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Politica

Trump fa un podcast di 3 ore con Joe Rogan

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Smentendo le affermazioni della campagna di Harris secondo cui sarebbe «esausto», venerdì il candidato presidente Donald J. Trump si è seduto con il celeberrimo podcaster Joe Rogan per un’intervista di tre ore, lunga anche se non del tutto sconvolgente.

 

Il podcast è partito con l’ammissione da parte di Rogan di non voler mostrare delle clip per paura che il video sia «tirato giù» dai social per «infrazione di copyright»: in pratica, il più seguito pocaster della Terra teme che quisquilie possano essere usate per censurare la sua conversazione con un ex presidente e candidato presidente di una superpotenza nucleare. Questo dovrebbe dire a tutti quale sia al momento il potere di YouTube e soci.

 

Inizialmente il Rogan ha chiesto al Trump come fosse stato diventare presidente. Trump disse che era stata un’esperienza «surreale», elogiò anche la grandiosità della Casa Bianca, spiegando che era particolarmente in soggezione della camera da letto di Lincoln. Poi ha divagato – le divagazioni di Trump ora hanno un nome, si chiamano weaving, dalla parola che sta per tessitura, per costruzione di una trama, come la ragnatela del ragno – riguardo al rapporto tra il presidente Abramo Lincoln e il generale confederato Robert E. Lee.

 

Poi ha dichiarato, in maniera stupefacente, che l’impatto con la Casa Bianca e la stanza da letto di Lincoln è stata un’esperienza più surreale che essere oggetto di un tentato assassinio, evento nel quale sapeva esattamente dove si trovava e cosa stava succedendo.

 

Trump ha ammesso a Rogan, come ha fatto con altri in precedenza, di aver assunto «molte persone» che non avrebbe dovuto, come il neocon dell’era Bush John Bolton. Ha ribadito di essere stato un «uomo di Nuova York» per tutta la vita e non un uomo di Washington, quindi ha dovuto fare affidamento su altri per farsi aiutare a nominare il suo gabinetto. Trump aveva recentemente affermato altrove di sapere come funziona «la palude» ora e che non commetterebbe gli stessi errori di personale se venisse rieletto.

 

In particolare, The Donald si è soffermato a parlare del neocon John Bolton, noto falco pro-guerra assunto nella sua amministrazione, dicendo che il suo nome gli era stato fatto da una persona che si fidava. Dopo aver detto che il Bolton è un «nutjob», un pazzo, ha dichiarato che tuttavia la sua presenza aveva un senso, perché l’Iran, vedendolo dietro di lui, reagiva di conseguenza.

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Rogan ha elogiato l’abbraccio di Trump nei confronti di Robert F. Kennedy Jr., chiedendo al primo come pensa di «rendere di nuovo sana l’America» (dallo slogan kennedyano, che ricalca quello trumpiano, «Make America Healthy Again») ​​con Kennedy, al che l’ex presidente ha risposto dicendo che RDFK jr.ha un sacco di idee e che la sua presenza nella campagna ha preoccupato molti dirigenti della Big Pharma.

 

Indipendentemente da ciò, ha detto che Kennedy farà parte al 100% della sua amministrazione e sarà in grado di fare «tutto ciò che vuole», anche se non con le questioni ambientali. «Devo stare attento all’oro liquido» ha dichiarato Trump, suggerendo un disaccordo fra i due riguardo al petrolio, che Trump ha detto di amare molto.

 

Rogan ha domandato riguardo ai vaccini, anche se non ha incalzato Trump sulla sua controversa iniziativa Operation Warp Speed. Trump sembrava concordare con ciò che Rogan stava dicendo su come i vaccini possano causare problemi di salute avversi, ma i due, purtroppo, non hanno approfondito l’argomento.

 

Trump si è lanciato quindi in un elogio del vaccino per la polio, e Rogan lo ha lasciato parlare, anche se, come ha rivelato in un podcast successivo, lui è di opinione differente – non crede, cioè, che la polio sia sparita grazie ai sieri – ma ha preferito lasciarlo parlare.

 

Il Rogan ha ricordato al Trump che gli Stati Uniti sono uno dei due soli paesi in cui è consentito pubblicizzare i farmaci in televisione.

