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Immigrazione

Salvini e la magia nera africana (su tutti noi)

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È impossibile per chiunque conosca la spiritualità extraeuropea non averlo pensato: l’attacco a Matteo Salvini portato dalla signora congolese potrebbe essere intriso di un elemento «magico» africano.

 

Del resto, la natura del gesto è autoevidente per le stesse parole e gli stessi gesti di colei che lo ha perpetrato: «io ti maledico», urla la donna africana. Gli strappa la camicia e pure il contestatissimo (anche dalla gerarchia della chiesa corrotta) simbolo che Salvini ancora porta al collo, il Rosario. Più tardi sarebbe spuntato fuori un altro video in cui la donna grida oscuramente «vedrai il sangue».

 

La natura del gesto è autoevidente per le stesse parole e gli stessi gesti di colei che lo ha perpetrato: «io ti maledico», «vedrai il sangue»

Insomma, un atto religioso a tutti gli effetti.

 

Il Giornale, poi ripreso da altre testate (e la consueta ridda dei sapientoni progressisti che se la ridacchiano) ha per primo accennato alla possibilità che si trattasse di qualcosa di vicino alla magia nera africana. La testata milanese ha quindi intervistato un bravo esperto di culti afro-americani, che ammette di averci pensato anche lui: lo strappo del Rosario, potrebbe essere il tentativo di togliergli l’amuleto di protezione; la camicia strattonata può nascondere la possibilità di ricavare un pezzo di oggetto della persona da mettere al centro del rito di maledizione vero e proprio.

 

Chiunque, come chi scrive, abbia vissuto minimamente l’Africa in prima persona, sa che sulla magia nera degli africani in pochi hanno voglia di scherzare, anche gli africani bianchi

Chiunque, come chi scrive, abbia vissuto minimamente l’Africa in prima persona, sa che sulla magia nera degli africani in pochi hanno voglia di scherzare, anche gli africani bianchi. Gli witch-doctor, gli stregoni che ogni villaggio sperduto possiede a mo’ di medico/sciamano, incutono timore e talvolta, notava già qualche antropologo decenni fa si rendono protagonisti di racconti inspiegabili, che sfidano anche i più razionalisti.

 

Ne sa qualcosa Roberto Calderoli, che fu maledetto in un rito – con tanto di pentolone e foto dell’onorevole odontoiatra bergamasco – dal padre dell’ex ministro Kyenge. Calderoli racconta che, quell’anno, né subì di ogni colore: «Sei volte operato, morti, serpente in casa».

 

Roberto Calderoli  fu maledetto in un rito – con tanto di pentolone e foto dell’onorevole odontoiatra bergamasco – dal padre dell’ex ministro Kyenge

Va riportato anche che chiunque, come chi scrive, conosca di persona l’Africa sa che scene come quelle offerta dalla congolese anti-Salvini non sono rare in Africa – anzi sono la norma. In particolare, ricordiamo che isterie inarrivabili, che per qualcuno sono vere e proprie «possessioni» si possono vedere tra le donne durante la Messa. I fedeli locali ci sono abituati, gli stranieri invece si straniscono.

 

Chi non conosce la realtà della possessione presso l’uomo africano può guardare un grande classico del cinema documentario, Les Maitres fous (1955) di Jean Rouch: se riesce a sopravvivere alla scena in cui un uomo posseduto divora un cane vivo, può trarne illuminanti conclusioni sulla musica hip hop degli immigrati e sui recenti gatti cucinati in strada.

 

 

Quello che Il Giornale e lo specialista di religioni afroamericane dimenticano di dire, è che la penetrazione della spiritualità africana in Italia è una realtà consistente dagli anni Novanta e ha pure uno spessore criminale innegabile.

 

La penetrazione della spiritualità africana in Italia è una realtà consistente dagli anni Novanta e ha pure uno spessore criminale innegabile

Le povere vittime della tratta delle nere, che finiscono in strada a far da prostitute, sono ricattate dalle bande non solo con il sequestro del passaporto e le minacce alle famiglie nelle terre di origine: no, come emerge da plurime cronache persistenti, v’è un aspetto prettamente magico, con incantesimi e maledizioni a colpire le ragazze qualora fuggissero dal programma di prostituzione e sfruttamento. Spesse volte, ad attuare queste magie orrende sono delle donne, delle matrone-streghe.

