Geopolitica
Funzionario russo afferma che i commando ucraini sono stati addestrati dal servizio segreto britannico MI6
Vladimir Rogov, del consiglio principale dell’amministrazione militare-civile della regione di Zaporiggia, ha lanciato un’accusa secondo cui le forze speciali ucraine schierate per l’assalto mattutino del primo settembre alla centrale nucleare di Zaporiggia sono state addestrate dall’agenzia per l ‘Intelligence esterna britannica MI6.
«Non solo hanno studiato inglese (…) ma hanno ricevuto un addestramento speciale sotto la guida del British Secret Intelligence Service, l’MI6. Dopodiché sono tornati in Ucraina (…) attraverso Varsavia, finendo a Odessa e da lì, entro la fine di agosto, arrivati nella regione di Dnepropetrovsk, sulla riva destra del fiume Dnepr, dove si sono preparati e si sono trasferiti fuori per eseguire gli ordini criminali loro impartiti», ha detto Rogov, riportato dall’agenzia russa TASS.
La mattina del primo di settembre, il ministero della Difesa russo ha riferito che le truppe ucraine hanno tentato di sbarcare alle 7 presso la centrale nucleare di Zaporiggia.
Lo sbarco è stato sventato dalle forze armate russe, che hanno affondato due chiatte semoventi che trasportavano sabotatori da Nikopol.
Il ministero ha inoltre riferito che, alle 6:20, il regime di Kiev ha effettuato uno sbarco da parte di due gruppi di sabotaggio ucraini di circa 60 persone su sette motoscafi sulla costa del bacino idrico di Kakhovka, 3 km a nord-est della ZNPP.
È stato riferito che la Guardia Nazionale e le Forze Armate russe hanno bloccato quei sabotatori.
Come riportato da Renovatio 21, addestratori britannici hanno preparato i combattenti ucraini e sono stati in Ucraina anche in queste settimane per insegnare l’uso di armi «donate» al regime Zelens’kyj. È stato ipotizzato che razzi britannici possano essere utilizzati per attacchi altamente simbolici come quello sul ponte di Kerch.
Al G7 di Londra Boris Johnson arrivò a proporre di quadruplicare le armi per gli ucraini e boicottare il petrolio russo – tutto questo mentre una spaventosa crisi energetico-economica si sta abbattendo sulla popolazione Inglese.
Londra non ha mai fatto mistero del suo incredibile fervore antirusso, col premier britannico in visita a Kiev e in Scandinavia per allargare la NATO. Le manovre contro Mosca da parte del Regno Unito erano evidenti alla diplomazia internazionale prima della guerra.
Come potrebbe sapere il lettore di Renovatio 21, la guerra di Londra contro la Russia risale di secoli.
Geopolitica
Netanyahu esclude la creazione di uno Stato palestinese
Israele non tollererà la nascita di uno Stato palestinese, in quanto il suo obiettivo ultimo sarebbe l’annientamento dell’«unico e solo Stato ebraico», ha dichiarato il primo ministro Benjamin Netanyahu.
Tali parole sono state pronunciate domenica a Gerusalemme, in occasione di una conferenza stampa bilaterale con il cancelliere tedesco Friedrich Merz. Mentre quest’ultimo ha rinnovato l’impegno di Berlino per la fondazione di un’entità palestinese autonoma, Netanyahu ha espresso un netto dissenso, argomentando che un tale Stato sarebbe «dedito a distruggerci proprio alle nostre porte».
«A Gaza avevano già uno Stato, uno Stato di fatto, e lo hanno usato per tentare di annientare l’unico e solo Stato ebraico», ha proseguito Netanyahu, alludendo all’enclave palestinese controllata de facto dal gruppo armato Hamas.
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Israele, ha precisato il premier, vede una «via per perseguire una pace più estesa con gli Stati arabi» e per «instaurare una pace concreta con i vicini palestinesi», purché non implichi la creazione di un’entità sovrana indipendente.
Netanyahu ha più volte rigettato la formula dei due Stati caldeggiata dal Consiglio di Sicurezza ONU, che contempla un’entità palestinese entro le linee di cessate il fuoco pre-Guerra dei Sei Giorni del 1967, con Gerusalemme Est quale capitale.
Il piano di partizione ONU del 1947 delineava Stati distinti per ebrei e arabi, ma una serie di conflitti successivi consentì a Israele di conquistare gran parte del territorio destinato ai palestinesi.
Il leader israeliano ha rilevato che l’occupazione della Cisgiordania – ritenuta illegittima dal diritto internazionale – continua a essere al centro del dibattito, ma ha lasciato intendere che lo status quo perdurerà nell’immediato futuro.
Il Netanyahu tre mesi fa all’Assemblea Generale ONU aveva ribadito che «uno Stato palestinese non si realizzerà».
Come riportato da Renovatio 21, papa Leone XIV negli scorsi giorni ha dichiarato che uno Stato palestinese è l’unica soluzione al conflitto.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Geopolitica
La Danimarca taglia gli aiuti all’Ucraina per la corruzione. Mosca: i crimini di Kiev alla Corte Internazionale
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Geopolitica
Zakharova: l’UE che odia la Russia «è caduta nella follia politica». Il comandante NATO: l’alleanza può «creare dilemmi» a Mosca
Continua l’escalation tra Europa e Russia.
Nel suo consueto briefing con la stampa, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha dichiarato che la Russia sta preparando un pacchetto di misure di ritorsione nel caso in cui l’UE procedesse al furto dei beni russi congelati, come è attualmente oggetto di accese discussioni all’interno dell’UE.
«Qualsiasi azione illegale riguardante i nostri beni statali incontrerà sicuramente una dura risposta… Si sta già lavorando a misure di ritorsione nel caso in cui i beni russi vengano sequestrati, ovvero rubati». La Zakharova ha affermato che questa «strategia inizialmente zoppa e imperfetta, imposta all’intera UE dalla sua ala ostile alla Russia, si è trasformata in follia politica. Il loro desiderio di infliggere danni alla Russia ha la precedenza su tutto il resto… Non può essere classificato come altro che furto».
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L’UE, ha aggiunto, a differenza degli emissari americani Steve Witkoff e Jared Kushner che «cercano risultati, non solo pubbliche relazioni», sta sabotando gli sforzi di pace a ogni passo. «Tutto ciò comporta il rischio di un’ulteriore escalation e incoraggia i neonazisti, e ora i terroristi neonazisti in Ucraina, a commettere nuovi crimini barbari».
Nel frattempo, il Comandante della NATO, Generale Alexus Grynkewich il 4 dicembre in un discorso ai giornalisti presso il quartier generale militare della NATO a Mons, in Belgio, ha suggerito che la NATO potrebbe diventare più «proattiva» in risposta alle presunte minacce ibride russe.
«Le minacce ibride sono un problema reale, e credo che possiamo prevedere che si verificheranno più spesso», ha affermato, secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, affermando che alcuni recenti incidenti in Europa sono stati sconsiderati e altri intenzionali e aggiungendo che è importante identificare chi c’è dietro gli incidenti ibridi e che l’Alleanza sapeva che dietro alcuni di essi c’era la Russia. «Pensiamo anche ad essere proattivi… Se la Russia sta cercando di crearci dei dilemmi, allora forse ci sono modi in cui potremmo crearne anche noi a loro», ha affermato, aggiungendo che la NATO è un’alleanza difensiva e «non c’è nulla di offensivo in questo».
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Immagine di Valsts kanceleja/State Chancellery via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-ND 4.0
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