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La CIA direttamente coinvolta nell’assassinio del presidente Kennedy: parla un’informatore
Nei giorni in cui l’amministrazione Biden pubblica migliaia di pagine di documenti governativi precedentemente segreti riguardanti l’assassinio di JFK – documenti che, a sentire gli esperti, non dicono niente di nuovo – una clamorosa bomba mediatica è sganciata sull’intera vicenda.
Un informatore non nominato ha detto al popolare al conduttore di Fox News Tucker Carlson che la Central Intelligence Agency (CIA), il maggior servizio segreto degli USA e probabilmente del mondo, sarebbe direttamente coinvolta nell’assassinio di JFK.
Nell’apertura della sua trasmissione di giovedì sera, Carlson ha notato che le domande sull’assassinio di Kennedy sono circolate da quando è successo, semplicemente perché c’erano molti dettagli che non tornavano o sembravano troppo casuali e la CIA ha rifiutato di rilasciare la sua documentazione sull’omicidio.
Il popolare giornalista ha ricordato come l’etichetta di «teoria della cospirazione» nacque proprio lì per discreditare quanti rifiutavano la tesi dell’assassino solitario Lee Harvey Oswald, ammazzato in diretta TV dal criminale Jack Ruby poche ore dopo.
Il dottor Louis Jolyon West, lo psichiatra che visitò Ruby in carcere, ricorda Carlson, lo descrisse come completamente pazzo e bisognoso di essere internato – nessuna delle conoscenze di Ruby, tuttavia, lo ha mai descritto come tale. Quello che non è detto, e nemmeno ammesso dai grandi giornali quando morì qualche anno fa, è che quello psichiatra lavorava per la CIA e sarebbe pure coinvolto nel programma MK Ultra, con la quale la CIA studiava il controllo mentale, talvolta dando droghe psichedeliche a cittadini americani senza il loro consenso.
Il Carlson sostiene di aver parlato con qualcuno che ha accesso e familiarità con la documentazione Kennedy ancora segreta chiedendogli se «la CIA ha avuto un ruolo nell’omicidio di John F. Kennedy?». La gola profonda citata da Carlson avrebbe detto che «la risposta è sì. Credo fossero coinvolti. È un Paese completamente diverso da quello che pensavamo fosse. È tutto falso».
Carlson ha ammesso che la risposta è stata «stridente», ma ha insistito sul fatto che la fonte anonima non è un «teorico della cospirazione… questo è qualcuno con una conoscenza diretta delle informazioni». Nella trasmissione di ieri sera Carlson è tornato sulla questione intervistando un professore di legge della New York University, a cui avrebbe fatto vedere alcuni documenti procurati dalla fonte – facendo capire che ciò che ha in mano l’amato giornalista di Fox News non è solo una testimonianza verbale da parte del whistleblower.
Today we spoke to someone who had access to the still-hidden JFK files, and is deeply familiar with their contents. We asked this person directly: did the CIA have a hand in the murder of John F. Kennedy?
Here’s the reply: "The answer is yes. I believe they were involved." pic.twitter.com/3EURZcsaR2
— Tucker Carlson (@TuckerCarlson) December 16, 2022
Carlson ha invitato gli spettatori, indipendentemente dai loro sentimenti sull’assassinio di JFK e sul suo nuovo rapporto, a considerare le conseguenze di ciò che ha detto la sua fonte.
Sulla base di quanto affermato dalla fonte di Carlson, ci sono forze all’interno del governo degli Stati Uniti completamente al di fuori del controllo dell’elettorato. In pratica, più che una minaccia per la democrazia – ma la sua rovina, attuata nel corso di decenni.
Carlson ha spiegato la sua comprensione della situazione: «queste forze possono influenzare i risultati delle elezioni. Possono persino nascondere la loro complicità nell’assassinio di un presidente americano. In altre parole, possono fare praticamente tutto ciò che vogliono. Costituiscono un governo nel governo».
Si tratta di un’accusa abissale. I servizi segreti USA sono i veri padroni del Paese?
Significativa l’osservazione che gli americani non si fidano più del loro governo, ma ha aggiunto che il governo potrebbe essere ancora meno affidabile di quanto sia pubblicamente evidente.
Il rapporto tra la CIA e l’assassinio di entrambi i fratelli Kennedy – John e sei anni dopo Robert – è discusso da Robert Kennedy jr., che crede che il servizio segreto sia dietro l’uccisione dello zio e del padre. Kennedy è arrivato a sostenere, dopo averlo visitato in carcere, che Siran Siran non è l’assassino di suo padre, dando una versione dettagliata, e perfino in qualche modo personalmente metabolizzata, del giorno di sangue del 1969 che lo rese orfano.
