Spazio
Video mostra «spazzatura spaziale» cinese che illumina il cielo notturno
Un pezzo di «spazzatura spaziale» di origine cinese ha attraversato l’atmosfera terrestre per atterrare nell’Oceano Indiano a fine luglio 2020.
L’ Agenzia spaziale cinese ha confermato che parti del gigantesco razzo vettore Long March 5B, lanciato poco tempo prima, sono sopravvissute al passaggio attraverso l’atmosfera.
I video della caduta sono stati registrati da alcuni curiosi in Malesia, i quali descrivono uno straordinario spettacolo di luci mentre i pezzi dei detriti bruciavano durante la loro discesa, riporta Futurism.
Sebbene questo incidente sia stato spettacolare da vedere, non è stato del tutto inaspettato. Prima ancora che il razzo fosse lanciato, gli osservatori spaziali avevano già iniziato a insinuare – e alla fine ne hanno dato conferma – che parti di esso sarebbero tornate sulla Terra in modo del tutto incontrollato, come fatto in passato la spazzatura di altri razzi satellitari.
#WATCH Chinese rocket #debris crashes to Earth over #IndianOcean #China #ChinaDebrish pic.twitter.com/MxjAJ4ruur
— Harish Deshmukh (@DeshmukhHarish9) July 31, 2022
Tutto ciò ha creato malumori tra gli esperti mondiali del settore.
In una dichiarazione, l’amministratore della NASA Bill Nelson, ha rimproverato la Repubblica popolare per non aver condiviso «informazioni specifiche sulla traiettoria mentre il loro razzo Long March 5B è tornato sulla Terra».
«Tutte le nazioni che viaggiano nello spazio dovrebbero seguire le migliori pratiche consolidate e fare la loro parte per condividere questo tipo di informazioni in anticipo per consentire previsioni affidabili sul potenziale rischio di impatto dei detriti», ha affermato il Nelson nella dichiarazione, aggiungendo che la condivisione delle informazioni è «particolarmente» necessaria per razzi di grandi dimensioni come il Long March 5B, «che comportano un rischio significativo di perdita di vite umane e proprietà».
La notizia arriva poco dopo che alcuni allevatori di pecore australiani hanno scoperto ciò che gli esperti sospettavano essere pezzi di un’astronave SpaceX Crew Dragon.
Sebbene questi due incidenti spaziali siano avvenuti a poche settimane l’uno dall’altro, è ancora relativamente raro che pezzi più grandi di detriti di razzi sopravvivano durante la caduta sulla Terra.
I problemi legati a detriti spaziali non riguarda solo la Terra, ma anche le orbite dove gravitano numerosi «oggetti spaziali» tanto che un satellite militare cinese sarebbe stato seriamente danneggiato da un razzo russo in disintegrazione.
L’incidente illustra il crescente pericolo di parti di vettori spaziali abbandonati alla deriva nell’orbita terrestre.
Tale «spazzatura spaziale» orbita ad una tale velocità da poter rappresentare una minaccia per i satelliti essenziali e funzionali. «Oltretutto risulta estremamente complesso e difficile capire cosa sta accadendo nell’orbita terrestre con le numerose stazioni orbitanti attive e non».
Di recente è emerso anche come dozzine di satelliti Starlink, società di Elon Musk, siano stati annientati in un «evento solare distruttivo», che li ha fatti precipitare verso la terra, senza danni alla superficie però, in quanto si sarebbero disintegrati completamente a contatto con l’aria.
Come ripetuto da Renovatio 21, il rischio con la spazzatura spaziale è sempre quello dell’incubo astronautico chiamato Sindrome di Kessler: una reazione a catena tra detriti cosmici che rendono l’orbita così «inquinata» da chiudere per generazioni ogni possibilità di esplorazione spaziale.
Misteri
La NASA attiva l’Earth Defense Group per le preoccupazioni alla cometa con possibile tecnologia aliena
Un gruppo di «difesa planetaria», supportato dalla NASA, ha avviato operazioni per determinare l’esatta posizione della cometa 3I/ATLAS dopo aver rilevato un comportamento anomalo dell’oggetto.
La cometa, delle dimensioni di Manhattan e potenzialmente dotata di tecnologia aliena, è stata classificata come minaccia dall’International Asteroid Warning Network (IAWN). Questo network, una coalizione globale di esperti e agenzie coordinata dalla NASA, si occupa di monitorare asteroidi e oggetti vicini alla Terra potenzialmente pericolosi, valutandone i rischi di impatto.
