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Spirito

Dies irae 2025. Solvet seclum in favilla

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Come ogni anno, usiamo questo giorno per meditare sul mistero ultimo, ascoltando il Dies irae.

 

Dies irae, dies illa / Solvet seclum in favilla.

 

Il giorno dell’ira, quel giorno che / dissolverà il mondo terreno in cenere.

 

Sentiamo di non aver altre parole da aggiungere qui. Solo l’ascolto del profondo.

 

 

Dies irae, dies illa,

Solvet seclum in favilla,

Teste David cum Sibylla.

 

Quantus tremor est futurus,

Quando judex est venturus,

Cuncta stricte discussurus.

 

Tuba, mirum spargens sonum,

Per sepulchra regionum,

Coget omnes ante thronum.

 

Mors stupebit et natura,

Cum resurget creatura,

Judicanti responsura.

 

Liber scriptus proferetur,

In quo totum continetur,

Unde mundus iudicetur.

 

Judex ergo cum sedebit,

Quidquid latet apparebit,

Nil inultum remanebit.

 

Quid sum miser tunc dicturus?

Quem patronum rogaturus,

Cum vix iustus sit securus?

 

Rex tremendae majestatis,

Qui salvandos salvas gratis,

Salva me, fons pietatis.

 

Recordare, Jesu pie,

Quod sum causa tuae viae,

Ne me perdas illa die.

 

Quaerens me, sedisti lassus;

Redemisti crucem passus;

Tantus labor non sit cassus.

 

Iuste judex ultionis,

Donum fac remissionis,

Ante diem rationis.

 

Ingemisco tamquam reus;

Culpa rubet vultus meus;

Supplicanti parce, Deus.

 

Qui Mariam absolvisti,

Et latronem exaudisti,

Mihi quoque spem dedisti.

 

Preces meae non sunt dignae,

Sed tu bonus, fac benigne,

Ne perenni cremer igne.

 

Inter oves locum praesta,

Et ab haedis me sequestra,

Statuens in parte dextra.

 

Confutatis maledictis,

Flammis acribus addictis,

Voca me cum benedictis.

 

Oro supplex et acclinis;

Cor contritum quasi cinis;

Gere curam mei finis.

 

Lacrimosa dies illa,

Qua resurget ex favilla

 

Judicandus homo reus;

Huic ergo parce Deus.

 

Pie Jesu Domine,

Dona eis requiem. 

 

 

Il giorno dell’ira, quel giorno che

dissolverà il mondo terreno in cenere

come annunciato da Davide e dalla Sibilla.

 

Quanto terrore verrà

quando il giudice giungerà

a giudicare severamente ogni cosa.

 

La tromba diffondendo un suono mirabile

tra i sepolcri del mondo

spingerà tutti davanti al trono.

 

La Morte e la Natura si stupiranno

quando risorgerà ogni creatura

per rispondere al giudice.

 

Sarà presentato il libro scritto

nel quale è contenuto tutto,

dal quale si giudicherà il mondo.

 

E dunque quando il giudice si siederà,

ogni cosa nascosta sarà svelata,

niente rimarrà invendicato.

 

In quel momento che potrò dire io, misero,

chi chiamerò a difendermi,

quando a malapena il giusto potrà dirsi al sicuro?

 

Re di tremendo potere,

tu che salvi per grazia chi è da salvare,

salva me, fonte di pietà.

 

Ricorda, o pio Gesù,

che io sono la causa del tuo viaggio;

non lasciare che quel giorno io sia perduto.

 

Cercandomi ti sedesti stanco,

mi hai redento con il supplizio della Croce:

che tanto sforzo non sia vano!

 

Giusto giudice di retribuzione,

concedi il dono del perdono

prima del giorno della resa dei conti.

 

Comincio a gemere come un colpevole,

per la colpa è rosso il mio volto;

risparmia chi ti supplica, o Dio.

 

Tu che perdonasti la peccatrice,

tu che esaudisti il buon ladrone,

anche a me hai dato speranza.

 

Le mie preghiere non sono degne;

ma tu, buon Dio, con benignità fa’

che io non sia arso dal fuoco eterno.

 

Assicurami un posto fra le pecorelle,

e tienimi lontano dai caproni,

ponendomi alla tua destra.

