Spirito
Mons. Williamson: «che ogni giorno sempre più anime si interroghino su ciò che stanno inoculando questi criminali!»
Se mi chiedo come sia possibile che milioni di persone in tutto il mondo abbiamo così poco buon senso da piegarsi all’assurda narrazione COVID, credere alla valanga di bugie e accettare i tirannici protocolli che impongono loro regole di comportamento senza senso, ho solo una risposta: hanno lasciato che prima la «scienza», poi la tecnologia e infine l’elettronica, dominassero le loro vite e confondessero la loro ragione al punto di non saper più riconoscere la frode globale e resistere ai tiranni globalisti.
È un’anticipazione di ciò che dice san Paolo sulla venuta dell’Anticristo:
Se mi chiedo come sia possibile che milioni di persone in tutto il mondo abbiamo così poco buon senso da piegarsi all’assurda narrazione COVID, credere alla valanga di bugie e accettare i tirannici protocolli che impongono loro regole di comportamento senza senso, ho solo una risposta: hanno lasciato che prima la «scienza», poi la tecnologia e infine l’elettronica, dominassero le loro vite e confondessero la loro ragione al punto di non saper più riconoscere la frode globale e resistere ai tiranni globalisti
«E allora sarà manifestato quell’iniquo… l’arrivo del quale è operazione di Satana con tutta potenza, e con segni e prodigi bugiardi, e con tutte le seduzioni dell’iniquità per coloro, il quali si perdono, per non aver abbracciato l’amore della verità per essere salvi. E perciò Dio manderà ad essi un’operazione di errore, talmente che credano alla menzogna, onde siano giudicati tutti coloro che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nell’iniquità»(II Tessalonicesi II, 8–11). [Traduzione di mons. Antonio Martini]
Questo è un testo che vale in ogni tempo e luogo, ma che oggi, che ci avviciniamo sempre più alla fine del mondo, si applica ancor più.
Nota come il problema inizia con la mancanza di amore per la verità. Amare la verità e perseguirla è un grande dono di Dio, perché se uno la cerca, la troverà (Mt. VII, 7–8), e a chi continua a inseguirla, Dio lo condurrà nientemeno che al Cielo e alla beatitudine eterna.
Ma se per amore del mondo, della carne o del Diavolo, i tre grandi nemici dell’anima, rifiutiamo la verità o rifiutiamo di perseguirla, allora la verità sarà necessariamente sostituita dall’errore, il buon senso sarà eroso, e la volontà sarà corrotta e pervertita. Perché in effetti il buon senso è il dono naturale della mente da parte di Dio, che ci rende capaci di riconoscere la realtà intorno a noi, che è la necessaria facoltà per poter sopravvivere. Ma se oppongo volontariamente la mia volontà alla realtà e alla verità, e abbondonerò Dio, allora Dio permetterà che il mio buon senso, per colpa mia, venga eroso perdendo la cognizione della realtà.
Questo è ciò che sta accadendo ora su scala globale, così che gli «intellettuali» più prestigiosi si stanno trasformando nei più stupidi degli esseri umani perché, ad esempio, per imporre il proprio schema di uguaglianza nella Creazione, fondata sulla naturale varietà e diseguaglianza, rifiutandosi di riconoscere la multiforme complementarietà tra uomo e donna, e sforzandosi di trasformare gli uomini in donne e le donne in uomini, con risultati disastrosi per entrambi, e con operazioni chirurgiche catastrofiche per i ragazzi trasformati in ragazze e viceversa.
È un’anticipazione di ciò che dice san Paolo sulla venuta dell’Anticristo
Ma perché no, se Dio, la Creazione, la Natura, Adamo ed Eva, il Paradiso e l’Inferno non sono veri? E allora il mondo intero diventa il giocattolo per bambini per persone come Gates, Soros e Schwab.
Ecco perché l’unico vero Dio, da cui derivano la Creazione, la Natura, Adamo ed Eva, il Paradiso e l’Inferno, è al centro di questa COVID-frode globale, NON perché in qualche modo l’ha provocata direttamente, ma perché certamente prima Lo ha ha permesso, «affinché siano giudicati tutti coloro che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all’iniquità».
Se Dio, la Creazione, la Natura, Adamo ed Eva, il Paradiso e l’Inferno non sono veri? E allora il mondo intero diventa il giocattolo per bambini per persone come Gates, Soros e Schwab
Nessuna bugia può entrare nel Suo Paradiso, figuriamoci una valanga di bugie.
Ma Egli intende popolare il Suo Cielo, così come gli uomini intendono spopolare il Suo mondo!
Kyrie Eleison.
Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X
Scritto apparso nei Commenti Eleison di Monsignor Richard Williamson sul sito della St.Marcel Initiative
