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372° giorno di guerra
– Ministero degli esteri russo: ieri, 2 marzo, in due villaggi di confine della regione russa di Briansk, sabotatori ucraini hanno commesso un atto terroristico, che condanniamo fermamente. I terroristi sono entrati in territorio russo, hanno ucciso due civili e ferito gravemente un ragazzino di 11 anni. I funzionari ucraini hanno ripetutamente ammesso che tutte le loro azioni sono condotte con l’approvazione e il sostegno degli Stati Uniti e di altri paesi della NATO. Gli omicidi nella regione di Briansk sono stati commessi con armi della NATO. A questo proposito, sorge spontanea la domanda sulla qualificazione di questi stati come complici di tali crimini e sponsor del terrorismo.
– Putin ha definito i fatti della regione di Briansk «atto di terrorismo» accusando le forze ucraine di aver aperto il fuoco consapevolmente su di una vettura civile.
– La commissione UE ha predisposto un piano per fornire munizioni a Kiev. La prima fase prevede la consegna di scorte esistenti, la seconda l’acquisto di munizioni per ricostruire le riserve, la terza la conversione industriale per un aumento di produzione.
– L’area di Zaporiggia colpita dalle Forze Aerospaziali della Federazione Russa
– Associated Press: Per la prima volta da mesi, Blinken e Lavrov hanno parlato brevemente di persona durante una riunione dei ministri degli Esteri del G20 in India. In 10 minuti di comunicazione, Blinken ha espresso tre tesi: gli Stati Uniti sosterranno l’Ucraina per tutto il tempo necessario; Mosca dovrebbe riconsiderare la sospensione di START-3; L’americano Paul Whelan dovrebbe essere scarcerato. La fonte non ha rivelato il contenuto delle risposte di Lavrov, ma ha affermato che Blinken non ha avuto l’impressione che ci sarebbe stato alcun cambiamento nel comportamento della Russia a breve termine.
– Un reportage del canale televisivo americano NBC dalla Crimea: il giornalista è arrivato lì attraverso il ponte di Crimea e ha parlato con gli abitanti che gli hanno detto di essere pronti a difendere la loro terra dall’Ucraina e di considerarsi russi.
– Stoltenberg: L’estensione degli aiuti della NATO all’Ucraina non è possibile senza il rischio di un’escalation, ma per l’alleanza la vittoria della Russia comporta rischi maggiori.
– Descanzi (ENI) dice a Bloomberg che l’Europa occidentale potrà sostituire integralmente il gas russo in 2/3 anni.
– Non ci sono accordi tra la Moldavia e il governo dell’Ucraina per un’operazione militare nella Transnistria, ha affermato Oleg Serebrian, vice primo ministro moldavo. Natalia Gumenyuk, portavoce delle forze armate ucraine «Sud», ha affermato in precedenza che vicino al confine con la Transnistria si erano concentrate le truppe ucraine.
– Wall Street Journal: Putin si rivolge sempre più ai giovani tecnocrati per avere consigli sulla sopravvivenza della Russia sotto le sanzioni. Pavel Sorokin, viceministro russo dell’Energia che ha studiato finanza a Londra, uno degli autori dell’idea del gruppo OPEC+ ed ex banchiere di Morgan Stanley, è diventato l’«arma segreta» del Cremlino per adattare il paese alle sanzioni. Questo compito diventerà solo più difficile man mano che si manifesteranno gli effetti a lungo termine, ma gli analisti affermano che le sanzioni per ora non sono state all’altezza delle aspettative. Molti alleati dell’Ucraina hanno sottovalutato l’esperienza della nuova generazione dei consiglieri del Cremlino, formatisi in Occidente. Altri alti funzionari del Cremlino sono Alexei Sazanov, 39 anni, viceministro delle finanze russo, che ha studiato a Oxford e ha lavorato con Sorokin alla Ernst & Young a Mosca. Insieme a Sorokin, sta ora svolgendo un ruolo chiave nella ricerca di modi per coprire il deficit in rapida crescita. Denis Deryushkin, un ex analista della Bank of America, è diventato dirigente presso il Dipartimento dell’Energia all’età di 29 anni, rappresentando la Russia alle riunioni consultive dell’OPEC volte a massimizzare i prezzi del petrolio. Il più potente consigliere economico di Putin, Maxim Oreshkin, che ha accettato l’incarico all’età di 38 anni, aveva precedentemente lavorato alla banca francese Crédit Agricole.
