Geopolitica
L’ONU riconosce finalmente che l’Ucraina usa i civili come «scudi umani»
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2022/07/Ukrainian_rescuers_check_the_remains_of_a_street_in_Chernigiv.jpg)
In quella che sembra essere almeno una parziale giustificazione delle accuse russe secondo cui le forze del regime di Kiev usano i civili come scudi umani, un rapporto delle Nazioni Unite sull’attacco a una casa di cura dell’11 marzo a Est di Lugansk accusa l’Ucraina.
Pochi giorni prima dell’attacco, i soldati ucraini hanno preso posizione all’interno della casa di cura, rendendo di fatto l’edificio un bersaglio, riferisce l’agenzia Reuters.
Almeno 22 dei 71 pazienti sono sopravvissuti all’assalto, ma il numero esatto delle persone uccise rimane sconosciuto, secondo le Nazioni Unite.
Il rapporto dell’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite non conclude che i soldati ucraini o le truppe russe abbiano commesso un crimine di guerra, ma afferma che la battaglia nella casa di cura di Stara Krasnjanka è emblematica delle preoccupazioni dell’Ufficio per i Diritti Umani per il potenziale utilizzo di «scudi umani» per impedire operazioni militari in determinate aree.
«La regola di fondo è che i civili non possono essere presi di mira intenzionalmente. Punto. Per qualsiasi motivo», ha detto a Reuters David Crane, ex funzionario del Dipartimento della Difesa e veterano di numerose indagini internazionali sui crimini di guerra.
«Gli ucraini hanno messo quelle persone in una situazione che era una zona di guerra. E non puoi farlo». Questa sembra essere la prima volta che una dichiarazione del genere è apparsa sui media mainstream in merito alla condotta ucraina dall’inizio del 24 febbraio dell’operazione militare speciale russa.
A dire il vero, Crane considera i russi i peccatori originali, «a tutti sono responsabili della legge e delle leggi del conflitto armato», ha detto. Anche l’agenzia AP e il programma TV pubblico americano PBS Frontline hanno riportato questa vicenda.
Nel frattempo, riporta EIRN, nella sua dichiarazione quotidiana rilasciata ieri, il generale Mikhail Mizintsev, direttore del quartier generale del coordinamento congiunto russo per la risposta umanitaria, ha riportato diversi esempi di formazioni armate ucraine che utilizzano case, istituzioni educative e altre strutture sociali per i loro scopi militari.
Per fare due esempi:
- «A Zaliznoye, nella Repubblica popolare di Donetsk, i militanti del battaglione nazionalista Aidar sono di stanza nella scuola n. 13 (via Petrovskogo), con posti di blocco e punti di fuoco disposti sugli accessi all’edificio, mentre i residenti delle case vicine non vengono evacuati e sono effettivamente usati dai nazionalisti come scudi umani»;
- «A Kharkov, i nazionalisti ucraini hanno attrezzato postazioni di tiro e depositi di munizioni ai piani inferiore e superiore dei condomini (prospetto Yubilijnji), i residenti locali non possono lasciare i loro appartamenti e qualsiasi tentativo da parte dei cittadini di evacuare in aree più sicure viene duramente represso».
Mizintsev ha anche negato le affermazioni avanzate dal regime di Kiev secondo cui le navi straniere nel porto di Mariupol’ sarebbero state confiscate dalla Repubblica Popolare di Donetsk (DPR), con il sostegno della Russia, «per creare una flotta nazionale»
«La parte ucraina continua a tentare di screditare le azioni della Federazione Russa nel ripristino dei territori che ha liberato e ad accusare la DPR di aver violato il diritto marittimo internazionale per quanto riguarda le navi battenti bandiera straniera nel porto di Mariupol’», ha affermato. «Ancora una volta, questo non è vero».
Come riportato da Renovatio 21, l’utilizzo di scudi umani da parte di Kiev è testimoniato da più parti.
Renovatio 21 ha segnalato anche il bizzarro caso della trasmissione TV italiana Report, che ha mostrato carrarmati ucraini nascosti tra i condomini, senza probabilmente rendersi conto di cosa stavano documentando – forse un crimine di guerra?
