Immigrazione
Washington vuole mandare 50 mila rifugiati afghani nelle Filippine. Manila si oppone
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Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Gli Stati Uniti parlano di «trasferimento temporaneo» da Paesi terzi. Il governo filippino deve ancora prendere una decisione, ma alcuni senatori hanno già sollevato dubbi. La sorella del presidente ha espresso il timore che alcuni profughi possano essere spie americane. Nel frattempo i richiedenti asilo che avevano lavorato con i militari USA si trovano bloccati in Paesi terzi dove spesso sono perseguitati.
Alcuni funzionari e politici delle Filippine si sono opposti alla richiesta di Washington di ospitare temporaneamente circa 50mila rifugiati afghani prima che questi vengano trasferiti negli Stati Uniti. «Sebbene l’accordo proposto sia di natura umanitaria, non comporterà l’ammissione o l’accoglienza di rifugiati afghani», ha comunicato il ministero degli Esteri.
La richiesta era stata presentata a Manila già a ottobre dello scorso anno, ha spiegato l’ambasciatore filippino a Washington e cugino dell’attuale presidente Ferdinand Marcos Jr., Jose Manuel «Babe» Romualdez. Egli ha sottolineato che se la richiesta dovesse essere accolta, gli Stati Uniti copriranno tutti i costi. Parlando al Senato ha inoltre specificato che non si tratta di rifugiati, ma di ex dipendenti del governo degli Stati Uniti, che arriveranno in blocchi da circa 1.000 persone alla volta.
Con il ritorno al potere dei talebani il 15 agosto 2021, decine di migliaia di afghani che avevano lavorato con i militari o i media americani sono stati evacuati nel vicino Pakistan e in altri Paesi terzi in cui vengono valutate le loro richieste di un visto per gli Stati Uniti. Tuttavia il governo di Washington, dopo quasi due anni, deve ancora esaminare circa 150 mila domande.
Il Pakistan aveva impedito l’ingresso ai funzionari statunitensi incaricati di condurre interviste con i rifugiati ostacolando la creazione dei centri per il reinsediamento. Nel frattempo negli ultimi 18 mesi sono scaduti i permessi di soggiorno dei richiedenti asilo che erano riusciti ad ottenerli regolarmente. Senza documenti gli afghani non possono studiare o lavorare e sono arbitrariamente rispediti al confine o arrestati dalle autorità locali, che spesso estorcono loro denaro con minacce.
L’ambasciatore Romualdez ha specificato che gli Stati Uniti hanno semplicemente chiesto assistenza nell’elaborazione dei visti, che verranno rilasciati da un’apposita struttura nelle Filippine.
Mentre il governo di Manila ha dichiarato che sta valutando la proposta (una decisione dovrebbe essere presa verso la metà di luglio), la senatrice Imee Marcos, sorella del presidente e a capo della Commissione per le relazioni estere del Senato, ha avviato un’indagine sull’accordo esprimendo il dubbio che alcuni rifugiati possano lavorare come spie per gli americani: «nell’ultimo anno le minacce di spionaggio e alla sicurezza sono aumentate in modo significativo a causa della forte escalation di tensione tra le superpotenze rivali», ha detto la senatrice in udienza parlamentare.
«Il fatto che gli Stati Uniti non vogliano più ospitare questi stranieri all’interno del territorio americano non ci preoccupa? Sostengono che il rischio per la sicurezza sarà molto basso, che arriveranno solo gruppi altamente controllati e che il visto speciale per immigrati è assicurato, eppure non li vogliono», ha continuato Marcos.
Il National Bureau of Investigation e la National Intelligence Coordinating Agency hanno dichiarato che temono che possano essere attivate «cellule dormienti» di terroristi e anche la vice presidente delle Filippine, Sara Duterte, figlia dell’ex presidente Rodrigo, si è opposta alla richiesta di Washington, dicendo che la proposta potrebbe minare la sovranità del Paese: «Sembra che il processo di verifica sarà svolto dagli Stati Uniti. Pertanto, questa è un’interferenza nella nostra esclusiva determinazione su chi può entrare nel nostro Paese», ha dichiarato ai media un suo portavoce.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Immigrazione
Immigrato marocchino appena rilasciato per aggressione uccide 55enne spingendolo sotto il treno
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Un migrante di 18 anni è stato arrestato e accusato di aver ucciso un uomo di 55 anni nella famosa stazione ferroviaria di Hundertwasser nella città di Uelzen, nella Bassa Sassonia, spesso descritta come «una delle 10 stazioni ferroviarie più belle del mondo». Lo riporta Remix News.
