Razzismo
Ecco i licenziamenti «antirazzisti». Cioè razzisti
La società tecnologica di San Francisco Twilio – che si occupa di programmi per telefonate e SMS – ha annunciato l’intenzione di licenziare molti dipendenti poiché la realtà della crescita post-pandemia non è all’altezza delle aspettative.
Il CEO di Twilio Jeff Lawson ha dichiarato il programma di tagliare circa l’11% della forza lavoro dell’azienda, dopo aver ammesso che l’azienda è cresciuta troppo in fretta: «Twilio è cresciuto a un ritmo sorprendente negli ultimi due anni. Ciò è avvenuto troppo velocemente e senza concentrarsi a sufficienza sulle nostre priorità aziendali più importanti. Mi assumo la responsabilità di queste decisioni, così come la difficile decisione di fare questi licenziamentoi».
Fin qui, non si tratta di niente di nuovo.
Quel che è stato aggiunto nelle righe successive del comunicato invece non si era mai visto, per lo meno con questa spudoratezza: i licenziamenti verranno fatti su base antirazzista, cioè, su base razziale.
«Licenziamenti come questi possono avere un impatto più pronunciato sulle comunità emarginate», ha scritto Lawson in una nota ai dipendenti. «Quindi eravamo particolarmente concentrati nel garantire che i nostri licenziamenti (…) fossero effettuati attraverso una lente antirazzista/anti-oppressione».
Ammettiamo che il cervello ci sta andando in cortocircuito: considerando la razza un fattore di licenziamento, non è che questo licenziamento antirazzista sia, di fatto «razzista»?
Nessuno sembra essersi sconvolto per questa novità. I giornali come Fortune difendono la società è la sua scelta razzista anti-razzista, intervistando dipendendi che dicono che invece va tutto bene, e, senza avere uno straccio di prova, sostengono anche se sembra non licenzieranno solo i bianchi, ma un «un mix equo» di donne, uomini e minoranze sottorappresentate.
Abbiamo paura di chiederci: cosa pensa di una cosa del genere un sindacato italiano?
Direbbe qualcosa?
Del resto, la discriminazione gliela abbiamo vista fare contro i non-vaccinati, con quelle letterine a Draghi per implorare l’obbligo vaccinale, una discriminazione che non sappiamo se possiamo chiamare razzismo, ma se è vero che l’mRNA cambia geneticamente la popolazione vaccinata, forse anche sì.
Massì, ricordiamocelo: solo noi ci abbiamo un sindacato che annuncia il Nuovo Ordine Mondiale.
Immagine di sergejf via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)
Razzismo
Si dimette il primo ministro scozzese «anti-bianchi»
Humza Yousaf, il primo ministro scozzese che ha inveito contro i bianchi in Parlamento e poi ha supervisionato l’approvazione di leggi estreme sui «crimini d’odio» nel Paese, è stato costretto a dimettersi .
L’annuncio di Yousaf è arrivato dopo che è diventato chiaro che non sarebbe sopravvissuto a due voti di fiducia, uno a lui e un altro al suo governo dello Scottish National Party, presentati al Parlamento scozzese dai partiti di opposizione.
Yousaf aveva concluso un accordo di condivisione del potere con il Partito dei Verdi scozzesi ed era diventato evidente che non sarebbe stato in grado di ottenere un sostegno sufficiente per guidare un nuovo governo di minoranza, perché aveva promosso un’ideologia di genere radicale e supervisionato il passaggio in legge della legislazione sui «crimini d’odio» più draconiana della storia.
Scotland First Minister Humza Yousaf’s resignation is official.
He’s the guy who said there were too many whites in politics.
In reality, there are just too many idiots like Yousaf. pic.twitter.com/ZBgje8WJsm
— Paul A. Szypula 🇺🇸 (@Bubblebathgirl) April 29, 2024
Sostieni Renovatio 21
La settimana scorsa, lo Yousaf ha tentato disperatamente di rimanere al potere implorando i conservatori di allinearsi con lui, ma poi, durante le sue dimissioni, ha affermato di non essere disposto a svendere i suoi principi, quindi ha deciso di dimettersi.
