Bizzarria
La prestigiosa università di Princeton offre corsi sul meretricio

Secondo l’elenco dei corsi online pubblicato di recente, la Princeton University, una delle istituzioni più prestigiose degli Stati Uniti, sta introducendo corsi su argomenti un tempo considerati tabù come parte del piano di offerta educativa del semestre primaverile 2025.
I corsi, parte del programma di studi di genere e sessualità della scuola, copriranno argomenti quali la teoria queer, la prostituzione, la pornografia, il turismo sessuale e la storia dell’architettura, visti attraverso prospettive femministe e LGBTQ.
Il dipartimento offrirà un totale di cinque corsi che includono la parola «queer» nelle descrizioni dei corsi. Un corso su «Spazi queer nel mondo» approfondirà la storia di «gruppi e istituzioni che hanno resistito attivamente ai regimi di potere dominanti» e analizzerà le dinamiche di potere istituzionali e storiche attraverso teorie legate al genere.
Si dice che un corso chiamato «L’amore: esplorazioni tecnologica» indaghi sui legami tra amore e tecnologia, genere, razza, legge, capitalismo, colonialismo e religione.
Il corso universitario sulla prostituzione si chiama invece «Power, Profit and Pleasure: Sex Workers and Sex Work» («Potere, profitto e piacere: le lavoratrici del sesso e il lavoro del sesso»), è presentato come una discussione sulle sex worker (eufemismo orwelliano con cui ora in USA si chiamano in maniera politicamente corretta le meretrici, che almeno in italiano sono eufemizzate più carinamente «passeggiatrici») e i loro clienti e tratterà la stigmatizzazione e le controversie riguardanti l’argomento, così come le dinamiche razziali, di classe e queer.
Frequentare Princeton comporta un impegno finanziario significativo. Per l’anno accademico 2024-2025, la retta è fissata a 59.710 dollari, con il costo totale della frequenza, inclusi vitto, alloggio e tasse, che supera gli 80.000 dollari.
Princeton non ha ancora commentato la sua nuova offerta formativa. Tuttavia, non è la prima università statunitense a offrire corsi che esplorano le tematiche omotransessualiste.
La Stanford University in California, ad esempio, ha annunciato la scorsa settimana un corso chiamato «Queer Electronic Music Composition» («Composizione di musica elettronica queer», che si concentrerà sui contributi omolesbicobitransessuali alla musica elettronica e ai progetti creativi.
Il programma 2023-2024 della University of Chicago includeva un corso di studi religiosi chiamato «Queering God» («rendere queer Dio»), che è stato promosso come applicazione dell’ideologia LGBTQ a diverse religioni.
La Texas Christian University ha offerto un corso di «Queer Art of Drag» («L’arte del travestitismo») l’anno scorso, che richiedeva agli studenti di creare una «persona drag» e «coinvolgere le teorie queer in relazione alla pratica esecutiva».
L’idea di vedere prostitute in cattedra è, di questi tempi, non più peregrina.
L’Università del Colorado ha visto il caso un professore ha utilizzato degli assistenti come finte prostitute per una lezione. Alcune università hanno adottato misure per supportare studenti o personale che potrebbero essere coinvolti nel lavoro sessuale, fornendo formazione o risorse sulla sicurezza. Ad esempio, sempre in USA, la Durham University ha offerto lezioni online su come restare al sicuro mentre si lavora come prostituta, seguendo una tendenza osservata di laureati che entrano nell’industria del sesso.
Iscriviti al canale Telegram
Come riportato da Renovatio 21, i casi di studentessa-prostituta sono stati discussi anche dagli esperti di etica, riflettendo l’accettazione, se non l’incoraggiamento, della pratica («si paga gli studi…»). Una risoluzione portata alla conferenza annuale della British Medical Association [BMA: l’associazione dei medici britannici, ndr] del 2021 chiedeva che le studentesse di medicina che lavorano come lavoratrici del sesso dovrebbero essere protette dalla censura delle università e degli organismi professionali.
«L’alto costo dello studio della medicina e i livelli inaccettabilmente bassi di sostegno finanziario nel Regno Unito sono una parte importante del motivo per cui queste studentesse di medicina si sentono costretti a scegliere questo tipo di lavoro ad alto rischio»
Insomma, «diamo sostegno alle studentesse-prostitute», le quali un «ambiente libero da giudizio» e del tutto confidenziale. Puttane nelle università britanniche: dentro.
In breve, l’accademia, in tutto il mondo, sta diventando un bordello: letteralmente.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Bizzarria
Ai nordcoreani è stato ordinato di identificare le donne con tette «antisocialiste»

Iscriviti al canale Telegram
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Animali
Il Canada vuole eutanasia di massa anche per gli struzzi