– L’attacco di un Su-25 delle Forze Aerospaziali russe contro una postazione ucraina nei pressi di Avdiika.
– I funzionari del Pentagono, testimoniando davanti alla Camera Usa, hanno detto che non sono stati rilevati usi indebiti o dispersioni delle armi fornite a Kiev. Hanno detto anche che l’Ucraina non ha bisogno di F16 e che fornirli richiederebbe 18 mesi per i modelli obsoleti e 3/6 anni per quelli nuovi.
– Il giornalista americano Max Blumenthal ha accusato Kiev di aver inserito il giornalista della NBC Keir Simmons nella «kill list». «La NBC ha detto agli americani la verità sulla Crimea per la prima volta e il suo reporter è stato inserito nella “lista della morte” insieme a molti altri cittadini statunitensi, giornalisti, religiosi e persino bambini. La NBC riporterà ora la lista? I gruppi della libertà di stampa lo condanneranno?» In precedenza, il giornalista della NBC Keir Simmons aveva fatto un reportage dalla Crimea.
– Video dell’aereo A-50 alla base di Machulishchi in Bielorussia: avevano detto che era stato distrutto da un attacco di droni ucraini.
– Primo video incontro Zelensky Lula. Il presidente ucraino ha ringraziato quello brasiliano per il sostegno alla risoluzione pro Ucraina presentata all’Assemblea ONU (in occasione delle precedenti votazioni il Brasile si era astenuto).
– Al parlamento moldavo la discussione del disegno di legge sul cambio della lingua di stato dal moldavo al rumeno si è degenerata in una rissa
– La Russia sta aumentando il numero di petroliere. Secondo la CNN, da 25 a 35 navi entrano ogni mese a fare parte della flotta ombra. In totale, circa 600 petroliere (il 10% del mercato mondiale) vengono utilizzate per trasportare il petrolio russo. La flotta «ombra» ha iniziato ad aumentare attivamente dopo che la Russia ha riorientato le forniture alla Cina e all’India. I proprietari di molte delle navi di questa flotta sono ancora sconosciuti. Anche società di comodo a Dubai o a Hong Kong sono coinvolte in questi trasporti.
– Il presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev ha chiesto alla Francia di scusarsi per il suo passato coloniale: I territori governati dai francesi al di fuori dell’Europa sono i brutti residui dell’impero coloniale francese. Chiediamo inoltre alla Francia di scusarsi e di accettare la responsabilità per il suo passato coloniale e i suoi sanguinosi crimini coloniali e atti di genocidio contro i paesi non allineati in Africa, nel sud-est asiatico e altrove.
– Lavrov: al G20 dei ministri degli esteri a Delhi, è stato concordato che l’Unione Africana sarà membro a pieno titolo del G20.
– Bakhmut dall’alto
– Il New York Times ospita l’opinione del lobbista Babbage che consiglia di prepararsi (a fine di deterrenza) ad una guerra con la Cina che sarebbe diversa da tutte le guerre precedenti degli Usa, che verrebbero attaccati sul territorio nazionale.
– Tutti i depositi militari in Transnistria sono minati, il che significa una catastrofe ecologica se inizia un’operazione militare in Transnistria, ha affermato l’ex capo dell’Ispettorato generale del ministero della Difesa della Moldavia, Iurie Brichag. «Una volta c’erano più di 40 mila tonnellate di munizioni, ora ce ne sono circa 20 mila. Dal 2000 al 2004, alcune di esse sono state portate nella Federazione Russa e altre sono state distrutte. Dio non voglia che ci sia un’esplosione di queste munizioni, causerà danni ambientali irreparabili, sia alla Moldavia che alla regione di Odessa».
– Gli Stati Uniti stanno preparando una provocazione in Ucraina con l’uso di sostanze tossiche, per accusare la Russia, ha affermato Igor Kirillov, comandante delle truppe di difesa nucleare biologica e chimica russe.
– In Moldavia, i manifestanti contro il governo di Maya Sandu si sono scontrati con la polizia. I manifestanti hanno bloccato diversi ingressi a Kisinau. La gente è insoddisfatta dell’aumento dei prezzi e del rischio che il paese possa essere coinvolto in un conflitto.
Rassegna tratta dal canale Telegram La mia Russia e Intel Slava Z.
Immagine da Telegram
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P Diddy affronta 120 nuove accuse di molestie sessuali. Un avvocato accusa: coinvolti banchieri e Big Pharma
Nuove rivelazioni in quello che si annuncia come uno dei più grandi scandali del XXI secolo.