Ai sensi della nuova legislazione sui «crimini d’odio» introdotta in Iscozia dal premier musulmano, chiunque sia ritenuto essere stato verbalmente «abusante», di persona o online, nei confronti di una persona transgender, potrebbe essere colpito con una pena detentiva fino a sette anni.
Fughe di notizie provenienti dalla polizia hanno accresciuto le preoccupazioni sulla legislazione poiché hanno rivelato che attori e comici erano elencati come obiettivi. Il primo ministro Yousaf ha giustificato le nuove leggi, dichiarando che i graffiti rivolti contro di lui comparsi vicino a casa significavano che la necessità di un approccio di «tolleranza zero» nei confronti dell’odio.
Non appena la legge è entrata in vigore, migliaia di persone hanno colto l’occasione per denunciare lo stesso Yousaf per aver inveito contro i bianchi che ricoprivano posizioni di autorità in Scozia, un Paese che è bianco al 96%. Lo Yousaf fa ha conseguentemente dichiarato che chiunque faccia questo dovrebbe essere considerato «di estrema destra».
La faccenda, tuttavia, è diventata ben più grottesca di così.
È emerso che al personale di polizia che rispondeva alle chiamate per «crimini d’odio» per denunciare il Primo Ministro era stato detto di leggere una trascrizione preparata in anticipo in difesa dal premier, in cui si affermava che quando Yousaf si riferiva ai «bianchi», che sono in maggioranza in posizioni di autorità in Iscozia ( cosa che secondo lui era sbagliata) aveva solamente «sottolineato un dato di fatto».
Scottish Minister Humza Yousaf complains about whites being under control in Scotland. Isn’t this hate speech?
Seems like he expects more terrorists to be in control of Scotland. pic.twitter.com/hhtv6QYMH3— Voice Unchained (@VocUnchained) April 27, 2024
La polizia scozzese ha ricevuto qualcosa come 8.000 denunce di «crimini ispirati dall’odio» solo nella prima settimana dall’entrata in vigore della legge, pari a più del totale annuo di tutte le denunce di crimini ispirati dall’odio per tutti gli anni precedenti.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Le forze dell’ordine sono quindi costrette a pagare «centinaia di migliaia» di straordinari agli agenti nella sua sala di controllo per far fronte al diluvio di denunce di «crimini ispirati dall’odio», che potrebbero essere, in larga parte, delazioni sul tipo di quelle proposte durante il COVID anche in Italia, che in Scozia avevano trovato applicazione, con la polizia a visitare case dove qualcuno segnalava esserci un «assembramento».
Ad ogni modo, per la prima settimana è stata trasmessa alla polizia una denuncia ogni minuto. Il segretario generale della Federazione di polizia scozzese David Kennedy ha tuttavia osservato che «il numero di denunce che si sono tradotte in vere e proprie indagini su crimini ispirati dall’odio è estremamente piccolo», affermando che costituisce meno dell’1%.
Un sondaggio dell’inizio di questo mese ha rivelato che, dopo l’introduzione della legge, lo Yousaf aveva un indice di gradimento di meno 32, equivalente a un calo di 15 punti dall’inizio dell’anno. Il sondaggio rileva che anche tra le persone che hanno votato per il suo partito, più credevano che stesse facendo un pessimo lavoro rispetto a quelli che pensavano che stesse facendo bene.
Come riportato da Renovatio 21, la Scozia è al centro anche di altri episodi di folle legislazioni e arresti riguardo tempi del politicamente corretto, come la cosiddetta «transfobia».
È emerso di recente che genitori scozzesi contrari alla transessualizzazione dei figli ora rischiano 7 anni di prigione. La legge pensata a proposito vieterebbe le cosiddette «pratiche di conversione» che spesso hanno luogo in un «contesto familiare». Ciò significa che se i genitori tentassero di impedire ai loro figli di «vestirsi in un modo che rifletta il loro orientamento sessuale o identità di genere», potrebbero affrontare sanzioni penali anche se credono di agire nel migliore interesse del bambino.
Nel 2021 una madre di 50 anni è stata accusata di un «crimine d’odio transfobico» dopo aver ritwittato l’immagine di un nastro delle suffragette. La donna rischiava fino a due anni di prigione.