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
Immagine © Renovatio 21
Spirito
Filippine: le sette evangeliche riscuotono un successo clamoroso
Sebbene il cattolicesimo rimanga la religione dominante nelle Filippine, un numero crescente di filippini si sta ora rivolgendo alle comunità protestanti, appartenenti al cosiddetto movimento «evangelico». Diverse ragioni spiegano questa crescente disaffezione nei confronti della Chiesa.
Nell’arcipelago filippino, la Chiesa cattolica permea tutti gli aspetti della vita: le arterie urbane, le feste popolari, i dibattiti politici e perfino gli scambi quotidiani spesso rimandano alle grandi devozioni cattoliche.
Il cattolicesimo, vestigia della dominazione spagnola e pilastro dell’unità nazionale, era sembrato fino ad allora incrollabile: ma questo significava dimenticare che anche il colosso a volte ha i piedi d’argilla. Mentre all’inizio degli anni 2000 circa l’82,3% della popolazione si identificava come cattolico, due decenni dopo questa percentuale era scesa al 78,6%.
Allo stesso tempo, le comunità evangeliche hanno conosciuto una crescita spettacolare, con la loro quota aumentata dal 4,1% all’8,2% in tempi record, al punto che si può parlare senza esagerare di una vera e propria ondata evangelica che continua a generare credenti «rinati», coloro che credono, come Nicodemo, di essere nati una seconda volta grazie al loro ingresso in questo nuovo tipo di protestantesimo.
Iscriviti al canale Telegram ![]()
A questo declino hanno contribuito in larga parte le carenze che hanno scosso la Chiesa cattolica locale: si potrebbe citare il posizionamento politico dei vescovi filippini che, tra il 2016 e il 2022, sono entrati in guerra contro l’allora capo dello Stato, Rodrigo Duterte, in particolare a causa dei metodi rapidi di quest’ultimo contro i narcotrafficanti.
L’uomo forte dell’arcipelago non ha esitato a insultare a sua volta i prelati, contribuendo così a normalizzare gli attacchi contro la gerarchia ecclesiastica. Ma si potrebbero anche menzionare sospetti di irregolarità finanziarie e altri casi di abusi che hanno offuscato la reputazione dell’istituzione.
Il declino del cattolicesimo nella regione – come altrove nel mondo – si spiega anche con il fenomeno della «modernità psicologica», per cui la crescente domanda di autonomia, soprattutto a partire dagli anni Sessanta, si è spostata dal registro politico a quello intimo, per affermarsi anche nelle scelte spirituali e religiose.
In questo contesto, il credente ritiene che ora spetti a lui trovare le risorse personali che possano autenticare la propria fede ai propri occhi, piuttosto che affidarsi alle credenze prescritte dall’istituzione. Ciò porta a un cambiamento nell’adesione religiosa che mette in risalto la figura del convertito. Il credente tende a presentarsi come un «ritornante», un cristiano rinato che costruisce la propria appartenenza attraverso le proprie scelte.
Questa prospettiva risiede in una decisione personale. Testimoniare la propria conversione significa produrre una narrazione di sé come credente autonomo: significa introdurre l’individuo egocentrico nella mentalità cattolica. A questo si aggiunge la retorica dell’autenticità e dell’autorealizzazione, che spiega perché le sette evangeliche prediligano servizi intrisi di danze e lodi ritmiche, instillando un’atmosfera presumibilmente conviviale e immersiva.
In breve, è la conseguenza logica delle celebrazioni piatte e orizzontali delle animazioni liturgiche apparse sulla scia del Nuovo Ordo Missae.
Ma sarebbe esagerato prevedere la scomparsa del cattolicesimo o il soffocamento delle comunità locali sul suolo filippino: la fede cattolica resta viva, ma dovrà attingere più che mai in futuro alle radici della sua Tradizione per non vedersi rubare definitivamente la pretesa di vitalità e dinamismo.
Articolo previamente apparso su FSSPX.News
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Nepespellogo via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Spirito
Mons. Viganò: la chiesa sinodale è un «customer service»
Nostro Signore, Verbo eterno del Padre, ha detto: “In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato ha vita eterna” (Gv 5, 24). Così vale per la Chiesa, Suo mistico Corpo: essa è maestra e le si deve ascolto e filiale obbedienza.
La… pic.twitter.com/vmqvTCbpEE — Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) November 2, 2025
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Spirito
Programma del primo viaggio apostolico di Papa Leone XIV