L’omicidio è avvenuto all’1:30 di notte, subito dopo che il sospettato era stato rilasciato dalla custodia della polizia per aver commesso una serie di altri reati.
I media tedeschi riferiscono che finora, sembra che la vittima sia stata spinta o presa a calci giù per una rampa di scale della stazione senza apparente motivo in un attacco casuale. L’anziano uomo di Lüneburg ha riportato gravi lesioni traumatiche al cervello ed è morto in fondo alle scale.
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Gli agenti di polizia hanno arrestato il migrante all’interno dell’area della stazione; la vittima, tuttavia, è morta rapidamente e i soccorritori non sono riusciti a soccorrere l’uomo in tempo.
L’uomo marocchino è stato arrestato per la prima volta sabato per furto con scasso nel centro della città e poi per aggressione alla stazione centrale degli autobus. La polizia lo aveva preso in custodia per i crimini, ma poi lo aveva rilasciato alle 21:00, solo poche ore prima che uccidesse la vittima di 55 anni.
L’immigrato nordafricano accusato di omicidio colposo. La polizia ritiene che potrebbe essere stato sotto l’effetto di droghe al momento dell’attacco e ha prelevato un campione di sangue.
Alternativa per la Germania (AfD) ha rilasciato una dichiarazione sull’incidente, scrivendo:
«Un crimine incredibile è avvenuto la notte di sabato a Uelzen, Bassa Sassonia: un marocchino di 18 anni ha preso a calci un 55enne giù per le scale della stazione ferroviaria di Hundertwasser. Sono stati chiamati i servizi di emergenza e hanno lottato invano per salvare la vita del 55enne: è morto dopo un grave trauma cranico. Non possiamo accettarlo: per rendere di nuovo più sicure le nostre stazioni ferroviarie, dobbiamo immediatamente deportare i criminali con cittadinanza straniera e proteggere i nostri confini. Non possiamo aspettare che la prossima persona giaccia morta sui binari o sui gradini della stazione».
Il caso riporta alla mente quanto accaduto a Jüterbog, cittadina nel land del Brandeburgo, nell’aprile 2023, quando un uomo è rimasto gravemente ferito dopo che era stato gettato da sospetti siriani sui binari della stazione mentre vi era un treno in arrivo.
Negli ultimi anni le stazioni ferroviarie e gli autobus tedeschi sono diventati sempre più pericolosi, tanto che a parlare di violenza gratuita e sanguinaria sono i sindacati dei ferrovieri, con il capo di un sindacato che ha recentemente descritto la violenza estrema e le molestie quotidiane, comprese le molestie sessuali, da parte dei migranti.
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Come riportato da Renovatio 21, a febbraio un immigrato aveva attaccato e «torturato» una capotreno, arrivando quindi a orinarle addosso.
Lo scorso novembre diverse persone sono rimaste ferite durante una rissa con coltelli tra gruppi di uomini provenienti dalla Siria e dall’Afghanistan in una stazione ferroviaria nella città di Schwenningen, nel Land tedesco del Baden-Württemberg.
Nel luglio 2023 si ebbe invece il caso del macchinista è stato brutalmente aggredito da una coppia di migranti a Lauter-Bernsbach, una cittadina della Sassonia.
Le statistiche recentemente pubblicate dal ministero degli Interni tedesco mostrano che i migranti rappresentano un record del 41% di tutti i crimini in Germania, con il loro ruolo in crimini violenti come stupro, omicidio e aggressione ancora più elevato.
Come riportato da Renovatio 21, per il governo Scholz tuttavia la priorità è fermare la diffusione del canto «Auslander raus!» («Stranieri fuori!») sulle note del pezzo di Gigi D’Agostino e perseguire «con la massima pena» chi si metta ad intonarlo.