 

Tuttavia, la stregoneria africana, a differenza di quello che avviene per la sensibilità occidentale, non riguarda solo o principalmente le donne: essa è un affare maschile, e anche i non-stregoni possono lasciarsi andare ad atti magici e criminali.

 

La cosa saltò fuori con forza (ed è strano che oggi nessuno lo ricordi…) nel caso di Pamela Mastropietro, la ragazzina squartata a Macerata. Forse non rammentate: collo e parti intime della donna, dissero, erano sparite – poi invece, mentre le elezioni 2018 si avvicinavano, dissero che invece le avevano ritrovate… Parimenti, il medico legale che studiò i poveri resti di Pamela sostenne che un «lavoro» così, con le ossa ripulite così a fondo costituiva per lui «niente di mai visto, sentito o letto nella letteratura di anatomopatologia».

Si è parlato di una eventuale affiliazione degli accusati dell’omicidio di Pamela alle mafie nigeriane, per le quali l’impiego di atti magici e, conseguentemente, di squartamenti e sacrifici umani è di routine

 

Si è parlato di una eventuale affiliazione degli accusati dell’omicidio di Pamela alle mafie nigeriane, per le quali l’impiego di atti magici e, conseguentemente, di squartamenti e sacrifici umani è di routine.

 

Le mafie nigeriane derivano dalle confraternite universitarie, impiantate dagli inglesi sul modello di quelle britanniche, e poi vellicate dal potere militare e dalle influenze straniere in quanto possibili strumenti di equilibrio nei confronti del potere dei sindacati nazionali. Persa la connotazione goliardico-studentesca, le confraternite si volsero alla tradizione locale più oscura, con la magia nera e tutto il resto. In Nigeria tuttora queste mafie sono chiamate cult, «culti», «sette», quasi a rimarcare, più che l’aspetto criminale, l’aspetto «religioso».

 

È bene ricordare che la Black Axe, uno dei principali cult nigeriani, è tollerata dalla Mafia siciliana, al punto che qualcuno parla di un improbabile «seggio» in sede di discussione direzionale. La realtà è che ha stretto patti con tutti: dalla Yakuza giapponese ai cartelli colombiani.

In Nigeria il problema della magia nera,  è da molto tempo preso in considerazione presso il legislatore: il Paese  ha legiferato per punire il «possesso di teschi umani» (Criminal Code 1990, sezione 329) e la «minaccia di stregoneria» (sezione 210)

 

Nel caso della Nigeria va detto che il problema della magia nera, lungi dall’essere la fonte degli sghignazzi dei progressisti verso Salvini e Calderoli, è preso in considerazione da molto tempo presso il legislatore: il Paese  ha legiferato per punire il «possesso di teschi umani» (Criminal Code 1990, sezione 329) e la «minaccia di stregoneria» (sezione 210).

 

Secondo un documento dell’Immigration and Refugee Board of Canada, gli omicidi rituali sono «una pratica comune» in Nigeria, e in costante aumento nell’ultimo ventennio.

 

Un giornale locale, il Vanguard, registra come gli omicidi rituali coinvolgano anche e soprattutto la parte alta della società, con picchi di indagini quando le elezioni sono dietro l’angolo.

Secondo un documento dell’Immigration and Refugee Board of Canada, gli omicidi rituali sono «una pratica comune» in Nigeria, e in costante aumento nell’ultimo ventennio.

 

Il movente è sempre il medesimo: il sacrificio umano come atto magico per propiziare magicamente la propria vita, aiutare la propria carriera. Oppure per vendere le parti del cadavere per pozioni, con il medesimo fine.

 

I casi si sprecano, e in Nigeria nemmeno si nascondo più di tanto: è possibile comprare pezzi di essere umano al mercato.

 

«Le ricerche – scrive sempre il quotidiano nigeriano Vanguard – dimostrano che le parti femminili sono più richieste di quelle maschili. Ciò avviene a causa di quello che è descritta come la “potenza” di alcuni organi come i seni e i genitali all’interno di money ritual da parti di herbalist [erborista, sciamano, NdR] o gruppi occulti». Tanto per tenere a mente la storia della vagina sparita di Pamela.