Immagine del Ministero degli Affari interni dell’Ucraine via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
Cina
La Cina accusa: la NATO trae profitto dal conflitto in Ucraina
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/07/Zhang-Xiagango-YT.jpg)
I Paesi della NATO stanno traendo profitto dal conflitto in Ucraina, ha dichiarato giovedì ai giornalisti il portavoce del ministero della Difesa cinese Zhang Xiaogang.
A Zhang è stato chiesto di commentare la dichiarazione adottata all’inizio di questo mese in un summit della NATO a Washington, che ha etichettato Pechino come «un decisivo facilitatore della guerra della Russia contro l’Ucraina», liquidando il documento come «pieno di bugie e pregiudizi».
«Gli alleati della NATO guidati dagli USA continuano ad alimentare il fuoco e a trarre profitto dalla guerra. La NATO deve riflettere su se stessa, invece di scaricare la colpa sulla Cina», ha detto il Zhang, che ha continuato accusando il blocco atlantico di istigare conflitti in tutto il mondo.
«Dall’Ucraina all’Afghanistan, dall’Iraq alla Libia, ha portato guerra e disastri in queste regioni e nei loro popoli», ha affermato il Zhango, ribadendo che Pechino «promuove attivamente i colloqui di pace» tra Mosca e Kiev.
Iscriviti al canale Telegram
Pechino ha ripetutamente respinto le accuse secondo cui sta aiutando Mosca a eludere le sanzioni e sta aiutando l’industria della difesa russa. Nel febbraio 2023, la Cina ha proposto una tabella di marcia in 12 punti per la pace e da allora ha compiuto sforzi per mediare il conflitto durante i successivi incontri con funzionari russi e ucraini.
La Russia ha citato la continua espansione della NATO verso est e la sua cooperazione militare con Kiev come una delle cause profonde del conflitto. Il presidente russo Vladimir Putin ha sottolineato che l’Ucraina deve diventare un paese neutrale e abbandonare il suo piano di entrare nella NATO affinché qualsiasi potenziale negoziato di pace abbia successo.
Il Cremlino ha anche affermato che «inondare» l’Ucraina di armi occidentali porterà solo a un’ulteriore escalation, ma alla fine non fermerà l’esercito russo.
Già poche settimane fa il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Lin Jian aveva ribadito che NATO è una minaccia per la pace e la stabilità globali a causa della sua «radicata mentalità da Guerra Fredda e dei suoi pregiudizi ideologici», affermando che la NATO è un «prodotto della Guerra Fredda e la più grande alleanza militare del mondo».
Nonostante sostenga di essere un’organizzazione regionale e difensiva, il blocco ha continuato a «espandere il suo potere oltre i confini, sfondare le zone di difesa e provocare scontri», aveva quindi aggiunto il Lin in un incontro con la stampa.
Come riportato da Renovatio 21, la NATO per bocca del suo segretario Jens Stoltenberg aveva dichiarato la Cina come il futuro nemico principale dell’Alleanza Atlantica in quanto minaccia alla sua sicurezza e ai suoi valori, qualsiasi cosa queste parole significhino.
La Cina ha ricambiato attaccando apertis verbis la NATO come fonte delle tensioni in Kosovo e mostrando insofferenza per l’inclusione di Giappone e Corea del Sud nella Difesa Cibernetica NATO.
Come riportato da Renovatio 21, la Cina di recente ha attaccato anche il G7, trasformato, secondo il portavoce degli Esteri cinesi Lin, in uno strumento dell’egemonia globale USA.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da YouTube
Geopolitica
«Dobbiamo porre fine alla guerra il prima possibile»: Zelens’kyj incontra il segretario di Stato vaticano Parolin
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/07/Zelensky-Parolin-Twitter.jpeg)
Oggi, il Cardinale Segretario di Stato, Pietro #Parolin, ha incontrato il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskyy (@ZelenskyyUa), al quale ha ribadito la vicinanza del Papa e l’impegno a trovare una pace giusta e duratura per la martoriata #Ucraina. pic.twitter.com/I743IfeIt6
— Segreteria di Stato della Santa Sede (@TerzaLoggia) July 23, 2024
Iscriviti al canale Telegram
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Geopolitica
Il Cremlino ripete: Zelens’kyj non ha nessuna legittimità
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/07/zelensky-uk-flkr.jpg)
Lo status del leader ucraino Volodymyr Zelens’kyj potrebbe rappresentare un problema quando Mosca e Kiev alla fine accetteranno di tenere colloqui di pace, ha detto ai giornalisti mercoledì il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov. Il presidente russo Vladimir Putin ha messo in discussione la legittimità di Zelensky, sottolineando che il suo mandato è scaduto.
