Paternità
Vitamina K, tra beceri complottismi e vera comprensione del problema

Le controversie sulla somministrazione della Vitamina K per via parenterale ai bambini appena nati continua a far discutere, non foss’altro per la generale scarsa conoscenza dell’argomento e della stessa pratica, fatta quasi in segreto nella fretta e nell’emozione del momento della nascita.
Esistono due categorie di persone che dimostrano, l’una nel medesimo modo dell’altra, di non capire il vero problema che in questa sede, invece, tenteremo di spiegare.
La prima categoria è quella dei menefreghisti, che lasciano alle grinfie dello Stato industrial-sanitario i loro figli senza nemmeno premurarsi di ciò che viene a loro fatto e inoculato.
La seconda è quella dei complottisti perdigiorno, che vedendo cospirazioni ovunque mettono in pericolo la credibilità e l’onestà della causa, soprattutto di chi la combatte con motivazioni ben solide, argomentate con criteri razionali lontani anni luce dalla banale impulsività.
Occorre capire come mai venga somministrata ai bambini appena nati una dose di Vitamina K senza nemmeno spiegare ai genitori di cosa si tratti e il motivo per cui viene inoculata per via parenterale. Cioè con la siringa
Di questa seconda categoria, non molto tempo addietro, ha avuto modo di parlarne il Dott. Stefano Montanari che insieme alla moglie ha analizzato il KONAKION ® prima infanzia, cioè la famosa Vitamina K.
L’analisi è stata commissionata ai due ricercatori modenesi da un gruppo di persone – probabilmente genitori – come spiega lo stesso Montanari:
«Bisogna sapere che tempo fa un gruppo di persone mi chiese di analizzare una fiala della vitamina K che, per ragioni a me ignote, viene somministrata ai bambini usciti pochi minuti prima dal grembo materno. L’analisi che noi possiamo fare è solo relativa all’eventuale presenza di micro- e nanoparticelle inorganiche e quella fiala ne era priva. Ma per il complottista ad oltranza la cosa non può essere vera: in quella fiala c’è il precursore del cancro».
«Ora, io capisco la delusione di chi sperava che in quella roba noi ci trovassimo la ferraglia che troviamo costantemente nei vaccini ma, nel caso specifico, non è stato così. Al contrario di qualcuno, io mi limito a riferire in modo freddo ciò che risulta dall’osservazione di microscopia elettronica che mia moglie esegue, e, se il risultato non piace, non so proprio che farci”.
Il vero problema della somministrazione della Vitamina K ai bambini appena nati è infatti legato all’atto sanitario in sé e alla «violenza» fatta contro l’innocenza dei bambini. Il tutto, ovviamente, senza nessun consenso dato dai genitori
Proprio così, per il complottista in scricto sensu l’idea della cospirazione ai suoi dannisupera persino la realtà delle cose. Non solo: supera, anche, le analisi fatte secondo metodo scientifico da due scienziati non certo piegati ai diktat delle farmaceutiche (come quelli, e vi sono esempi che tengono nascosto un eventuale pericolo presente nel farmaco), ma da due ricercatori assolutamente liberi e senza conflitti d’interessi di sorta (come spesso invece accade a chi fa “scienza” con i dindi di Big Pharma).
Occorre però capire come mai venga somministrata ai bambini appena nati una dose di Vitamina K senza nemmeno spiegare ai genitori – quantomeno nella maggior parte dei casi – di cosa si tratti e il motivo per cui viene inoculata, peraltro non per via orale (come dovrebbe essere) – ma per via, appunto, parenterale. Cioè con la siringa.
Sappiamo che la deficienza di vitamina K può causare sanguinamenti inaspettati (con un’incidenza dallo 0,25 all’1,7%), durante i primi mesi di vita in neonati in buona salute: questo quadro viene chiamato oggi «emorragia precoce del neonato da deficienza di vitamina K» (VKDB). Tuttavia non abbiamo certezze sul fatto che questo avvenga subito dopo la nascita, così come non abbiamo evidenze sul fatto che la pratica, come al solito, debba essere fatta in maniera massiva.
Il primo atto dunque, non è una dose di amore alla vita, ma la puntura sotto il minuscolo piede o nella coscia
Aldilà di ciò che però si può dire sulle evidenze scientifiche, sulla bontà del farmaco o, invece, come sostiene qualcuno, sulla sua nocività, il nocciolo della questione a nostro parere è un altro: la dea Siringa invocata dalla religione sanitaria mondiale, che include ormai tutto e tutti, deve essere adorata ed incensata da tutto il volgo.
