Alimentazione
Gran Bretagna, milioni di cittadini alla fame
Una persona su sette nel Regno Unito ha dovuto affrontare la fame l’anno scorso a causa della mancanza di denaro, ha rivelato mercoledì una ricerca dell’ente di beneficenza della banca alimentare Trussell Trust.
Il sondaggio ha affermato che ciò equivale a circa 11,3 milioni di persone, che è più del doppio della popolazione scozzese. Le minoranze etniche, i disabili e gli assistenti sono stati tra i più colpiti, con i ricercatori che collegano l’insicurezza alimentare alla crisi del costo della vita nel Regno Unito che mostra pochi segni di cedimento.
Il Trussell Trust gestisce più di 1.200 banche alimentari attraverso la sua rete, che rappresentano circa i due terzi del totale del Regno Unito. L’ente di beneficenza ha affermato di aver fornito un record di 3 milioni di pacchi alimentari nell’anno fino a marzo, un aumento del 37% e più del doppio della quantità consegnata cinque anni fa. Ha aggiunto che le ultime scoperte erano «solo la punta dell’iceberg».
Circa il 7% della popolazione britannica ha ricevuto sostegno alimentare di beneficenza nell’anno fino alla metà del 2022, mentre il 71% delle persone che affrontano carenze alimentari ha dichiarato di non aver ancora avuto accesso a tale sostegno.
«I banchi alimentari non sono la risposta quando le persone sono prive dell’essenziale in una delle economie più ricche del mondo. Abbiamo bisogno di un sistema di sicurezza sociale che fornisca protezione e dignità alle persone per coprire i propri beni essenziali, come cibo e bollette», ha affermato Emma Revie, amministratore delegato di Trussell Trust.
Le famiglie britanniche stanno affrontando la più grande riduzione del tenore di vita in due anni da quando sono iniziate le registrazioni negli anni ’50, poiché l’inflazione vertiginosa erode la crescita salariale per i lavoratori in quasi tutti i settori dell’economia.
«Questa costante traiettoria verso l’alto rivela che sono le debolezze del sistema di sicurezza sociale a guidare il fabbisogno delle banche alimentari, piuttosto che solo la pandemia o la crisi del costo della vita», afferma il rapporto.
L’inflazione alimentare nella sesta economia mondiale era del 18,3% a maggio e del 14,6% a giugno, secondo i dati ufficiali più recenti.
La crescita dei prezzi al consumo in Gran Bretagna rimane costantemente elevata nonostante gli sforzi del governo per domare l’inflazione, con funzionari e sindacati che accusano i supermercati di «avidità» e di affarismo a spese dei consumatori.
Come riportato da Renovatio 21, lo scorso mese è emerso che anche personale militare britannico si sta rivolgendo ai banchi alimentari, i cui numeri, secondo uno studio pubblicato quattro mesi fa, sono andati alle stelle.
In questi mesi anche altre organizzazioni hanno rivelato che parte della popolazione britannica sta saltando i pasti, con impennata colossale del numero di cittadini che si rivolge ai banchi alimentari per nutrirsi.
A febbraio si era scatenata in Gran Bretagna quella che è stata definita come la «crisi dell’insalata», con le grandi catene di supermercati a imporre limiti sull’acquisto al consumatore su pomodori, cetrioli e peperoni.
L’intera filiera alimentare britannica è stata colpita dalle sanzioni antirusse. Interi impianti di produzione di fertilizzanti sono stati chiusi nel Paese, e non solo, a causa della crisi di materie prime che ha colpito il settore con la guerra ucraina, peraltro fortemente spinta da Londra.
In questo contesto, le osservazioni del capo economista della Banca d’Inghilterra Huw Pill sono uno scandalo: ha affermato che le famiglie e le imprese britanniche devono «accettare di essere più povere» e dovrebbero smetterla di chiedere aumenti salariali che sono state, come ha affermato, la causa principale di spingere i prezzi più in alto.
Diversi segni lasciano pensare che il Regno stia regredendo a una condizione dickensiane, con fame, «povertà energetica» e un agghiacciante aumento della prostituzione.
È di puro realismo sociale il canto dei tifosi del Liverpool prima della fastosa incoronazione di Re Carlo: «f*****o la famiglia reale, date da mangiare i poveri»!
“F#%k the Royal Family, Feed the Poor.”
Liverpool fans at Anfield on the day of King Charles’ coronation.
