Nucleare
Tentazione nucleare per il prossimo inverno tedesco: sondaggio
Un sondaggio d’opinione condotto dall’Istituto Infratest per il mensile televisivo nazionale tedesco Deutschlandtrend ha mostrato che il 61% è favorevole a mantenere aperte le centrali nucleari oltre la chiusura definitiva prevista per la fine del 2022.
Solo il 32% riteneva che ci si doveva attenere al programma di chiusura.
Mentre questo è una direzione chiara a favore dell’energia nucleare almeno per un periodo di transizione, il governo è determinato a rispettare il programma mortale per la chiusura del nucleare.
C’è, tuttavia, uno slancio all’interno dei liberaldemocratici (partito FDP) nel governo a favore del mantenimento in funzione delle restanti tre centrali nucleari dopo la fine del 2022.
Il ministro delle Finanze Christian Lindner, membro FDP, ha dichiarato durante il talk show Maybrit Illner che «non dobbiamo permetterci alcun tabù… Tutti noi vogliamo importare idrogeno verde… Sono anche pronto ad acquistare idrogeno rosso dalla Francia… realizzato con l’energia nucleare».
«Sarei pronto anche per una discussione per continuare a utilizzare le restanti centrali nucleari in Germania per un po’, per utilizzare tutto per ridurre i prezzi» dell’energia e altri costi inflazionistici, il ministro ha poi ha pure rivelato.
Come riportato da Renovatio 21, il Lindner non è nuovo da questo tipo di discorsi. Due settimane fa aveva proposto di prolungare l’eliminazione graduale dei reattori nucleari che dovrebbero cessare le operazioni entro la fine dell’anno.
«Dobbiamo parlare della questione dell’approvvigionamento energetico in modo non ideologico», ha detto Lindner, membro del Partito Liberaldemocratico FDP, al canale televisivo nazionale tedesco ARD il 7 giugno.
Per sopperire alla catastrofe energetica ed economica iattuale il governo germanico ha appena preso in prestito altri 40 miliardi di euro .
La politicaenergetica«verde» dei governi Merkel è ancora in piedi nonostante il suo innegabile e pericolosissimo fallimento: basti pensare che la Germania non ha vento per far funzionare i mulini a vento.
I prezzi dei supermercato tedeschi sono già aumentati fino al 50%; i giornali e ora anche politici spiegano ai cittadini tedeschi che devono farsi meno docce per aiutare nel totale dissesto energetico della Nazione.
Un blackout parziale, che ha lasciato fermi i treni cargo, ha già colpito il sistema ferroviario tedesco.
Il governo di Berlino non fa mistero di aspettarsi rivolte a causa del disastro energetico causato dalle interruzioni di forniture russa. L’idea di disordini civili è stata ribadita in continuazione dal ministro dell’economia, il verde Robert Habeck,
Il nucleare, ad ogni modo, sta continuando imperterrito la sua corsa tuttavia in vari altri Paesi. Mentre Berlino dichiarava la rinunzia alle centrali atomiche , la Francia continuava ad investire sull’energia dell’atomo, pur dovendo chiudere metà dei reattori per «manutenzione o difetti».
Anche Israele non ha fermato la ricerca, mentre la Cina fatto sapere di aver compiuto un passo in avanti in fatto di tecnologia con una dimostrazione di un reattore atomico raffreddato ad alta temperatura su modulo a letto di ghiaia (HTR-PM).
Nella corsa al nuovo nucleare trova posto anche onnipresente Bill Gates, il quale starebbe costruendo una centrale nucleare sperimentale in una piccola cittadina americana.
Gates giuoca a fare Montgomery Burns. Nel mentre, la Germania denuclearizzata vola verso il buio.
Nucleare
«Ricetta per l’immolazione nucleare». Robert Kennedy jr. diche che Biden sta portando gli USA alla guerra atomica
La politica aggressiva dell’amministrazione del presidente statunitense Joe Biden nei confronti della Russia e i suoi continui tentativi di infliggere una sconfitta a Mosca in Ucraina potrebbero sfociare in un conflitto nucleare, ha affermato l’ex candidato presidenziale indipendente Robert F. Kennedy Jr.
I commenti sono stati fatti in seguito a un dibattito tra il candidato repubblicano alla presidenza Donald Trump e la sua rivale democratica, Kamala Harris, che ha avuto luogo a Philadelphia martedì sera. Durante una discussione sul conflitto in Ucraina, Trump ha osservato che il presidente russo Vladimir Putin «ha una cosa che gli altri non hanno. Ha armi nucleari. Non ne parlano mai. E alla fine forse le userà. Forse non è stato così minaccioso. Ma ce l’ha».