Aiuta Renovatio 21
La Scozia è pure teatro di grotteschi casi in cui maschi che commettono vili aggressioni sessuali contro donne e bambini vengono protetti dallo Stato e spediti in carceri femminili dopo essersi opportunamente dichiarati trans. L’anno scorso, l’ex leader scozzese Nicola Sturgeon, paladina woke poi arrestata e rilasciata su accuse legate al Partito Nazionale Scozzese, ha affermato che i criminali transgender condannati per aver violentato donne sono donne, nonostante siano biologicamente uomini.
Nello stesso mese, il governo scozzese ha rifiutato di rimuovere uno stupratore transgender da un carcere femminile nonostante fosse condannato per aver violentato due donne.
Come riportato da Renovatio 21, la Scozia sta legalizzando l’eutanasia, e apre dibattiti legali sulla conservazione dello sperma dei trans.
Solo poco tempo fa, nei giornali scozzesi si potevano trovare sondaggi deliranti come quelli sulla possibilità di introdurre campi di concentramento COVID, mentre nel Paese in lockdown la polizia faceva irruzione a feste di compleanno di bambini di 10 anni su soffiata dei vicini delatori.
Nel frattempo, una inspiegata ondata di neonati morti – con aumento statistico cospicuo – si è manifestata nel Paese.
Come riportato da Renovatio 21, il «musulmano non osservante» Humza Yousaf fu preferito nel rush finale dopo le strane dimissioni della Sturgeon alla cristiana praticante Kate Forbes, contraria al matrimonio omosessuale, così come alle nascite extramatrimoniali, e difensore accorato della famiglia tradizionale.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Scottish Government via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Razzismo
Biden molla l’idea di bandire le sigarette al mentolo per non irritare l’elettorato nero
Sostieni Renovatio 21
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Razzismo
Shakespeare ha reso il teatro «troppo bianco, maschilista, nazionalista, cisgender»: studio pagato dal governo britannico
Uno studio finanziato dal governo britannico per quasi un milione di sterline sostiene che Guglielmo Shakespeare, uno de delle più alte vette della letteratura della storia umana, è stato rappresentato in modo sproporzionato e ha permesso a «narrazioni maschili bianche, normodotate, eterosessuali e cisgender» di dominare il teatro.
Lo studio, condotto da accademici dell’Università di Roehampton, è stato finanziato dal Consiglio governativo per la ricerca sulle arti e le discipline umanistiche e sostiene essenzialmente che Shakespeare non è abbastanza diversificato.
Il quotidiano britannico Telegraph riferisce che il supervisore dello studio, Andy Kesson, lamenta che «la mascolinità e il nazionalismo sono stati fattori motivanti cruciali nell’ascesa di Shakespeare come arbitro della grandezza letteraria aggiungendo che «[dobbiamo] essere molto, molto più sospettosi» del posto di Shakespeare nel teatro contemporaneo».
Sostieni Renovatio 21
«A quanto pare non ci sono abbastanza migranti transgender queer disabili neri e marroni nelle opere di Shakespeare» commenta Modernity News.
Per contrastare la mancanza di diversità di Shakespeare, i ricercatori stanno mettendo in scena un’opera teatrale di John Lyly, un drammaturgo contemporaneo di Shakespeare. il quale tuttavia che non ebbe lo stesso successo.
I ricercatori affermano che l’opera di Lyly Galatea offre «un’esperienza demografica affermativa e intersezionale senza precedenti, che esplora le vite femministe, queer, transgender e dei migranti».
«Dato che sostanzialmente nessuna di queste cose esisteva quando l’opera è stata scritta» continua Modernity News, «chiunque sano di mente concluderebbe che non sono temi dell’opera, e invece sono stati introdotti con la forza dagli “accademici” ossessionati dal promuovere la loro agenda identitaria senza senso».
In risposta a questa totale sciocchezza, l’autore Lionel Shriver ha osservato che «ai tempi di Shakespeare, metà della popolazione europea era bianca e maschia. Non avevano bandiere arcobaleno. Essere disabile come Riccardo III era una questione di carattere più che di politica, e per loro fortuna nessuno aveva mai coniato l’abominio linguistico “cisgender”».