Il movente è sempre il medesimo: il sacrificio umano come atto magico per propiziare magicamente la propria vita, aiutare la propria carriera. In Nigeria è possibile comprare pezzi di essere umano al mercato

 

«Abbiamo visto che una testa umana fresca può andare da 60.000 naira (circa 135 euro) in su, mentre un teschio è venduto per 20.000. Le gambe fresche sono vendute per 30.000 ciascuna, mentre una gamba decomposta viene venduta per 20.000. Un dito fresco viene venduto per 5.000, se decomposto o per 3.000. Gli intestini freschi sono venduti per 20.000 mentre quelli secchi sono venduti per 5000. Pezzi di ossa fresche sono venduti per 2.000 e oltre».

 

Vi è un traffico parallelo di resti umani che si è sviluppato parallelamente agli omicidi rituali, ed è quello dei cimiteri. I guardiani fanno affari riesumando i cadaveri poche ore dopo la sepoltura e sezionandone le parti che interessano a chi prepara le pozioni.

 

Nel 2015 un politico del sudovest del paese fu sorpreso dal suo autista con il corpo di un bambino nato da pochi giorni: secondo la voce – il politico non è nominato dalla stampa – stava bevendone il sangue.

«Quando ero in Gabon, mi dicevano che sotto elezioni aumentava il numero dei bambini spariti, perché aumentavano i sacrifici umani»

 

In Africa non è solo la Nigeria ad avere il problema della magia nera assassina, «Quando ero in Gabon, mi dicevano che sotto elezioni aumentava il numero dei bambini spariti, perché aumentavano i sacrifici umani» mi disse poco tempo fa un missionario francese.

 

Vale la pena di ribadirlo: gli dèi cruenti africani sono qui in Italia, con i loro orrori e i loro sacrifici umani – sono fra noi adesso. Ed è una cosa inevitabile, perché sono arrivati con l’immigrazione. Se non si farà qualcosa per arginare questa satanica religione di morte, dovremmo prepararci a casi sempre più indicibili, altro che Salvini strattonato.

 

Vale la pena di ribadirlo: gli dèi cruenti africani sono qui in Italia, con i loro orrori e i loro sacrifici umani – sono fra noi adesso

Guardiamo quello che succede anche a Londra, dove l’immigrazione africana è entrata con forza da ancora più tempo che in Italia ancora non troppi anni fa, trovarono nel Tamigi il tronco di un bambino nero (tronco significa che avevano amputato tutto il resto: testa, arti) e all’autopsia nello stomaco gli trovarono dei semi di pianta africana usati in alcuni rituali, e dell’oro… Provate a pensare l’irrazionalità di questo atto: mettere il metallo più prezioso nello stomaco di un bambino da uccidere e gettare via? Se cercate una motivazione economica non la troverete. Avrete risposte se pensate invece ad un fenomeno di «religione»: una religione di morte.

 

Sbaglia chi crede che con l’immigrazione massiva si prepara solamente  una sostituzione etnica. È molto più di così.

 

Sbaglia chi crede che con l’immigrazione massiva si prepara solamente  una sostituzione etnica. L’immigrazione sta preparando la vera sostituzione religiosa, quella per la quale al sacrificio di Cristo si sostituirà il sacrificio umano

L’immigrazione sta preparando la vera sostituzione religiosa, quella per la quale al sacrificio di Cristo si sostituirà il sacrificio umano.

 

Non più preghiere, ma maledizioni. Non più rosari, ma pozioni magiche. Non più Sante Messe, ma immolazioni di bambine. Non più Santa Eucaristia, ma cannibalismo. Non più amore di Dio, ma ebbrezza del massacro – con mercatino annesso.

 

Il mondo dominato dalla Necrocultura potrà avere, in alcuni ambiti, questo accento africano. Vogliamo far finta di nulla?

 

 

Non più preghiere, ma maledizioni. Non più rosari, ma pozioni magiche. Non più Sante Messe, ma immolazioni di bambine. Non più Santa Eucaristia, ma cannibalismo. Non più amore di Dio, ma ebbrezza del massacro – con mercatino annesso.

Roberto Dal Bosco

 

 

 

Il fenomeno del cannibalismo magico nigeriano è stato trattato dall’autore nell’articolo «Il futuro nigeriano dell’Italia» comparso su EFFEDIEFFE.