 

«Quello che fanno molti di questi farmaci è agire per mitigare gli effetti di una cattiva salute metabolica. La maggior parte di questi problemi di cui soffrono queste persone non esisterebbe se ponessimo l’accento sulla salute metabolica», ha detto. «Se le persone diventassero più sane… un’intera serie di questi problemi che le persone hanno scomparirebbe. E il problema con questo dal punto di vista dei farmaci è che non sarebbero in grado di vendere farmaci a queste persone… Se possiamo inviare 175 miliardi di dollari in Ucraina, possiamo fare qualcosa per risolvere molti dei problemi di salute che hanno gli Stati Uniti».

 

Trump ha ammesso che ci sono molti «effetti collaterali» di alcuni farmaci e che «non ne prenderebbe mai» alcuni.

 

Trump ha detto a Rogan che suo figlio adolescente Barron lo ha aiutato con la sua strategia di podcast, dato che l’ex presidente è apparso in diversi programmi seguiti principalmente da giovani uomini, chiamati anche «Zoomers», nelle ultime settimane. L’approccio ha portato a un enorme aumento di favore tra gli elettori maschi sotto i 25 anni. Rogan ha detto in particolare a Trump che «i media, in larga misura, agiscono come un braccio di propaganda del Partito Democratico», dicendo che i media indipendenti sono il modo per aggirare questo problema.

 

Rogan ha poi commentato il riallineamento politico in atto sotto Trump. Ha detto che «i ribelli» sono «Repubblicani ora. Vuoi essere un ribelle? Vuoi essere punk rock? Vuoi tipo opporti al sistema? Ora sei un conservatore».

 

«E poi ora i liberali sono favorevoli a mettere a tacere le critiche», ha aggiunto.

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Rogan ha trascorso gran parte del resto dell’intervista chiedendo a Trump di fornire ulteriori prove dell’interferenza nelle elezioni del 2020. Trump, che ha ripetutamente discusso l’argomento in precedenza, soprattutto durante i suoi dibattiti con Biden e Harris, ha tirato fuori la bufala della collusione con la Russia, la soppressione della storia del laptop di Hunter Biden e come gli stati hanno cambiato le leggi sul voto in vista delle elezioni e ha detto che, in futuro, ci deve essere un documento d’identità per gli elettori e niente schede per posta.

 

L’ultima mezz’ora della conversione si è rivelata la più rilevante per gli americani religiosi e conservatori. Dopo aver detto a Rogan che Kamala Harris, che lui ha definito una «persona con un QI molto basso», sarebbe «sdraiata sul pavimento in stato comatoso» se fosse apparsa nel suo show, Trump le ha risposto per aver affermato di essere Hitler, dicendo che stava perdendo malamente.

 

Trump ha ricevuto elogi anche da Rogan per il suo tempismo e la sua sensibilità «comici», specialmente ai suoi comizi. Rogan ha detto che per fare bene in politica, a volte bisognerebbe affrontarla con questo tipo di mentalità. Ha elogiato Trump in particolar modo per la sua performance all’Al Smith Dinner di inizio mese.

 

Trump ha anche criticato i sondaggisti, definendone molti «probabilmente falsi», mentre ha anche criticato gli interventi di «cambio di sesso» per i minori senza il consenso dei genitori e la spinta del Partito Democratico per garantire che i maschi confusi sul genere possano competere negli sport femminili. Rogan ha definito quell’idea una delle “idee più bizzarre e polarizzanti della sinistra”.

 

Nella parte forse più sorprendente dell’intervista, Trump è parso mettere in stretta relazione il fenomeno dell’immigrazione con l’implementazione di programmi come quelli transessualisti, dicendo che di fatto gli immigrati creano una nuova base elettorale perché «nessuno voterebbe» per la mutilazione dei genitali dei bambini. Il Trump ha così delineato l’idea di un sistema che porta avanti un’agenda malvagia a dispetto della popolazione che è disposto a cancellare e sostituire pur di raggiungere i propri obiettivi perversi.

