Geopolitica
Colloquio dell’inviato di Trump con Putin
Venerdì scorso il presidente russo Vladimir Putin ha avuto lunghi colloqui al Cremlino con l’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff.
La visita di Witkoff rientrava in un più ampio sforzo diplomatico da parte dell’amministrazione del presidente statunitense Donald Trump per promuovere gli sforzi bilaterali volti a risolvere il conflitto ucraino. Si trattava della quarta visita diplomatica di Witkoff in Russia, che includeva almeno tre incontri con Putin, dalla ripresa dei colloqui tra Stati Uniti e Russia.
L’incontro si è svolto a porte chiuse, come le precedenti visite dell’inviato statunitense, questa volta al Cremlino.
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All’incontro hanno preso parte anche il consigliere di Putin per la politica estera, Yuri Ushakov, e l’inviato presidenziale per gli investimenti, Kirill Dmitrev.
Vari punti sono stati toccati nei colloqui, riporta la stampa russa.
Secondo Ushakov, la conversazione di tre ore tra Witkoff e il leader russo è stata «costruttiva e di natura molto utile». «La conversazione ha permesso di allineare ulteriormente le posizioni russe e statunitensi non solo sull’Ucraina, ma anche su una serie di altre questioni internazionali», ha affermato, senza entrare nei dettagli.
Oltre a molteplici round di colloqui ad alto livello sul conflitto ucraino, Russia e Stati Uniti hanno avviato negoziati per riprendere i contatti diplomatici congelati sotto l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden.
Le discussioni hanno toccato la possibilità di riprendere i negoziati bilaterali diretti tra Mosca e Kiev, ha continuato Ushakov. Non si è avuto alcun colloquio diretto tra le due parti da quando l’Ucraina si è ritirata dai falliti colloqui di Istanbul nel maggio 2022. Secondo il capo della delegazione di Kiev ai negoziati, David Arakhamia, l’allora Primo Ministro britannico Boris Johnson ha consigliato all’Ucraina di abbandonare lo sforzo diplomatico e continuare a combattere.
Con gli accordi già raggiunti nel corso dei negoziati tra Stati Uniti e Russia, un dialogo più «produttivo» sarà imminente «nella forma più attiva», ha affermato Ushakov.
Mosca ha costantemente affermato di essere disponibile a impegnarsi in attività diplomatiche e ha espresso gratitudine per l’impegno di Trump per la pace.
La data degli ultimi colloqui, il 25 aprile, ha un significato speciale, poiché coincide con l’80° anniversario dello storico incontro delle truppe alleate sovietiche e americane sul fiume Elba, nella Germania nazista, durante la Seconda Guerra Mondiale, hanno osservato Ushakov e Dmitrev.
«Questo incontro è noto per simboleggiare l’alleanza militare dei nostri due Paesi nella lotta contro il nazismo», ha detto Ushakov. L’evento è stato «un momento storico che ha simboleggiato la vittoria congiunta sul nazismo e la comune speranza di pace nel dopoguerra», ha concluso Dmitrev.
I colloqui diretti consentono a entrambe le parti di spiegare le «sfumature» delle rispettive posizioni, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov a Russia TV 1, commentando i negoziati tra Stati Uniti e Russia.
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Alla domanda, ha confermato che Witkoff è arrivato con un messaggio di Trump e se n’è andato con un messaggio di risposta di Putin. «Certo, dopotutto è un inviato speciale», ha detto il portavoce.
Questa «shuttle diplomacy» è migliore di una telefonata, poiché «è sempre più facile spiegare tutte le sfumature in una conversazione personale», ha aggiunto Peskov. I colloqui, della durata di diverse ore, sono una «buona opportunità per trasmettere la nostra posizione alla parte americana», ha aggiunto.
Trump aveva espresso soddisfazione per i negoziati tra Stati Uniti e Russia dopo i colloqui di venerdì. «I lavori sull’accordo di pace complessivo tra Russia e Ucraina stanno procedendo senza intoppi. Il SUCCESSO sembra essere nel futuro!», ha scritto il presidente degli Stati Uniti in un post su Truth Social.
Nelle ore successive, nella Basilica di San Pietro, Trump avrebbe parlato vis-à-vis con il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj.
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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0), immagine ingrandita.
Geopolitica
Orban: l’UE pianifica la guerra con la Russia entro il 2030
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Geopolitica
Scontri lungo il confine tra Thailandia e Cambogia
Lunedì la Thailandia ha condotto raid aerei in Cambogia, mentre i due vicini del Sud-est asiatico si attribuivano reciprocamente la responsabilità di aver infranto la tregua negoziata dagli Stati Uniti.