 

Il tema della sostituzione religiosa e dell’abominio dei riti africani presenti anche nel nostro Paese sono state trattate dall’autore nella conferenza «Immigrazione, sostituzione religiosa e fine della Civiltà Cristiana» presso il XXVII Convegno di Studi cattolici a Rimini (2019) , di cui qui potete vedere la registrazione audiovisiva. La parte relativa all’Africa inizia al minuto 40:12.

 

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Immigrazione

Esponente AfD condannata per aver denunziato i dati sugli stupri di gruppo degli immigrati

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Un tribunale della Bassa Sassonia ha condannato la politica di Alternative für Deutschland (AfD) Marie-Therese Kaiser per incitamento all’odio condividendo dati governativi che dimostrano che gli afgani hanno una probabilità sproporzionatamente maggiore di commettere stupri di gruppo.

 

La Kaiser, che guida la sezione Rotenburg del partito, ha pubblicato un post su Facebook nel 2021 criticando il sindaco di Amburgo per aver offerto asilo a 200 afghani che avevano lavorato con le truppe tedesche in Afghanistan. L’esponente AfD ha descritto gli afghani come «masse culturalmente aliene» e ha collegato un articolo contenente statistiche governative che mostrano che gli afgani in Germania hanno 70 volte più probabilità di commettere stupri di gruppo rispetto ai nativi tedeschi.

 

Lunedì un tribunale regionale della città di Verden ha stabilito che l’incarico violava la «dignità umana» dei lavoratori afghani e costituiva «un incitamento all’odio» contro di loro. La sentenza ha confermato una precedente sentenza del tribunale di Rotenberg l’anno scorso.

 

A Kaiser sono state inflitte 100 multe giornaliere da 60 euro, per un totale di 6.000 euro (6.447 dollari), e avrà precedenti penali.

 

«Il semplice fatto di menzionare numeri, date e fatti è da dichiarare un reato penale, solo perché l’establishment non vuole affrontare la realtà», ha detto la Kaiser prima del processo. «Non permetterò che io venga messa a tacere».

 

Gli avvocati della Kaiser hanno tentato di invocare il suo diritto alla libertà di parola, ma questa argomentazione è stata respinta dal giudice, che ha dichiarato che «chiunque attacchi la dignità umana non può invocare la libertà di espressione».

 

Il verdetto ha attirato l’attenzione internazionale, con il CEO di Tesla e proprietario di X, Elon Musk, che ha espresso incredulità sul fatto che qualcuno potesse essere perseguito «per aver ripetuto accurate statistiche governative».

 

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Martedì, in un post su X, la Kaiser ha descritto la sentenza come un «errore giudiziario».

 

 

«La migrazione di massa è pericolosa», ha affermato. «Dobbiamo parlare apertamente dei rischi e dei gruppi di perpetratori».

 

La Germania ospita quasi 400.000 cittadini afghani, su una popolazione totale nata all’estero di circa 14 milioni. L’afflusso di richiedenti asilo seguito alla decisione dell’ex cancelliere Angela Merkel di aprire i confini del paese al culmine della crisi dei rifugiati del 2015 ha accelerato un drastico aumento dei crimini violenti, la maggior parte dei quali perpetrati da immigrati.

 

Secondo le statistiche compilate dall’Ufficio federale anticrimine tedesco, lo scorso anno i livelli di criminalità violenta hanno raggiunto un livello record, con gli stranieri responsabili del 41,2% dei casi di lesioni personali gravi, nonostante costituiscano meno del 15% della popolazione. Nel complesso, gli stranieri avevano quattro volte più probabilità di commettere tutti i tipi di crimini rispetto ai nativi tedeschi.

 

In mezzo al picco della criminalità, l’AfD ha guadagnato popolarità ed è attualmente il secondo partito politico più grande del paese. Tuttavia, i principali partiti tedeschi hanno ripetutamente escluso l’entrata in coalizione con l’AfD, e un gruppo di controllo finanziato dal governo ha chiesto che il partito venga bandito per le sue posizioni «razziste e nazionaliste».

 

L’establishment politico tedesco sta tentando di bandire completamente l’AfD come entità politica, designata come «estremista» proprio nel nome della «protezione della democrazia», nonostante il sostegno al partito non cresca solo nei sondaggi – AfD sarebbe arrivato ora al 24%, con un distacco di 9 punti sui socialisti dell’SPD al governo – ma anche con le continue vittorie alle elezioni locali.