Una controversia legata alla gestione di un focolaio di influenza aviaria ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica canadese. Tutto ha avuto inizio nel 2024, quando i proprietari di un’azienda agricola a conduzione familiare nella Columbia Britannica hanno rilevato sintomi compatibili con l’influenza aviaria in alcuni struzzi del loro allevamento. La malattia si è diffusa rapidamente tra gli uccelli, causando la morte di 69 esemplari nel giro di un mese.
Gli struzzi rimasti, tuttavia, non hanno mostrato segni di malattia nei mesi successivi, suggerendo lo sviluppo di una possibile immunità naturale. Nonostante ciò, l’Agenzia canadese per l’ispezione alimentare (CFIA) ha disposto l’abbattimento dell’intero stormo sopravvissuto, considerandolo un rischio per la salute pubblica e per l’industria avicola nazionale.
La decisione ha suscitato una forte reazione da parte della famiglia proprietaria dell’allevamento, che da mesi si oppone al provvedimento attraverso vie legali e mediatiche. La vicenda ha avuto un nuovo sviluppo lo scorso mercoledì, quando la Corte Suprema del Canada ha concesso una sospensione temporanea dell’abbattimento, bloccando l’operazione in attesa di ulteriori decisioni giudiziarie.
Iscriviti al canale Telegram
Nonostante la sospensione, gli agenti della CFIA – coadiuvati da oltre 100 agenti di polizia – continuano a presidiare la proprietà, impedendo ogni accesso non autorizzato agli animali. Secondo i proprietari, l’agenzia ha anche vietato loro di effettuare test diagnostici indipendenti sugli uccelli sopravvissuti, con la minaccia di sanzioni che includono multe fino a 200.000 dollari e pene detentive fino a sei mesi per ogni esemplare testato senza autorizzazione.
La CFIA sostiene che la presenza degli struzzi costituisca ancora una minaccia biologica. Tuttavia, alcuni osservatori hanno sollevato dubbi sulle modalità di gestione della situazione. In particolare, è stato segnalato che, nei giorni iniziali dell’intervento, alcuni operatori dell’agenzia sarebbero entrati nell’area senza adeguati dispositivi di protezione individuale, adottando misure di sicurezza più rigorose solo successivamente. Anche le forze dell’ordine, secondo quanto riferito, non avrebbero utilizzato equipaggiamenti protettivi durante le operazioni di sorveglianza.
La famiglia proprietaria della fattoria, denuncia quella che definisce una violazione dei propri diritti. La figlia dei titolari, ha dichiarato: «Non si tratta solo dei nostri struzzi. È una questione più ampia che riguarda i diritti degli agricoltori e la libertà di gestire le proprie terre».
Il caso ha acceso un dibattito pubblico sull’equilibrio tra misure di biosicurezza e diritti individuali, sollevando interrogativi sulla proporzionalità dell’intervento governativo e sulla trasparenza delle valutazioni scientifiche alla base delle decisioni.
Rimane il fatto che il Canada, anche per i grandi pennuti, è capitale dell’eutanasia di Stato che si dirige verso l’eliminazione dei bambini autistici (anche senza consenso dei genitori), i malati mentali in genere, i disabili, i depressi da lockdown, gli angosciati, i poveri – etc. Con contorno di record per le predazioni di organi.
Due anni fa il Canada registrò che una persona su 25 moriva per MAiD, il nome della pubblica eutanasia canadese.
Come riportato da Renovatio 21, un altro caso di eutanasia animale sconvolse gli USA, forse spostando anche qualche voto delle presidenziali: quello dello scoiattolo Peanut, strappato dalle amorevoli braccia del suo addestratore ed eutanatizzato dalle autorità statunitensi.
Perché per il malvagio squirrello che invece terrorizza la California, al momento, non è richiesta la morte di Stato?
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Mostafameraji via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Bizzarria
Sub trovano 1 milione di dollari in monete d’oro da un relitto spagnolo

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Iscriviti al canale Telegram
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Persecuzioni1 settimana fa
Il ministro israeliano Katz: suore e clero cristiano saranno considerati terroristi se non lasceranno Gaza
-
Immigrazione2 settimane fa
Mons. Viganò: storia delle migrazioni di massa come ingegneria sociale
-
Civiltà2 settimane fa
La lingua russa, l’amicizia fra i popoli, la civiltà
-
Spirito1 settimana fa
Viganò: «Leone ambisce al ruolo di Presidente del Pantheon ecumenico della Nuova Religione Globale di matrice massonica»
-
Ambiente1 settimana fa
Cringe vaticano ai limiti: papa benedice un pezzo di ghiaccio tra Schwarzenegger e hawaiani a caso
-
Autismo2 settimane fa
Ecco il possibile farmaco per l’autismo: che cos’è il Leucovorin?
-
Civiltà1 settimana fa
«Pragmatismo e realismo, rifiuto della filosofia dei blocchi». Il discorso di Putin a Valdai 2025: «la Russia non mostrerà mai debolezza o indecisione»
-
Cancro6 giorni fa
Tutti i vaccini contro il COVID aumentano il rischio di cancro, conclude un nuovo studio