Immigrazione
Piccolo villaggio in Irlanda invaso dai migranti trasferiti dal governo

Il piccolo borgo di 165 abitanti di Tipperary, in Irlanda, affronta la dimensione della Grande Sostituzione operata dallo Stato centrale tramite le masse immigrate. La storia del paesino ha raggiunto molti commentatori dell’area britannica e irlandese.
Nel villaggio il Dipartimento per l’integrazione assistito dalla Gardaí (la polizia iralandese) aveva utilizzato un’elegante proprietà chiamata Dundrum House Hotel per portare centinaia di rifugiati ucraini a Tipperary. La gente del posto ha notato di avere pochi problemi con gli ucraini perché sembravano integrarsi facilmente nella comunità già esistente.
Tuttavia, dopo che il governo di Dublino ha messo piede nella porta del villaggio, ha deciso di spostare gli ucraini e sostituirli con migranti del terzo mondo con sistemi di valori non occidentali.
La gente del luogo ora teme che un’ideologia di dominio e sfruttamento – visibile in tante zone delle città europee finite sotto l’anarco-tirannia a trazione migratoria – ora potrebbe il sopravvento sul loro angolo un tempo tranquillo d’Irlanda. Il fatto che circa l’80% di questi migranti siano uomini in età militare non è di grande conforto per i residenti, è stato notato.
Anche a Tipperary, quindi, sono scoppiate proteste dopo che è stato reso noto che almeno 265 migranti (quasi il doppio della popolazione locale) sarebbero stati lì trasferiti, divenendo di fatto la maggioranza.
????Dundrum, Tipperary.
This tiny Irish village of 200 people was forcibly planted this morning. 280 ‘asylum seekers’ are to be housed in this hotel, replacing the local population overnight.
Ireland is ground zero for population replacement. pic.twitter.com/L4x1x7QMbV
— MichaeloKeeffe (@Mick_O_Keeffe) August 13, 2024
La situazione, quindi, non è diversa da quella di Lampedusa, dove il numero di migranti che stazionano sull’isola è superiore, e di molto, a quella dei cittadini autoctoni.
Altri complessi di migranti più discreti e sospetti sono stati citati nelle aree rurali dell’Irlanda, protetti dalla sicurezza governativa e che ospitano solo maschi in età militare provenienti prevalentemente da paesi del terzo mondo e islamici.
«La presenza di questi complessi sembra più un’invasione segreta che un tentativo di integrazione» scrive Zerohedge.
Something very sinister is happening in Ireland.
Thousands of strange foreign men are being planted all around the country in sites which resemble military camps.
Locals are living in fear as masked foreign men patrol rural Ireland. pic.twitter.com/54zdz6UUkD
— MichaeloKeeffe (@Mick_O_Keeffe) August 13, 2024
Se l’argomento comune sostenuto dai funzionari europei è che questi migranti sono «necessari» per colmare le lacune nel mercato del lavoro del settore dei servizi, ci si chiede dove sia questa necessità in regioni rurali che non abbisognano di manodopera basandosi prevalentemente sul turismo.
Perché quindi uomini stranieri vengono mandati in questi luoghi?
La gente del posto racconta che quando vengono sollevati preoccupazioni da parte dei cittadini, il governo afferma che solo donne, bambini e famiglie saranno trapiantati in questi centri, e la maggior parte di loro saranno ucraini. Tuttavia «quando le telecamere dei media se ne vanno e le proteste si placano, i maschi in età militare provenienti dall’Africa e dal Medio Oriente vengono silenziosamente scaricati nella comunità a centinaia (e stranamente, molti uomini dalla nazione caucasica della Georgia)» continua Zerohedge.
Il cittadino che voglia scappare con la famiglia dallo sfascio dei contesti urbani rovinati dall’immigrazione ora deve pensare che nemmeno più le aree rurali sono al sicuro: masse di stranieri in età militare, mantenuti dal contribuente, sono immessi anche lì.
Come riportato da Renovatio 21, nel Regno Unito corre la teoria che le masse di migranti saranno utilizzate dai governi per reprimere la popolazione nel prossimo lockdown OMS.
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Immagine screenshot da Twitter
Immigrazione
Trump ordina la «più grande deportazione di massa della storia»

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Immigrazione
Infuria la protesta anti-immigrati in Irlanda del Nord: le immagini