 

L’establishment politico tedesco sta tentando di bandire completamente l’AfD come entità politica, designata come «estremista» proprio nel nome della «protezione della democrazia», nonostante il sostegno al partito non cresca solo nei sondaggi – AfD sarebbe arrivato ora al 24%, con un distacco di 9 punti sui socialisti dell’SPD al governo – ma anche con le continue vittorie alle elezioni locali.

 

Nel mese di ottobre, l’AfD ha registrato la sua migliore performance di sempre in uno land della Germania occidentale, ottenendo il 18,4% dei voti alle elezioni regionali dell’Assia. La Sassonia è diventata la terza regione tedesca ad agire contro l’AfD, dopo la Turingia e la Sassonia-Anhalt. Il partito aveva già ottenuto il 27,5% dei voti nelle ultime elezioni regionali in Sassonia nel 2019.

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Il leader AfD Tino Chrupalla è stato assaltato e punto con una misteriosa siringa. Poco prima, aveva rivelato di essere stato debancarizzato: Postbank, una divisione bancaria al dettaglio del grande istituto finanziario Deutsche Bank, avrebbe chiuso il suo conto perché membro dell’AfD, ha lamentato il politico. Altri membri del partito hanno subìto la chiusura del conto corrente da parte delle banche.

 

Ad agosto 2023 la deputata AfD Beatrix von Storch è stata attaccato da un uomo che l’ha imbrattata di escrementi di cane durante un evento nel land della Renania-Palatinato. La Von Stoch è la deputata che tenne un notevole il discorso al Bundestag lo scorso 27 aprile in cui sferrava un feroce attacco contro i grandi interessi finanziari dietro i Verdi tedeschi spiegando le dinamiche occulte di tale «piovra verde».

 

AfD è in pratica l’unico partito tedesco che in Europa si è espresso contro la follia COVID per bocca dell’eurodeputata Christine Anderson.

 

A marzo il Bundestag ha respinto istericamente la mozione parlamentare dell’AfD per il comitato investigativo sull’attentato al gasdotto Nord Stream. AfD aveva semplicemente detto che l’accusa che gli USA fossero dietro l’attacco terroristico contenuta nello scoop di Seymour Hersh andrebbe discussa.

 

Un documento politico dell’AfD vergato lo scorso anno scriveva che le politiche migratorie, climatiche e monetarie della UE avevano «completamente fallito».

 

Come riportato da Renovatio 21, un parlamentare AfD ha domandato la deportazione e il rimpatrio di milioni di immigrati, mentre il partito ha detto chiaramente che lavora per un referendum per fare uscire Berlino dalla UE.

Come riportato da Renovatio 21, l’immigrazionismo istituzionale tedesco ha creato recenti episodi di grottesco spinto come l’elezione di una 39enne iraniana attivista pro-migranti come Miss Germania 2024.

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Immigrazione

Ogni giorno spariscono dai centri di accoglienza 50 bambini

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Oltre cinquanta bambini e ragazzi ogni giorno risultano dispersi dai centri di accoglienza per minori stranieri soli in Europa, con un totale di almeno 51.439 nel corso di tre anni. Lo riporta l’agenzia ANSA.   Si tratta di migranti bambini giunti nel continente senza la presenza di adulti di riferimento. In Italia, solamente, sono stati segnalati circa 23.000 casi di sparizione.   I dati sono stati raccolti dal gruppo di giornalisti «Lost in Europe» nel periodo 2021-2023 in 30 Paesi, tra cui 27 membri dell’Unione Europea, il Regno Unito, la Svizzera e la Norvegia.