Questo viaggio, che porterà papa Leone XIV in Turchia e Libano, è previsto dal 27 novembre al 2 dicembre 2025. Include un pellegrinaggio a Iznik, l’attuale Nicea, per commemorare il 1700° anniversario del primo concilio ecumenico della storia.
La Santa Sede ha svelato il 27 ottobre il programma ufficiale del primo viaggio apostolico di papa Leone XIV in Turchia e Libano. Il programma comprenderà numerosi discorsi, incontri istituzionali, celebrazioni ecumeniche, momenti di preghiera nei siti archeologici di Nicea, una visita alla Moschea Blu di Istanbul e una sosta al porto di Beirut.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Incontri speciali
Ankara, Istanbul, Iznik, poi Beirut, Annaya, Harissa, Bkerké accoglieranno il papa che, secondo le sue spiegazioni, si recherà nei due Paesi mediorientali per esaudire il desiderio del suo predecessore Francesco e portare un messaggio di pace in questa regione del mondo colpita da guerre e tragedie di vario genere.
È previsto un incontro ecumenico a Iznik, fulcro delle celebrazioni per il 1700° anniversario del Concilio di Nicea. L’incontro prevede la firma di una dichiarazione congiunta con il Patriarca di Costantinopoli a Istanbul e una visita alla Moschea Blu, che in passato ha ospitato Benedetto XVI e Francesco. In Libano, è prevista una sosta al porto di Beirut e una preghiera sulla tomba di Charbel Makhlouf nel monastero di Annaya.
Turchia
Dopo l’arrivo in Turchia, Papa Leone XIV visiterà il mausoleo di Atatürk, fondatore del moderno stato laico che abolì il califfato ottomano con la Costituzione del 1937, e poi il palazzo presidenziale per un incontro con il presidente Recep Tayyip Erdoğan. Si recherà quindi a Istanbul.
Il secondo giorno incontrerà vescovi, sacerdoti, diaconi, persone consacrate e operatori pastorali presso la Cattedrale dello Spirito Santo, quindi visiterà la Casa delle Piccole Sorelle dei Poveri, presente in Turchia da oltre 120 anni, prima di recarsi a Iznik per una celebrazione ecumenica. Ritornerà quindi a Istanbul.
Il giorno seguente, ha visitato la Moschea Blu, poi ha incontrato i capi delle Chiese non cattoliche. Ha poi incontrato Bartolomeo al Palazzo Patriarcale: hanno firmato una dichiarazione congiunta, prima che il Papa si recasse a celebrare la Messa alla Volkswagen Arena.
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Libano
Domenica 30 novembre, Papa Leone XIV parteciperà alla Divina Liturgia (ortodossa…) presso la Chiesa Patriarcale di San Giorgio, seguita da una benedizione ecumenica. Il successore di Pietro si recherà poi a Beirut, dove incontrerà il Presidente Joseph Aoun e altre autorità civili.
Il 1° dicembre, visita al Monastero di San Marone e preghiera sulla tomba di Charbel Makhlouf. Poi, visita al Santuario di Nostra Signora del Libano ad Harissa, dove Léon incontrerà il clero locale, seguito da un’udienza privata con i patriarchi cattolici. È previsto anche un incontro ecumenico e interreligioso.
L’ultimo giorno prevede una visita agli operatori sanitari e ai pazienti dell’ospedale De La Croix, seguita da una preghiera silenziosa al porto di Beirut, luogo dell’esplosione che, il 4 agosto 2020, ha ucciso più di 200 persone e ne ha ferite 7.000. La messa verrà poi celebrata sul lungomare.
Questa visita «sulle orme di Francesco», che contiene tutte le caratteristiche dei viaggi degli ultimi papi dopo Giovanni Paolo II, in particolare i ripetuti incontri ecumenici, inserisce chiaramente papa Leone XIV nel solco scavato da questi papi del Vaticano II, e non è certo un segno favorevole per il resto del pontificato.
Articolo previamente apparso su FSSPX.News.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di OneArmedMan via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
-



Pensiero1 settimana faMiseria dell’ora legale, contro Dio e la legge naturale
-



Autismo6 giorni faIl più grande fattore di rischio per l’autismo? Bombardare i bambini piccoli con vaccini multipli
-



Vaccini5 giorni faI gravi effetti avversi del vaccino nei tribunali tedeschi
-



Spirito2 settimane fa«Umiliazione della Chiesa dinanzi a un eretico concubinario globalista»: Mons. Viganò sulla preghiera congiunta del re britannico col papa
-



Spirito1 settimana faCristo Re, il cosmo divino contro il caos infernale. Omelia di Mons. Viganò
-



Misteri5 giorni faHalloween festa di sangue: lista aggiornata dell’orrore
-



Pensiero2 settimane faMons. Viganò: dissonanza cognitiva e rivelazione del metodo, il colpo da maestro di Satana
-



Necrocultura7 giorni faLa generazione perduta nel suo egoismo













