Spirito
Ennesimo tabernacolo rubato. Quanti casi così?

Un prete cattolico spera che una ricompensa in denaro possa incentivare un ladro a restituire un tabernacolo dipinto in oro che contiene il Santissimo Sacramento.
Padre Ignacio Llorente della parrocchia di San Michele Arcangelo a Portland, Oregon, ha detto all’affiliato della CBS KOIN-6 che il filmato della telecamera di sicurezza ha ripreso un ladro che faceva irruzione nella chiesa dopo mezzanotte all’inizio di questo mese.
«Sono saliti attraverso le scale fino al campanile… e poi sono entrati in una specie di zona uffici», ha detto Llorente. «Alle 4 del mattino entrò nella nostra cappella e prese quello che nella fede cattolica viene chiamato il tabernacolo».
Il video della rapina suggerisce che l’uomo fosse afroamericano e che l’abbia rubato forse pensando che fosse oro puro.
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«Non mi interessa la bicicletta, né l’altoparlante, né le altre cose che sono state rubate, ma sì, recuperare il tabernacolo e, più precisamente, l’Ostia Santa che è dentro il tabernacolo», ha osservato Llorente.
La parrocchia San Michele ha affisso in tutta la zona volantini con una ricompensa di 1.000 dollari per la restituzione del tabernacolo e dell’ostia consacrata al suo interno. KOIN-6 afferma che la polizia ha effettuato un arresto, ma il sospettato è stato rilasciato.
Quella di San Michele non è l’unica chiesa cattolica della diocesi di Portland ad essere stata presa di mira negli ultimi mesi.
La sera prima della messa della domenica mattina del 28 aprile, le porte e il marciapiede di San Patrizio, nel nord-ovest di Portland, sono stati dipinti con vernice spray con il messaggio femminista ed abortista «Il mio corpo, la mia scelta».
Secondo quanto riferito, la chiesa è stata attaccata due volte in precedenza, una nel giugno 2021 e un’altra nel luglio 2021 durante un’ondata di criminalità perpetrata contro quattro chiese cattoliche a Portland nell’arco di sei settimane quell’estate.
Padre Llorente è stato parroco di San Patrizio dal 2012 al 2014. Nato in Ispagna, è membro della Saint John Society. Attualmente studia presso il Seminario del Sacro Cuore per la Licenza in Sacra Teologia.
CatholicVote.org ha riferito che ci sono stati oltre 400 attacchi contro chiese cattoliche negli Stati Uniti dal 2020 e che San Patrizio è stato il 252° da maggio 2022.
Il «Violence Tracker» di CatholicVote afferma che solo nel 2024 si sono verificati 27 attacchi e solo 25 la percentuale dei casi si conclude con un arresto.
Il sito web ha inoltre rilevato che i primi 10 stati con il maggior numero di attacchi contro le chiese cattoliche sono California (55), New York (46), Pennsylvania (25), Texas (22), Colorado (17), New Jersey (17), Ohio (16), Florida (16), Massachusetts (16) e Oregon (15).
Come riportato da Renovatio 21, nel quartiere di Brooklyn, Nuova York, un tabernacolo sparì dalla chiesa di Sant’Agostino nel maggio 2022.
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Il furto di tabernacoli, e le annesse profanazioni, è un fenomeno che interessa anche l’Italia.
Lo scorso mese a L’Aquila è stato ritrovato un antico tabernacolo rubato durante il grande terremoto che travolse gli Abruzzi nel 2009.
A gennaio ladri erano entrati in chiese a Portomaggiore, provincia di Ferrara, rubando anche le ostie.
A febbraio vi era stata una condanna per ricettazioni a seguito del caso di un tabernacolo rubato nella chiesa di San Lorenzo in Guinza di Mercatello sul Metauro, in provincia di Pesaro Urbino.
A marzo era stata profanata la chiesa di Santa Maria a Nives presso Bovalino Superiore, città metropolitana di Reggio Calabria, con le ostie sparse a terra per la Chiesa.
