Spirito
Brasile: una «ministra» anglicana «concelebra» con dei sacerdoti
La scena si è svolta nella cattedrale di San Antonio de Chapecó, diocesi brasiliana elevata al rango metropolitano il 5 novembre 2024 da Papa Francesco, che ha nominato il vescovo Odelir José Magri, MCCJ, primo arcivescovo di questa nuova provincia ecclesiastica. Durante la messa di insediamento del nuovo arcivescovo è accaduto l’impensabile.
Il 9 febbraio, l’«insediamento» dell’arcivescovo – la cerimonia durante la quale prende possesso del suo arcivescovado – è stato celebrato nel corso di una messa nella cattedrale di Sant’Antonio, alla quale hanno partecipato gran parte del clero diocesano e diversi vescovi brasiliani: circa 80 sacerdoti e 7 vescovi dello Stato di Santa Catarina, in cui si trova l’arcidiocesi.
Ma il video del canale YouTube dell’arcidiocesi di Chapecó mostra un’anomalia scandalosa. Appena inizia la processione d’ingresso, giunge una donna, vestita con un camice bianco e una curiosa stola viola, posta in mezzo ai sacerdoti che salgono verso l’altare.
Secondo quanto riportato da Aci Prensa, è stata Vivian Schwanke De Oliveira, ministra della Chiesa episcopale anglicana del Brasile (IEAB), a prendere posto nel coro sacerdotale e a «concelebrare» la messa di insediamento del vescovo Odelir José Magri. Anche lei si è recata all’altare, alla presenza dei sacerdoti, per ricevere la comunione.
Durante la messa, mons. Odelir José Magri ha parlato del significato ecumenico della presenza di autorità religiose non cattoliche alla celebrazione. Ha menzionato la presenza del ministro dell’IEAB e del pastore della chiesa Renovar em Cristo, che, da parte sua, era seduto tra i fedeli.
Il canone 908 del Codice di Diritto Canonico specifica che «è proibito ai sacerdoti cattolici concelebrare l’Eucaristia con sacerdoti o ministri di Chiese o comunità ecclesiali che non hanno piena comunione con la Chiesa cattolica». Ma oggi non è raro che venga violato con leggerezza dai sacerdoti che vogliono avanzare sulla via dell’ecumenismo.
Tuttavia, ACI Digital ha contattato l’arcidiocesi di Chapecó per chiedere spiegazioni sulla partecipazione della ministra anglicana alla concelebrazione della messa e sul motivo per cui ha ricevuto l’Eucaristia. L’ufficio stampa ha inviato una nota firmata dal vescovo Odelir José Magri che dice con tristezza:
«In riferimento a quanto accaduto durante la solenne Messa di insediamento dell’arcidiocesi di Chapecó e del mio insediamento come arcivescovo metropolita, informiamo che abbiamo già comunicato alla Nunziatura apostolica in Brasile le circostanze di questo isolato episodio di violazione involontaria delle norme liturgiche».
È difficile accettare una scusa del genere. Gli eventi si sono svolti sotto gli occhi di tutti, sotto gli occhi di 8 vescovi e 80 sacerdoti. E non è la dichiarazione dell’arcivescovo che afferma di rinnovare il suo «impegno per l’ortodossia dottrinale e la liturgia ortodossa, e che ci impegneremo per evitare futuri errori» a rassicurare.
Perché è sorprendente che i sacerdoti presenti non abbiano detto nulla, né siano intervenuti in alcun modo di fronte a questa presenza che era assolutamente contraria alla disciplina cattolica. Ma a pensarci bene, non c’è da stupirsi: è il frutto di 50 anni di delirante ecumenismo e dell’attuale dibattito – nonostante l’impossibilità fondamentale – sul conferimento degli ordini sacri alle donne.
Questo martellamento ha reso i sacerdoti incapaci di reagire a causa di una flagrante mancanza di fede, e perfino nei vescovi. La protestantizzazione del clero, soprattutto in Sud America, non è più una cosa scontata: è già avvenuta. Questo episodio ne è una triste rivelazione.
Articolo previamente apparso su FSSPX.News.
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Immagine screenshot da YouTube
Spirito
Brasile: più di mille fedeli onorano Cristo Re a Rio de Janeiro
Una testimonianza pubblica di fede nel cuore della città
Il raduno è iniziato a Cinelândia, nel centro di Rio de Janeiro, davanti al monumento del Santissimo Sacramento eretto nel 2024 dal Centro Dom Bosco. Alle 15:00 precise, il corteo è partito, preceduto dalla cavalleria della polizia militare, che ha guidato il corteo con rispetto e dignità. Per circa due chilometri, i fedeli hanno accompagnato Nostro Signore con pietà, in spirito di riparazione e di proclamazione pubblica della sua regalità sulle società e sulle anime. Le immagini mostrano una partecipazione particolarmente familiare, con numerosi bambini, giovani e genitori, a testimonianza della vitalità della fede trasmessa e vissuta quotidianamente.