Il vero problema della somministrazione della Vitamina K ai bambini appena nati è infatti legato all’atto sanitario in sé e alla «violenza» fatta contro l’innocenza dei bambini. Il tutto, ovviamente, senza nessun consenso dato dai genitori.
Bisogna rendersi conto che, una volta usciti dal ventre materno, i bambini piaccia o non piaccia vengono siringati dai camici bianchi.
Venuti fuori da quel guscio caldo e sicuro che è la pancia della mamma, sono subito siringati in gloria alla «prevenzione»
Il primo atto dunque, non è una dose di amore alla vita, ma la puntura sotto il minuscolo piede o nella coscia.
Venuti fuori da quel guscio caldo e sicuro che è la pancia della mamma, sono subito siringati in gloria alla «prevenzione».
Più che riflettere sul possibile danno a lungo termine che potrebbe esser prodotto inoculando la Vitamina K via parenterale piuttosto che per via orale, magari non nella prima mezz’ora di vita ma dopo qualche settimana, sarebbe bene riflettere sull’esigenza di bucare tutto e tutti senza sosta.
Su questo dobbiamo infuriarci. Abbiamo il dovere di infuriarci quando un operatore sanitario toglie dalle braccia della mamma il bambino per elevarlo al rito di iniziazione in sacrificio alla dea Siringa
Su questa ossessione, forse gli psicanalisti potrebbero trarre qualche pensiero.
Come il sistema educativo statale vuole imporsi anche sopra la volontà e la potestà educativa dei genitori, inoculando nel cervello le direttive di un sistema avente scopo di creare giovani senz’anima e senza spina dorsale, analogicamente il sistema sanitario inocula farmaci in maniera massiva, senza alcuna distinzione soggettiva: è la massa quella che conta.
È, appunto, il gregge.
Su questo dobbiamo infuriarci. Abbiamo il dovere di infuriarci quando un operatore sanitario toglie dalle braccia della mamma il bambino per elevarlo al rito di iniziazione in sacrificio alla dea Siringa.
La generazione dei nostri figli e la loro conseguente nascita, crescita, è il miracolo più grande che dobbiamo difendere con le unghie e con i denti da chi si vuole imporre su questa chiamata alla custodia della loro incolumità fisica e moral
Bisogna combattere per riaffermare il nostro essere genitori in lato sensu. Genitore, deriva dal latino «gignere», ovvero generare.
La generazione dei nostri figli e la loro conseguente nascita, crescita, è il miracolo più grande che dobbiamo difendere con le unghie e con i denti da chi si vuole imporre su questa chiamata alla custodia della loro incolumità fisica e morale.
Cristiano Lugli
Bioetica
Feto sorride dopo aver sentito la voce del papà durante l’ecografia

Un video virale di una bambina ancora nel ventre materno che reagisce alla voce del padre mette in luce la bellezza assoluta della riproduzione naturale umana.
Il video caricato dal giornale neoeboraceno New York Post, mostra una bambina non nata di 32 settimane sorridere quando sente il padre parlarle durante un’ecografia in un ospedale di Xanxere, in Brasile.
‘Fearfully and wonderfully made’ | Unborn baby smiles after hearing dad’s voice during ultrasound
READ MORE HERE: https://t.co/somWYFc1LH#abortion #ProLife #Unborn #ChooseLife #life pic.twitter.com/6y7AlRDwBN
— LifeSiteNews (@LifeSite) October 2, 2024
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I bambini non nati , che sono persone umane dal momento del concepimento, possono iniziare a sentire i suoni all’interno del corpo della madre a circa 18 settimane. Entro le 27-29 settimane, i bambini possono sentire voci esterne al corpo della madre, come la sua voce e le voci di chi le sta intorno.
Infatti, se il padre parla al suo bambino nel grembo materno, il bambino spesso riesce a riconoscere la sua voce quando nasce. La ricerca ha dimostrato che i bambini non ancora nati possono iniziare a riconoscere la voce del padre già a 32 settimane.
«Il bambino sicuramente ascolta se la famiglia parla a casa… e inizieranno a identificarli», ha spiegato il medico che ha eseguito l’ecografia a Xanxere.
Come scrive LifeSite, il video, caricato il 12 agosto, non solo dimostra l’umanità dei bambini non ancora nati, ma anche la gioia che portano a tutti coloro che li circondano, mentre la stanza si riempie di risate quando la bambina sorride nel grembo materno.
«Fatto in modo meraviglioso e meraviglioso», ha commentato un utente sotto il video. «Chiunque dica che non è un essere umano, non è umano lui stesso», ha scritto un altro utente.