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L’Italia si colloca al primo posto con 22.899 casi di allontanamento registrati in tre anni, di cui 10.100 solo nel 2023. Segue l’Austria con oltre 20.000 minori scomparsi complessivamente. Le nazionalità più rappresentate tra i minori dispersi sono quelle provenienti dall’Afghanistan, dalla Siria, dalla Tunisia, dall’Egitto e dal Marocco.   «I minori stranieri che si allontanano sono spesso preda della malavita o di sfruttatori» ha dichiarato all’ANSA Carla Garlatti, garante nazionale dell’Infanzia. «In un centro per ragazze minorenni ci hanno raccontato di come ogni notte sparissero una o due giovani e del fatto che spesso ci fossero macchine appostate all’esterno con persone che offrivano lavoro alle ragazze».   Lost in Europe aveva precedentemente condotto un’inchiesta simile nel 2021, riguardante il periodo compreso tra il 2018 e il 2020. In quel periodo, il numero di minori stranieri non accompagnati dispersi risultava essere di 18.000 in tre anni.   L’articolo dell’agenzia, che parla genericamente di «malavita» e «sfruttatori», non specifica con chiarezza che tipo di tratta sia – né adombra l’idea che forse molti immigrati minorenni in realtà minorenni non sono (per avere un’idea dell’età, le autorità arrivano a fare le radiografie delle ossa).   Ci resta quindi il dubbio: dove possono essere finiti questi 51 mila ragazzini spariti. Una cifra davvero immensa, che apre a diverse possibilità, non sempre però enunciabili pubblicamente. Ad esempio, l’ipotesi di un mercato degli organi non è qui discussa. Né quella, sussurrata in certi ambienti di fronte all’ennesimo caso di cronaca di bimbo svanito del nulla, di un traffico di bambini per sette parasataniche, che userebbero i piccoli in rituali di sacrificio umano.   Il fenomeno della sparizione dei bambini tiene spesso banco anche nelle cronache USA.   Come riportato da Renovatio 21, l’anno passato nell’arco di sole due settimane, 27 bambini sono scomparsi nella città di Cleveland, nello Stato americano dell’Ohio. Nessuno ha idea di che fine questi bimbi possano aver fatto. Nel 2021 il Tennessee Bureau of Investigations (TBI)  aveva invece annunciato di essere stato in grado di localizzare 150 bambini scomparsi in quei mesi.   La storia, tuttavia, invita a diffidare di alcune istituzioni, come chiaro nella vicenda dei Finders, un gruppo che i media definirono una «setta satanica». Nel 1987 la polizia di Tallahassee, in Florida, intervenne dopo una telefonata anonima che segnalava, in un parco pubblico, sei bambini malnutriti coperti di punture di insetti e graffi accompagnati da due uomini ben vestiti in un parco pubblico. I due uomini vennero arrestati per abusi su minori e sospetto di traffico di bambini attraverso i confini statali. I due uomini arrestati avevano più documenti d’identità falsi e venne compreso che si trattava di membri di un movimento noto come Finders.

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Un po’ comunità e un po’ setta, i Finders possedevano più proprietà nell’area di Washington. Secondo quanto riferito, l’indagine su queste proprietà ha trovato prove di pedopornografia e fotografie che mostravano l’allucinante scena di tre bambini e tre uomini vestiti di bianco che smembravano due capre. In altre foto erano ritratti rituali con sangue, in altre ancora bimbi in catene. Era stato notato che gli esami medici dei bambini mostravano segni di abuso sessuale e malnutrizione, nonché segni di morsi potenzialmente appartenenti a un essere umano adulto. Ad oggi, tuttavia, i rapporti medici e psicologici completi non sono stati resi disponibili per la visione pubblica.   Le indagini sui Finders sembrarono arenarsi più volte, tanto più che nel tempo emersero legami che il gruppo avrebbe avuto con la CIA.   Su tutto, emerge con evidenza un fatto: c’è sempre un grande appetito, da parte di mostri indicibili, per i bambini.   E quindi, dove sono quei 51 mila bambini immigrati spariti?   Ulteriore mistero, ulteriore orrore, che si aggiunge alla tragedia civile a lungo termine dell’immigrazione massiva, aumentata, invece che diminuire, con il governo «nazionalista» e «sovranista» di Giorgia Meloni è aumentata.

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Immigrazione

Gli stranieri sono responsabili del 77% dei casi di stupro risolti a Parigi nel 2023

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Dati riportati dal quartier generale della polizia di Parigi, hanno rivelato che il 77% dei casi di stupro risolti nella capitale nel 2023 sono stati commessi da persone che non possiedono passaporti francesi, con la maggior parte dei crimini sessuali avvenuti all’interno e nei dintorni di aree turistiche come il Campo di Marte. Lo riporta il sito European Conservative.