«Il nostro presidente ha ripetutamente affermato che il presidente Zelens’kyj ha sicuramente perso la sua legittimità», ha detto Peskov ai giornalisti.
Come riportato da Renovatio 21, il presidente russo altre volte aveva dichiarato «finita» la legittimità delle attuali autorità ucraine.
Un altro problema che «potrebbe ostacolare seriamente il processo di pace» è il decreto di Zelens’kyj del 2022 che «ha vietato a qualsiasi capo di Stato ucraino di avviare colloqui con il presidente Putin», ha affermato il Peskov.
Il mandato presidenziale di Zelens’kyj è formalmente scaduto il 20 maggio. Si è rifiutato di tenere elezioni a marzo, citando la legge marziale imposta a causa del conflitto con la Russia. Ha sostenuto che il suo mandato era di fatto esteso in conformità con la legge ucraina.
Putin ha dichiarato più volte negli ultimi mesi che un’analisi della Costituzione ucraina e di altre leggi non lascia spazio a un’interpretazione che consentirebbe a Zelensky di rimanere al potere.
Iscriviti al canale Telegram
Citando l’articolo 111 della costituzione ucraina, a maggio Putin ha sostenuto che i poteri di Zelens’kyj avrebbero dovuto essere trasferiti al presidente del parlamento ucraino.
Tuttavia, il presidente della Camera Ruslan Stefanchuk ha insistito sul fatto che Zelens’kyj è il legittimo capo dello Stato e che chiunque metta in dubbio la sua legittimità è «un nemico».
Mercoledì mattina, la portavoce del Ministero degli Esteri cinese Mao Ning ha detto ai giornalisti che il Ministro degli Esteri ucraino Dmitry Kuleba ha chiarito durante un viaggio a Pechino di essere «pronto e disposto» a tenere colloqui di pace con Mosca.
La Russia ha risposto dicendo che avrebbe atteso i dettagli sulla posizione ucraina. «Non abbiamo sentito queste dichiarazioni da Kuleba stesso», ha detto Peskov mercoledì, aggiungendo che i negoziati sono preferibili alle ostilità continue.
I negoziati tra Russia e Ucraina si sono interrotti nella primavera del 2022, con ciascuna parte che accusava l’altra di avanzare richieste irrealistiche.
Come riportato da Renovatio 21, a fronte della fine del mandato del presidente di Kiev, l’ex presidente russo Demetrio Medvedev aveva quindi definito Zelens’kyj come «obiettivo legittimo», l’Ucraina è «un classico Stato fallito».
In settimana il Corriere della Sera ha pubblicato un’intervista al sindaco di Kiev, l’ex pugile campione dei pesi massimi Vitaly Klitschko, che ha dichiarato che Zelens’kyj rischia il «suicidio politico».
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Number 10 via Flickr pubblicata su licenza CC BY 2.0
-
Spirito2 settimane fa
«Nostro Signore ha salvato questo coraggioso guerriero». Mons. Viganò commenta il tentato assassinio di Donald Trump
-
Spirito2 settimane fa
«Questa chiesa è una contraffazione»: omelia di mons. Viganò
-
Gender2 settimane fa
La rete si interroga sul numero di agenti donne nella scorta di Trump
-
Salute2 settimane fa
I malori della 28ª settimana 2024
-
Pensiero1 settimana fa
La scuola e l’eclissi della parola. Intervento di Elisabetta Frezza al convegno presso la Camera dei Deputati
-
Predazione degli organi5 giorni fa
Il legame tra il concetto di «morte cerebrale» e la predazione degli organi
-
Geopolitica2 settimane fa
Mosca: le città europee sono i principali obiettivi dei missili russi
-
Pensiero5 giorni fa
NATO e mRNA, la Von der Leyen riconfermata per l’imminente guerra transumanista