Gender
Transessuale concorrente arriva tra le prime 20 a Miss Universo; transessuale padrone del concorso dichiara bancarotta
Sheynnis Palacios del Nicaragua è stata incoronata Miss Universo durante una cerimonia tenutasi sabato a San Salvarod, in El Salvador.
La bellissima è la prima vincitrice di origine nicaraguense. del celeberrimo concorso di bellezza.
Tuttavia, l’edizione 2023 è stata segnata dal fatto che gli organizzatori hanno cambiato le regole nel tentativo di rendere la competizione più «inclusiva», consentendo alle donne sposate e madri di partecipare per la prima volta.
Nel nome dell’inclusività la competizione era aperta, è stato detto, anche a donne curvy, cioè sovrappeso, e pure – soprattutto – ai transessuali.
Miss Universe Nicaragua Sheynnis Palacios Swimsuit Competition
Miss Universe 2023 Preliminary Competition????????#Missuniverse#MissUniverse2023#Mu2023#72ndMissUniverse#PreliminaryCompetition#SwimsuitCompetition pic.twitter.com/VQo2FjDF4G
— MissMiss (@MissMiss1546642) November 16, 2023
Sostieni Renovatio 21
Proprio dalla partecipazione dei transgender è arrivata una sorpresa: il transessuale Marine Machete, eletto pochi mesi fa «Miss Portogallo», è finito tra le prime 20 finaliste.
Al concorso partecipava anche un ulteriore transessuale, Rikkie Kolle, in rappresentanza dei Paesi Bassi.
#Escena | Miss Países Bajos, Rikkie Kollé, en su pasarela en bikini, haciendo historia como chica transgénero en el certamen de la belleza universal.
Video DEM / Jhoel Díaz. pic.twitter.com/h8nGxueURh
— Diario El Mundo (@ElMundoSV) November 16, 2023
Kolle si è esibito al concorso con un simbolico vestito che lo trasformava in un fiore.
????????️⚧️ #MissUniverse2023 | Miss Países Bajos, Rikkie Kollé en el desfile de traje típico del Miss Universo. pic.twitter.com/i9BZyAu8NV
— Noticias Tendencias (@ntendenciasec) November 17, 2023
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
La presenza dei due transessuali europei ha fatto parlare i giornali di tutto il mondo.
TRANS POWER! ????️⚧️
Netherlands' bet Rikkie Kollé and Portugal candidate Marina Machete make 'herstory' as Miss Universe features two trans women candidates for the first time.
(Courtesy: IMG Universe, LLC dba and MISS UNIVERSE,LLP) pic.twitter.com/UdTX7DyUQC
— ABS-CBN News (@ABSCBNNews) November 16, 2023
在2023年的环球小姐大赛中,有两位跨性别选手参赛:来自葡萄牙的Marina Machete和来自荷兰的Rikkie Valerie Kolle。 pic.twitter.com/K22R3IdIkn
— 蔡子博士Chris (@caiziboshi) November 19, 2023
Si segnala anche la presenza di tale Erica Robin, che è divenuta la prima donna a rappresentare la nazione musulmana del Pakistan. La Robin ha indossato un «burkini» rosa durante la parte in costume da bagno dell’evento.
In bikini round our first ever #MissUniverse2023 selected this costume, this is how a responsible representative represents her nation & culture at the highest stage of world,Thank you Erica for making us proud at #MissUniverse platform. #EricaRobin #MissUniversePakistan pic.twitter.com/uRjMdBhLOo
— BuySharam (@RajputFactor_) November 17, 2023
Aiuta Renovatio 21
Jane Dipika Garrett dal Nepal, nel frattempo, è diventata la prima modella plus size, cioè sovrappeso, a competere per il titolo di donna più bella dell’universo tutto.
Audiences go WOW during Jane Dipika Garrett’s preliminary swimsuit round in the 72nd edition of Miss Universe.
Jane Dipika Garrett is representing Nepal in the 72nd edition of Miss Universe. She is getting lots of appreciation from people around the world.
Video: Missmiss / X pic.twitter.com/cPn9I9tJgQ
— No Next Question (@NoNext_Question) November 17, 2023
Dal 1996 al 2015 proprietario del concorso era stato Donald Trump, che vendette il concorso dopo che la rete NBC sua socia si era ritirata a causa dei suoi commenti sull’immigrazione dal Messico – gli stessi che agirono da propulsore alla scalata elettorale che lo portarono l’anno successivo alla Casa Bianca.
Trump vendette il concorso alla William Morris Endeavor, la più grande società al mondo nella gestione dei «talenti» (cioè, attori, modelli, etc.) nello showbusiness, un’azienda che ha un immenso potere su Hollywood e non solo: si tratta dell’ente padrone degli eventi di arti marziali miste dell’UFC. A capo di Endeavor vi è Ari Zev Emanuel, fratello dell’ex capo di gabinetto di Obama Rahm Emanuel (attualmente ambasciatore USA a Tokyo), fratello pure del bioeticista di Obama e Biden Ezekiel Emanuel (promotore di obblighi vaccinali e teorie eutanatiche come la fine delle cure mediche ai maggiori di 75 anni), nonché figlio di membro dell’organizzazione terrorista ebraica Irgun.
Nell’ottobre 2022 una società controllata da Endeavor vendette al tailandese JKN Global Group, un gruppo facente capo a Jakkaphong Jakrajutatip, anche noto come Khun Anne, o Anne Jakrajutatip, o Anne JKN, un uomo d’affari transessuale considerato da Forbes la terza persona transgender più ricca del mondo.
In un’ulteriore beffa al genere femminile non dissimile a quelle che si stanno moltiplicando nello sport, il concorso per la donna più bella del mondo è quindi nella mani di un transessuale.
