Misteri
Trump promette di pubblicare i documenti sugli assassinii dei Kennedy e di Martin Luther Kingo

Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha promesso di rendere pubblici altri documenti governativi classificati relativi agli assassinii del presidente John F. Kennedy, del senatore Robert F. Kennedy e dell’attivista per i diritti civili Martin Luther Kingo Jr.
Parlando a un comizio per la vittoria alla Capital One Arena di Washington, DC domenica prima del giuramento, Trump ha dichiarato la sua intenzione di declassificare i documenti. Ha detto che la sua amministrazione «annullerà la sovraclassificazione dei documenti governativi», compresi quelli relativi ai crimini storici, come «primo passo verso il ripristino della trasparenza e della responsabilità».
«Sarà tutto reso pubblico, Zio Sam, ha dichiarato.
L’omicidio del presidente Kennedy nel 1963, di suo fratello e alleato politico Robert nel 1968 e di King, leader del movimento per i diritti dei neri, avvenuto nello stesso anno, resta oggetto di speculazioni sul potenziale coinvolgimento di elementi ribelli all’interno del governo degli Stati Uniti.
Trump ha nominato Robert F. Kennedy Jr., figlio del senatore Robert Kennedy, come segretario alla Salute nella sua amministrazione. Il rampollo dei Kennedy ha fatto una campagna per la completa divulgazione dei materiali governativi riguardanti le tragedie della sua famiglia. RFK Jr. ha ripetutamente negli anni suggerito che la CIA potrebbe essere stata coinvolta nella morte di suo zio e di suo padre.
La National Archives and Records Administration (NARA) ospita oltre 5 milioni di documenti relativi all’assassinio del Presidente Kennedy in un’unica collezione. Negli anni ’90, il governo federale ne ha imposto la pubblicazione quasi completa entro ottobre 2017, sebbene il presidente abbia l’autorità di ordinare esenzioni.
Il processo di declassificazione è proseguito durante la prima presidenza Trump e l’unico mandato del suo successore, Joe Biden, ma si stima che debbano ancora essere divulgati tra i 3.000 e i 4.000 documenti.
Durante il suo primo mandato, Trump si è impegnato a declassificare i documenti relativi all’assassinio del presidente John F. Kennedy. Sebbene abbia autorizzato la pubblicazione di diversi di questi documenti, alla fine ne ha trattenuta una parte significativa, citando preoccupazioni per la sicurezza nazionale e cedendo alle pressioni della CIA e dell’FBI.
Durante la campagna elettorale la promessa è stata fatta altre volte.
Come riportato da Renovatio 21, in campagna elettorale, Trump ha promesso di svelare anche la verità sul caso del miliardario pedofilo amico dei Clinton e di Bill Gates (e di larga parte dell’élite mondiale) Jeffrey Epstein. Secondo varie voci, tra cui quella di Elon Musk, l’establishment sarebbe terrorizzato che la lista Epstein diventi pubblica.
Un eventuale coinvolgimento della CIA nei grandi misteri americani potrebbe generare uno scandalo tale da portare al reset dell’intera Intelligence americana, peraltro implicata nella copertura del laptop di Hunter Biden nel 2020. Nelle scorse ore le 51 spie di livello che avevano firmato la lettera che asseriva che il pc di Biden jr. fosse pura disinformazione di Mosca sono state ora private della cleareance, cioè del permesso di accedere ai segreti USA.
Come riportato da Renovatio 21, Hunter è stato testé graziato dal padre.
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Misteri
Candace Owens pubblica i presunti messaggi di Charlie Kirk: «vedo il cattolicesimo in maniera sempre migliore»

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Tuttavia, pur notando che i cattolici «speravano che avrebbe fatto il passo successivo perché stava pregando il Rosario», Owens ha insistito sul fatto che Kirk non aveva deciso di convertirsi e che lei non aveva mai affermato il contrario. La rivelazione arriva nel mezzo di controversie in corso sulla vita spirituale e l’eredità di Kirk, seguite al suo assassinio a settembre. Alex Clark e Andrew Kolvette della TPUSA avevano recentemente discusso dell’interesse di Kirk per il cattolicesimo, definendolo più estetico che teologico. «Stava diventando cattolico? No», ha detto Kolvet, produttore e caro amico di Kirk. «Ma amava molto la Messa cattolica. Amava il suo rituale. Amava la bellezza delle antiche chiese cattoliche e le vetrate. E lui ed Erika ci andavano ogni tanto». «Mi è sembrata una specie di insabbiamento», ha detto la Owens a proposito di questa conversazione, chiedendosi perché personaggi vicini a Kirk si fossero affrettati ad affermare che non si stava avvicinando al cattolicesimo. «Sono rimasto un po’ stupita», ha detto Candace, definendo il modo in cui hanno parlato dell’argomento un «tentativo inautentico di dissuadere l’idea che Charlie si stesse ammorbidendo nei confronti del cattolicesimo». Le opinioni religiose di Kirk sono diventate un punto focale nella più ampia lotta sulla sua eredità, con personalità interne a Turning Point, e commentatori come la Owens che offrono resoconti divergenti delle sue posizioni private su questioni di fede. Il giornalista della testata d’inchista di sinistra Grayzone Max Bluementhal ha sottolineato che un’eventuale conversione al cattolicesimo di Charlie lo avrebbe reso forse più distante dall’influenza israeliana, che abbonda tra gli evangelici americani da cui il ragazzo proveniva. Bluementhal aveva pubblicato uno scoop che raccontava come Kirk avesse rifiutato 160 milioni offerti dal primo ministro israeliano Netanyahu a Turning Point USA (per portarlo «al prossimo livello») e come fosse stato invitato ad un ritrovo nella prestigiosa magione del miliardario hedge fund sionista Bill Ackman, dove gli sarebbe stata fatta pressione al punto che una lobbista israeliana britannica gli avrebbe pure urlato..@charliekirk11: Mary is the SOLUTION to radical feminism in America! pic.twitter.com/75KsdXtS2s
— LifeSiteNews (@LifeSite) July 17, 2025
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Misteri
Donna accusata dopo il ritrovamento in casa dei resti di quattro neonati morti. È un pattern?