— Men in Blazers (@MenInBlazers) May 6, 2023
Alimentazione
L’attrice Eva Mendes annuncia il boicottaggio di Kellogg’s per gli ingredienti «vietati in altri Paesi»
L’attrice Eva Mendes ha dichiarato che boicotterà il grande produttore di cereali Kellogg’s, sostenendo che i cereali con cui è cresciuta sono pieni di ingredienti chimici vietati in altri Paesi.
In un post su Instagram pubblicato martedì, la star di Hollywood ha attribuito al personaggio internet Vani Hari detta «Food Babe» il merito di aver contribuito a far conoscere la presenza di coloranti alimentari nocivi nelle scorte alimentari americane e, cosa allarmante, nei cereali per la colazione dei bambini.
«Sono cresciuta a cereali. Li adoro ancora, ma non mangerò più @kelloggsus dopo aver scoperto che molti degli ingredienti che usano qui negli Stati Uniti sono VIETATI in altri paesi. Perché? Perché sono dannosi per i bambini», ha scritto martedì l’attrice nota per essere anche la moglie e la madre dei figli del divo Ryan Gosling.
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«Grazie a @thefoodbabe per aver contribuito a portare alla luce questo problema e per aver chiesto che [la Kellogg’s] rimuova per noi questi coloranti alimentari artificiali dannosi, proprio come fanno in altri Paesi», ha aggiunto la bellissima 50enne Eva.
La Mendes, il cui account vanta 6,6 milioni di follower, ha anche pubblicato un’immagine che illustra come una versione canadese di «Froot Loops» ometta i coloranti alimentari Rosso 40, Giallo 5, Blu 1 e Giallo 6, alcuni dei quali hanno dimostrato di causare il cancro nei topi da laboratorio.
La stella hollywoodiana ha inoltre pubblicato un volantino che pubblicizzava una manifestazione che si sarebbe tenuta all’esterno della sede centrale della Kellogg’s a Battle Creek, nel Michigan.
Il personaggio noto come «Food Babe» è apparsa la scorsa settimana a una tavola rotonda ospitata dal senatore repubblicano wisconsino Ron Johnso, dove ha criticato i regolatori statunitensi per aver permesso la vendita di questi alimenti negli Stati Uniti, nonostante contengano ingredienti nocivi che sono vietati in Europa.
«Il nostro governo sta permettendo alle aziende alimentari statunitensi di servire ai cittadini americani ingredienti nocivi che sono vietati o fortemente regolamentati in altri paesi», ha affermato «Food Babe» Hari.
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«Ancora peggio, le aziende alimentari americane vendono all’estero gli stessi identici prodotti senza queste sostanze chimiche, ma scelgono di continuare a servirci la versione più tossica qui», ha affermato, aggiungendo: «è antiamericano».
La sostenitrice convinta del cibo sano ha continuato spiegando come numerosi prodotti alimentari popolari negli Stati Uniti differiscano dalle loro controparti nel Regno Unito, tra cui le patatine fritte di McDonald’s, che, ha sottolineato, contengono 11 ingredienti, tra cui la formaldeide, negli Stati Uniti, rispetto ai tre ingredienti in Europa.
American food companies are making a fool out of us. They are knowingly poisoning us. It’s time for this to stop. Our movement is growing like I have never seen before. It’s going to be historic! This is a clip from my Senate testimony in Washington DC yesterday, watch the whole… pic.twitter.com/FrZRAV5Op2
— Vani Hari (@thefoodbabe) September 24, 2024
«Questi sono gli Skittles. Notate la lunga lista di differenze negli ingredienti», ha detto indicando un grafico. «10 coloranti artificiali nella versione statunitense e biossido di titanio. Questo ingrediente è vietato in Europa perché può causare danni al DNA. I coloranti artificiali sono ricavati dal petrolio e i prodotti che li contengono richiedono un’etichetta di avvertenza in Europa. E sono stati collegati al cancro e a disturbi del sistema immunitario».
La questione delle sostanze chimiche tossiche nella filiera alimentare americana è stata portata alla ribalta anche dall’ex candidato indipendente alla presidenza Robert F. Kennedy, Jr., che ha denunciato i pericoli degli alimenti ultra-processati e degli oli di semi e di recente si è alleato con l’ex presidente Donald Trump per proclamare un programma «Make America Healthy Again», «rendi l’America di nuovo in salute».
Come riportato da Renovatio 21, l’origine dei gustosi cereali che costituiscono la prima colazione per tante persone nel mondo è piuttosto particolare, e si intreccia con un grande flagello che ancora si abbatte sulla società americana e su alcune intoccabili minoranze anche in Italia: la circoncisione.
