Terrorismo
Hanno sparato al primo ministro slovacco Fico, nemico di obbligo vaccinale, aiuti all’Ucraina e Trattato Pandemico OMS

Il primo ministro slovacco Robert Fico è stato ferito oggi mentre si trovava nella città di Handlova. Diversi colpi sono stati sparati contro il premier recentemente eletto mentre salutava il pubblico dopo una riunione del governo.
I media locali descrivono le sue condizioni come «gravi» e «in pericolo di vita». Un post sulla pagina Facebook di Fico avverte che «le prossime ore saranno critiche».
Il primo ministro è stato trasportato in un ospedale di Banska Bystrica, una piccola città nel centro del Paese, perché ci sarebbe voluto troppo tempo per raggiungere Bratislava, si legge nella nota. Un funzionario del partito di Fico SMER (Direzione – Socialdemocrazia) ha detto ai media che il primo ministro è stato colpito all’addome ed è ora sottoposto a un intervento chirurgico.
BREAKING: The Prime Minister of Slovakia, Robert Fico, has just been shot in public.
This comes only days after Fico formally & publicly rejected The WHO Global Pandemic Accord. pic.twitter.com/cQKmmJKb4c
— Pubity (@pubity) May 15, 2024
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La sparatoria è avvenuta mentre Fico stringeva la mano a membri del pubblico fuori da un edificio governativo. Il sospetto uomo armato è stato arrestato sul posto, secondo l’agenzia di stampa statale TASR.
Il presunto attentatore – che secondo i rapporti sarebbe uno slovacco in età pensionabile – è stato arrestato sul posto, ha riferito l’agenzia di stampa statale TASR. Le riprese video mostrano presumibilmente gli agenti che immobilizzano l’aggressore a terra dopo l’incidente. Secondo voci non confermate che corrono in rete si tratterebbe di un affiliato ad un partito di opposizione.
La presidente Zuzana Caputova ha condannato l’attacco «brutale e sconsiderato» a Fico e ha augurato al primo ministro «molta forza in questo momento critico».
Fico è entrato in carica nell’ottobre 2023, dopo aver servito due incarichi come primo ministro, dal 2006 al 2010 e dal 2012 al 2018. Fico ha immediatamente interrotto la politica di aiuti militari del precedente governo all’Ucraina e ha chiesto una soluzione negoziata tra Mosca e Kiev. La sua posizione neutrale sul conflitto lo ha visto scontrarsi con Bruxelles e con figure filo-occidentali in Slovacchia come proprio la Caputova.
Dopo essere stato eletto nel settembre dello scorso anno, il Fico, un aperto critico dell’approccio occidentale al conflitto ucraino, ha bloccato gli aiuti militari della Slovacchia a Kiev. «Il mio popolo ha problemi più grandi dell’Ucraina» aveva dichiarato la sera della sua vittoria elettorale, mantenendo la posizione sulla cessazione della fornitura di armi mortali agli ucraini.
In una dichiarazione video sui social media il mese scorso, si è anche impegnato a non inviare truppe slovacche in Ucraina, anche se questo gli costerà la carica di primo ministro.
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Come riportato da Renovatio 21, Fico la settimana passata, dopo aver letto un «documento riservato», aveva denunciato in una dichiarazione TV l’impiego di truppe NATO in Ucraina. Bratislava il mese scorso ha posto il suo rifiuto all’ingresso di Kiev nella NATO e riaperto alla cooperazione culturale con la Russia.
Due mesi fa Fico aveva dichiarato che l’Italia avrebbe ritirato il suo sistema di difesa aerea SAMP-T dalla Slovacchia.
Come riportato da Renovatio 21, il premier slovacco aveva ordinato a inizio anno un’indagine sulla risposta al COVID-19 e sui vaccini, con occhio di riguardo agli oltre 21.000 morti in eccesso registrati nel Paese dal 2020.
I politici slovacchi pochi mesi fa avevano accusato il Trattato Pandemico OMS di essere uno sforzo «globalista» per indebolire le sovranità nazionali. Lo stesso Fico aveva personalmente tuonato più volte contro l’Accordo politico-sanitario mondialista.
In un video che sta potentemente circolando in rete lo si vede discutere apertamente la sua opposizione ad un aumentato ruolo dell’OMS e riguardo alla tematica dei sieri sperimentali.
???????????? Slovakia REJECT The WHO proposed Pandemic Accord ‼️
Only last week Prime Minister of Slovakia Robert Fico gave this speech:-
“I also clearly declare that we (Slovakia Democratic Party) WILL NOT support strengthening the Powers of the World Health Organisation”
“One study… pic.twitter.com/AiamzEZR8o
— Concerned Citizen (@BGatesIsaPyscho) May 15, 2024
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Fico non faceva davvero mistero delle sue posizioni.
«Se qualcuno aveva un’altra opinione sui vaccini COVID diventava molto pericoloso per la società, i media scrivevano apertamente, e cito: “ogni non vaccinato dovrebbe grugnire nel dolore come un maiale”. In più, uso della forza se qualcuno rigetta la “politica della siringa”. E oggi salta fuori che la nostra politica di libertà sulle passate vaccinazioni e sulle misure di governo per combattere il COVID, grandemente in violazione dei diretti umani, era corretta e giustificata».
«Uno studio dopo l’altro conferma le scandalose conseguenze della vaccinazione di massa con vaccini sperimentali non testati»
«Dichiaro inoltre molto chiaramente che il partito SMER non sosterrà il rafforzamento dei poteri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità a spese degli Stati sovrani nel gestire la lotta alle pandemie» tuonava il Fico tra gli applausi.
«Dirò anche che tale idiozia può essere stata solo inventata da avide compagnie farmaceutiche, che hanno iniziato a percepire l’opposizione di certi governi contro la vaccinazione obbligatoria».
«Secondo la Costituzione della Repubblica Slovacca, la validità di tale accordo internazionale a favore dell’OMS richiede il consenso del Consiglio Nazionale della Repubblica Slovacca, e io non credo che i partiti politici della Slovacchia sovrana possano esprimere tale approvazione».
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Immagine screenshot da Twitter
Terrorismo
Due membri del personale dell’ambasciata israeliana uccisi a colpi d’arma da fuoco fuori dal Museo ebraico di Washington