A inizio 2023 venne recuperato nel veronese un tabernacolo esempio di arte popolare lombarda di fine Ottocento.
A fine 2023 in una parrocchia venne trafugato il tabernacolo a Galatina, provincia di Lecce.
Maggio 2023, San Lorenzo a Parma: tabernacolo forzato ed ostie buttate a terra.
Nel 2022 a Cecina, provincia di Livorno, vi è stato la sparizione del tabernacolo della cappella dell’Ospedale.
Analogo furto sacrilego alla cappella dell’Ospedale di Maria di Avola, a Siracusa.
Nel 2020 è stato rubato il tabernacolo della chiesa di San Sebastiano a Brescia.
Nel 2017 venne portato via il tabernacolo della chiesa del Murialdo a Viterbo.
Stesso anno, identico furto presso l’Opera Salesiana di Corigliano Calabro, provincia di Cosenza
Stesso anno, pochi mesi dopo medesima situazione nella chiesa di San Vincenzo Ferrar di Trebisacce, sempre in provincia di Cosenza.
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Nel 2014 era stato restituito a Pedavena (provincia di Belluno) un tabernacolo rubato nella vicina Norcen nel maggio 1999.
Sempre nel 2014 era stato trafugato un tabernacolo dalla cappella di un oratorio di Milano.
Nel 2013 fu rubato il tabernacolo della chiesa di Sant’Ampelio a Bordighera, in provincia di Imperia.
Nel tardo 2020 vi fu la profanazione di un tabernacolo, con furto della pisside, a Irsina, in provincia di Matera.
Sempre nel materano, nel 2010 quattro minorenni furono denunciati per il furto di un tabernacolo.
Come riportato da Renovatio 21, due chiese francesi sono state profanate lo scorso mese.
Possiamo andare avanti per ore con la lista, ma prima o poi bisognerà rispondere alla domanda: come mai vandali, ladri e ricettatori sembrano concentrarsi proprio su tabernacolo?
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Immagine del tabernacolo nella Cattedrale di Sant’Olavo, Oslo
Immagine di Cnyborg via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
Spirito
Il vescovo Strickland contro la Framassoneria: «incompatibile con la nostra fede cattolica».

It is time for every Catholic to be clear that Freemasonry is INCOMPATIBLE with our Catholic faith. There is strong evidence that Freemasonry has infiltrated the leadership of the Church and done immense damage. pic.twitter.com/I6EXwNQ7E3
— Bishop J. Strickland (@BishStrickland) May 20, 2025
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- Divieto di ricevere la Santa Comunione
- Ineleggibilità a svolgere il ruolo di padrino
- Esclusione dai ministeri parrocchiali
- Negazione dei riti funebri cattolici se non pentito
- Cita anche il canone 1364 del Codice di Diritto Canonico del 1983, che prevede la scomunica automatica per i membri delle società segrete.
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Spirito
Sinodalità: Leone XIV e l’eredità di Francesco

Mentre papa Leone XIV inizia lentamente a prendere in mano le redini della Chiesa e si attende con impazienza l’omelia della sua investitura di domenica 18 maggio, alcune questioni, che assomigliano a veri e propri cantieri, attendono la conferma del nuovo papa o la sua smentita. La sinodalità è una di queste, e non la meno importante.
Sinodalità prevista fino al 2028
The Wanderer – un connazionale anonimo del pontefice argentino – ha espresso sul suo blog la sua preoccupazione nel vedere il programma sinodale fissato fino al 2028 da Francesco. In un articolo del 20 marzo ha osservato che «nonostante l’incapacità più che evidente del pontefice di prendere decisioni riguardanti la Chiesa, le decisioni vengono comunque prese» e tra queste decisioni ne ha evidenziata una.
L’agenzia di stampa ufficiale vaticana ha annunciato senza arrossire che l’11 marzo Francesco aveva stabilito «l’avvio di un cammino che porterà a un’assemblea ecclesiale tra tre anni». È stato il Segretario generale del Sinodo, il cardinale Mario Grech, a spiegare in una lettera che «questo processo di accompagnamento e valutazione della fase attuativa, coordinato dalla Segreteria generale del Sinodo, è stato approvato da papa Francesco».