 

Il resto dell’intervista è stato dedicato a parlare dei file sull’assassinio del presidente John Fitzgerald Kennedy, degli extraterrestri e della guerra in Ucraina. Trump ha detto , come ha già fatto in precedenza, che il suo direttore della CIA all’epoca, Mike Pompeo (l’uomo che avrebbe ordito un complotto CIA per uccidere Julian Assange), così come altre «brave persone» gli avevano chiesto di non pubblicare tutti i file JFK. Ma Trump è sembrato dire che avrebbe pubblicato l’altro 50% di essi in modo che la nazione potesse avere una «pulizia».

 

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Rogan ha poi chiesto a Trump degli alieni. Trump si è riferito a loro in modo criptico come «persone provenienti dallo spazio», ricordando di aver parlato con piloti militari che gli hanno detto di aver visto oggetti nel cielo che non potevano essere azionati da esseri umani.

 

Prima di concludere il podcast, Trump ha detto a Rogan che incontrerà sia Putin che Zelens’kyj e porrà immediatamente fine alla guerra in Ucraina.

 

Trump ha affermato che, se rieletto, garantirà che gli Stati Uniti saranno di nuovo rispettati e che i cinesi in particolare «sognano» una presidenza Harris perché approfitteranno dell’America se lei sarà al potere.

 

«Non riesce a mettere insieme due frasi… questi ragazzi sono molto intelligenti; sono molto furbi e sono molto furbi e malvagi e pericolosi. E se diventasse presidente degli Stati Uniti, cosa che non posso credere possa accadere, non penso che questo paese ce la farà. Penso che succederanno cose davvero brutte al nostro Paese».

 

Dopo l’intervista, Trump si è recato nello stato chiave del Michigan per un comizio iniziato dopo le 22:00.

 

In un podcast successivo fatto con i suoi amici, il Rogan, discutendo del carattere speciale di Trump «bizzarro incrocio tra un uomo di affari e un intrattenitore» e «grande conversatore», ha rivelato che l’ex presidente non ha orinato né prima, né durante, né dopo le tre ore di podcasto.

 

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Durante il podcast lunghe discussioni sono state dedicate all’UFC, il torneo di arti marziali miste (MMA) di cui Rogan è commentatore, e di cui Trump è un fan sin dalle prime edizioni ospitate al Trump Plaza.

 

Trump ha dimostrato di conoscere molti campioni e di essere rimasto impressionato da alcuni incontri. Ad un certo punto, era Trump a fare domande a Rogan, forse per vincerne la simpatia – ha chiesto espressamente il suo endorsement («Joe, non sei un tipo da Kamala, sei un tipo da Khabib», riferendosi al campione daghestano Khabib Nurmagomedov) – arrivando a chiedere se mai la boxe tornerà in auge.

 

I due hanno fatto quindi commenti sul fatto che l’MMA risulta meno pericolosa del pugilato, perché l’incontro finisce subito, prima che l’atleta possa venire danneggiato, e vi è inoltre possibilità per il lottatore di sfuggire ai colpi con il corpo a corpo, mentre nella boxe deve per lo più incassare.

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Politica

Afrodite condanna le politiche socialiste UE

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Afroditi Latinopoulou, eurodeputata greca, dal podio dell’Europarlamento di Bruxelles ha recentemente pronunciato un discorso epico in cui ha demolito le politiche socialiste dell’UE, che hanno provocato una massiccia rinascita del populismo di destra per contrastarne gli effetti devastanti.   La Latinopoulou, del partito greco Fonìs logikìs («Voce della Ragione»), ha sostenuto davanti al parlamento che i disordini, le rivolte e i tumulti all’interno dell’UE sono dovuti ai 50 anni di politiche socialiste della sinistra, non all’«estrema destra».   «La destra ha distrutto l’industria? La destra ha idolatrato Greta Thunberg? La destra ha imposto l’energia verde a spese dell’industria, distruggendo la competitività dell’UE?», ha chiesto l’europarlamentare. «O sono stati i governi socialisti a governare l’Unione Europea per 50 anni?»  