La storia tra la famiglia Kennedy e la CIA ha preso un’ulteriore piega particolare quando nel 2018 il figlio di Rober Kennedy jr., Bob Kennedy III, che è italofono e ha studiato in Italia, ha sposato un’ex analista della CIA.
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Ex ambasciatore americano condannato come spia di Cuba
L’ex ambasciatore statunitense Victor Manuel Rocha è stato condannato a 15 anni di carcere per spionaggio a favore di Cuba. Lo hanno riportato la scorsa settimana i giornali statunitensi, citando documenti del tribunale.
Rocha, nato in Colombia e naturalizzato cittadino statunitense nel 1978, ha lavorato per il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti dal 1981 al 2002, ricoprendo diversi incarichi diplomatici, tra cui quello di vicedirettore principale della Sezione di Interessi degli Stati Uniti a Cuba e successivamente come inviato degli Stati Uniti in Bolivia e Argentina.
Come riportato da Renovatio 21, Rocha era stato arrestato a Miami nel dicembre 2023.
L’ex diplomatico, 73 anni, è accusato di aver partecipato a una raccolta di informazioni di Intelligence contro Washington per conto del governo cubano. L’arresto è avvenuto dopo diversi incontri tra l’ex inviato e un agente sotto copertura dell’FBI che si spacciava per rappresentante della Direzione Generale dell’Intelligence di Cuba. Secondo i documenti del tribunale, durante questi incontri, Rocha si è riferito ripetutamente agli Stati Uniti come «il nemico», lodando il defunto leader cubano Fidel Castro e ammettendo il suo lavoro di spia.
Rocha inizialmente si è dichiarato non colpevole durante un’udienza a febbraio, ma in seguito ha cambiato la sua dichiarazione per evitare un processo.
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Venerdì scorso Rocha si è dichiarato colpevole di due accuse: cospirazione per frodare gli Stati Uniti come agente straniero e agire come agente illegale di un governo straniero senza registrarsi presso le autorità statunitensi. Altri 13 capi d’accusa contro di lui, tra cui menzogna agli investigatori e frode telematica, sono stati ritirati in base al patteggiamento. Oltre a 15 anni di carcere, che, data l’età di Rocha, costituiscono di fatto una condanna all’ergastolo, l’ex diplomatico rischia tre anni di rilascio controllato e una multa di 500.000 dollari.
I pubblici ministeri hanno affermato che, in base al patteggiamento, l’ex diplomatico dovrà condividere con le autorità statunitensi «una valutazione completa e dettagliata del danno commesso».
«L’appello di oggi pone fine a più di quattro decenni di tradimenti e inganni da parte del signor Rocha. Per gran parte della sua vita, il signor Rocha ha vissuto una bugia», ha detto David Newman, un alto funzionario della sicurezza nazionale presso il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, in una conferenza stampa a Miami dopo l’udienza di Rocha.
Commentando le azioni di Rocha, il procuratore generale degli Stati Uniti Merrick Garland le ha descritte come «una delle infiltrazioni di più ampia portata e di più lunga durata da parte di un agente straniero nel governo degli Stati Uniti».
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
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Biden sta per graziare Assange?
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Israele uccide generale iraniano di altissimo grado nell’ambasciata di Damasco. Teheran annuncia vendetta
Il generale di brigata Mohammad Reza Zahedi del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica iraniana (i cosiddetti pasdaran) è stato ucciso in un attacco aereo israeliano su Damasco, capitale della Siria.
L’attacco di ieri ha distrutto un edificio adiacente all’ambasciata iraniana a Damasco, uccidendo almeno sei persone, secondo la Syrian Arab News Agency (SANA), l’agenzia stampa di Stato siriana. I media iraniani hanno identificato l’edificio come il consolato iraniano e la residenza dell’ambasciatore.
L’agenzia di stampa iraniana Tasnim ha identificato Zahedi, un comandante anziano della forza Quds dell’IRGC, come tra i morti. Secondo quanto riferito, anche il suo vice è stato ucciso.
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Secondo un corrispondente della Reuters a Damasco, il consolato è stato «raso al suolo», in quella che è stata descritta come «una sorprendente e apparente escalation del conflitto in Medio Oriente che avrebbe messo Israele contro l’Iran e i suoi alleati».
It’s now confirmed that Abou Mahdi Zahedi, Iran’s top general in Syria and Lebanon was killed along with other IRGC officers in the Israeli airstrike on the Iranian consulate in Damascus. https://t.co/uZo8QDZpo5 pic.twitter.com/AKTyMjw6UR
— Ali Hashem علي هاشم (@alihashem_tv) April 1, 2024
Israele, come suo costume, non ha commentato l’attacco. Lo Stato Ebraico raramente riconosce i suoi attacchi aerei contro la Siria, che Damasco ha ripetutamente denunciato come violazioni della sua sovranità.