«Trump solleva un punto che spero tutti ascoltino: la Russia ha armi nucleari» ha scritto RFK jr. su X. «La politica di massimo scontro dell’amministrazione Biden, volta a ottenere una sconfitta umiliante e un cambio di regime per la Russia, è la ricetta per l’immolazione nucleare», ha avvertito.
Trump makes a point that I hope everyone hears: Russia has nuclear weapons. The Biden administration’s policy of maximum confrontation, seeking Russia’s humiliating defeat and regime change, is a recipe for nuclear immolation. #Debate2024
— Robert F. Kennedy Jr (@RobertKennedyJr) September 11, 2024
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Kennedy ha sospeso la sua campagna presidenziale il mese scorso e ha sostenuto Trump.
Un messaggio appuntato sulla sua pagina X, pubblicato martedì, recita: «In conclusione: non importa in quale Stato vivi, vota Trump. Una vittoria di Trump è una vittoria di Kennedy».
Bottom line: No matter what state you live in, VOTE TRUMP. A Trump victory is a Kennedy victory. pic.twitter.com/GBn2p2RLnX
— Robert F. Kennedy Jr (@RobertKennedyJr) September 10, 2024
Come riportato da Renovatio 21, in varie occasioni il presidente Trump ha dichiarato, e dimostrato, di considerare con profonda gravità il tema delle armi atomiche.
In un’intervista con Tucker Carlson Trump disse che il primo problema del mondo sono le armi atomiche addirittura la parola «nucleare» è tabù in certi circoli, e di essere stato educato sul pericolo esiziale per la civiltà degli ordigni dell’atomo dallo zio scienziato del MIT, il fisico, inventore ed ingegnere elettrico John George Trump (1907-1985), collaboratore del fisico Robert J. Van de Graaf (1901-1967) nella realizzazione del primo generatore a raggi X da un milione di Volt.
«Potresti distruggere New York con una valigetta» gli diceva, e lui racconta di non poter credere al parente scienziato.
«Il più grande problema che abbiamo nel mondo non è il global warming, è il nuclear warming» avverte l’ex presidente.
«Quando ascolto le persone parlare del riscaldamento globale, l’oceano si innalzerà di 1/8 di pollice nei prossimi 300 anni e parlano di come questo sia il nostro problema. Il nostro grosso problema è il riscaldamento nucleare ma nessuno ne parla nemmeno»
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Immagine di Gage Skidmore via Flickr pubblicata su licenza CC BY-SA 2.0
Nucleare
Cooperazione mondiale verso la fusione nucleare: il discorso dello scienziato atomico sovietico Kurchatov al Congresso PCUS 1956
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Nucleare
Gli Emirati Arabi Uniti completano il primo impianto nucleare del mondo arabo
Gli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato ieri il completamento della prima centrale nucleare del mondo arabo.
La dichiarazione è stata rilasciata dalla Società Statale per l’Energia Nucleare degli Emirati (ENEC).
La centrale nucleare di Barakah è composta da quattro reattori APR-1400 costruiti dalla Korea Electric Power Corporation (KEPCO) al costo di 24,4 miliardi di dollari.
Con una capacità di 5,6 GW, l’impianto genererà il 25% del fabbisogno elettrico del Paese. Il primo dei suoi quattro reattori aveva iniziato a funzionare nel 2020.
Definendolo un «passo significativo», il presidente degli Emirati Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan ha salutato il completamento di Barakah, scrivendo sul suo account X.
With the start of operations at Unit 4 of the Barakah Nuclear Energy Plant, the UAE has taken another significant step on the journey towards net zero. We will continue to prioritise energy security and sustainability for the benefit of our nation and our people today and…
— محمد بن زايد (@MohamedBinZayed) September 5, 2024
«Continueremo a dare priorità alla sicurezza energetica e alla sostenibilità a beneficio della nostra nazione e del nostro popolo oggi e domani».
La centrale nucleare di Barakah è il primo progetto di KEPCO costruito in un altro paese. La Corea del Sud sta attualmente facendo grandi sforzi per diventare uno dei principali esportatori di centrali nucleari, compresi piccoli reattori modulari (SMR). Sono stati costruiti modelli dimostrativi SMR in Corea del Sud.
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Immagine di Wikiemirati via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
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