John Harvey Kellogg (1852-1943) era un dottore nutrizionista americano, oltre che un imprenditore di successo e un gran cultore dell’eugenetica, con un pensiero fisso: quello della riduzione della masturbazione presso la popolazione maschile, per la quale arrivò a raccomandare, come rimedio a lungo termine, il taglio del prepuzio ai bambini.
Tuttavia, secondo quanto ricordato, anche i cereali da lui commerciati avevano in teoria lo stesso scopo: erano sostanze che riteneva «anafrodisiache» e che quindi andavano impiegate in massa per scoraggiare l’onanismo.
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Il Kelloggo, che godeva di una certa influenza presso la società statunitense del tempo, era convinto sostenitore anche del vestirsi di bianco e dei clisteri, da praticare soprattutto se si erano assorbiti veleni come tè, caffè, cioccolato. L’inventore dei cereali inoltre scoraggiava il mescolarsi tra le razze: a fine carriera si dedicò alla creazione di una «Race Betterment Foundation, («Fondazione per il miglioramento della razza»), che propalava pure eugenetica razzista americana (registri genetici, sterilizzazioni delle «persone mentalmente difettose»), di quella che poi piacque assai a Hitler, che – cosa poco nota – prese alcune leggi degli Stati americani come suo modello per la Germania nazionalsocialista.
Insomma: gratta Big Pharma, e il lettore trova lui sai cosa. Ora abbiamo capito che gratta Big Food (o Big Ag), e ci trovi… forse le stesse cose.
La battaglia del Kennedy, e di tutte le Eve Mendes e Food Babes al seguito, è quindi davvero una crociata fondamentale per l’umanità.
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Immagine di Santana10515 via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Alimentazione
La Corea del Sud risarcirà gli allevatori per la fine della carne di cane
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Trump breaks internet with viral “They’re eating the dogs. They’re eating the cats” remix trend taking over TikTok 🤣
Unstoppable. pic.twitter.com/buZvDLdssA — Benny Johnson (@bennyjohnson) September 12, 2024
In Springfield, they’re eating the dogs, they’re eating the cats. They’re eating the pets of the people who live there. Featuring a special appearance by @catturd2 and @cb_doge. pic.twitter.com/NX2KzN9aL0
— Jewels Jones ® (@JewelsJonesLive) September 28, 2024
They’re eating the DOGS! They’re eating the CATS!🎯🤣 pic.twitter.com/OtAioVIh72
— FreedomToons (@Freedom_Toons) September 17, 2024
They’re Eating The Dogs, They’re Eating The Cats.
– Donald Trump pic.twitter.com/E9q5SwgLRt — MonoNeon (@MonoNeon) September 11, 2024
«They’re eating the dog / they’re eating the cats».“they’re eating the dogs, they’re eating the cats” 🗣️🗣️🗣️ pic.twitter.com/vPZ6p1Pgii
— 𝘈𝘣𝘩𝘪 🎀 (@torturedabhi) September 20, 2024
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Alimentazione
Azienda di carne sintetica riceve 1,48 milioni di dollari dal Pentagono
Un’azienda che produce carne finta ha ottenuto quasi 1,5 milioni di dollari dal Dipartimento della Difesa dell’amministrazioneBiden-Harris.
«Alla Better Meat Company, con sede a West Sacramento, California, sono stati assegnati 1,48 milioni di dollari per progettare un impianto di bioproduzione per ingredienti micoproteici che siano stabili a temperatura ambiente, abbiano un alto contenuto di proteine e fibre e possano essere disidratati», ha annunciato il Pentagono.
La sovvenzione di agosto arriva appena un mese dopo che il Pentagono ha annunciato che non avrebbe più esplorato modi per nutrire le truppe con «carne coltivata in laboratorio», a seguito delle reazioni negative sui media e nell’industria della carne bovina.
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Un portavoce del Pentagono ha ribadito parte del comunicato stampa in una dichiarazione al Daily Wire e ha affermato che il prodotto non verrà utilizzato nei pasti pronti da mangiare (in gergo «meals ready to eat», o MRE), cioè le confezioni alimentari a lunga scadenza fornite alle truppe.
«Stiamo investendo in fonti di proteine come ceci e tofu. Il Dipartimento non sta finanziando la ricerca su “carne coltivata in laboratorio” o “carne finta”, né ha in programma di includere tali sostituti proteici nelle razioni MRE dei militari», ha detto il portavoce al Daily Wire per un articolo all’inizio di questa settimana.