 

Una volta smascherati i malvagi,

condannati alle fiamme feroci,

chiamami tra i benedetti.

 

Prego supplice e in ginocchio,

il cuore contrito, come ridotto a cenere,

prenditi cura del mio destino.

 

Giorno di lacrime, quello,

quando risorgerà dalla cenere

il peccatore per essere giudicato.

 

Perdonalo, o Dio pio Signore Gesù,

dona a loro la pace.

 

 

+ Amen

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Immagine: Fra Angelico (circa 1395–1455), Cranio di Adamo sul monte Golgota, particolare di una crocifissione con San Nicola e San Francesco (1435), oratorio di San Niccolò del ceppo, Firenze.

Immagine di pubblico dominio CC0 Via Wikimedia


 

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Spirito

Il cardinale Cupich definisce la messa in latino uno «spettacolo»

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In un commento all’esortazione apostolica Dilexi Te di Papa Leone XIV, il cardinale di Chicago Blase Cupich ha descritto la messa latina tradizionale come uno «spettacolo» e ha affermato che le riforme della liturgia successive al Concilio Vaticano II hanno avuto un effetto «purificante».   Scrivendo su Vatican News il 21 ottobre, il cardinale Cupich ha riflettuto su come l’esortazione spinga la Chiesa a riconoscere i poveri nello stesso modo, a suo avviso, in cui il Concilio Vaticano II ha affrontato la riforma della liturgia.   «Il rinnovamento del nostro culto è stato perseguito in linea con il desiderio dei Padri conciliari di presentare al mondo una Chiesa definita non dalle apparenze del potere mondiale, ma caratterizzata da sobrietà e semplicità… consentendole di assumere in modo nuovo la missione di proclamare la buona novella ai poveri», ha affermato Cupich.   Cupich ha affermato in seguito che gli adattamenti apportati nel tempo alla liturgia pre-Concilio Vaticano II avevano «trasformato l’estetica e il significato della liturgia, rendendola più uno spettacolo che una partecipazione attiva di tutti i battezzati, affinché fossero formati a unirsi all’azione salvifica di Cristo crocifisso».   «Purificando la liturgia da questi adattamenti, l’obiettivo era quello di consentire alla liturgia di sostenere il rinnovato senso di sé della Chiesa».

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Le ultime osservazioni di Cupich sulla Messa tridentina non sorprendono molti osservatori, poiché egli è stato un critico costante del rito e ha imposto notevoli restrizioni alla sua celebrazione nell’arcidiocesi di Chicago, consentendo allo stesso tempo alle parrocchie eterodosse di celebrare messe pro-LGBT.   Proprio il mese scorso, il cardinale Cupich ha fatto commenti simili sulla forma tradizionale della liturgia, quando ha osservato che «la tradizione è la fede viva dei morti, il tradizionalismo è la fede morta dei vivi».   «Queste riforme furono una risposta diretta a secoli di sviluppo che avevano erroneamente trasformato la Messa da un evento comunitario in uno spettacolo più clericale, complesso e drammatico».   Gli ultimi commenti di Cupich sono stati rilasciati nella stessa settimana in cui il cardinale Burke celebrava una messa pontificale in latino nella Basilica di San Pietro per il 14° pellegrinaggio annuale Summorum Pontificum, che ha registrato un’affluenza record.   Cupich ha concluso il suo articolo affermando che la nuova «sobrietà» della liturgia ha rinnovato la centralità dell’Eucaristia. Tuttavia, i sondaggi mostrano che solo il 33% circa dei cattolici statunitensi crede nell’insegnamento della Chiesa sulla Presenza Reale nell’Eucaristia.   Gli attacchi indegni di Cupich alla tradizione sono stati stigmatizzati più volte da interventi dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò, che collega, ricordando i tempi del suo mandato alla nunziatura apostolica di Washington, al gruppo dell’ex cardinale Theodore McCarrick.   Come riportato da Renovatio 21, il cardinale chicagoano, favorevole all’adozione gay è stato speaker alla Convention del Partito Democratico USA, dove, fuori dal palazzetto, vi era un furgoncino per gli aborti da farsi sul posto.   Il cardinale arcivescovo nei mesi scorsi è stato accusato di aver bellamente ignorato che il massacratore della scuola cattolica di Minneapolis Robert «Robin» Westman, che ha ucciso due bambini e ferendo altre 17 persone, si identificava come transgender.