Secondo il New York Post, si tratta della prima volta che un oggetto interstellare viene incluso in una campagna di questo tipo, spingendo il gruppo a perfezionare le proprie capacità e a preparare il mondo a una possibile minaccia spaziale.
Fotografata il 21 luglio dal telescopio spaziale Hubble, 3I/ATLAS presenta caratteristiche atipiche per una cometa, come riportato dal Post. Tra i fenomeni insoliti, spicca un’anti-coda, un getto di particelle diretto verso il Sole, contrariamente al comportamento tipico delle comete. Inoltre, la cometa emette una colonna di quattro grammi di nichel al secondo, senza tracce di ferro, un’anomalia per questi corpi celesti, secondo il Post.
Come riportato da Renovatio 21, astrofisico di Harvard, il dottor Avi Loeb, intervistato dal New York Post, ha notato che il tetracarbonile di nichel è associato a processi industriali umani. In precedenza, Loeb aveva suggerito che l’accelerazione non gravitazionale e la traiettoria anomala dell’oggetto, che lo porta insolitamente vicino a Marte, Giove e Venere, potrebbero indicare che si tratta di una sonda aliena in missione di ricognizione sulla Terra.
Secondo il giornale neoeboraceno, l’IAWN condurrà una «campagna sulle comete» dal 27 novembre 2025 al 27 gennaio 2026 per determinare con precisione la posizione di 3I/ATLAS.
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Misteri
3I/Atlas potrebbe non essere un asteroide: parla l’astronomo harvardiano
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Spazio
Aereo passeggeri colpito da presunti detriti spaziali
Un Boeing 737 MAX 8 della United Airlines è stato colpito in volo da un oggetto non identificato, che alcuni ritengono possa essere un detrito spaziale.
Il volo United 1093, partito giovedì da Denver, Colorado, con 140 persone a bordo e diretto a Los Angeles, ha effettuato una discesa imprevista circa 40 minuti dopo il decollo mentre sorvolava lo Utah, venendo poi dirottato su Salt Lake City.
Immagini non verificate circolate sui social media mostrano danni alla fusoliera, vetri rotti nella cabina di pilotaggio e sangue sul braccio del pilota. Secondo il sito di notizie aeronautiche AvBrief.com, il capitano ha riferito che l’aereo è stato colpito da «detriti spaziali».
🚨United Boeing 737 MAX 8 (N17327) flight UA1093 from Denver to Los Angeles diverted to Salt Lake City after reportedly hitting “metal space debris” at 36,000 ft. 😳
The crew noticed a crack in one layer of the windshield and landed safely.
A replacement aircraft later continued… pic.twitter.com/OIDl5rq942— Turbine Traveller (@Turbinetraveler) October 18, 2025
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AvBrief ha aggiunto che gli investigatori stanno valutando l’ipotesi che l’aereo abbia urtato un frammento di un pallone meteorologico.
La passeggera Heather Ramsey ha dichiarato a FOX 11 che l’equipaggio ha comunicato tramite l’interfono che l’aereo era «entrato in collisione con un oggetto».
Il National Transportation Safety Board (NTSB) ha annunciato domenica di aver avviato un’indagine sul parabrezza danneggiato dell’aereo. United ha confermato il danno al parabrezza, ma non ha fornito ulteriori dettagli.
Il fenomeno dei detriti spaziali che cadono sulla terra è in aumento con la quantità di nuovi lanci spaziali della nostra epoca.
Come riportato da Renovatio 21, a gennaio un razzo SpaceX era esploso in una pioggia di detriti spaziali. Sette mesi prima un video che mostrava apparentemente i detriti di un veicolo spaziale che colpisce il suolo in un’area popolata era stato caricato sulla piattaforma di social media cinese Weibo. Altre volte la Repubblica Popolare Cinese ha avuto problemi con detriti spaziali precipitati sulla Terra.
Anche l’India, Paese che spinge per divenire potenza spaziale (sfruttando anche il settore privato), ha incontrato inconvenienti simili.
La vera questione rimane quella dei detriti spaziali orbitanti, il cui affastellarsi potrebbe provocare quella che chiamano la sindrome di Kessler, una condizione di pericolo costante a causa di spazzatura cosmica che renderebbe impossibile per l’umanità di uscire dall’atmosfera per secoli o perfino per millenni.
Una guerra spaziale, va ricordato, potrebbe impedire all’umanità l’accesso allo spazio per secoli o millenni, a causa dei detriti e della conseguente sindrome di Kessler. Tuttavia, pare che gli eserciti si stiano davvero preparando alla guerra orbitale.
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