Geopolitica
Kissinger nella blacklist ucraina. Con Al Bano e Toto Cotugno
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2022/05/Kissingerron.jpg)
Henry Kissinger come Al Bano.
Il famigerato sito web ucraino Myrotvorets ha inserito nella lista nera Henry Kissinger per «partecipazione all’operazione di informazione speciale della Russia contro l’Ucraina».
Il Kissinger, che ha compiuto 99 anni questa settimana, è accusato di «propaganda, ricatto e violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina» a causa del suo discorso al World Economic Forum di Davos.
In quel discorso Kissinger aveva affermato che «i negoziati devono iniziare nei prossimi due mesi prima che creino sconvolgimenti e tensioni che non saranno facilmente superate. Idealmente, la linea di demarcazione dovrebbe essere un ritorno allo status quo ante».
Myrotvorets, il sito con la blacklist dei presunti nemici di Kiev, è «gestito dall’agenzia di intelligence del governo SBU ed è affiliato al Ministero dell’Interno dell’Ucraina» secondo il Wikipedia italiano.
Il sito avrebbe «connessioni» sia con il servizio segreto ucraino SBU che con il ministero dell’Interno, secondo la pagina Wikipedia in tedesco, e sarebbe «presumibilmente curato» dalla SBU e «promosso» dal consigliere del ministro dell’Interno Anton Harashchenko secondo la pagina Wiki in inglese.
Myrotvorets («costruttore di pace») è noto per la pubblicazione di elenchi di proscrizione. Tra gli altri, nell’aprile 2015 hanno pubblicato gli indirizzi di casa dello scrittore ucraino Oles Buzina e dell’ex parlamentare di Rada Oleg Kalashnikov pochi giorni prima del loro assassinio.
Tra i giornalisti e operatori schedati, figura anche il fotoreporter Andrea Rocchelli, ucciso dall’esercito ucraino nel 2014 mentre documentava la guerra del Donbass.
L’agenzia Interfax riporta che nel marzo 2019 alla lista era stato aggiunto anche Al Bano. «Albano Carrisi è stato aggiunto alla sezione del Purgatorio per aver giustificato apertamente l’aggressione della Russia contro l’Ucraina».
Nel mirino delle liste di proscrizione dei deputati ucraini era finito pure Toto Cutugno, anche lui come il Carrisi (e Pupo, e Celentano, e tantissimi altri…) estremamente popolare in Russia e nei Paesi dell’ex URSS.
Secondo quanto riportato, nella lista nera era finito anche l’ex Pink Floyd Roger Waters, già acceso sostenitore della causa palestinese nonché amante della presentatrice israeliana italofona Rula Jebreal. Lo Waters che avrebbe fatto dichiarazioni non gradite a Kiev, che considera come il musicista britannico abbia «attaccato l’integrità territoriale dell’Ucraina e partecipato a tentativi di legalizzare l’annessione della Crimea alla Russia».
Il buon vecchio Kissinger, tifoso della Juventus e Nobel per la Pace accusato di crimini di guerra da Christopher Hitchens, è insomma in buona compagnia, e non escludiamo che alla festa del 99° compleanno abbiano cantato insieme Al Bano, Waters e Cutugno.
Questa guerra, c’è da ammettere, sta producendo davvero strange bedfellows.
Immagine di World Economic Forum via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-NC-SA 2.0)
Cina
La Cina accusa: la NATO trae profitto dal conflitto in Ucraina
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/07/Zhang-Xiagango-YT.jpg)
I Paesi della NATO stanno traendo profitto dal conflitto in Ucraina, ha dichiarato giovedì ai giornalisti il portavoce del ministero della Difesa cinese Zhang Xiaogang.
A Zhang è stato chiesto di commentare la dichiarazione adottata all’inizio di questo mese in un summit della NATO a Washington, che ha etichettato Pechino come «un decisivo facilitatore della guerra della Russia contro l’Ucraina», liquidando il documento come «pieno di bugie e pregiudizi».
«Gli alleati della NATO guidati dagli USA continuano ad alimentare il fuoco e a trarre profitto dalla guerra. La NATO deve riflettere su se stessa, invece di scaricare la colpa sulla Cina», ha detto il Zhang, che ha continuato accusando il blocco atlantico di istigare conflitti in tutto il mondo.
«Dall’Ucraina all’Afghanistan, dall’Iraq alla Libia, ha portato guerra e disastri in queste regioni e nei loro popoli», ha affermato il Zhango, ribadendo che Pechino «promuove attivamente i colloqui di pace» tra Mosca e Kiev.
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Pechino ha ripetutamente respinto le accuse secondo cui sta aiutando Mosca a eludere le sanzioni e sta aiutando l’industria della difesa russa. Nel febbraio 2023, la Cina ha proposto una tabella di marcia in 12 punti per la pace e da allora ha compiuto sforzi per mediare il conflitto durante i successivi incontri con funzionari russi e ucraini.
La Russia ha citato la continua espansione della NATO verso est e la sua cooperazione militare con Kiev come una delle cause profonde del conflitto. Il presidente russo Vladimir Putin ha sottolineato che l’Ucraina deve diventare un paese neutrale e abbandonare il suo piano di entrare nella NATO affinché qualsiasi potenziale negoziato di pace abbia successo.