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Immagine di Nicolas Richter / René Sinn via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.5 Generic
Immigrazione
Immagini della rivolta degli immigrati a Leeds. La polizia accusata di aver arrestato gli inglesi che protestano
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What the hell is going off in Harehills, Leeds? 🤯😳 pic.twitter.com/QSKwvyePec
— Jamie Owen (@j98str) July 18, 2024
Leeds right now. My man kicking the car is gonna have a rough awakening tomorrow morning🤣 pic.twitter.com/q8Y0cBSJ2l
— Oli Bennett (@at1oli) July 18, 2024
⚠️ 🇬🇧 J’ai identifié l’homme qui a incendié le bus à Leeds. Diffusez cette information largement pour que la police puisse l’arrêter. pic.twitter.com/0ZV1uOGjnn
— Wolf 🐺 (@PsyGuy007) July 18, 2024
Green party councillor Mothin Ali for the Gipton & Harehills ward, stopping rioters from adding to the chaos. After hours of still no police or fire services in leeds, harehills. What a good man 👏🏾
Shame on those spreading lies about him.pic.twitter.com/EuL8hEk1A2 — Bushra Shaikh (@Bushra1Shaikh) July 18, 2024
🏴 #URGENTE Más imágenes de los disturbios que se están produciendo esta noche en la ciudad de Leeds, Inglaterra, provocados por inmigrantes.
🇬🇧 REINO UNIDO HA CAÍDOpic.twitter.com/XEVZAXGmSc — antiprogre.com (@antiprogrecom) July 18, 2024
Imagine raising a young English family in this immigrant shithole? The civilised can’t live alongside the uncivilised. Immigration is a curse. Leeds is unrecognisable 😡 pic.twitter.com/bQconDivmM
— Ashlea Simon (@AshleaSimonBF) July 18, 2024
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These are the cultural enrichers who set a metro bus on fire in Leeds today.
Make them famous. pic.twitter.com/AnmwBAAsxn — End Wokeness (@EndWokeness) July 18, 2024
Sytuacja w Leeds coraz gorsza…
Już wszystko płonie… pic.twitter.com/zwZabpokWa — DudekPL4 (@DudekPL4) July 18, 2024
‘Diversity is our strength’ 🔥 #Leeds pic.twitter.com/esXlalPPuR
— Paul Golding (@GoldingBF) July 18, 2024
This is what the children of the UK are learning … if you don’t like something destroy everything in sight
Harehills, Leeds pic.twitter.com/7ACdLZZQIU — WeGotitBack 🏴🇬🇧🇺🇸 (@NotFarLeftAtAll) July 19, 2024
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Die kulturelle Bereicherung ist in #Leeds gestern in bürgerkriegsähnlichen Ausschreitungen eskaliert. Ein Stadtteil brennt, Polizeiautos werden attackiert, Allahu Akbar-Rufe. Die Behörden hatten versucht, fünf Kinder einer Roma Familie in Obhut zu nehmen. Das ist das Ergebnis.… pic.twitter.com/0Z8B07p5n3
— Birgit Kelle (@Birgit_Kelle) July 19, 2024
Civil war is coming, Leeds is just a little reminder of what’s to come 🔥🔥 pic.twitter.com/rZZ5WPevhO
— Ashlea Simon (@AshleaSimonBF) July 18, 2024
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Dafür das der ÖRR mal wieder kein Wort darüber verliert, dass in Leeds gerade die Anarchie herrscht. Es steht nicht gut um Europa. Und sie wissen es! pic.twitter.com/78sXghAlrg — Theresa Finn 🇩🇪 (@Theresa_Finn_) July 18, 2024
Lawless Leeds. Civil war Britain 🔥 pic.twitter.com/BUyO5RFlTZ
— Paul Golding (@GoldingBF) July 18, 2024
Muslim rioters made hell of Leeds to get heaven and virgins for themselves.