A luglio, una controversia confinaria protrattasi per oltre cinquant’anni è sfociata in scontri armati tra i due Stati. Il presidente USA Donald Trump, tuttavia, era riuscito a imporre un cessate il fuoco dopo cinque giorni di ostilità.
L’esercito thailandese ha riferito che i nuovi episodi di violenza sono emersi domenica, accusando le unità cambogiane di aver sparato contro i soldati di Bangkok nella provincia orientale di Ubon Ratchathani. Un militare thailandese è caduto, mentre altri quattro hanno riportato ferite; in seguito, ulteriori truppe thailandesi sono state bersagliate da artiglieria e droni presso la base di Anupong, ha precisato lo Stato Maggiore.
Massive explosion on the Cambodian side of the Cambodia Thailand border from an F-16 airstrike from Thailand
🇹🇭🇰🇭‼️‼️‼️‼️‼️‼️‼️‼️‼️‼️‼️‼️‼️ pic.twitter.com/R8W7KtQtjv
— WW3 Monitor (@WW3_Monitor) December 8, 2025
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Il portavoce della Royal Thai Air Force, il maresciallo dell’aria Jackkrit Thammavichai, ha comunicato in tarda mattinata di lunedì che i jet F-16 sono stati impiegati per «ridurre le capacità militari della Cambogia al livello minimo necessario per salvaguardare la sicurezza nazionale e proteggere i civili». Il portavoce del ministero della Difesa cambogiano, il tenente generale Maly Socheata, ha replicato domenica sera sostenendo che le truppe thailandesi hanno sferrato vari assalti contro le postazioni di Phnom Penh, utilizzando armi leggere, mortai e carri armati.
«Anche la parte thailandese ha accusato falsamente la Cambogia senza alcun fondamento, nonostante le forze cambogiane non abbiano reagito», ha dichiarato. Il dicastero ha altresì smentito le denunce thailandesi su un potenziamento delle truppe lungo il confine.
La contesa territoriale affonda le radici nell’epoca coloniale, quando la Francia – che dominò la Cambogia fino al 1953 – delimitò i confini tra i due paesi. Gli scontri di luglio provocarono decine di vittime e oltre 200.000 sfollati da ambo le parti.
Come riportato da Renovatio 21, la Thailandia aveva sospeso la «pace di Trump» quattro settimane fa.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Geopolitica
Elon Musk chiede l’abolizione dell’UE «Quarto Reich»
;The tyrannical, unelected bureaucracy oppressing the people of Europe are in the second picture https://t.co/j6CFFbajJa
— Elon Musk (@elonmusk) December 7, 2025
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In precedenza, Musk aveva bollato l’UE come un «mostro burocratico», accusandone la dirigenza di «soffocare lentamente l’Europa fino alla morte». Il miliardario, che ha spesso denunciato l’iper-regolamentazione bruxellese, ha invocato lo smantellamento completo dell’Unione. «L’UE dovrebbe essere abolita e la sovranità restituita ai singoli paesi, in modo che i governi possano rappresentare meglio i loro cittadini», ha scritto. Anche l’ambasciatore statunitense presso l’UE Andrew Puzder ha condannato l’iniziativa europea, precisando che Washington «si oppone alla censura e contesterà le gravose normative che prendono di mira le aziende statunitensi all’estero». Ciononostante, l’UE difende la decisione: la vicepresidente esecutiva della Commissione per la sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia, Henna Virkkunen, ha puntualizzato che la responsabilità ricade unicamente sulla piattaforma di Musk e che «ingannare gli utenti con segni di spunta blu, oscurare informazioni sulle pubblicità ed escludere i ricercatori non è consentito online nell’UE». Come riportato da Renovatio 21 il tema delle euromulte contro Musk è risalente. Brusselle aveva valutato l’ipotesi di multe contro X da quando l’ex commissario alla tecnologia UE, Thierry Breton, aveva accusato la piattaforma di non aver controllato adeguatamente i contenuti illegali e di aver violato il Digital Services Act (DSA) dell’UE del 2022. La decisione se penalizzare X spetta ora alla commissaria UE per la concorrenza, Margrethe Vestager. Come noto al lettore di Renovatio 21, Elone per qualche ragione è assai inviso all’oligarchia europea e a tanta politica continentale, come hanno dimostrato i discorsi del presidente italiano Sergio Mattarella, che pareva attaccare proprio Musk e le sue ambizioni sui social e nello spazio.Pretty much https://t.co/0hspV4roFj
— Elon Musk (@elonmusk) December 7, 2025
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