Animali
Leoni di mare indemoniati attaccano surfisti

Un’ora di leoni marini «indemoniati» hanno attaccato persone sulla costa Californiana nelle ultime due settimane. Lo riporta la stampa americana.
In un episodio raccapricciante, un surfista californiano è stato «scosso» nel profondo dopo essere stato sbranato da un leone marino, un otariide che possiamo definire come una grossa foca.
«Oggi ho vissuto l’esperienza più straziante e traumatica dei miei 20 anni di surf», ha scritto il fotografo ed esploratore Rj LaMendola nella didascalia di un post su Facebook, ricordando l’attacco. «Sembrava posseduto», ha scritto il LaMendola, affermando che l’animale coinvolto nell’incontro appena a nord di Los Angeles era «selvaggio, quasi demoniaco».
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Il residente di Ventura ha dichiarato di stare facendo surf a circa 150 metri dalla riva all’Oxnard State Beach Park quando, «dal nulla», il mammifero «è emerso dall’acqua» e si è lanciato verso di lui a tutta velocità. «La sua bocca si è spalancata, i denti brillacano, e i suoi occhi mi hanno fissato con una ferocia inquietante», ha ricordato il surfista in istato di choc. «Il mio cuore ha sussultato mentre istintivamente tiravo la tavola di lato, remando freneticamente per evitarla mentre si lanciava in avanti, deciso a schiantarsi contro di me».
«Ho schivato a malapena la prima carica, mi si è fermato il respiro mentre mi giravo, disperato e diretto verso la riva». Poi la tozza belva marittima è scomparsa di nuovo nel blu da cui era venuta – ma quello fu solo l’inizio del pestaggio della creatura contro l’umano. Il leone marino si è quindi lanciato di nuovo alla carica «mostrando i denti», come se fosse «un predatore folle», ha detto il malcapitato.
«Questa volta si è schiantato sulla mia tavola con una forza incredibile, tuffandosi sotto di me in un arco rapido e fluido che mi ha fatto venire i brividi», ha scritto LaMendola, che ha capito che non si trattava di un «incontro giocoso». «Si trattava di qualcosa di completamente diverso, qualcosa di sbagliato».
Si trattava dell’inizio un circolo vizioso in cui la bestia posseduta indietreggiava ripetutamente e attaccava il surfista indifeso, costringendolo a proteggersi con la tavola e a nuotare verso la riva tra un attacco e l’altro.
Durante uno dei circa quattro scontri, LaMendola tentò di colpire il suo baffuto aggressore con un pugno, ma questi ha schivato il colpo con «inquietante agilità». Ecco quindi che l’orrendo animale si è voltato per stringere le tremende fauci intorno alla «natica sinistra» del surfista, prima di trascinarlo giù dalla tavola e farlo cadere nell’acqua.
«Non so come descrivere la paura che mi ha preso in quel momento», ha ricordato il sopravvissuto. «Così lontano dalla riva, così indifeso, a fissare il volto di questa creatura che non assomigliava a nulla che avessi mai visto prima: la sua espressione era selvaggia, quasi demoniaca, priva della curiosità o della giocosità che avevo sempre associato ai leoni marini».
Dopo una snervante battaglia interspecifica, il LaMendola è riuscito infine a nuotare verso la riva, mentre la furia focide non smetteva di seguirlo e di attaccarlo finché i suoi piedi «finalmente raschiarono la sabbia».
La tuta della vittima era «a brandelli» nel punto in cui era stata morsa, ha raccontato, esponendo una «ferita da puntura» da cui il sangue colava lungo la gamba e finiva sulla sabbia. Successivamente LaMendola si è recato al pronto soccorso in auto.
Quando il povero appassionato di surf ha contattato il Channel Islands Marine and Wildlife Institute per denunciare l’attacco, i ricercatori hanno risposto di aver notato un aumento degli incidenti a Santa Barbara e nella contea di Ventura che coinvolgevano leoni marini e altri animali marini.
Infatti, non si tratta dell’unico caso del genere, purtroppo.
A Sud del luogo dell’aggressione, la quindicenne Phoebe Beltran stava facendo un test di nuoto a Long Beach per diventare bagnina quando un leone marino l’ha morsa ripetutamente. «Ero così spaventata, così scioccata, ma sentivo ancora un dolore immenso alle braccia, più e più volte», ha raccontato l’adolescente ai media locali statunitensi.
Altro che squali.
Gli attacchi consecutivi hanno fatto notizia a livello mondiale e causato una certa ansia tra coloro che vivono in California e nelle sue spiagge iconiche. Sebbene gli attacchi siano rari, gli esperti affermano che il numero di animali ammalati dalla fioritura di alghe tossiche sembra essere in aumento.
I giornali stanno speculando, al solito, su cause esogene rispetto la cattiveria animale: ecco la spiegazione eco-sostenibile, per cui a rendere mostruosamente aggressivo il mammifero acquatico sarebbe stata un’alga tossica.
Foche e altri mammiferi pinnati non sono nuovi a storie di ira e violenza.
Come riportato da Renovatio 21, la California aveva vissuto tre anni fa momenti di panico quando una coppia di leoni marini si presentò sulla spiaggia di La Jolla Cove costringendo i bagnanti a fuggire terrorizzati. La situazione dei poveri bagnanti è stata paragonata da un osservatore come l’«essere inseguiti da Godzilla».
In seguito spopolò in rete il video con il sottofondo dei Beach Boys.
Come Renovatio 21 ha avuto modo di ricordare riguardo il recente caso di elicottero caduto a causa pinguino, i leoni marini sono una razza che si comporta verso i controversi pennuti in maniera oscena e criminale, arrivando a stuprarli in pubblica piazza.
Il filmato è solo per persone con lo stomaco forte – almeno quanto quello di pinguini, gabbiani e cormorani che guardano questa scena indegna senza nemmeno provare ad intervenire.
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Vogliamo ricordare anche di quando un malvagio leone marino, a favore di telecamere, cercò di rapire una bambina trascinandola in acqua.
I leoni marini sono stati inoltre notati commettere rapine e ladrocini vari ai danni di poveri pescatori.
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I maschi della specie possono crescere fino a 2,5 metri di lunghezza e possono pesare fino a 275 chili, secondo lo Smithsonian National Zoo. Le femmine possono raggiungere fino 1,8 metri di lunghezza e possono pesare circa 181 chili.
I leoni marini sono animali estremamente comuni in certe parti della costa californiana. A Santa Cruz, nota spiaggia surfistica a sud di San Francisco, è possibili vedere poltrire lungo il pier, il pontile che dalla spiaggia si spinge verso il mare ospitando ristoranti di incredibili clam chowder (zuppa di vongole all’americana).
La natura insolente e scroccona della specie è ben visibile anche in questo video, dove la creatura pinnata prima si autoinvita in un club sulla spiaggia, usufruisce della piscina senza averne titolo, per poi scacciare un membro pagante dal suo sdraio per sollazzarvisi.
Si tratta di comportamenti da bestiacce di cui dobbiamo cominciare a tenere conto.
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Animali
Scimmie raccoglitrici di cocco: accordo per lo stop tra imprese tailandesi ed animalisti