L’attacco al consolato è «una violazione di tutte le convenzioni internazionali», ha detto il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian in una chiamata al suo omologo siriano, secondo i media iraniani. Ha aggiunto che Teheran riterrà responsabile Israele. L’ambasciatore iraniano in Siria ha affermato che la risposta sarà «dura», secondo Reuters.
La Forza Quds è il braccio armato dell’Intelligence militare e delle operazioni non convenzionali dell’IRGC. Secondo quanto riferito, Zahedi era responsabile delle sue operazioni in Siria e Libano. Il suo comandante più famoso, il generale Qassem Soleimani, è stato assassinato nel gennaio 2020 da un drone statunitense, mentre era in visita a Baghdad, in Iraq.
Come riportato da Renovatio 21, il presidente Trump, che diede l’ordine, ha affermato di aver ordinato l’operazione militare statunitense in risposta all’Intelligence che affermava che Soleimani stava pianificando un attacco «imminente» contro le forze americane nella capitale irachena. Secondo rivelazioni dello scorso anno dell’ex capo dell’Intelligence israeliana, sarebbe stato lo Stato Ebraico a convincere la Casa Bianca ad uccidere il generale iraniano.
Un attacco al memorale del generale iraniano tre mesi fa aveva causato circa 100 morti.
Un altro comandante della Forza Quds, il generale Razi Mousavi è stato ucciso a Damasco lo scorso dicembre, pure lui in un attacco aereo israeliano non ufficialmente riconosciuto.
Poche ore fa l’Iran ha promesso di reagire contro Israele e gli Stati Uniti in risposta all’attacco aereo in Siria, che ha ucciso un gruppo di alti comandanti di Teheran.
Il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamicaha confermato che sette ufficiali, tra cui i generali di brigata Mohammad Reza Zahedi e Mohammad Hadi Haji Rahimi, sono stati uccisi lunedì nell’attacco aereo contro l’edificio del consolato iraniano a Damasco.
Funzionari in Siria e Iran hanno accusato Israele dell’attacco. «La Repubblica Islamica dell’Iran, pur riservandosi il diritto di prendere contromisure, decide il tipo di reazione e punizione dell’aggressore», ha detto il portavoce del Ministero degli Esteri Nasser Kanaani in una dichiarazione citata dall’agenzia di stampa IRNA.
Il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian ha avvertito su X che lo stretto alleato di Israele, gli Stati Uniti, «deve essere ritenuto responsabile».
A Teheran migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro la distruzione del consolato.
Thousands of Iranians gather in Palestine Square in Tehran, Iran, in protest of the IOF attack on Damascus and in support of the Palestinian people. pic.twitter.com/ZTIsSaNpiE
— The Barracks ☭ (@thebarrackslive) April 1, 2024
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Il governo israeliano ha accusato l’Iran di aver ideato l’attacco mortale del 7 ottobre contro cittadini israeliani, che ha dato il via alla guerra in corso con il gruppo militante palestinese Hamas. Il mese scorso, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno colpito quelli che ritenevano fossero militanti legati all’Iran in Libano.
Teheran si è impegnata a continuare a sostenere Hamas e altri gruppi palestinesi, ma ha insistito sul fatto che Hamas ha deciso di invadere il territorio israeliano da solo. Nel corso di questi mesi Teheran ha arrestato e giustiziato tre presunte spie del Mossad, mentre continuano gli attacchi del proxy iraniano principale, Hezbollah, a Nord dello Stato degli ebrei.
Come riportato da Renovatio 21, negli ultimi due anni oltre a Damasco (bombardata anche in raid diurni) gli aeroporti della capitale e di Aleppo sono ripetutamente colpiti. Nel 2022, la Russia, che ha truppe presenti sul territorio siriano, dopo l’ennesimo raid emise una rara, molto inusuale condanna pubblica degli attacchi israeliani all’aviosuperficie della capitale.
È emerso negli scorsi giorni che le forze armate israeliane utilizzerebbero l’Intelligenza Artificiale negli attacchi aerei.
Come riportato da Renovatio 21, il capo di stato maggiore del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche, Mohammad Reza Naqdi ha dichiarato che gli Stati Uniti e i loro alleati sono «intrappolati» nel Mar Rosso e dovrebbero prepararsi alla chiusura dei corsi d’acqua che si estendono fino alle porte occidentali del Mar Mediterraneo.
Un mese fa Teheran ha accusato lo Stato Ebraico di aver fatto saltare i suoi gasdotti, mentre poco prima Netanyahu aveva pubblicamente dichiarato «stiamo attaccando l’Iran».
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