Messa pontificale all’arrivo
La processione si è conclusa in Praça das Crianças, sull’Aterro do Flamengo, dove Mons. Bernard Fellay, vescovo della FSSPX, ha celebrato una messa pontificale. È stato assistito da Dom Lourenço Fleichman (OSB), Dom Estevão (OSB) e Padre Montagut (superiore della Casa Autonoma della FSSPX in Brasile). Secondo il Centro Dom Bosco, si tratta della “prima messa tradizionale celebrata in strada a Rio de Janeiro dopo il Congresso Eucaristico Internazionale del 1955”, un evento significativo per molti cattolici in Brasile, che stanno scoprendo sempre più la liturgia tradizionale.
Articolo previamente apparso su FSSPX.News
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Spirito
Mons. Viganò: i traditori demoliscono la Chiesa dall’interno e spingono nell’eterna dannazione le anime
L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha affidato a X una breve riflessioni sui recenti eventi che hanno segnato il mondo ecclesiastico.
«Prima abbiamo avuto la provocazione di una cresima conferita ad un pubblico concubinario omosessuale “sposato” civilmente con il proprio padrino. Presente – ovviamente – il cappellano LGBTQ+ James Martin sj. Poi, a distanza di poche ore, l’assist di Prevost: una coppia di omosessuali “sposati” civilmente ricevuta in udienza, con ostentati toni di cordialità».
«Non semplici operai né impiegati, ma i proprietari di una società che impiega l’Intelligenza Artificiale per funzionalità smart-home di lusso» scrive Viganò.
Prima abbiamo avuto la provocazione di una cresima conferita ad un pubblico concubinario omosessuale “sposato” civilmente con il proprio padrino. Presente – ovviamente – il cappellano LGBTQ+ James Martin sj. Poi, a distanza di poche ore, l’assist di Prevost: una coppia di… pic.twitter.com/ESwlSJJ11L
— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) November 13, 2025
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Sua Eccellenza si riferisce all’udienza riservata concessa da Leone a una coppia omosessuale «coniugata» formata da Alex Capecelatro, amministratore delegato di della società di IA Josh.ai e Brian D. Stevens, benefattore e affiliato ai Cavalieri di Malta, pur nel contesto del suo controverso tenore di vita omosessuale.
«La sodomia viene così legittimata dall’alto, con le provocazioni dei vescovi gay-friendly e la tacita approvazione di Prevost» tuona monsignore.
«Tutto quanto sta accadendo nella chiesa sinodale segue uno schema ben preciso e ormai sono in molti a riconoscere la frode della chiesa conciliare-sinodale».
«È giunto il momento che sacerdoti e fedeli contestino con coraggio e fermezza il tradimento di chi – a iniziare da Leone – invece di guidare la Santa Chiesa custodendo e trasmettendo intatto il Deposito della Fede, la demolisce dall’interno e spinge nell’eterna dannazione le anime» esorta il prelato lombardo.
«La chiesa conciliare e sinodale NON È la Chiesa Cattolica in comunione con la quale abbiamo giurato di vivere e morire» conclude l’arcivescovo.
Nell’omelia del mercoledi delle Ceneri 2025 monsignore aveva parlato di «una società apostata, una classe politica corrotta e pervertita, una Gerarchia venduta e traditrice».
«Dinanzi a questa ribellione globale, e specialmente davanti al tradimento di chi è costituito in autorità, dobbiamo tornare più convintamente a vestire la nostra anima in cinere et cilicio, a prostrarci al cospetto del Signore e ripetere il grido dei nostri padri: Flectamus iram vindicem, ploremus ante Judicem; clamemus ore supplici, dicamus omnes cernui: Parce, Domine; parce populo tuo: ne in æternum irascaris nobis. Plachiamo l’ira vendicatrice, piangiamo di fronte al Giudice; chiamiamoLo con voce supplicante, prostrati diciamo tutti insieme: Perdona, Signore, perdona il Tuo popolo, e non rimanere in eterno adirato con noi».
In un’omelia all’inizio di questo mese Sua Eccellenza aveva descritto la battaglia della vera Chiesa contro «la sinagoga di Satana, l’antichiesa conciliare e sinodale» e i suoi «corrotti ministri» della «setta di traditori e rinnegati».
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Spirito
Il vescovo Strickland denuncia Papa Leone e i vescovi per aver scandalizzato i fedeli
Dear Faithful Catholics-
These words came to me after awakening this morning. They are words I should have said to break the silence after my intervention at the USCCB meeting. I say them now to Pope Leo, to the bishops and to all who claim to be disciples of Jesus Christ. “How… pic.twitter.com/5zyW2g9YrR — Bishop Joseph Strickland @ Pillars of Faith (@BishStrick) November 14, 2025
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