Pochi giorni fa è emerso che due settimane prima di Miss Universo il transessuale ha annunciato agli azionisti che la società di distribuzione mediatica JKN Global Group aveva dichiarato bancarotta.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Gender
I trans esprimono gratitudine per il pasto del Giubileo dei Poveri in Vaticano
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Sostieni Renovatio 21
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Gender
5 attivisti transgender ceneranno con Papa Leone all’evento «Giubileo dei poveri» domenica
Un famoso attivista trans ha dichiarato che domenica prossima si unirà a Papa Leone XIV per una cena in occasione dell’evento del Giubileo dei Poveri.
Secondo quanto riportato dalla stampa italiana, tale «Alessia Nobile», ha ricevuto l’invito alla cena del Giubileo dei Poveri del 16 novembre, che si è tenuta nell’Aula Paolo VI di Roma.
La cena con il papa vedrà la partecipazione di centinaia di ospiti poveri, senzatetto ed «emarginati». Nobile ha affermato che lui e altri quattro uomini che si identificano come donne sono stati invitati al pranzo dopo aver richiesto un’udienza con il papa per esprimere le sue preoccupazioni sul fatto che la Chiesa potesse «fare marcia indietro sui diritti LGBTQ» dopo la morte del Bergoglio.
Nobile ha descritto Francesco come un amico e un mentore. Ha incontrato il defunto papa per la prima volta nel giugno 2022 durante un’udienza con altre cinque donne che si identificavano come «transgender». Francesco ha incontrato Nobile più volte e lo ha invitato alle sue udienze generali pubbliche. Il defunto papa gli ha anche scritto una lettera personale in cui si rivolgeva all’attivista transgender chiamandola «cara sorella».
Secondo tutti i resoconti pubblici disponibili, Francesco non ha detto a Nobile che un uomo che vive come se fosse una donna è contro natura e che la Chiesa rifiuta l’ideologia transgender.
La Repubblica a settembre ha scritto che Nobile avrebbe partecipato al giubileo omotransessualista in Vaticano, parlando di «lettera che Bergoglio mi scrisse di suo pugno mi ha permesso di mostrare chi sono».
Aiuta Renovatio 21
Il tema della normalizzazione transessualismo è stato cavalcato in modo plateale dal predecessore di Leone, Giorgio Mario Bergoglio.
Nel 2020 Bergoglio aveva devoluto un obolo una tantum a dei trans sudamericani del litorale romano che a causa del lockdown si erano dovuto rivolgere in parrocchia.
Nel novembre 2023, Francesco ha accolto il gruppo e il loro parroco a un pranzo per i poveri organizzato dal Vaticano e si è «seduto di fronte a un’ex prostituta transgender». L’evento fu ripreso dalla grande agenzia stampa mondiale Associated Press, che aveva seguito il gruppo transessuale sin da quando erano saliti in pullman.
E ancora: a fine gennaio 2015, un «uomo transgender» – nato in Ispagna come donna – dichiarò di aver avuto un’udienza privata con il papa, dove, secondo alcuni articoli di giornale, Bergoglio avrebbe «abbracciato» il 48enne transessuale.
A Napoli, sempre nel 2015, il Francesco, fu riportato dai media globali mangiò con «carcerati gay e transessuali».
A novembre 2023 il papa aveva approvato il testo del cardinale Victor Manuel Fernandez che consente ai transessuali di fare da padrini alle funzioni religiose. Tale idea era stata respinta nel 2015 all’interno dello stesso papato di Bergoglio.
Come riportato da Renovatio 21, nel 2024 il Bergoglio aveva detto ad una suora pro-LGBT che i transessuali «devono essere integrati nella società».
L’anno scorso papa Francesco fu elogiato per la sua «inclusività» pro-LGBT dagli attivisti transgender perfino in Indonesia, dove l’arcidiocesi della capitale del Paese ha «accolto» nelle parrocchie negli ultimi anni individui transessuali.
In realtà non c’era bisogno di ulteriori prove riguardo al fatto che lo scandalo della «frociaggine» altro non è stato che un espediente dialettico creato ad arte (tesi, antitesi, sintesi).
Il disegno è stato ben delineato dal commento sulla vicenda da parte di monsignor Carlo Maria Viganò: «lo scopo di Bergoglio è normalizzare sodomia e perversione e distruggere il Sacerdozio».
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Catholic Church England and Wales via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-NC-ND 2.0)
Gender
Pastora tedesca «sposa» quattro uomini in un «matrimonio poliamoroso»
Visualizza questo post su Instagram
Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-



Spirito5 giorni faIl vescovo Strickland denuncia Papa Leone e i vescovi per aver scandalizzato i fedeli
-



Spirito1 settimana faMons. Viganò: la mano di Satana ha vergato la nota dottrinale «Mater populi fidelis»
-



Tabarro2 settimane faRenovatio 21 partecipa alla Tabarrata dell’Oca 2025
-



Salute2 settimane faI malori della 45ª settimana 2025
-



Intelligence1 settimana faIl potere della vittima
-



Intelligence1 settimana faLe profezie di Yuri Bezmenov
-



Intelligenza Artificiale2 settimane faUn trilione di dollari a Musk se piazza sul pianeta milioni di robot umanoidi: la sua «legione»?
-



Bioetica1 settimana faIn Nuova Zelanda i bambini vengono lasciati morire se nascono vivi dopo gli aborti