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«Il cammino che condurrà tutta la Chiesa alla celebrazione dell’Assemblea ecclesiale nell’ottobre 2028 sarà tracciato in modo da prevedere tempi adeguati e duraturi per iniziare a mettere in pratica le indicazioni del Sinodo, programmando poi significativi incontri di valutazione».
E il cardinale Grech traccia il calendario di questa campagna di sinodalizzazione, che si sviluppa su tre anni:
- Marzo 2025: annuncio del processo di supporto e valutazione.
- Maggio 2025: Pubblicazione del Documento di Supporto alla fase di implementazione con indicazioni per il suo sviluppo.
- Giugno 2025 – dicembre 2026: processo di implementazione nelle chiese locali e nei loro gruppi.
- 24-26 ottobre 2025: Giubileo delle équipe sinodali e degli organismi partecipativi.
- Prima metà del 2027: Assemblee di valutazione nelle diocesi e nelle eparchie.
- Seconda metà del 2027: Assemblee di valutazione nelle conferenze episcopali nazionali e internazionali, nelle strutture gerarchiche orientali e in altri gruppi ecclesiali.
- Prima metà del 2028: assemblee di valutazione continentali.
- Giugno 2028: pubblicazione dell’Instrumentum laboris per i lavori dell’Assemblea ecclesiale dell’ottobre 2028.
- Ottobre 2028: celebrazione dell’Assemblea ecclesiale in Vaticano.
The Wanderer si indigna giustamente: «la prima riflessione che possiamo fare è che è assurdo non solo farci credere che sia stato Francesco, in piena coscienza, a prendere una decisione così importante, ma anche pretendere che questa decisione verrà rispettata, quando i fatti ci portano ad affermare che a questo pontificato restano solo pochi mesi di vita».
Al momento in cui scriveva, al pontefice argentino restava solo un mese di vita. Le righe seguenti assumono ancora più peso: «In altre parole, loro [gli stretti collaboratori di Francesco] stanno cercando di stabilire un’agenda per il prossimo papa. Semplici manovre disperate? Forse, anche se sono più propenso a pensare che ciò che vogliono è confondere la situazione in modo che, se il prossimo papa non sarà uno di loro, sarà più difficile per lui governare».
Resta il fatto che «se questo programma verrà effettivamente realizzato, il cardinale Grech e i suoi sostenitori metteranno la Chiesa in uno stato di assemblea permanente, una specie di “assemblea dei soviet” con la pretesa di farsi carico del governo della Chiesa; e dichiareranno: “svolta verso una Chiesa sinodale”».
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E The Wanderer conclude: «questa è una, e solo una, delle avversità che il prossimo pontefice dovrà affrontare. Spero che i cardinali del conclave prendano coscienza della personalità [forte] richiesta al candidato destinato ad affrontarla».
Oggi si conosce il nuovo pontefice: si tratta del cardinale Francis Robert Prevost, eletto con il nome di Leone XIV. La domanda ora è: cosa farà di questo processo che è già stato avviato e che richiede la sua conferma, ma che potrebbe rifiutare. Nelle prime parole pronunciate sulla loggia venne nominata la Chiesa sinodale.
La gestione di questa questione indicherà quale strada vorrà percorrere Leone XIV, ma soprattutto inciderà sul futuro della Chiesa. Come ha detto il cardinale Joseph Zen ai cardinali durante il pre-conclave: «gli elettori del prossimo papa devono essere consapevoli che avrà la responsabilità di continuare questo processo sinodale o di interromperlo con decisione. Da questo dipende la vita o la morte della Chiesa fondata da Gesù».
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Immagine di John Samuel via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Bioetica
Papa Leone XIV rimuove il controverso arcivescovo Paglia dalla carica di capo dell’Istituto Giovanni Paolo II

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