Un caso negli Stati Uniti fa pensare alla vicenda di Traversetolo.
J.M.M, 39 anni, è stata arrestata con accuse di omicidio colposo, omicidio e diversi capi d’imputazione per abuso di cadavere dopo che il suo padrone di casa ha rinvenuto i resti di più neonati durante la pulizia di un armadio nella sua abitazione.
La vicenda è emersa dopo che Brent Flanigan, il padrone di casa della donna, l’ha sfrattata ad agosto per morosità. Secondo la dichiarazione giurata di arresto, il 13 settembre, mentre Flanigan puliva la casa a Cadogan Township, in Pennsylvania, ha trovato un sacco della spazzatura in un armadio che emanava un cattivo odore; all’interno, avvolto in asciugamani, c’era un corpo in decomposizione.
Le indagini della polizia hanno confermato che si trattava del corpo di un neonato. Altri tre neonati sono stati scoperti, avvolti in modo simile, in contenitori nella soffitta della casa.
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La donna avrebbe dichiarato alla polizia di aver partorito uno dei neonati l’anno scorso, tenendolo «contro di sé finché non ha smesso di fare rumore e di respirare», un racconto che potrebbe indicare un soffocamento intenzionale.
Ha riferito agli inquirenti di aver dato alla luce un secondo bambino circa sei anni fa sul pavimento di casa, sentendolo «piagnucolare». Dopo il parto, avrebbe perso conoscenza e, al risveglio, il bambino non respirava più. Secondo la WTAE, la donna ha ammesso di aver partorito anche gli altri due neonati, ma non è chiaro se fossero vivi o morti alla nascita.
I vicini, sconvolti, hanno riferito che la donna viveva con due figli di sei e otto anni, ma nessuno era a conoscenza delle sue gravidanze.
L’ufficio del medico legale della contea di Indiana sta conducendo autopsie sui resti, e le indagini proseguono. Si prevede che verranno formulate ulteriori accuse.
La scoperta dei neonati morti si inserisce in un contesto di recenti casi scioccanti di abbandono di neonati negli USA. All’inizio di questa settimana, un neonato è stato trovato vivo in un cassonetto in Texas. In Iowa, una madre e suo padre sono stati condannati per aver abbandonato un neonato vivo in un fosso, lasciandolo morire. Il mese scorso, una studentessa universitaria è stata arrestata dopo il ritrovamento del corpo di un neonato morto nel suo armadio.
Nel frattempo in Italia continua il caso di Traversetolo, con la ragazza accusata di aver ucciso sepolto in giardino i due suoi figli ai domiciliari. Nell’aula del processo, due settimane fa, ha chiesto di uscire quando è stata mostrata la fotografia di uno dei due bambini.
Come nel caso americano, nessuno sapeva delle due gravidanze, né i genitori, né il fidanzato, né la famiglia.
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Casi non dissimili si erano registrati ad inizio degli anni 2000 in Germania, scioccando il Paese: nella città di Brieskow-Finkenheerd, al confine con la Polonia, la polizia tedesca dissotterrò i resti di nove neonati sepolti in vasi di fiori e secchi arrestando una donna con l’accusa di omicidio colposo.
Pochi giorni prima una neonata era stata trovata morta in un bagno pubblico a Magdeburgo e un neonato sul nastro trasportatore di un’azienda di riciclaggio a Gütersloh. Nel giugno 2005, un passante in Bassa Sassonia ha trovato un neonato in un sacchetto di plastica. Negli stessi giorni, in Austria, le autorità avevano arrestato i genitori di almeno tre dei quattro neonati i cui corpi erano stati trovati in un congelatore e in secchi pieni di cemento.
Il fenomeno dei bambini segretamente nati e sepolti sembra, quindi, un pattern definito.
La questione si aggiunge a quella, indagata da Renovatio 21, dei ritrovamenti di misteriosi feti in barattolo in luoghi pubblici, che dura da decenni, senza che nessuno sappia darne una spiegazione.
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Immagine generata artificialmente
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