They are only 7.8% in population and whole Leeds is burning. British Army needed to handle these terror creators. England is doomed !! pic.twitter.com/aQd25bsknN — Sunanda Roy 👑 (@SaffronSunanda) July 19, 2024
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Finally the British 🇬🇧 Police made an arrest following two days of mass riots and Jihadists burning down Leeds 👇
They arrested this English woman for making “inflammatory comments” about the Jihadists 🤡 pic.twitter.com/KsIsx4fllX — Dr. Eli David (@DrEliDavid) July 20, 2024
In risposta ai video visibili sui social, gruppi di destra hanno cominciato a «si sono mobilitati contro i residenti musulmani del quartiere, in particolare il consigliere del partito Harehills Green Mothin Ali – che, se si vuole credere ai social media, è stato complice dei disordini» scrive ancora il Guardian. In un aggiornamento nelle prime ore dell’indomani delle violenze, la polizia ha affermato che il disordine è stato «istigato da una minoranza criminale intenta a interrompere le relazioni comunitarie». Le forze dell’ordine hanno poi affermato di aver effettuato diversi arresti. Il candidato vicepresidente USA di Trump JD Vance poco tempo fa aveva lanciato un altro avvertimento, parlando della Gran Bretagna come di uno Stato musulmano dotato della bomba atomica.Police vehicles destroyed , lorries looted, busses set on fire in Harehills in Leeds by hundreds of Muslims and eastern European gypsies.
Police make 1 arrest. An English woman for “inflammatory comments” pic.twitter.com/tVAquZpak6 — UK Justice Forum 🇬🇧 Latest Video News Updates! (@Justice_forum) July 20, 2024
L’anarco-tirannide, alimentata dalle non-più minoranze etniche importate con l’immigrazione massiva, è oramai installata nei quartieri di tante città europee. La distruzione è tuttavia solo iniziata.He is right. The people pushing back should see how much Islamists have taken over London, Birmingham and everywhere else in the UK. Islamists cause chaos and Met police, who would arrest a Christian for standing in front of an abortion clinic, do nothing.pic.twitter.com/ik5Hc8m2k8
— Kemi Owonibi (@KemiOwonibi) July 18, 2024
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Immigrazione
Campione del calcio lascia la Germania: non è più il Paese di 10 anni fa a causa della migrazione di massa
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Il campione calcististico Toni Kroos ha dichiarato a un podcast della ZDF che la Germania non è più lo stesso paese di 10 anni fa a causa della migrazione di massa e che ora resterà in Spagna perché ha paura di lasciare che sua figlia esca di notte nelle città tedesche.
Kroos, che ha collezionato 114 presenze prima di ritirarsi dal calcio professionistico venerdì sera dopo la sconfitta del suo paese contro la Spagna a Euro 2024, ha rilasciato queste dichiarazioni durante un’apparizione al podcast «Lanz & Precht».
L’uomo, ritenuto il giocatore tedesco di maggior successo di sempre, vive in Spagna da un decennio e gioca nel Real Madrid.
Il Kroos ha detto che rimarrà in Spagna con la sua famiglia nonostante la sua carriera calcistica lì stia per concludersi perché la Germania non è più lo stesso Paese «che era dieci anni fa quando siamo partiti».
Rispetto alla Spagna, Kroos ha detto di sentirsi più a disagio nel lasciare che sua figlia uscisse «alle 11 di sera in una grande città tedesca».
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L’ex vincitore della Coppa del Mondo ha affermato che il problema dell’immigrazione di massa è «costantemente presente» in Germania e che è diventato troppo «incontrollato».
Il campione ha detto che alcuni immigrati erano brave persone, ma che «se non riesci a distinguerli da coloro che non sono buoni per noi, alla fine sarà difficile. Allora l’atteggiamento dei tedeschi diventerà sempre più diviso».
Il conduttore del podcast Markus Lanz concorda con Kroos sul fatto che «ci sono problemi ovunque. È troppo affollato, c’è troppa roba» e che le persone non dovrebbero essere diffamate come razziste per averne parlato.
Secondo le nuove cifre pubblicate dal governo federale, in Germania i presunti migranti stranieri sono responsabili di circa 6 crimini violenti su 10. Nonostante costituiscano circa il 14,6% della popolazione, i migranti stranieri sono responsabili del 58,5% di tutti i crimini violenti.
Il partito anti-immigrati AfD nel frattempo è divenuto il secondo partito nel Paese e il primo nella parte orientale.
Il leader del partito ritengono l’Europa un progetto fallito, e chiedono un referendum per uscire dalla UE.
AfD porta avanti apertamente una politica di remigrazione, cioè il rimpatrio di milioni di immigrati giunti irregolarmente su suolo tedesco.
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Immagine di DSanchez17 via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
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