Militaria
La Francia annuncia il successo del lancio di prova di un missile balistico. In Piemonte vedono gli UFO
La Francia ha effettuato con successo un lancio di prova di un missile balistico strategico senza testata nucleare, ha annunciato il ministero della Difesa francese.
«Il ministro della Difesa Sebastien Lecornu ha espresso la sua soddisfazione per il successo… del lancio di prova del missile balistico strategico M51.3 senza testata nucleare», ha detto il ministero della Difesa in un comunicato sabato sera.
Il missile è atterrato nella parte settentrionale dell’Oceano Atlantico, a poche centinaia di chilometri dalla costa, si legge nella dichiarazione.
Il test è stato condotto dall’agenzia francese per gli appalti della difesa (DGA) dal suo impianto di test missilistico situato nel sud-ovest della Francia. Secondo un comunicato del Ministero delle Forze Armate francese, si è trattato di un «fuoco di qualificazione». Il comunicato aggiunge che il test «convalida un’importante evoluzione del missile che contribuirà a perpetuare la credibilità della nostra deterrenza oceanica nei prossimi decenni».
«Il missile è stato monitorato durante tutta la sua fase di volo dalle risorse di test della DGA. La zona del fallout si trova nel Nord Atlantico, a diverse centinaia di chilometri da qualsiasi costa. Questo test è stato effettuato senza carica nucleare e nel rigoroso rispetto degli impegni internazionali della Francia. Questa ripresa, realizzata nell’ambito del programma M51, dimostra ancora una volta l’eccellenza dell’alta tecnologia che le industrie francesi stanno implementando in questo settore».
La dichiarazione aggiunge che il lancio di prova è stato effettuato nel rigoroso rispetto degli obblighi internazionali della Francia.
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Curioso rilevare come in Piemonte si siano registrati, nelle scorse ore, molteplici avvistamenti di UFO.
Nelle regioni occidentali del Piemonte, infatti, diverse strutture hanno segnalato la presenza di una luminosa sfera bianca che si elevava nel cielo verso ovest poco dopo le 19 di ieri, sabato 18 novembre. Un’immagine del fenomeno è stata condivisa sulla pagina Facebook del Centro Meteo Piemonte, suscitando commenti che indicavano avvistamenti da diverse località, tra cui Nizza Monferrato, la Val di Susa, Lerma (Al) e vari luoghi della provincia di Asti.
Tuttavia, il bagliore è stato notato anche da webcam e osservatori in diverse zone del nord e del centro Italia, estendendosi fino a Roma (come evidenziato nelle foto catturate dall’Osservatorio di Monteromano).
Secondo quanto si legge sul Corriere Torino, «La risposta, ufficiale, arriva dalla Francia, e parla di un test missilistico effettuato alle 19 e 21 dal sito di Landes dei test missilistici DGA, situato sulla costa atlantica poco a nord del confine con la Spagna».
Non ci è ben chiaro cosa significhi quell’«ufficiale»: l’Eliseo ha detto davvero agli abitanti del Monferrato di non preoccuparsi di quello che vedevano perché era il loro suo missile?
Ufo? No, un missile balistico Francese. La spiegazione del fenomeno avvistato sabato sera nei cieli del Piemonte https://t.co/4iT6Ji1u8I
— Corriere Torino (@CorriereTorino) November 19, 2023
Stando a tale narrativa, «ufficiale», i piemontesi ed altri italiani in tutto il territorio nazionale avrebbero visto il test balistico fatto ai confini tra Francia e Spagna.
Una volta giornali e forze dell’ordine parlavano immediatamente di palloni sonda per fermare l’ansia del popolo dinanzi ad avvistamenti pubblici. Oggi, nell’era in cui Biden i palloni sonda li tira giù con i caccia, a dare una mano ci pensano i test per lanci intercontinentali della potenza atomica nostra vicina di casa.
Viviamo un mondo così.
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Militaria
Israele spara alle truppe ONU
Le truppe di peacekeeping ONU dislocate nel Libano meridionale hanno rimproverato Israele per aver sparato contro una loro pattuglia, censurando il Paese per il suo «atteggiamento aggressivo». Gerusalemme ha ammesso l’accaduto, ma ha precisato che si è trattato di un incidente non voluto, imputabile alle avverse condizioni atmosferiche.
In un comunicato diramato domenica, la Forza provvisoria delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL) ha denunciato che le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno aperto il fuoco su personale ONU da un carro armato Merkava.
L’episodio è stato qualificato come «una palese infrazione» all’intesa di cessate il fuoco tra Israele e Libano che archiviò il conflitto del 2006, con l’osservazione che non si tratta del primo episodio di questo genere. «Ribadiamo con forza alle IDF di porre fine a qualunque condotta aggressiva e a sparatorie contro o in prossimità delle forze di peacekeeping, che operano per favorire il ritorno alla stabilità auspicata da Israele e Libano», si legge nel testo.
Israele ha confermato di aver sparato contro i militari ONU, attribuendolo tuttavia a un equivoco. Le IDF hanno spiegato che i loro effettivi avevano avvistato «due sospetti» nell’area di El Hamames e avevano esploso raffiche di avvertimento, dopodiché gli individui si erano allontanati, senza registrare feriti.
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In seguito a un riesame dell’evento, le IDF hanno concluso che i presunti sospetti «erano caschi blu ONU impegnati in una ricognizione nella zona e sono stati scambiati per minacce a causa delle condizioni meteorologiche sfavorevoli», precisando che «nessun tiro intenzionale è stato diretto contro i soldati UNIFIL».
Beirut ha accusato Israele di «calpestare la sovranità libanese, fomentare instabilità e intralciare il completo dispiegamento dell’esercito nel Sud».
Il confine tra Israele e Libano rimane da anni un’area di frizione, segnata da reiterati scambi di colpi tra lo Stato ebraico e il gruppo paramilitare sciita Hezbollah.
Le frizioni sono esplose in modo esponenziale dopo l’inizio del confronto tra Israele e Hamas nel 2023, con Hezbollah – alleato del movimento palestinese – che ha scaricato razzi e missili sul vicino, e Israele che ha replicato con analoghe contromisure. Alla fine del 2024, le unità israeliane hanno varcato il Libano meridionale.
Nell’ambito di un’intesa sul cessate il fuoco siglata più avanti nello stesso anno, Israele si è impegnato a un ritiro totale, ma lo ha attuato solo parzialmente, conservando vari presidi in territorio libanese e motivandolo con la persistente attività di Hezbollah nella regione, percepita come un pericolo imminente.
Come riportato da Renovatio 21, l’anno passato i soldati israeliani avevano sparato colpi contro i soldati italiani dell’UNIFIL obbligandoli a nascondersi in un bunker. In seguito i militari colpiti avrebbero accusato danni alla cute e allo stomaco.
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Immagine di Michael Shvadron, Israel Defense Forces via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
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