Il Cremlino ha anche affermato che «inondare» l’Ucraina di armi occidentali porterà solo a un’ulteriore escalation, ma alla fine non fermerà l’esercito russo.
Già poche settimane fa il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Lin Jian aveva ribadito che NATO è una minaccia per la pace e la stabilità globali a causa della sua «radicata mentalità da Guerra Fredda e dei suoi pregiudizi ideologici», affermando che la NATO è un «prodotto della Guerra Fredda e la più grande alleanza militare del mondo».
Nonostante sostenga di essere un’organizzazione regionale e difensiva, il blocco ha continuato a «espandere il suo potere oltre i confini, sfondare le zone di difesa e provocare scontri», aveva quindi aggiunto il Lin in un incontro con la stampa.
Come riportato da Renovatio 21, la NATO per bocca del suo segretario Jens Stoltenberg aveva dichiarato la Cina come il futuro nemico principale dell’Alleanza Atlantica in quanto minaccia alla sua sicurezza e ai suoi valori, qualsiasi cosa queste parole significhino.
La Cina ha ricambiato attaccando apertis verbis la NATO come fonte delle tensioni in Kosovo e mostrando insofferenza per l’inclusione di Giappone e Corea del Sud nella Difesa Cibernetica NATO.
Come riportato da Renovatio 21, la Cina di recente ha attaccato anche il G7, trasformato, secondo il portavoce degli Esteri cinesi Lin, in uno strumento dell’egemonia globale USA.
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Immagine screenshot da YouTube
Geopolitica
«Dobbiamo porre fine alla guerra il prima possibile»: Zelens’kyj incontra il segretario di Stato vaticano Parolin
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Oggi, il Cardinale Segretario di Stato, Pietro #Parolin, ha incontrato il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskyy (@ZelenskyyUa), al quale ha ribadito la vicinanza del Papa e l’impegno a trovare una pace giusta e duratura per la martoriata #Ucraina. pic.twitter.com/I743IfeIt6
— Segreteria di Stato della Santa Sede (@TerzaLoggia) July 23, 2024
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Geopolitica
Il Cremlino ripete: Zelens’kyj non ha nessuna legittimità
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Lo status del leader ucraino Volodymyr Zelens’kyj potrebbe rappresentare un problema quando Mosca e Kiev alla fine accetteranno di tenere colloqui di pace, ha detto ai giornalisti mercoledì il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov. Il presidente russo Vladimir Putin ha messo in discussione la legittimità di Zelensky, sottolineando che il suo mandato è scaduto.
«Il nostro presidente ha ripetutamente affermato che il presidente Zelens’kyj ha sicuramente perso la sua legittimità», ha detto Peskov ai giornalisti.
Come riportato da Renovatio 21, il presidente russo altre volte aveva dichiarato «finita» la legittimità delle attuali autorità ucraine.
Un altro problema che «potrebbe ostacolare seriamente il processo di pace» è il decreto di Zelens’kyj del 2022 che «ha vietato a qualsiasi capo di Stato ucraino di avviare colloqui con il presidente Putin», ha affermato il Peskov.
Il mandato presidenziale di Zelens’kyj è formalmente scaduto il 20 maggio. Si è rifiutato di tenere elezioni a marzo, citando la legge marziale imposta a causa del conflitto con la Russia. Ha sostenuto che il suo mandato era di fatto esteso in conformità con la legge ucraina.
Putin ha dichiarato più volte negli ultimi mesi che un’analisi della Costituzione ucraina e di altre leggi non lascia spazio a un’interpretazione che consentirebbe a Zelensky di rimanere al potere.
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Citando l’articolo 111 della costituzione ucraina, a maggio Putin ha sostenuto che i poteri di Zelens’kyj avrebbero dovuto essere trasferiti al presidente del parlamento ucraino.
Tuttavia, il presidente della Camera Ruslan Stefanchuk ha insistito sul fatto che Zelens’kyj è il legittimo capo dello Stato e che chiunque metta in dubbio la sua legittimità è «un nemico».
Mercoledì mattina, la portavoce del Ministero degli Esteri cinese Mao Ning ha detto ai giornalisti che il Ministro degli Esteri ucraino Dmitry Kuleba ha chiarito durante un viaggio a Pechino di essere «pronto e disposto» a tenere colloqui di pace con Mosca.
La Russia ha risposto dicendo che avrebbe atteso i dettagli sulla posizione ucraina. «Non abbiamo sentito queste dichiarazioni da Kuleba stesso», ha detto Peskov mercoledì, aggiungendo che i negoziati sono preferibili alle ostilità continue.
I negoziati tra Russia e Ucraina si sono interrotti nella primavera del 2022, con ciascuna parte che accusava l’altra di avanzare richieste irrealistiche.
Come riportato da Renovatio 21, a fronte della fine del mandato del presidente di Kiev, l’ex presidente russo Demetrio Medvedev aveva quindi definito Zelens’kyj come «obiettivo legittimo», l’Ucraina è «un classico Stato fallito».
In settimana il Corriere della Sera ha pubblicato un’intervista al sindaco di Kiev, l’ex pugile campione dei pesi massimi Vitaly Klitschko, che ha dichiarato che Zelens’kyj rischia il «suicidio politico».
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Immagine di Number 10 via Flickr pubblicata su licenza CC BY 2.0
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