Connettiti con Renovato 21

Bioetica

Il cuore del maiale transgenico usato per il trapianto era pieno di cocaina. E il trapiantato ha un passato di violento criminale

Pubblicato

il

Come riportato da Renovatio 21un team chirurghi statunitensi ha per la prima volta trapiantato con successo un cuore di maiale geneticamente modificato in un essere umano vivente, un momento considerato «rivoluzionario» nella storia della medicina.

 

Si trattava un maiale «umanizzato» con la bioingegneria, di modo da rendere i suoi organi più compatibili con il ricevente umano.

 

Per far battere il cuore del maiale geneticamente modificato durante la lunga operazione, i chirurghi hanno usato un cocktail di droga con un ingrediente molto conosciuto: la cocaina. Lo riporta la testata Vice, che quando si parla di droghe è spesso sul pezzo, intitolato «Il dottore musulmano dietro il primo trapianto di cuore da maiale a uomo a base di cocaina».

Per far battere il cuore del maiale geneticamente modificato durante la lunga operazione, i chirurghi hanno usato un cocktail di droga con un ingrediente molto conosciuto: la cocaina

 

La cocaina è stata iniettata nel cuore per prolungarne la longevità, è stato detto.

 

«Quando non utilizzavamo questa soluzione, ottenevamo fallimenti entro 48 ore», ha spiegato Muhammad Mohiuddin considerato tra i messimi chirurghi di xenotrapianti al mondo. «Ma quando abbiamo iniziato a usarla e a infondere nel cuore questa soluzione, il cuore si è conservato bene e ha iniziato a battere molto bene».

 

«È come un trapianto da uomo a uomo, in cui devi ancora usare droghe ma sai che puoi controllarlo», ha dichiarato Mohiuddin a Vice. «Se non lo avessimo fatto, il rigetto sarebbe avvenuto in pochi minuti e l’organo diviene inutilizzabile».

 

Il cocktail, sviluppato dalla farmaceutica svedese XVIVO, include una serie di altri ingredienti tra cui cortisolo e adrenalina.

 

La cocaina usata per drogare il cuore del maiale OGM non deve aver avuto un piccolo ruolo, se i chirurghi hanno dovuto chiedere ed ottenere il permesso dalla Drug Enforcement Administration (DEA), l’ente antidroga del governo USA.

Il ricevente aveva una violenta storia criminale alle spalle: l’uomo aveva ripetutamente accoltellato un 22enne

 

L’operazione aveva giorni fa sollevato altre controversie di carattere etico.

 

Era infatti emerso che il ricevente aveva una violenta storia criminale alle spalle: l’uomo aveva ripetutamente accoltellato un 22enne, sulle cui ginocchia si era seduta la moglie del trapiantato. Ne risultarono multiple coltellate alla schiena dello sventurato giovane. L’uomo fu quindi condannato a 10 anni di prigione.

 

L’accoltellato, invece, rimase paralizzato, e un suo fratello, nella tragedia famigliare, finì in una depressione suicida.

 

La sorella dell’uomo accoltellato, morto nel 2007 a 40 anni, ha affermato di ritenere che l’aggressore del fratello non fosse degno dell’intervento chirurgico.

 

Il team del trapianto ha affermato che il passato criminale di una persona non potrebbe mai essere motivo di rifiuto del trattamento medica

Tuttavia, riporta la BBC, il team del trapianto ha affermato che il passato criminale di una persona non potrebbe mai essere motivo di rifiuto del trattamento medica.

 

Ora, cercate di far quadrare questa affermazione con i rifiuti di cure mediche (non solo i trapianti) ai non vaccinati – persino nel caso in cui non a essere vaccinati siano i genitori, e che il paziente sia un bambino di 3 anni.

 

Provate a pensarci: attualmente il diritto alle cure di un non vaccinato, ovunque nel mondo, vale meno di qualsiasi criminale. I non sierizzati, secondo l’idea che oramai è patrimonio pubblico, sono un peso per la società, oltre che essere moralmente riprovevoli, quindi è giusto che si paghino le cure, o che siano loro negate, in caso.

 

L’uomo trapiantato aveva magari «saldato» il suo debito con la giustizia – con la famiglia dell’accoltellato, a quanto dice il New York Times, no, dei 3,4 milioni di danni non hanno visto nulla  – ma l’idea che ci ronza è quella che hanno tanti cittadini.

Provate a pensarci: attualmente il diritto alle cure di un non vaccinato, ovunque nel mondo, vale meno di qualsiasi criminale

 

Per citare Mons. Viganò:

 

«Mentre eravate impegnati a multare l’anziana disabile o lo studente senza mascherina; mentre disperdevate la folla dei manifestanti con gli idranti e gli operai licenziati con i manganelli, i criminali erano deliberatamente lasciati liberi di rubare, aggredire, violentare gli Italiani».