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«Francia, Italia, Germania, Spagna e la mia patria, la Grecia, sono state devastate da politiche socialiste infondate. E oggi voi, i distruttori dell’Europa, avete l’audacia di puntare il dito contro di noi, dicendo che noi conservatori siamo una minaccia per l’Europa?» ha continuato Afrodite.   «Rido. Rido davvero», ha continuato. «Come disse saggiamente Margaret Thatcher, “Il problema del socialismo è che alla fine finisci i soldi degli altri”. Quindi abbandonate queste storie di fantasmi su presunte minacce di estrema destra e implementate politiche economiche liberali».   «Abbassate le tasse, aumentate la competitività, riportate in auge le cannucce di plastica, lasciate stare la lignite, investite nel settore e, soprattutto, affrontate la realtà: AVETE FALLITO».   «Seguite ciò che vi stiamo dicendo prima che sia troppo tardi per tutti. Noi siamo il futuro e voi siete il passato», ha aggiunto la bella Afrodite.   L’Europa condannata da una sua deputata chiamata come la dea della bellezza del paganesimo ellenico classico: un momento su cui riflettere e politicamente e metastoricamente e psicologicamente e spiritualmente.

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    Immagine di European Union via Wikimedia          
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Autismo

Robert Kennedy jr. è il nuovo segretario della Salute USA. La svolta si preannuncia epocale

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Robert F. Kennedy Jr. ha prestato giuramento come 26° segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) degli Stati Uniti, dopo che il Senato degli Stati Uniti ha confermato la sua nomina con 52 voti favorevoli e 48 contrari.

 

Il voto si è svolto in gran parte lungo le linee del partito, con quasi tutti i repubblicani che sostenevano la candidatura dell’ex democratico Kennedy; tutti i democratici e gli indipendenti si sono opposti. Il senatore repubblicano del Kentucky Mitch McConnell, fino a poco fa deux ex machina della politica parlamentare repubblicana (e non solo) a Washington è stato l’unico repubblicano a votare contro. Benché largamente atteso, il suo voto, rimasto solitario, dimostra la trasformazione del partito, oramai lontano dalle dinamiche della «palude» washingtoniana e del Deep State e rigenerato nel MAGA trumpiano.

 

Il giuramento si è svolto nello studio ovale della Casa Bianca alla presenza di Donald Trump, che ha tenuto un discorso introduttivo di elogio di RFK jr prima di siglare il decreto e cedere la parola al giudice della Corte Suprema Neil Gorsuch.

 

 

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La Bibbia su cui ha giurato solennemente Kennedy era tenuta dalla moglie Cheryl Hines, un’attrice hollywoodiana di serie TV non molto nota in Italia, mentre Kennedy era attorniato da uno stuolo di figli, cugino e da nipoti vari, tra cui alcuni del ramo della famiglia Shriver, altra famiglia eminente cattolica fusasi armonicamente con i Kennedy tre generazioni fa.

 

La presenza di numero e varietà di persone del clan Kennedy sono una risposta agli attacchi osceni pervenuti contro Kennedy da alcuni (non tutti, ma solo una parte, come dimentica di dire la stampa) dei suoi 10 fratelli e soprattutto dalla cugina Caroline Kennedy, figlia di JFK, ambasciatrice ed attivista per la vaccinazione HPV, che con il bizzarro figlio suo ha imbastito una campagna di fango all’ultimo momento accusando RFK jr. di essere un «predatore» che ha rovinato la vita dei parenti.

 

Oltre all’odio da parte di membri della sua stessa famiglia, come sa il lettore di Renovatio 21 Kennedy è stato pesantemente censurato sui social media e incessantemente diffamato dai media tradizionali e persino dai senatori, che hanno cercato di accusarlo di essere un «anti-vaxxer», espressione che per qualche ragione è mutata in Italia in «no-vax».

 

Durante l’udienza di conferma senatori considerati di estrema sinistra come Elisabeth Warren e Bernie Sanders (ossessionato dalla vendita da parte del gruppo di Kennedy Children’s Health Defense di body da neonato con scritto «Niente vaccino, niente problemi»: bella idea che potremo copiare su Renovatio 21) hanno dimostrato di essere non solo dogmaticamente vaccinisti, ma anche recipienti di finanziamenti di Big Pharma.

 

Un posto speciale nella sensibilità di Renovatio 21 lo occupa una senatrice che in Commissione ha attaccato il candidato segretario Kennedy per aver suggerito una correlazione tra le sparatorie di massa in USA e il consumo degli psicofarmaci.