Le autorità stanno rispondendo duramente alle continue e diffuse proteste violente in Irlanda del Nord, chiedendo persino il sostegno del resto del Regno Unito per porre fine a quella che descrivono come una «teppismo razzista».
Le rivolte sono iniziate lunedì, dopo una veglia a sostegno di una ragazza che due adolescenti di lingua rumena avrebbero tentato di violentare. Ballymena, la zona dove sono iniziate le violenze, è stata da allora descritta come una polveriera, pronta a esplodere da un momento all’altro, a causa delle tensioni di lunga data con la comunità rom.
La folla inferocita è scesa in piazza e la polizia ha risposto alle bombe molotov e ai mattoni lanciati dai rivoltosi con proiettili di gomma e idranti. Finora sono state arrestate 24 persone, 14 delle quali sono state deferite al tribunale. I poliziotti feriti sarebbero almeno 60.
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Un migrante slovacco della città ha dichiarato al Daily Telegraph che «ci sono tensioni con i rom da un po’ di tempo e che con la presunta aggressione della ragazza la situazione è peggiorata». Gli accusati si sono dichiarati innocenti in tribunale tramite un interprete romeno.
Lunedì sera, a seguito di una protesta pacifica per la presunta aggressione, sono seguiti attacchi alla polizia e alle proprietà che ospitano minoranze etniche.
This is how they do it Northern Ireland style. Reacting to their children being raped by foreign Nationals in #Ballymena, #NorthernIreland ☘️✋🏼👑🇬🇧✝️ pic.twitter.com/FKkYJU9Us6
— (PUREBLOOD) 🎗🇬🇧🇮🇱 (@Cairnlodge1) June 9, 2025
Protests that began in Ballymena following 2 sexual attacks in a fortnight on teenage girls by migrants, have spread to Portadown this evening. pic.twitter.com/jDkwua36sE
— Tommy Robinson 🇬🇧 (@TRobinsonNewEra) June 12, 2025
Anti-#immigrant #riots have been going on for the second day in a row in #Ballymena, #Northern #Ireland, after a teenage #girl was #raped.
Two #Romanians raped a girl. People came out to protest.
The state-run #BBC immediately called the protests “#racist thuggery.” pic.twitter.com/WzOEewwD6G
— Moriarty (@777Moriarty777) June 11, 2025
#Larne #LeisureCentre #CountyAntrim burning 🔥 to the ground because it is housing the #Roma #Gypsies from #Ballymena. pic.twitter.com/cHcJmMlZ09
— (PUREBLOOD) 🎗🇬🇧🇮🇱 (@Cairnlodge1) June 11, 2025
🇮🇪BALLYMENA: Riots continue for a second night in the town after a series of sexual assaults on underage girls by people of migrant background recently.
Protests have spread across the north of Ireland, including areas of Belfast.
Follow @TheFlareNews for more. https://t.co/ULnzRbMQll pic.twitter.com/bZgX2WM3pL
— The Flare (@TheFlareNews) June 10, 2025
The 3rd evening of pogrom in Ballymena, Northern Ireland.
🇬🇧🇮🇪The English Should Have left the comfort zone long ago and Done this To Every Single Pakistani Child Rapist whoever caught so far.
Will British learn something from Irish?
I have doubts 🤔pic.twitter.com/z3lvaqzaAJ https://t.co/cBVEA38avv
— Frankie™️🦅 (@B7frankH) June 13, 2025
For third night in a row, Irish people set fire to homes of fake asylum seekers in Ballymena. Protests spread to Coleraine, Larne, Newtownabbey and other towns in Northern Ireland. Corrupt politicians are to blame for this who have flooded our cities with criminal invaders. pic.twitter.com/gu6qzTes4E
— RadioGenoa (@RadioGenoa) June 12, 2025
🚨 BREAKING: Ballymena, RAGE is still BURNING! 🔥
The people are FED UP, and the elites better WAKE UP!
Politicians and so-called “authorities” are ignoring the will of the people, SLANDERING them, and SHOCKER it’s NOT working!
😡 Time to LISTEN or get OUT! #Ballymena pic.twitter.com/oHgzZyIN0i
— Gabhán (@OffgridIreland) June 10, 2025
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La violenza dilagante è stata paragonata alle rivolte inglesi dell’estate scorsa, scatenate dall’omicidio di tre ragazzine da parte di Axel Rudakubana (e dal tentato omicidio di altri otto bambini e due adulti) durante un corso di danza a Southport.
Trent’anni fa, l’accordo del Venerdì Santo segnò a Ballymena una linea di demarcazione nel mezzo dei Troubles. I paramilitari repubblicani, che volevano un’Irlanda unita, e i paramilitari lealisti, che volevano che la regione rimanesse nel Regno Unito, finirono con le uccisioni.
La pace tuttavia portò con sé la novità dell’immigrazione e della diversità. Nel censimento del 2001, solo 14.300 persone, pari allo 0,8% della popolazione totale, appartenevano a un gruppo etnico minoritario. Nel 2021, erano 65.600, pari al 3,4%. Rispetto all’Inghilterra (18%) o alla Scozia (11%), l’Irlanda del Nord rimane a maggioranza bianca.
Ciononostante, molti residenti di Ballymena, una città protestante a maggioranza operaia, 40 chilometri a nord di Belfast, credono che gli stranieri abbiano «invaso», «infestato» e «rovinato» la loro comunità.
«Non sono stati solo le centinaia di giovani incappucciati e mascherati a lanciare oggetti: anche gli anziani, durante le pause di violenza, appoggiarono i disordini» scrive il quotidiano goscista The Guardian.
La Federazione di Polizia dell’Irlanda del Nord ha affermato che i suoi membri, attirando l’ira della folla, hanno evitato un pogrom.
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Immigrazione
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