 

Questo perché, nello spirito del tempo pandemico, il vero criminale è il no vax. Più criminale dei criminali, verso i quali si applicano la Costituzione e lo stato di diritto negato ai non vaccinati.

 

 

 

Continua a leggere

Bioetica

Medico argentino incarcerato per essersi rifiutato di praticare un aborto

Pubblicato

il

Da

Il medico argentino Leandro Rodriguez ha trascorso un anno e due mesi in prigione, pena inflittagli per essersi rifiutato di praticare un aborto. È nuovamente autorizzato a esercitare la professione di medico, sebbene gli fosse stata anche interdetta per due anni e quattro mesi, periodo terminato il 30 gennaio.

 

Il dottor Rodriguez è stato intervistato da EWTN News e ha spiegato le origini della sua condanna: «iel 2017 ho lavorato presso l’ospedale pubblico nella città di Cipolletti, in Patagonia; ho ricevuto una paziente in cattive condizioni generali a causa di una gravidanza avanzata; era in corso un processo di parto prematuro, che ho deciso di interrompere, e migliorare lo stato di salute della paziente».

 

«Questa decisione è stata interpretata dai tribunali, o dal potere giudiziario della provincia di Río Negro, come un ostacolo al desiderio della paziente di interrompere la gravidanza, e per questo sono stato condannato nel 2019, e questa sentenza è appena stata scontata», ha spiegato.

 

Il medico ha descritto questa esperienza come «molto significativa». Secondo lui si tratta di «una sorta di esempio di ciò che può accadere se non ci si sottomette alle decisioni arbitrarie dei poteri in carica».

 

Spiega inoltre che questo lo ha portato ad «una situazione di maggiore impegno per la cura della vita, la tutela della vita del nascituro, la tutela della donna». A questo proposito ha evidenziato la situazione della paziente che in questo caso è stata considerata dal sistema giudiziario come la persona lesa.

Sostieni Renovatio 21

Poiché era stata vittima di stupro, la sua storia è stata ampiamente pubblicizzata dalla stampa locale, dove è stata presentata come la principale vittima di questa situazione. Tuttavia, una volta terminato il processo ed emessa la sentenza, questa donna è stata dimenticata e nessuno si è preoccupata del suo benessere. Ed è stata costretta a cercare aiuto da sola per sopravvivere.

 

Tali eventi dimostrano chiaramente «che gli argomenti avanzati all’epoca, secondo i quali si trattava di proteggere le donne, erano assolutamente falsi».

 

«L’unica cosa che hanno cercato di fare – prosegue il medico – è distruggere la vita di un bambino che tra poco avrà 7 anni, che è felice, che ha una famiglia adottiva che si prende cura di lui e che gli offre la possibilità di futuro che ognuno di noi merita, e non hanno potuto lottare contro questo», dice.

 

E prosegue: «Il bambino è vivo, la donna che è stata vittima di tutto questo sta bene, gode di buona salute, quindi sotto questo aspetto sono felice perché ha trionfato la vita, ha trionfato la verità, al di là delle ingiustizie subite».

 

Per quanto riguarda il suo futuro e la sua carriera, il dottor Rodriguez conferma che continuerà a lavorare nel settore privato, perché «è difficile per me tornare negli ospedali pubblici». Ha riaffermato la sua posizione pro-vita, assicurando che se si fosse trovato in una situazione come quella che ha portato al processo, avrebbe agito di nuovo allo stesso modo.

 

«Quando sono stato condannato, e anche prima che lo fossi, la gente si aspettava da me una sorta di pentimento o un altro messaggio», ricorda. «Ma il messaggio è lo stesso, e con sempre più convinzione: la vita va difesa, non è in discussione», dice ai medici: «È il momento di affermare le nostre convinzioni, le nostre convinzioni morali, non è una cosa negoziabile».

 

(…)

 

Articolo previamente apparso su FSSPX.news.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine di Arcibel via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
 

 

Continua a leggere

Bioetica

Azienda americana pubblicizza kit per il furto di sperma

Pubblicato

il

Da

Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.   Un’azienda del Texas che commercializza il suo «kit per l’inseminazione domestica» sui social media incoraggia le donne a utilizzare lo sperma del preservativo usato dal partner per rimanere incinta senza il suo permesso.   Secondo un articolo del New York Post, la società MakeAMom avrebbe pubblicizzato il suo kit da 250 dollari per il «furto dello sperma» come un modo per aggirare le leggi negli Stati Uniti che rendono illegale fare buchi nei preservativi all’insaputa di entrambi i partecipanti.   Uno dei suoi annunci su X sottolinea che mentre fare dei buchi nei preservativi all’insaputa di entrambi i partner sessuali è illegale nella maggior parte degli Stati, «rubare il preservativo a sua insaputa» «non è illegale in nessuno stato».   La pubblicità del prodotto su X rasenta l’oscenità.   «Una donna ruba silenziosamente un preservativo dalla spazzatura per eseguire l’inseminazione domestica mentre il suo partner dorme nell’altra stanza. Cosa ne pensi di questo? È legale? Dovrà ancora il mantenimento dei figli?» dice un post su X. Un altro dice: «Devo dirgli che è suo figlio?» e «Non hai bisogno del suo permesso per rimanere incinta».