 


Presente al giuramento anche la nuora Amaryllis Fox, cui RFK jr. si è riferito come Amaryllis Kennedy, ex ufficiale CIA che ha sposato il figlio Bobby Kennedy III. La Fox, che ha diretto la campagna presidenziale dell’ora neosegretario, è indicata da alcuni come la persona che supervisionerà l’uscita dei documenti rivelatori sull’assassinio di John Fitzgerald e Robert Kennedy, promessa da Trump. Kennedy si è detto certo, negli anni, riguardo al coinvolgimento dell’Intelligence USA.

 

In qualità di segretario dell’HHS, Kennedy supervisionerà il budget più grande (1,8 trilioni di dollari per l’anno fiscale 2025) di qualsiasi agenzia federale. L’HHS supervisiona 13 agenzie di sanità pubblica, tra cui i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti e i National Institutes of Health (NIH).

 

L’agenzia, che impiega 90.000 persone, è anche il più grande erogatore di sovvenzioni federali.

 

L’HHS gestisce anche la copertura assicurativa sanitaria finanziata a livello federale e regolamenta l’assicurazione privata. L’agenzia stabilisce la politica per la salute pubblica e il controllo delle malattie; coordina la preparazione e la risposta alle emergenze per calamità naturali, crisi sanitarie e altri eventi; e supervisiona la sicurezza alimentare e farmaceutica.

 

In qualità di segretario, Kennedy lavorerà a stretto contatto anche con i responsabili delle agenzie HHS. A novembre Trump ha nominato il dottor Jay Bhattacharya, Ph.D., professore di politica sanitaria alla Stanford’s School of Medicine e critico aperto – con la nota «Dichiarazione di Barrington» dei lockdown per il COVID-19, alla guida dei National Institutes of Health (NIH).

 

Il dottor Martin «Marty» Makary, chirurgo pancreatico presso la Johns Hopkins School of Medicine, è la scelta di Trump per dirigere la FDA. Makary ha ampiamente sostenuto il programma vaccinale infantile, ma ha messo in dubbio i benefici di alcune vaccinazioni, come il vaccino contro l’epatite B per i neonati. Ha anche criticato gli obblighi vaccinali.

 

Il dottor David Weldon, la scelta di Trump per guidare il CDC, ha svolto sette mandati al Congresso prima di tornare al suo studio in Florida. Ha parlato dell’uso del thimerosal, un adiuvante al mercurio, nei vaccini, citando il suo legame con l’autismo.

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Proprio l’autismo è l’elemento che ci fa pensare che siamo dinanzi ad una svolta epocale.

 

Il presidente Trump, nel suo discorso di introduzione al nuovo segretario, ha citato il famoso numero: fino a pochi decenni fa il numero dei bambini autistici era 1 su 10.000, ora siamo a 1 su 38. Ripetiamo al lettore che tale dato, che un tempo si poteva leggere solo su siti come Renovatio 21 (con i cani da guardia dell’informazione pronti a saltarci addosso spingendoci addosso la censura più brutale, e da tutto il mondo…) è stato pronunziato dal presidente della superpotenza americana, nello studio ovale.

 

Non abbiamo idea di cosa accadrà ora: la strada è lunga e piena di pericoli, nemici, cedimenti. Tuttavia vogliamo dirlo: mai siamo stati così ottimisti.

 

«Per 20 anni, mi sono alzato ogni mattina in ginocchio e ho pregato che Dio mi mettesse in una posizione in cui potessi porre fine all’epidemia di malattie croniche infantili in questo paese. Il 23 agosto dell’anno scorso, Dio mi ha mandato il presidente Trump» ha ripetuto Kennedy dopo il giuramento, ringraziando in modo sincero Trump e dicendo come il presidente rappresenti una figura pivotal, cioè di cambiamento epocale, una figura trasformativa della storia americana.

 

Sul fatto che Dio abbia mandato – e protetto – Donald Trump bisogna cominciare a pensare un po’ tutti. Qualche mistico eremita, invero, lo aveva predetto. Ora lo abbiamo sotto i nostri occhi.

 

La svolta per il bene – per noi, per i nostri figli, per il mondo – è ad un passo, davanti a noi.