Tuttavia, esisterebbe una connessione tra la «micoproteina» e la carne finta. «La sovvenzione, tuttavia, finanzierà una “struttura per ingredienti micoproteici”, lo stesso identico ingrediente utilizzato per creare la carne finta. Il Daily Wire ha chiesto al Dipartimento della Difesa se queste strutture saranno utilizzate dalla Better Meat Company per creare carne finta durante o dopo il periodo di sovvenzione, ma non ha ricevuto risposta» scrive la testata statunitense.
La spinta verso le «proteine alternative» è volta ad aiutare i paesi a raggiungere gli obiettivi ambientalisti radicali dell’Accordo di Parigi.
Anche i ricercatori dell’Università della California del Sud hanno pubblicato un articolo nell’agosto di quest’anno in cui illustrano i modi per incoraggiare le persone a mangiare meno carne rossa e testano l’efficacia di termini come «cambiamento climatico» e «giustizia climatica».
I ricercatori hanno affermato che i «portavoce conservatori» potrebbero essere reclutati per spingere i repubblicani ad abbracciare l’agenda del «cambiamento climatico».
Allo stesso tempo, alcuni stati hanno iniziato a contrastare l’intrusione della carne prodotta in laboratorio nei supermercati e sulle tavole delle cucine.
Il governatore della Florida Ron DeSantis ha firmato una legge a maggio di quest’anno che vieta la vendita di carne coltivata in laboratorio nello stato della Florida. È stata contestata in tribunale.
«Mentre il World Economic Forum dice al mondo di rinunciare al consumo di carne, la Florida sta aumentando la produzione di carne e incoraggia i residenti a continuare a consumare e gustare carne di manzo 100% vera della Florida», si leggeva in un comunicato stampa dell’epoca.
Il governatore DeSantis ha affermato che il suo Stato stava «combattendo contro il piano dell’élite globale di costringere il mondo a mangiare carne coltivata in una capsula di Petri o insetti per raggiungere i propri obiettivi autoritari».
«La nostra amministrazione continuerà a concentrarsi sugli investimenti nei nostri agricoltori e allevatori locali e salveremo la nostra carne bovina».
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Il WEF nella sua lotta alla carne è arrivato a fare – in pubblico! – proposte allucinanti come la modifica genetica degli esseri umani per renderli più bassi (e quindi bisognosi di meno alimenti) e persino intolleranti alla carne.
Indurre l’intolleranza alla carne con la bioingegneria umana. Per il bene dell’ambiente
Parola del dottor Matthew Liao, bioeticista legato al World Economic Forum
Sottotitoli di Renovatio 21 pic.twitter.com/J83Q1YUMuD
— Renovatio 21 (@21_renovatio) August 23, 2023
Come riportato da Renovatio 21, l’ascesa del consumo di carne sintetica è fortemente sostenuta da Bill Gates, che ha investito su aziende del settore.
È noto che i surrogati della carne, ricavati da vegetali o da colture di laboratorio, presentano questioni di natura medica e morale.
Come già riportato da Renovatio 21, la cosiddetta «carne vegetale» può produrre problemi non di poco conto. Un hamburger a base di soia s contiene 18 milioni di volte più estrogeni rispetto ad un normale hamburger di carne bovina, e calcoliamo che «solo sei bicchieri di latte di soia al giorno hanno abbastanza estrogeni per far crescere le tette su un maschio», ha scritto il professor James Stangle, un medico di medicina veterinaria del Sud Dakota.
La carne coltivata in laboratorio, invece, ha un altro segreto inquietante: il crudele uso nella sua produzione di siero fetale di vitellini non nati. Alcuni scienziati l’anno scorso hanno invece ventilato la possibilità, grazie alla biotecnologia, di iniziare a produrre polpette di mammut: ecco la carne de-estinta, per la gioia dei Frankenstein genetici che il contribuente sovvenziona nei laboratori del mondo.
Aggiungiamo, infine, il curioso fatterello di cronaca di due anni fa: un dirigente di Beyond Meat, azienda leader che produce l’«hamburger vegano», morse il naso ad un automobilista durante una diatriba.
Come riportato da Renovatio 21, con ogni evidenza, i cripto-poteri mondialisti dei Klaus Schwab e dei Bill Gates stanno preparando un Grande Reset alimentare.
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