Gender
Pesista transessuale chiede una «morte dolorosa» e la «sofferenza eterna» per un’atleta donna

Un pesista maschio dello Stato canadese dell’Alberta che crede di essere una donna ha augurato una «morte dolorosa» e una dannazione eterna a una concorrente. Lo riporta il sito canadese LifeSiteNews.
In un post su Instagram del 25 febbraio, il powerlifter transessuale «Anne» Andrés ha inveito sul perché gli uomini dovrebbero essere in grado di competere nelle competizioni femminili, invocando «l’atleta dell’Ontario» che si oppone a questo – un riferimento probabile, secondo LifeSite e Rebel News, ad una pesista in particolare a lui critica – a «morire dolorosamente».
«Chiunque supporti l’atleta dell’Ontario ed è altrettanto incasinato quanto lei», ha scritto nella didascalia del video che accompagnava otto video di Andres che urla contro chiunque si opponga alla sua competizione contro le donne.
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«Possa la tua generazione morire dolorosamente e lasciare che i giovani ereditino un mondo migliore», ha dichiarato Andres.
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Il post di Andres oltre alle urla in cui sosteneva che le idee di quella atleta sono da considerare come «terrorismo» perché provoca la morte di bambini, spiegava che consentire agli uomini di competere contro le donne e come consentire ai neri di competere nello sport.
L’atleta transessuale ha quindi inveito contro la premier dell’Alberta Danielle Smith, che recentemente ha promesso di introdurre una legislazione per impedire agli uomini di competere con le donne.
«Non esiste l’inferno, ma momenti come questo vorrei che esistessero, così tu e Smith potrete trascorrere l’eternità soffrendo», ha scritto.
Le reazioni di Andres arrivano dopo che la pesista donna April Hutchinson lo aveva accusato pubblicamente per aver rubato vittorie alle donne e poi aver deriso le sue concorrenti sui social media. Tuttavia, invece di difendere le donne, la Canadian Powerlifting Union (CPU) ha sospeso la Hutchinson per due anni per aver espresso le sue preoccupazioni.
Male-born 'female' powerlifter wishes painful death on critic April Hutchinson
Anne Andres, the biological man competing as a female powerlifter in Calgary, Alberta, posted a series of ominous and intimidating video rants to his Instagram page, which accompanied a long-written… pic.twitter.com/pALLnQVhRP
— Rebel News (@RebelNewsOnline) February 28, 2024
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Dopo la pubblicazione dei video di Andres, la Hutchinson ha contattato la polizia per indagare sulle minacce rivolte contro di lei. Sebbene Andres non nomini esplicitamente la Hutchinson, nel video iniziale si rivolge «all’atleta dell’Ontario che non nominerei mai perché sarebbe bullismo», prima di maledirla e augurarle la morte.
Allo stesso modo, nella didascalia, Andres dice che «quel fottuto essere umano dell’Ontario trae profitto dall’odio».
Gareggiando nella categoria femminile, Andres ha stabilito il record nazionale in un campionato a Brandon, Manitoba, al Campionato canadese occidentale 2023 della Canadian Powerlifting Union, dopo aver superato le donne nella categoria di oltre 200 chilogrammi. Ha vinto il primo posto nella categoria Female Masters Unequipaed.
Tuttavia, poco dopo la sua vittoria, la International Powerlifting Federation (IPF) ha avvertito la CPU che Andres, un uomo, sarebbe stato sospeso se avesse continuato a competere contro donne, poiché la sua competizione violava la politica dell’IPF secondo cui gli atleti che si identificano come «transgender» devono presentarsi identificazione che dimostri di essersi identificati come sesso opposto per almeno quattro anni prima di competere contro donne, oltre a dimostrare di avere un livello di testosterone abbassato.
La vittoria della Andres lo scorso anno aveva provocato la reazione di varie atlete, anche di altri sport, come Riley Gaines, nota per la sua battaglia riguardo il nuotatore suo ex compagno di squadra Lia Thomas, cui ha dovuto cedere il podio anche a parità di tempi. La Gaines, che ora a suo rischio e pericolo è una sorta di portavoce del movimento contro i transessuali negli sport femminili, a seguito dei record del powerlifter transgender ha accusato direttamente il premier canadese Justin Trudeau per il suo «disprezzo per le donne (e per la realtà)». Secondo quanto riportato dal sito Reduxx, lo Andres avrebbe ottenuto ufficialmente il record nazionale ufficiale e, non ufficialmente, il record mondiale della categoria femminile.
A marzo dell’anno scorso, l’allenatore della squadra nazionale di pesi canadese Avi Silverberg ha preso in giro Andres per aver gareggiato contro donne biologiche e battuto facilmente il record di distensione su panca femminile durante la competizione di powerlifting «Heroes Classic».
L’anno passato l’Andres aveva preso in giro le donne per essere «così pessime» nel sollevamento pesi. «Perché l’alzata di panca delle donne è così brutta?» aveva detto a febbraio in un video caricato online. «Voglio dire non rispetto a me, sappiamo tutti che sono un freak transessuale, quindi non conta (…) Voglio dire, la panca standard nelle gare di powerlifting per donne. Non capisco letteralmente perché è così brutta».
Come riportato da Renovatio 21, alle Olimpiadi di Tokyo vi fu il caso del sollevatore di pesi supermassimi transessuale Laurel Hubbard, 43 anni, che rappresentò la Nuova Zelanda a Giochi e riuscì, incredibilmente, a non vincere.
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Indagine FBI sui trans armati