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Immagine di Dominican University via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-ND 2.0
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Sacerdote «benedice» Halloween e attacca i tradizionalisti

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Un video circola in rete: un sacerdote sembra «benedire» la festa di Halloween sostenendo che «non è peccato» e definendo «imbecille» chi crede il contrario, per poi insultare il tradizionalismo cattolico.

 

Secondo ricostruzioni apparsa in rete, dovrebbe trattarsi del finale della messa di domenica scorsa nella chiesa parrocchiale di San Carlo a Bresso (Arcidiocesi di Milano). Qui durante la celebrazione il prete officiante ha sostenuto la legittimità di celebrare Halloween, accompagnando tale affermazione con offese nei confronti dei cattolici tradizionalisti.

 

Dopo aver definito la festa – notoriamente di matrice satanica e teatro di stragi immancabili, ogni anno – come un mero «carnevale anticipato» e aver bollato da «imbecille» chiunque la pensi diversamente, ha equiparato – con tono canzonatorio e voce artificiosamente stridula – tale ricorrenza pagana e «il coso dei gay» (sic), alla «parata dei tradizionalisti in chiesa», riferendosi alla Santa Messa tradizionale tenutasi il sabato precedente nella Basilica di San Pietro in Vaticano e culminata nella Messa pontificale presieduta, su autorizzazione di Papa Leone XIV, dal cardinale Raimondo Leoneo Burke all’Altare della Cattedra.

 

Anche quest’ultima è stata oggetto di derisione da parte del sacerdote.

 

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«Allora prima di tutto vi dico che non è peccato se voi il 31 fate la festa di Halloween: non è peccato, anche se c’è in giro qualche imbecille che lo dice, non è peccato».

 

«Che cos’è la festa di Halloween? È un carnevale anticipato, no? Si va in giro in maschera, ma don Gianfranco si sarà accorto anche lui, ma a Roma, l’altro giorno, c’è stato un altro carnevale: hanno fatto mica la sfilata dei tradizionalisti della Chiesa? Se uno li guardava, diceva: va be’, è carnevale quello lì! Con su ancora i cappelli d’una volta, le mozzette… carnevale, eh!»

 

«Quindi c’han da dire dell’arci… del coso dei gay, di Halloween, e poi dopo lo fanno loro, anche con la Messa poi finale eh, pensa te! Meno male che la festa di Halloween non c’ha la Messa alla fine!»

 

Il riferimento è al pellegrinaggio dei gruppi omotransessualisti dello scorso mese, che con evidenza non scandalizza certi sacerdoti, mentre la Santa Messa in rito antico sì.

 

Aggiungiuamo che Bresso, luogo da cui il presbitero si è scagliato contro i tradizionalisti è a poca distanza da Seregno, dove la Fraternità San Pio X ha una cappella che accoglie centinaia e centinaia di fedeli ogni domenica.

 

Cioè, sicuramente più di quanti – certamenti tutti boomer e in stragrande maggioranza di sesso femminile – ne può raccogliere qualsiasi altra parrocchia del milanese.

 

Come riportato da Renovatio 21, alla Santa Messa tridentina di San Pietro della scorsa settimana il cardinale albanese Ernest Simoni ha recitato una preghiera esorcistica. Qualcosa che sicuramente potrebbe offendere i veri fan di Halloween che vivono sottoterra.