Secondo l’avvocato Tony Buzbee, che rappresenta i ricorrenti, il rapper Sean Combs, noto anche come P Diddy o Puff Daddy, sta affrontando accuse di molestie sessuali da parte di altri 120 accusatori, alcuni dei quali sostengono di essere stati minorenni al momento dei presunti reati.
Il 54enne vincitore di tre Grammy e importante produttore hip-hop sta già affrontando accuse penali per presunto traffico sessuale, possesso di droga e reati con armi da fuoco. Il mese scorso è stato arrestato in un hotel di New York e da allora è stato incarcerato al Brooklyn Metropolitan Detention Center, dopo che gli è stata negata la cauzione.
L’atto d’accusa contro Combs sostiene che egli abbia utilizzato la sua influenza nell’industria dell’intrattenimento per creare un’«impresa criminale i cui membri e soci erano coinvolti e tentavano di essere coinvolti, tra gli altri crimini, nel traffico sessuale, nel lavoro forzato, nel rapimento, nell’incendio doloso, nella corruzione e nell’ostruzione della giustizia».
Il rapper è pronto ad affrontare un’altra ondata di cause legali, che dovrebbero essere presentate entro il mese prossimo, secondo Buzbee. L’avvocato di Houston ha dichiarato che le accuse contro Combs risalgono al 1991 e che attualmente ci sono un totale di 60 accusatori uomini e 60 donne. Afferma che 25 di loro erano minorenni quando sarebbero stati abusati. Una persona ha detto che aveva solo nove anni all’epoca.
Diddy faces 120 new s*xual assault allegations
Attorney Tony Buzbee is representing 120 new accusers in civil suits spanning 20 years, with victims as young as 9, 14, and 15.
A Diddy s*xual assault hotline is available for victims to come forward with allegations. pic.twitter.com/GRDAwcnmuc
— Kurrco (@Kurrco) October 1, 2024
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«Il più grande segreto dell’industria dell’intrattenimento, che in realtà non era affatto un segreto, è stato finalmente svelato al mondo», ha affermato l’avvocato, sottolineando che la condotta di Combs nel corso degli anni ha creato «una massa di individui feriti, spaventati e segnati».
Buzbee ha affermato che la maggior parte delle cause legali saranno intentate a Nuova York e Los Angeles, dove si sono verificati la maggior parte dei reati, e che sono in fase di esame anche altri casi.
Ha anche osservato che l’indagine prevede di nominare altri individui oltre a Combs che non solo hanno agito come spettatori dei suoi crimini, ma vi hanno attivamente «partecipato, incoraggiato e incitato».
«I nomi che faremo, supponendo che i nostri investigatori confermino e corroborino quanto ci è stato detto, sono nomi che vi sconvolgeranno», ha detto Buzbee. «Verrà il giorno che fare altri nomi che non sono quelli di Sean Combs. E ci sono tanti nomi. È già una lunga lista».
«Questi nomi non includeranno solo individui, ma anche entità aziendali che hanno tratto profitto da questa cultura e da questo comportamento. Penso a banche, aziende farmaceutiche, alberghi».
«Mi aspetto che con questo processo molte persone potenti saranno esposte. Molti segreti saranno rivelati».
La promessa dell’avvocato texano sembra quella di uno shock sistemico multilivello, e si dice pronto a ricevere il contraccolpo, già dicendo di aver avuto minacce di morte da parte, per ora, di fan del cantante.
Il Combs ha negato con veemenza le accuse contro di lui, mentre i suoi avvocati hanno descritto il caso come un «processo ingiusto».
Per quanto riguarda le ultime accuse di molestie sessuali, Erica Wolff, avvocato di Combs, le ha liquidate come «infondate» e ha sottolineato che il rapper nega le accuse e non vede l’ora di dimostrare la sua innocenza.
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La storia sta facendo parlare molto in America, dove l’attivista Jack Posobiec è arrivato a dire sul palco di Tucker Carlson l’ultimo dei paradossi: oltre a Trump bisogna proteggere Diddy, perché la quantità di cose che sa probabilmente può permettere di spiegare tante cose, e quindi bisognerebbe davvero evitare che lo si trovi «suicidato» in carcere.