Washington, D.C. – developing story, active shooter involvement outside The Capital Jewish Museum. 10:36 PM — details to come. @alanhenney pic.twitter.com/wdAPzQLRPQ
— Anthony Peltier (@_anthonypeltier) May 22, 2025
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Persecuzioni
Pasqua insanguinata in Nigeria

Dal 29 aprile 2025, si è appreso di più sui terribili massacri di circa 200 cristiani da parte dei pastori musulmani Fulani, avvenuti durante l’ultimo triduo pasquale in due stati della Nigeria centrale.
«Giovedì nero». Così Padre Moses Aondoanenge Igba ricorderà il Giovedì Santo del 2025, un giorno caro agli africani che normalmente avrebbe dovuto essere segnato dalla gioia dell’istituzione del sacerdozio e dell’Eucaristia. Quel giorno e il Venerdì Santo successivo sono stati perpetrati metodicamente degli »omicidi pianificati».
«È stato un massacro di massa, solo quel giorno furono uccise settanta persone. Dopo l’attacco, le famiglie iniziarono a cercare i loro cari: cercarono tra i cespugli e scoprirono i corpi con l’odore di cadaveri in putrefazione», spiega il sacerdote sconvolto.
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Padre Igba, 61 anni, testimone degli eventi da lui descritti ad ACI Africa circa dieci giorni dopo gli eventi, ha raccontato di essersi fermato sotto un albero, in mezzo al caos, per guidare i parrocchiani terrorizzati verso un rifugio dietro la canonica. «Quando i proiettili volavano sopra la chiesa, io ero lì, a dare indicazioni a coloro che correvano verso la parrocchia», confida.
Nonostante gli avvertimenti di quanti temevano per la sua incolumità, ha scelto di restare un «faro di speranza» per la sua comunità: una scelta che illustra il ruolo cruciale svolto dal clero cattolico nel contesto della crisi che sta vivendo la Nigeria, lontano dai riflettori mediatici puntati sulla guerra in Ucraina o sull’elezione del prossimo papa.
Per il sacerdote, gli orrori a cui aveva assistito erano opera di pastori Fulani, da tempo convertiti alla causa dell’islamismo radicale, in una posizione in cui etnia e religione rimangono strettamente legate: «Non dimenticate il loro programma di islamizzazione. Mi chiedo perché questi omicidi avvengano sempre durante le festività cristiane?»
«Che sia Natale o Pasqua, vengono e interrompono le nostre celebrazioni». E il sacerdote indica un’ideologia di conquista: «È più che terrorismo; è un’occupazione graduale del territorio e un’ondata di islamizzazione», ritiene.
Gli attacchi, attribuiti ai pastori Fulani, fanno parte di un conflitto complesso che lacera la Nigeria da anni. Le tensioni tra i pastori nomadi, per lo più musulmani, e gli agricoltori cristiani sedentari sono esacerbate dalla competizione per l’accesso all’acqua e ai terreni agricoli. Queste rivalità, spesso alimentate da dinamiche etniche e religiose, sono costate migliaia di vite nel corso dei decenni.
Il sacerdote sottolinea un’altra dimensione del problema: l’ incapacità del governo nigeriano di fermare questa spirale di violenza. Denuncia i “doppi standard ” nella gestione degli sforzi di autodifesa delle comunità locali.
«Le comunità che cercano di armarsi per proteggersi vengono spesso etichettate come criminali», spiega, evidenziando uno squilibrio evidente nell’accesso ai mezzi di protezione. Gli aggressori, dotati di armi moderne, hanno una potenza di fuoco molto maggiore rispetto agli abitanti del villaggio, spesso ridotti a mezzi rudimentali.
Fr. Igba non è il solo a criticare l’inazione del governo. Anche il vescovo Matthew Hassan Kukah di Sokoto ha parlato alla stampa della mancanza di una strategia globale per combattere il terrorismo dopo una serie di attacchi che hanno causato la morte di circa 200 cristiani in una settimana, tra cui un massacro la domenica delle Palme.
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Per prevenire ulteriori abusi che stanno diventando all’ordine del giorno nel Paese, padre Igba suggerisce che i principali seminari nigeriani integrino corsi di formazione sulle tattiche di sopravvivenza e sulla gestione delle crisi per preparare al meglio i futuri sacerdoti ad affrontare tali situazioni.
Per il nuovo papa Leone XIV, i massacri della Settimana Santa del 2025 in Nigeria sono un duro monito delle sfide che la Chiesa deve affrontare in molti Paesi in cui l’Islam politico cerca di imporsi con ogni mezzo necessario.
Contro questo tipo di flagello e per restituire fiducia ai cattolici nigeriani, il Romano Pontefice dovrà trovare le parole piene di fede del Pastore comune che le comunità cristiane spesso disorientate attendono.
Articolo previamente apparso su FSSPX.News
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Terrorismo
Putin a Trump: sventati piani terroristici ucraini vicino al Cremlino

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