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Immagine screenshot da YouTube

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Cardinale perseguitato dai comunisti recita l’esorcismo durante la messa in latino nella Basilica di San Pietro

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Il cardinale albanese Ernest Simoni Troshani, esorcista incarcerato per la sua fede cattolica sotto il regime comunista del suo Paese, ha pronunciato un esorcismo durante una messa pontificia solenne nella Basilica di San Pietro questo fine settimana, nello stesso luogo dove il mese scorso si è tenuto un «pellegrinaggio LGBT» e dove, pochi anni fa, l’idolo della Pachamama è stato collocato sull’altare. Lo riporta LifeSite.   Il cardinale Simoni, 97 anni, che ha coraggiosamente scontato 18 anni di prigione inflittigli dal governo comunista albanese per la sua aperta professione di fede ed è stato costretto a lavorare in condizioni disumane, ha recitato la preghiera «Esorcismo contro Satana e gli angeli apostati» a San Michele, composta da Papa Leone XIII, durante la Messa latina tradizionale (TLM) del 25 ottobre, celebrata dal cardinale Raimondo Leone Burke nell’ambito del 14° pellegrinaggio annuale Summorum Pontificum.   «Supplichiamo il Dio della Pace di schiacciare Satana sotto i nostri piedi, affinché non possa più tenere prigionieri gli uomini e danneggiare la Chiesa. Offriamo le nostre preghiere al cospetto dell’Altissimo, affinché le misericordie del Signore vengano presto in nostro aiuto, affinché tu possa catturare il dragone, l’antico serpente, che è il diavolo e Satana».   «Noi ti scacciamo, ogni spirito immondo, ogni potenza satanica, ogni assalto dell’avversario infernale, ogni legione, ogni gruppo e setta diabolica, nel nome e con il potere del nostro Signore Gesù Cristo!»

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Il Simoni non è nuovo agli esorcismi massivi. Tre mesi fa il porporato aveva pregato di recente per la liberazione del mondo intero dall’influenza demoniaca durante una recente conferenza sugli esorcismi nel Nuovo Jersey. Il cardinal Simoni ha trascorso 28 anni in una prigione albanese per il «crimine» di aver celebrato la messa per l’anima di JFK   La solenne Messa celebrata dal cardinale Burke dall’altare della cattedra di San Pietro, con il permesso di papa Leone XIV, ha attirato migliaia di pellegrini da tutto il mondo, riempiendo la basilica.   La folla alla prima Messa tridentina celebrata all’interno di San Pietro dopo tre anni giunge mentre crescono le speculazioni sulla possibilità che papa Leone revochi il motu proprio Traditionis Custodes di papa Francesco del 2021, che aveva eliminato i permessi universali per la celebrazione della Messa tridentina concessi con il Summorum Pontificum.   La Basilica di San Pietro ha subito diverse profanazioni negli ultimi anni, tra cui un vaso di piante «offerto» alla «dea» pagana Pachamama, posto sull’altare papale della basilica e accolto da Papa Francesco durante la messa di chiusura del Sinodo sull’Amazzonia del 2019. Più di recente, all’inizio di settembre, un «pellegrinaggio LGBT» approvato dal Vaticano ha visto oltre 1.000 «pellegrini LGBT» varcare la Porta Santa di San Pietro.   Nel 2019, diversi prelati e studiosi cattolici, come l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, hanno rapidamente denunciato l’atto idolatra della Pachamama e hanno invitato i fedeli a riparare.   «È urgente riscoprire il senso della preghiera, della riparazione e della penitenza, del digiuno, dei ‘piccoli sacrifici’, dei fiorellini e soprattutto dell’adorazione silenziosa e prolungata davanti al Santissimo Sacramento», aveva detto monsignor Viganò.   La processione LGBT di settembre in San Pietro, considerata sacrilega, rientrava nel pellegrinaggio ufficiale del Vaticano organizzato da un gruppo catto-omotransessualista che sostiene che la Scrittura non condanni le relazioni omosessuali, insieme al gruppo Outreach del gesuita filo-omotransessualista padre James Martin.   Durante il pellegrinaggio, il corteo – guidato da una croce arcobaleno, con molti partecipanti accompagnati dai loro «partner» omosessuali, vestiti con i colori dell’arcobaleno e alcuni che sventolavano bandiere dell’«orgoglio LGBT» – ha varcato in processione la Porta Santa della Basilica di San Pietro. Una foto ritraeva un uomo non identificato con uno zaino recante la scritta «Fanculo le regole».   Il vescovo Schneider ha dichiarato che il pellegrinaggio costituisce un «abominio» che richiederebbe «riparazione pubblica» da parte del papa.   Come riportato da Renovatio 21, nel frattempo Leone sta nominando a ruoli chiave in Vaticano prelati pro-omotransessualismo.    

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