Alcuni si chiedono anche se arriveremo alla scoperta su chi ha ordinato la morte diLesane Parish Crooks detto Tupac Amaru Shakur (1971-1996), figlio di militanti delle Black Panthers e rapper degli anni Novanta per qualche ragione ancora indimenticato.
Tuttavia, sulla stampa internazionale la storia sta assumendo colori sempre più foschi. Il Daily Mail ha riportato di accuse secondo cui ai festini del rapper sarebbero vi sarebbe stato l’abuso di minori, in un caso, secondo l’accusa agghiacciante, di appena 9 anni.
I dettagli sempre più sconvolgenti di questi giorni sembrano prendere il sopravvento sul tono delle prime indiscrezioni, come quella l’FBI avrebbe rinvenuto nelle case del cantante qualcosa come 1000 bottiglie di olio per bambini, una cosa su cui i comici si sentivano ancora di scherzare. Ora, invece, stiamo entrando in tutt’altro territorio.
Come riportato da Renovatio 21, da mesi si accosta il caso di Diddy con quello di Jeffrey Epstein, che gestiva quello che sembra a tutti gli effetti un sistema di ricatto delle più alte sfere mondiale di politica, finanza e scienza.
Tuttavia, dietro Epstein c’era quasi certamente l’Intelligence (israeliana, americana: la verità naturalmente fatica a venire a galla), mentre dietro Puff Daddy cosa c’è?
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Immagine di Daniel Incandela via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC 2.0
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La Toyota non sponsorizzerà più le Olimpiadi «sempre più politiche»
La casa automobilistica giapponese Toyota sta ufficialmente terminando la sua sponsorizzazione olimpica dopo i Giochi di Parigi, ha annunciato il presidente Akio Toyoda in un podcast pubblicato sul canale YouTube dell’azienda questa settimana. Secondo il Toyoda, le Olimpiadi di quest’estate hanno dimostrato che l’evento è diventato «sempre più politico».
Toyota ha stipulato un accordo di sponsorizzazione decennale con il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) nel 2015. Il contratto di partner olimpico di Toyota è stato segnalato per un valore di 835 milioni di dollari, il più grande accordo di sponsorizzazione del CIO all’epoca. Avrebbe dovuto coprire quattro Olimpiadi, ma potrebbe essere rinnovato alla scadenza nel 2025. Toyoda ha detto, tuttavia, di essere rimasto deluso dall’evento, che non mette più gli atleti al primo posto.
«Mi sono chiesto per un po’ se l’evento stia davvero mettendo al primo posto gli atleti… Sta anche diventando sempre più politico», ha affermato il presidente. In precedenza, ha detto, «le Olimpiadi dovrebbero semplicemente riguardare la visione di atleti di ogni estrazione sociale, con tutti i tipi di sfide, che raggiungono il loro impossibile».
I Giochi olimpici del 2024 sono stati costellati di scandali, dalla cerimonia di apertura dai contenuti anticristiani, alla controversia che ha circondato la competizione di pugilato femminile. Gli eventi hanno attirato critiche in tutto il mondo, ma il CIO ha mantenuto le sue decisioni, con il presidente uscente Thomas Bach che ha elogiato la «parità di genere» dei Giochi.
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Tuttavia, secondo i resoconti dei media, anche prima delle Olimpiadi di Parigi, alcune persone alla Toyota hanno espresso preoccupazioni su come il CIO gestisce i soldi delle sponsorizzazioni, che secondo loro non sono stati utilizzati in modo efficace per supportare gli atleti e promuovere lo sport.
Alcuni commentatori affermano anche che la decisione della Toyota potrebbe essere influenzata dal ricordo delle Olimpiadi di Tokyo del 2020, che si sono svolte al culmine della pandemia di COVID-19 e sono state fortemente criticate per questo. La Toyota è stata persino costretta a interrompere qualsiasi pubblicità a tema olimpico sulla TV giapponese durante l’evento.
Secondo il quotidiano nipponico in lingua inglese Japan Times, la Toyota sperava di mantenere la sponsorizzazione del Comitato Paralimpico Internazionale, ma il CIO avrebbe preteso di sponsorizzare entrambi gli eventi o nessuno.
Toyota non è l’unico sponsor che ha deciso di uscire dalla partnership con il CIO. Un’altra azienda giapponese, Panasonic, che sponsorizza le Olimpiadi dal 1987, ha annunciato il suo ritiro all’inizio di questo mese. Il gigante dell’elettronica ha citato «considerazioni di gestione» come motivo della scelta.
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Immagine di Eponimm via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International
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