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Politica

Tulsi Gabbard confermata: è il nuovo direttore dell’Intelligence nazionale degli Stati Uniti

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Tulsi Gabbard, ex deputata democratica, è stata confermata dal Senato degli Stati Uniti come direttrice dell’intelligence nazionale, in seguito all’esame a Capitol Hill dei suoi incarichi passati.   Mercoledì il Senato ha approvato la sua candidatura con 52 voti contro 48, con un solo repubblicano, il senatore Mitch McConnell del Kentucky, contrario alla sua conferma.   La Gabbard, ex candidata alla presidenza nelle fila dei democratici USA e veterana della guerra in Iraq, è stata una feroce critica della comunità di Intelligence statunitense di cui ora è destinata a guidare.   In un duro rimprovero dopo il voto, McConnell ha affermato che Gabbard non è adatta a ricoprire la «posizione critica» e ha una preoccupante storia di scarso giudizio. «Il ruolo del Senato in materia di consulenza e consenso non è una formalità, ma un dovere, che dobbiamo prendere sul serio…» ha affermato il McConnell.   La Gabbard ha lasciato il Partito Democratico nel 2022 e ha mantenuto lo status di indipendente per due anni.   Nelle scorse ore la Gabbard ha effettuato il giuramento alla presenza di Trump e del segretario del dipartimento di Giustizia Pam Bondi, giurando sulla Bibbia a fianco del marito.  

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump l’ha scelta per il ruolo di intelligence di vertice a metà novembre, provocando rabbia tra i leader dell’establishment che l’hanno etichettata come un rischio significativo per la sicurezza. Nel 2022, Gabbard ha sostenuto che il conflitto in Ucraina avrebbe potuto essere evitato se gli Stati Uniti «avessero semplicemente riconosciuto le legittime preoccupazioni della Russia in materia di sicurezza» legate alle ambizioni di Kiev di entrare nella NATO.   A ottobre, ha rivelato la sua decisione di unirsi al Partito Repubblicano durante un comizio a sostegno della campagna presidenziale di Trump. La Gabbarda ha dovuto affrontare un intenso esame delle sue posizioni passate, tra cui il suo sostegno al whistleblower Edward Snowden e un incontro del 2017 con il presidente siriano Bashar Assad.   Durante la sua udienza di conferma la scorsa settimana, Gabbard ha rifiutato di chiamare Snowden un traditore, affermando invece che aveva «infranto la legge».   Nonostante le preoccupazioni iniziali sulla sua scarsa esperienza nel campo dell’Intelligence, i repubblicani alla fine si sono uniti attorno a Gabbard, confermando l’ex democratica 43enne al ruolo.   In qualità di Direttore dell’Intelligence nazionale, supervisionerà 18 agenzie di intelligence, tra cui la CIA e l’FBI, che complessivamente impiegano oltre 70.000 dipendenti responsabili della gestione delle operazioni di Intelligence degli Stati Uniti.   Nel corso degli ultimi anni Tulsi ha più volte accusato il Partito Democratico USA di aver portato il mondo sull’orlo della guerra atomica.   La Gabbard, che alle Hawaii aveva vissuto il dramma del falso attacco missilistico nordcoreano annunciato alla popolazione dal sistema di emergenza nazionale del 2018, è particolarmente chiara nella sua accusa a Joe Biden, membro del suo stesso partito, nella rotta verso la devastazione atomica.  

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Come riportato da Renovatio 21, due anni fa, a conflitto ucraino avviato, la Gabbard dichiarò che il fine dell’amministrazione Biden era di detronizzare Putin e creare così un Nuovo Ordine Mondiale.   La Gabbarda è stata inserita nella lista nera di personaggi supposti filorussi stilata dalle forze di Kiev. Tempo fa era emerso che era stata piazzata anche in una lista di persone attenzionate per i voli interni USA.   Negli anni la Gabbard non si è fatta problemi ad attaccare frontalmente il cosiddetto complesso militare-industriale, reo di aver trascinato il mondo anche in quest’ultima guerra che potrebbe degenerare in modo fatale per l’umanità tutta.   La Gabbard è, ovvio, stata censurata molto pesantemente su Instagram e Facebook.  

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