Sostieni Renovatio 21

Gli annunci sono stati ripresi dalla giornalista investigativa Samantha Cole, della cooperativa giornalistica di notizie tecnologiche 404Media. Ha scoperto che le credenziali di MakeAMom erano altamente sospette. Interrogato sulla sua etica, l’apparente CEO dell’azienda ha risposto:    «Sembra che ci sia stato un grave malinteso riguardo ai nostri contenuti di marketing e all’etica della nostra azienda. Ci assumiamo la piena responsabilità per questo e stiamo attualmente rivedendo le nostre strategie pubblicitarie per garantire che riflettano il nostro impegno verso pratiche etiche».   «La nostra intenzione è sempre stata quella di dare potere alle persone nel loro viaggio verso la genitorialità, ma non a scapito del consenso e dell’integrità morale».   La FDA ha approvato un paio di altri kit per l’inseminazione domestica, ma non quello di MakeAMom.    Michael Cook   Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine su licenza Envato
Continua a leggere

Bioetica

Biden fa il segno della croce durante una manifestazione a sostegno dell’aborto

Pubblicato

il

Da

Il presidente americano Joe Biden, ad un evento politico in Florida, si è fatto il segno della croce quando la signora con lui sul palco, la presidente del Partito Democratico della Florida, si è espressa a favore dell’aborto. Lo riporta Modernity News.

 

La vicenda ha generato sconvolto tra la comunità cristiana internazionale.

 

La candidata governativa fallita Nikki Fried stava sollecitando la rielezione di Biden quando ha fatto commenti su Ron DeSantis e Donald Trump che spingevano per maggiori restrizioni sull’aborto.

 

La prossima settimana in Florida entrerà in vigore un divieto di aborto di sei settimane, e questo sarebbe uno dei motivi per cui Biden si è fermato nello Stato. La Fried aveva dichiarato la scorsa settimana che Biden sa che deve trascorrere del tempo in Florida per dimostrare quanto le cose siano diventate «estreme» sotto DeSantis. «Capisci che se dobbiamo combattere contro l’estremismo dei repubblicani MAGA, devi venire al ventre della bestia».

Sostieni Renovatio 21

Mentre Biden era al suo fianco, la Fried ha dichiarato che «Ron DeSantis sentiva di dover candidarsi alla presidenza, quindi quindici settimane non erano sufficienti, dovevamo arrivare a sei settimane», sottolineando la sua opposizione alla legge sull’aborto.

 

È a questo punto che Biden, sulla carta secondo presidente «cattolico» della storia USA (e forse l’unico, che nonostante gli acciacchi, porterà al termine mandato: il primo è stato JFK e sappiamo come è andata a finire) si è fatto il segno della croce.

 


La reazione della rete è stata immediata, con commenti che davano del «vile» al vegliardo del Delaware. «Biden, l’autodefinito “cattolico devoto”, fa il segno della croce a sostegno del desiderio di questa donna di uccidere i bambini fino ai 3 mesi di gravidanza» scrive Buck Sexton. «Totalmente malvagio e sacrilego» ha twittato LifeNews. «Davvero da vomitare. Disgustoso. Insulto. Blasfemo» hanno scritto ancora su Twitter. Ancora: «Joe Biden si fa il segno della croce mentre promuove l’aborto! Questo è il male!».

 

Il fatto è avvenuto a pochi giorni dalla sostituzione della Pasqua della Casa Bianca con la giornata mondiale di visibilità trans.

 

La Fried, già Commissario per l’Agricoltura della Florida, grande sostenitrice dell’aborto, è anche esplicita riguardo alla sua pratica del giudaismo. Mentre era al liceo, partecipava al B’nai B’rith, la famigerata organizzazione ebraica. La donna ha preso anche attivamente in considerazione l’idea di fare aliya – cioè di andare a vivere in Israele –e di unirsi alle forze di difesa israeliane.

 

Dopo la sua elezione a commissario per l’agricoltura, Fried ha prestato giuramento utilizzando la prima Bibbia ebraica pubblicata negli Stati Uniti.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


 

Continua a leggere

Più popolari