismo.   «Nel 2002, il CDC ha condotto uno studio interno sui bambini della contea di Fulton, in Georgia, e ha esaminato i bambini che avevano ricevuto il vaccino MPR in tempo, confrontandoli con quelli che lo avevano ricevuto più tardi. I dati di quello studio hanno mostrato che i ragazzi di colore che avevano ricevuto il vaccino in tempo avevano una probabilità del 260% maggiore di ricevere una diagnosi di autismo rispetto ai bambini che avevano aspettato», ha spiegato Kennedy.   «Il capo scienziato, il dottor William Thompson, scienziato senior per la sicurezza dei vaccini presso il CDC, ha ricevuto l’ordine dal suo capo, Frank DeStefano, che è a capo della divisione per la sicurezza delle vaccinazioni, di entrare in una stanza con altri quattro coautori per distruggere quei dati», ha affermato Kennedy.   Questa storia è stata divulgata dal Thompson, divenuto «gola profonda» del CDC e uno dei coautori che hanno intenzionalmente omesso i dati dello studio del 2004 che mostravano il collegamento tra vaccino MPR e autismo nei bambini neri.   Sebbene una definizione di autismo in continua evoluzione e ampliamento possa contribuire ad aumentare le diagnosi, Kennedy ritiene che le «tossine ambientali» abbiano contribuito a una vera e propria epidemia di autismo.   «Esamineremo i vaccini, ma esamineremo tutto. Tutto è in gioco: il nostro sistema alimentare, la nostra acqua, la nostra aria, i diversi modi di essere genitori, tutti i tipi di cambiamenti che potrebbero aver scatenato questa epidemia», aveva precedentemente dichiarato il capo dell’HHS a Fox News.   «È un’epidemia», ha insistito Kennedy. «Le epidemie non sono causate dai geni. I geni possono fornire vulnerabilità, ma è necessaria una tossina ambientale».   «Sappiamo che è una tossina ambientale a causare questo cataclisma», ha detto Kennedy, «e la identificheremo».

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In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.   Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.   A novembre dell’anno scorso, dopo la vittoria elettorale di Trump e l’annuncio della nomina di Kennedy alla Sanità USA, le azioni dei produttori di vaccini erano crollate.   Renovatio 21 ancora nel 2019 pubblicava la serie di articoli di Kennedy su vaccini, autismo e altre malattie croniche.

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Autismo

Il Canada non esclude l’eutanasia per i bambini autistici

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I documenti mostrano che la Sanità canadese ha finanziato un progetto di ricerca universitario riguardante le «opinioni dei giovani» sull’eutanasia, che includeva una breve discussione sulla possibilità che i bambini affetti da autismo grave possano mai essere ammessi alla morte nell’ambito del programma nazionale di «Assistenza medica al suicidio», detto MAiD.

 

I documenti, resi pubblici da Rebel News, mostrano che il ministero della Salute canadese ha donato circa 549.068 dollari a un progetto di ricerca quadriennale con la Dalhousie University in Canada per studiare «le opinioni dei giovani sulle cure di fine vita, le cure palliative e la MAiD».

 

I documenti interni risalgono al 2024 e riguardano catene di posta elettronica, consultabili qui, in merito al dibattito sulla possibilità di consentire il MAID ai minorenni.

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In uno scambio di email si vede una funzionaria di Health Canada, che faceva parte del team per le cure di fine vita per gli indigeni, chiedere a due burocrati di alto livello dell’unità MAiD «come dovrebbe rispondere il dipartimento alla corrispondenza pubblica in merito al fatto che l’autismo grave soddisfi i criteri di ammissibilità per il MAuD?»

 

Una bozza di risposta includeva la seguente risposta: «la vostra posizione sarà attentamente valutata man mano che il governo procede con la legislazione MAD».

 

Vale la pena notare che questa bozza di risposta è stata poi estratta da una versione successiva delle note interne.

 

Sebbene la bozza di risposta non approvi la pratica del MAiD per i bambini autistici, gli attivisti chiedono da tempo l’espansione del programma nazionale di eutanasia, sostenendo specificamente che la pratica consenta l’uccisione dei cosiddetti «minori maturi» e di coloro che soffrono esclusivamente di disturbi mentali. Di fatto, l’estensione dell’eutanasia per i malati mentali dovrebbe diventare legge nel 2027, in seguito all’approvazione del disegno di legge C-7 nel 2021.

 

I dati più recenti mostrano che l’iniezione letale MAiD è la sesta causa di morte in Canada: nel 2022, Health Canada ha segnalato che 13.241 canadesi sono morti a causa dell’iniezione letale MAiD. Questa cifra rappresenta il 4,1% di tutti i decessi nel Paese quell’anno e rappresenta un aumento del 31,2% rispetto al 2021, il primo anno in cui l’eutanasia è stata disponibile per coloro che non erano malati terminali.

 

 

Vale la pena notare che il Partito Conservatore canadese ha tentato per qualche tempo di opporsi all’espansione del MAiD, ma i recenti tentativi legislativi di fermarla del tutto, invece di limitarsi a ritardarla, come attraverso il disegno di legge C-314, sono falliti.

 

Come riportato da Renovatio 21, la finestra di Overton sull’eutanasia dei bambini autistici (e sui danneggiati da vaccino) è aperta da diverso tempo. Da notare che uno studio di due anni fa dimostrava che di fatto l’eutanasia delle persone autistiche in Olanda era già iniziata.

 

Renovatio 21 lo aveva preconizzato apertis verbiis già nel lontano settembre 2017, in quella che fu forse la prima (o al massimo la seconda) conferenza pubblica . Era un incontro pubblico organizzato da Renovatio 21 a Reggio Emilia sul tema caldo di cui giorni: l’obbligo vaccinale per i nostri figli – la famosa «legge Lorenzin», che ha impedito a tanti bambini non vaccinati di frequentare le scuole materne, praticamente un test per quanto sarebbe successo tre anni dopo con sieri mRNA e green pass.

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«Abbiamo visto che eliminano completamente i down, perché la loro è una vita indegna di essere vissuta» dicevo indicando il caso dell’Islanda down-free. «E una vita indegna di essere vissuta, va eliminata… voi pensate che sia impossibile? Il re cattolico del Belgio nel 2014 ha firmato una legge per cui si può fare l’eutanasia del bambino, basta che il bambino sia “consenziente”… l’eutanasia infantile è arrivata… qualcuno lo chiama aborto post-natale».

 

«Quindi io mi chiedo, e sono conscio della forza di questa mia domanda: quanti anni ci vorranno prima che i bambini autistici finiranno in questo calderone?»

 

Il video è sparito da YouTube per «violazione delle linee guida». Su X invece è ancora visibile.

 

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