Femministe, abortisti, mostri vari: fatevi avanti, e diteci che non esiste dialogo tra il feto e la madre – e il padre! –, diteci che quello è un ammasso di cellule di cui potete decidere la morte a piacimento.
Diteci che questo non è un essere umano.
Chi ha programmato l’introduzione dell’aborto nella società lo sa perfettamente: ed è proprio per questo che il suo sacrificio – il sacrificio umano – è divenuto così centrale per lo Stato moderno.
Maledetto, assassino sin dal principio!
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Immagine screenshot da Twitter
IVF
Donatore di sperma con 96 figli gira tristemente il mondo per conoscerli tutti. Ecco la vera distruzione della paternità

Contraccezione
Pillole anticoncezionali maschili sperimentate entro l’anno

Gli scienziati affermano di aver creato una pillola anticoncezionale per gli uomini e potrebbero iniziare la sperimentazione umana già quest’anno. Lo riferisce il sito americano Gizmodo.
I ricercatori dell’Università del Minnesota hanno sviluppato il composto, soprannominato GPHR-529, come forma di pillola maschile non ormonale. Nei test, sono stati in grado di mantenere sterili i topi di laboratorio per quattro o sei settimane con un’efficacia del 99%.
L’equipe ora spera di condurre prove umane per la pillola entro la fine del 2022.
Sebbene in passato ci siano state pillole anticoncezionali maschili in fase di sviluppo e sperimentazioni sull’uomo, spesso utilizzano trattamenti ormonali – un processo che prende di mira e diminuisce il testosterone – per raggiungere la sterilità, che può provocare effetti collaterali indesiderati come diminuzione del desiderio sessuale e colesterolo alto.
Poiché la pillola del team dell’Università del Minnesota non è ormonale, potrebbe ottenere i risultati desiderati senza impoverire gli uomini del loro prezioso testosterone.
«Dal momento che gli uomini non devono subire le conseguenze della gravidanza, la soglia per gli effetti collaterali delle pillole anticoncezionali è piuttosto bassa», ha detto a Gizmodo il dottor Abdullah Al Noman, ricercatore capo dello studio e studente laureato in chimica medicinale alla UM.
«Ecco perché stiamo cercando di sviluppare pillole anticoncezionali non ormonali per evitare effetti collaterali ormonali».
Gli scienziati affermano inoltre che anche i topi non erano più sterili dopo aver smesso di assumere GPHR-529 dopo quattro o sei settimane. Quindi gli effetti sarebbero tutti potenzialmente temporanei per gli uomini che lo assumono.
La creazione di un contraccettivo medico per uomini – chiamato negli anni dalla stampa italiana «il pillolo» – non ha mai dato esiti positivi, scrive Futurism. Negli anni essa ha generato effetti collaterali indesiderati e ha perfino creato, involontariamente, il consumo ricreativo di certe sostanze – i SARM (acronimo che sta per modulatori selettivi dei recettori degli androgeni) – presso atleti e culturisti quando si è scoperto che taluni di questi farmaci sperimentali potevano aiutare i muscoli. I SARM, di fatto, sono considerati l’alternativa moderna ai derivati sintetici del testosterone, cioè agli steroidi. Alcuni SARM hanno effetti sterilizzanti, altri inducono, esattamente come gli steroidi, alla soppressione del testosterone naturale – cioè la compromissione materiale della fonte della maschilità.
Nuove tecniche di contraccezione maschile sono già in fase di sperimentazione, ma con possibili gravi conseguenze per l’uomo, come nanomateriali magnetici iniettati nei testicoli. Questa tecnica sviluppata da scienziati cinesi consiste nell’iniettare nanomateriali magnetici, usando magneti esterni per guidare le particelle nei testicoli, e poi usando un altro campo magnetico per riscaldare i genitali al punto tda temporaneamente fermare la produzione sperma.
Tutti questi avanzamenti nella sterilizzazione altro non sono che parte di un progetto di indebolimento dell’uomo (e del maschio) e la conseguente denatalità.
Senza contraccettivi, vi sarebbe quindi la sovrappopolazione?
La sovrappopolazione, il lettore di Renovatio 21 lo sa, è un mito tossico artificiale iniettato nel mondo moderno dai potentati della Necrocultura.
Non solo la sovrappopolazione non esiste – l’intera umanità di 7 miliardi di individui potrebbe, utilizzando gli spazi che usa quotidianamente, risiedere in Texas! – ma è la denatalità la minaccia che dobbiamo affrontare ora.
Il magnate Elon Musk ci sta avvertendo in merito: «Penso che uno dei maggiori rischi per la civiltà sia il basso tasso di natalità e il rapido calo del tasso di natalità».
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