“Armed Queers SLC” is now under FBI investigation as an extended network related to Charlie’s killer.
The founder of Armed Queers SLC is also an organizer for PSL, which is funded by Neville Singham and the Chinese Communist Party. Why did Armed Queers SLC delete their… pic.twitter.com/8ZfG6oKUO6 — Rep. Anna Paulina Luna (@RepLuna) September 16, 2025
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Il gesuita filo-LGBT Martin applaude papa Leone secondo cui gli «atteggiamenti» devono cambiare prima della dottrina

In un commento pubblico di giovedì, padre James Martin, SJ, ha affermato che le recenti osservazioni di papa Leone XIV sull’omosessualità significano che la dottrina cattolica sulla morale sessuale potrebbe essere modificata. Lo riporta LifeSite.
Padre Martin, scrivendo in risposta all’intervista di Leo con la corrispondente di Crux Now Elise Ann Allen, ha affermato che il nuovo Pontefice aveva «ragione al 100%» quando ha affermato che si trattava di «cambiare “atteggiamenti”».
A bit more on the Pope Leo XIV’s thoughtful response to the questions from @eliseannallen on LGBTQ matters, in preparation for her new biography “Leon XIV.”
The Holy Father is 100% correct when he says that before anything else, it’s a matter of changing “attitudes.” One of… pic.twitter.com/IWALJcehID
— James Martin, SJ (@JamesMartinSJ) September 18, 2025
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«Nessuna quantità di argomentazione o dibattito, per quanto ben ragionato o informato, può sostituire quella che Papa Francesco ha definito una “cultura dell’incontro”», ha scritto il gesuita, aggiungendo che quando i cattolici cominciano a considerare le persone LGBT come familiari o amici, la resistenza al cambiamento dottrinale crolla.
«Nulla cambia più velocemente l’atteggiamento di una persona nei confronti delle questioni LGBTQ del fatto che un figlio faccia coming out con lei», ha affermato, ricordando decine di casi simili, sostenendo quindi che vescovi e sacerdoti hanno cambiato silenziosamente opinione dopo aver sentito i parenti «fare coming out», parlando di questo in termini di «esperienza di conversione» e sottintendendo che coloro che non sono d’accordo non “vedono le persone LGBTQ come esseri umani”, ma piuttosto “come uno stereotipo, una categoria o un’ideologia».
Padre Martin ha anche citato l’accademico protestante Walter Brueggemann a sostegno dell’idea di accantonare ragione e argomentazione a favore di «storie» ed esperienze. Ha concluso il suo intervento esortando i cattolici a pregare «per un cambiamento di atteggiamento» all’interno della Chiesa.
Nella sua prima intervista, rilasciata alla testata Crux, parlando del suo approccio alle problematiche LGBT, Leone aveva affermato che «le persone vogliono che la dottrina della Chiesa cambi, vogliono che gli atteggiamenti cambino. Credo che dobbiamo cambiare gli atteggiamenti prima ancora di pensare di cambiare ciò che la Chiesa dice su una determinata questione».
Invece che affermare che l’insegnamento della Chiesa non poteva cambiare, il pontefice ha dichiarato solo che pensava che sarebbe rimasto lo stesso: «ritengo altamente improbabile, e certamente nel prossimo futuro, che la dottrina della Chiesa, in termini di ciò che la Chiesa insegna sulla sessualità e sul matrimonio» cambierà. «Penso che l’insegnamento della Chiesa continuerà così com’è, ed è quello che ho da dire al riguardo per ora».
Leone ha fatto commenti non dissimili riguardo all’ordinazione delle donne al diaconato: «al momento non ho intenzione di cambiare l’insegnamento della Chiesa sull’argomento».
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Mentre alcuni interpretano queste parole come un’affermazione della tradizione, i suoi ripetuti accenni a un possibile cambiamento mettono in dubbio la natura immutabile dell’insegnamento cattolico sulla fede e sulla morale.
Al contrario, il Concilio Vaticano I aveva solennemente anatemizzato l’idea che i dogmi proposti dalla Chiesa potessero essere intesi in un senso diverso.
«Se qualcuno dirà che può accadere che ai dogmi della Chiesa si possa un giorno – nel continuo progresso della scienza – attribuire un senso diverso da quello che ha inteso e intende dare la Chiesa: sia anatema» (Costituzione Dogmatica Dei Filius 24 aprile 1870).
Come riportato da Renovatio 21, padre Martin, cocco di Bergoglio ed immediato utilizzatore della Fiducia Supplicans, è stato ricevuto in udienza dal papa pochi giorni fa, non a troppa distanza dall’udienza della suora LGBT Lucia Caram ed il pellegrinaggio giubilare LGBT.
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Il vicino di casa dice che l’attentatore di Charlie Kirk stava con un transessuale

Josh Kemp, a neighbor of Charlie Kirk assassin suspect Tyler Robinson & his trans lover “Luna” Twiggs said he saw them kissing a couple weeks before the shooting. Authorities are now probing whether support for trans motivated the Antifa suspect to kill. pic.twitter.com/sFaQ1Pfq0x
— Andy Ngo (@MrAndyNgo) September 14, 2025
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