 

L’emittente francese Europe 1, che ha visto il rapporto del quartier generale della polizia di Parigi, ha rivelato che nella capitale sono stati registrati 97 stupri nel 2023, una cifra in aumento del 2% rispetto a quelli del 2022. Prima dell’anno scorso, il numero era rimasto relativamente stabile dal 2018. Dei casi totali registrati, 30 sono stati risolti con l’arresto di 36 autori.

 

Secondo il rapporto, oltre al fatto che la stragrande maggioranza degli autori dei reati non erano francesi, la maggior parte erano tossicodipendenti, senzatetto e disoccupati. Venti erano già noti alla polizia, di cui quattro per atti di violenza sessuale.

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Grégory Joron, segretario generale dell’Unité SGP Police-Force Ouvrière, uno dei più grandi sindacati di polizia francesi, si è lamentato dei risultati del rapporto.

 

«Si tratta ancora di uno stupro ogni tre giorni a Parigi… Ciò solleva una vera questione poiché è stabile dal 2018 circa e, nel complesso, possiamo vedere che è un fenomeno che non riusciamo a estinguere».

 

Per il capo del sindacato, i risultati del rapporto sono particolarmente preoccupanti alla luce dei prossimi Giochi Olimpici, dove si prevede che Parigi accoglierà – e manterrà la sicurezza e l’incolumità – circa 15 milioni di visitatori.

 

«Dovrebbero essere luoghi con lo 0% di delinquenza perché aspettiamo di accogliere milioni di turisti per le Olimpiadi, ma per il momento sono ancora luoghi dove purtroppo abbiamo ancora molti problemi tra le mani. Dopo un certo tempo, di notte, purtroppo esiste ancora il rischio che una donna cammini da sola per tornare da una festa o anche dal lavoro».

 

La notizia del rapporto dal quartier generale della polizia di Parigi arriva pochi giorni dopo che il ministro federale degli Interni tedesco Nancy Faeser ha presentato il rapporto annuale sulle statistiche sulla criminalità dell’Ufficio federale della polizia criminale (BKA), che dipingeva un quadro simile della situazione in Germania.

 

Come i dati di Parigi, anche i numeri nazionali tedeschi hanno rivelato che i titolari di passaporti stranieri erano massicciamente sovrarappresentati tra i sospettati di violenza sessuale a livello nazionale. La tendenza è stata registrata negli ultimi anni anche in Svizzera, Finlandia, Danimarca e altrove in tutta Europa.

 

Per Parigi si tratta di una situazione delicata, perché si avrà tra pochi mesi l’avvio delle Olimpiadi 2024 nella capitale francese.

 

L’Eliseo sta correndo ai ripari come può: non solo chiedendo, con Macron, una bizzarra «tregua» ai conflitti mondiali in occasione dei Giochi (lui che ha ripetuto la possibilità di truppe NATO in Ucraina!), ma anche con grandi operazioni di rilocazione che prevedono lo spostamento degli immigrati nei paesi di campagna.

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Come riportato da Renovatio 21, un anno fa i dati pubblicati indicavano che il 70% di tutte le rapine violente a Parigi perpetrate da stranieri.

 

Erano immigrati i protagonisti di violenze di alto profilo come l’attacco ad una poliziotta parigina ripreso da un video poi divenuto virale, gli accoltellamenti alla Gare de Lyon, l’assalto ad un teatro di Hauts-de-Seine con furti e ulteriori accoltellamenti. Senza contare episodi che hanno sconvolto la Francia come quello dell’insegnante Samuel Paty, decapitato nel 2020 da uno studente islamico.

 

Tuttavia, questi episodi non sono nulla rispetto alle rivolte etniche della scorsa estate – dette delle banlieues, ma qui la periferia c’entra meno che la questione etno-religiosa – che hanno dimostrato quanto la società francese sia di fatto divenuta fragile, sottoposta al ricatto continuo delle masse immigrate.

 

Come riportato da Renovatio 21, la possibilità di un grande evento sportivo di essere totalmente rovinato dalle orde extracomunitarie si era materializzata nel caso della finale di Champions League Liverpool-Real Madrid nel 2021, quando serque di immigrati stazionanti fuori dallo stadio di Saint Denis crearono disordini e molestarono senza requie i tifosi lidpuliani.

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Immagine di Katerina Athanasaki via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NoDerivs 2.0 Generic

 

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