Farmers in Thailand hire monkeys 🐒 to pick coconut 🥥.
pic.twitter.com/XQKNpZiHhL — ReBha (@X_ReBha_X) May 20, 2025
🇹🇭 Monkeys are employed as coconut harvesters in Thailand! pic.twitter.com/6Js2BD7gNQ
— Lord Bebo (@MyLordBebo) December 4, 2024
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Animali
Minatori trovano uno scarafaggio di 40 milioni di anni. Quanto siamo vicini al Jurassic parco?

Uno scarafaggio fossilizzato, risalente a un’età stimata tra i 35 e i 40 milioni di anni fa, è stato scoperto in un pezzo d’ambra nella regione russa di Kaliningrad. Lo riporta la stampa russa.
L’esemplare è stato rinvenuto durante la selezione manuale presso il Kaliningrad Amber Combine, un impianto gestito dal gigante tecnologico Rostech, ha annunciato giovedì l’azienda.
L’insetto è racchiuso in un pezzo di ambra di 41 millimetri per 21 del peso di 7 grammi. Rostech ha notato che lo scarafaggio è conservato vicino alla superficie dell’ambra, consentendo un’osservazione dettagliata di ali, zampette e testa.
Russian miners find 40-million-year-old cockroach
The fossilized insect was discovered in a piece of amber in Kaliningrad Region pic.twitter.com/4YfK7FV3Hf— Acidicus (@Acidicus) June 26, 2025
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Anna Dugina, gemmologa del Kaliningrad Amber Combine (unica miniera d’ambra ufficiale in Russia), ha affermato che si tratta del più grande esemplare simile a uno scarafaggio scoperto dalla struttura negli ultimi cinque anni. Ha stimato la sua età a non meno di 35-40 milioni di anni.
«Lo scarafaggio era ricoperto di resina in un modo eccezionalmente fortunato», ha aggiunto. «Si trova molto vicino alla superficie dell’ambra, ma comunque abbastanza lontano dal bordo. Questo ha permesso di individuare l’inclusione durante la selezione e successivamente di levigare e lucidare la superficie senza danneggiarla».
Lo scienziato ha spiegato che, nonostante l’insetto sia diverso dagli scarafaggi che si trovano oggi, nelle zone tropicali vivono ancora specie simili.
La Kaliningrad Amber Combine è l’unica azienda al mondo che estrae l’ambra su scala industriale. L’impianto ha sviluppato metodi di estrazione unici per preservare l’integrità dei pezzi d’ambra, in particolare quelli contenenti inclusioni di flora e fauna.
La scoperta arricchisce la collezione del Museo regionale dell’ambra di Kaliningrad, che ospita oltre 14.000 pezzi singoli, tra cui più di 3.000 inclusioni di ambra.
L’ambra baltica, come quella rinvenuta a Kaliningrad, è nota per aver preservato forme di vita antiche con straordinaria precisione. La regione ospita oltre il 90% delle riserve mondiali di ambra, la maggior parte delle quali si trova nei pressi del villaggio di Yantarny.
La notizia solletica ovviamente la fantasia di quanti hanno veduto le pellicola della serie Jurassic Park, o libri del grande scrittore di narrativa di anticipazione Michael Crichton, dove gli insetti ematofagi conservati nell’ambra consentivano la clonazione dei dinosauri a scopo di intrattenimento, appunto nel Jurassic parco che dà titolo al franchising.
Jurassic parchi a parte, in Russia progetti di de-estinzione esistono anche in Russia: parliamo del programma di clonazione del mammuth, che tanto fa parlare di sé. Va notato che dietro al progetto c’è tuttavia una società statunitense, la Colossal Bioscience, e la volontà del più estremo scienziato di bioingegneria del pianeta, il George Church di cui tanto ha scritto Renovatio 21.
Come riportato da Renovatio 21, soggetti internazionali già pensano alla de-estinzione anche in termini culinari: ecco il progetto di un’azienda che intende vendere polpette di mammutto.
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Immagine da Twitter
Animali
Trump approva la costruzione di un Alcatraz con alligatori per i criminali immigrati

BREAKING: DHS has approved “Alligator Alcatraz” — a new facility in Florida to detain illegals surrounded by a swamp filled with alligators pic.twitter.com/0aN9BdikkO
— Libs of TikTok (@libsoftiktok) June 23, 2025
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