Lo Shriver ha inoltre sottolineato che «ancora pertinente perché i suoi temi sono senza tempo, Shakespeare sopravviverà anche a questa storpiatura dogmatica, e le sue opere continueranno a essere apprezzate molto tempo dopo che le rappresentazioni ‘intersezionali’ di oggi si saranno ridotte a una bizzarra nota comica nella storia del teatro».
Anche il comico e autore Andrew Doyle ha commentato: «c’è un’ottima ragione per cui Shakespeare viene rappresentato frequentemente e John Lyly a malapena. Shakespeare era di gran lunga il drammaturgo migliore. Ancora una volta, gli ideologi stanno riducendo la grande arte a meri meccanismi per la promozione di un’ideologia».
«Una produzione di Galatea sarebbe benvenuta», ha continuato Doyle, aggiungendo “ma dato che coloro che stanno dietro ad esso stanno già usando termini pseudo-religiosi anacronistici come “cisgender”, suggerisce che sarà una faccenda noiosa. Evidentemente credono che ciò che stanno facendo sia radicale, ma praticamente tutte le compagnie teatrali oggi sono ossessionate dall’identità e dal genere, e quindi è probabile che questa sia solo propaganda più conformista e insipida».
La deputata conservatrice Jane Stevenson, del comitato governativo per la cultura, i media e lo sport, ha dichiarato: «non sono sicura che ridurre Galatea a una celebrazione di tutte le cose woke, o accusare Shakespeare di essere pallido, maschio e stantio sia molto più di un clickbait culturale».
Non è la prima difficoltò che il Bardo si trova ora ad affrontare nel mondo moderno.
Aiuta Renovatio 21
«Le opere di Shakespeare sono state tradotte in 100 lingue e chiaramente risuonano ancora tra le persone di tutto il mondo. Amore, odio, ambizione, perdita, gelosia: tutte emozioni universali con cui tutti ancora ci identifichiamo», ha inoltre dichiarato la Stevenson.
Come riportato da Renovatio 21, diverse scuole della Florida nel 2023 hanno iniziato ad eliminare le opere scespiriane dai loro programmi di studio per paura di entrare in conflitto con una controversa nuova legge che vieta i libri con contenuti sessuali. Secondo alcuni, si tratterebbe di una manovra di gruppi di pressione LGBT che si oppongono fermamente alla legge emanata dal governatore Ron DeSantis, che di fatto ha fatto uscire dalle scuole dei bambini della Florida i contenuti omosessualisti
Come riportato da Renovatio 21, la situazione del teatro in Albione è così drammatica che esistono spettacoli esclusi ai bianchi.
Come riportato da Renovatio 21, la situazione dell’accademia in Albione è così drammatica che a Cambridge un ricercatore di storia dell’arte ha fatto una conferenza pubblica sul «corpo trans» di Gesù Cristo, e il rettore cantabrigense lo ha pure difeso nella polemica seguitane. Sempre nel prestigioso ateneo l’anno scorso è emerso che viene insegnato che gli anglosassoni non sono mai esistiti come gruppo etnico specifico.
-
Cervello2 settimane fa
«La proteina spike è un’arma biologica contro il cervello». Il COVID come guerra alla mente umana, riprogrammata in «modalità zombie»
-
Salute1 settimana fa
I malori della 16ª settimana 2024
-
Pensiero1 settimana fa
Foreign Fighter USA dal fronte ucraino trovato armato in Piazza San Pietro. Perché?
-
Autismo2 settimane fa
Autismo, 28enne olandese sarà uccisa con il suicidio assistito: i medici la ritengono che «incurabile»
-
Vaccini1 settimana fa
Lanciati i vaccini RNA monodose contro COVID e influenza per i bambini. I critici: «livelli di follia senza precedenti»
-
Cancro1 settimana fa
Vaccino mRNA, «aumenti significativi» delle morti per cancro dopo la terza dose: studio giapponese
-
Droni1 settimana fa
I droni israeliani attirano i palestinesi con audio di bambini che piangono e poi gli sparano
-
Cina1 settimana fa
TongTong, la «ragazzina» creata con l’Intelligenza Artificiale per la Cina senza figli