Ambiente
Un morto al Burning Man. L’evento ridotto esattamente all’incubo post-apocalittico sognato dalle élite che lo frequentano
La polizia del Nevada sta indagando sulla morte di un individuo durante una tempesta al festival Burning Man, il mega raduno hippy-anarcoide che si tiene ogni anno nel deserto. L’accesso al sito del festival rimane vietato a causa delle condizioni del terreno divenuto simile ad una palude.
Attualmente sarebbero bloccate lì più di 70 mila persone, che non sono in grado di uscire dal deserto con i loro veicoli, che restano impantanati nella melma. Ai partecipanti è stato consigliato di conservare cibo e acqua.
In una dichiarazione di sabato sera, l’ufficio dello sceriffo della contea di Pershing ha affermato che «sta attualmente indagando su una morte avvenuta durante questo evento di pioggia». Non sono stati forniti dettagli sull’identità della persona o sulla sospetta causa della morte.
Vidéo aérienne du Burning Man Festival à Black Rock City.
C'est un Remake de Mad Max. pic.twitter.com/H600BZFx9D
— EXOCET17™ ???????? ⵣ (@excocet17) September 5, 2023
"The participants of the Burning Man event pull off in an orderly manner and had to learn that "water is stronger than fire". We will get you for your failed blasphemy!" – WW3INFO pic.twitter.com/jUozS310o2
— Jack Straw (@JackStr42679640) September 5, 2023
Tickets for Burning Man… $575
Vehicle Pass… $150Justifying the $120k you spent on your TRX by being able to get the hell out of there… PRICELESS#BurningManFestival #Burningman #BurningMan2023 pic.twitter.com/yZJOeXQrxQ
— moonbitly (@moonbitly) September 5, 2023
La festa era iniziata domenica scorsa e avrebbe dovuto concludersi lunedì dopo l’incendio di una gigantesca effigie di legno antropomorfa da cui deriva il nome dell’evento.
Tuttavia, un temporale sabato ha trasformato il deserto di Black Rock, normalmente arido, in un bagno di fango, costringendo gli organizzatori a vietare qualsiasi ingresso e uscita dal sito.
Era pra ser “Mad Max” mas virou “WaterWorld”.
Festival Burning Man 2023 foi declarado emergência nacional pelo governo dos EUA.
Mais de 70.000 pessoas estão presas em Black Rock City, em Nevada. pic.twitter.com/OVY7ZavaiJ
— Ronaldo Júnior RJR (@rjr_aeon) September 3, 2023
Festival Burning Man ???? Mad Maxpic.twitter.com/B5cw51r8hh
— Br3no 4maro ???????? (@brenoamaro) September 4, 2023
Nah this isn’t Mad Max quite yet but give it a few more days and the fury could set in.
Burning Man 2023 pic.twitter.com/u4FMJq3KCn
— Mr. Maverick (@TheMan2Day) September 3, 2023
Ai partecipanti al festival è stato chiesto di conservare cibo e acqua nel caso in cui il terreno non si prosciughi entro lunedì, e notizie dal festival indicano che i servizi igienici sono diventati inutilizzabili.
Il sergente Nathan Carmichael dello sceriffo della contea di Pershing ha detto ai media locali che circa 70.000 persone sono bloccate sul posto. Chi lascia il Burning Man a piedi può fare un’escursione a piedi di 8 chilometri fino all’autostrada più vicina e prendere un bus navetta per la città di Reno, a circa 160 chilometri di distanza.
Burning Man turned into
Mad Max!#BurningMan #BurningMan2023 #MadMax #BurningManFestival pic.twitter.com/regxj91NuG— Michael van Mind (@MichaelvanMind) September 3, 2023
Presentato come una celebrazione della comunità, dell’arte, dell’espressione di sé e della fiducia in se stessi, il Burning Man è stato fondato nel 1986 con l’incendio di un uomo di legno di 8 piedi sulla Baker Beach di San Francisco.
L’evento, che ha biglietti costosi, si tiene nel Black Rock Desert dal 1990 e attira hippy, celebrità, influencer e miliardari della tecnologia. Elon Musk, Mark Zuckerberg e Jeff Bezos sono tra le tante élite imprenditoriali che hanno partecipato al festival negli ultimi anni.
La deputata della Georgia Marjorie Taylor Greene ha sottolineato come quei 70 mila bloccati ora saranno indottrinati, più che mai, al culto del cambiamento climatico, i cui effetti sono così diretti da aver messo in pericolo la loro stessa vita.
Le immagini apocalittiche provenienti dal Festival hanno scatenato vari commenti dalla rete.
Abbiamo trovato assai pregnante il commento dell’utente Twitter The Barracks:
«Il motivo per cui Burning Man esiste è quello di consentire ai parassiti più improduttivi della Nazione della classe superiore di interpretare come sarà la vita per loro come élite feudali in un’America post apocalittica».
The reason Burning Man exists is to allow the nations most non productive parasites in the upper class to role play what life will be like for them as Feudal elites in a post apocalyptic America. This is why they push so hard for degrowth at the same time as they push for nuclear… pic.twitter.com/KhmXVEMG0X
— The Barracks (@thebarrackslive) September 3, 2023
«Questo è il motivo per cui spingono così tanto per la decrescita nello stesso momento in cui spingono per l’Olocausto nucleare con la Russia, al fine di vivere le loro fantasie in stile Mad Max nella vita reale, in modo permanente».
«Il rifugio piazzato al Burning Man, con 73.000 persone bloccate e affamate, quanto fragili siano questi sogni psicopatici e quanto inutile ed effeminata sia in realtà la classe dei laptop. Non sono altro che bambini che giocano nel fango. È così che vogliono che viva l’intero Paese».
Come riportato da Renovatio 21, le autorità ambientali del Nevada avevano forzato il blocco degli attivisti climatici che avevano fermato il traffico verso il Burning Man.
Immagine screenshot da YouTube
Ambiente
Studi sui metodi per testare le sostanze chimiche della pillola abortiva nelle riserve idriche
I funzionari governativi USA stanno valutando se sia possibile sviluppare metodi per rilevare le sostanze chimiche contenute nella pillola abortiva nelle riserve idriche degli Stati Uniti, in seguito all’iniziativa del gruppo Students for Life. Lo riporta LifeSite.
Quest’estate, i funzionari dell’Agenzia per la Protezione Ambientale americana (EPA) hanno incaricato gli scienziati di determinare se fosse possibile sviluppare metodi per rilevare tracce di pillole abortive nelle acque reflue. Sebbene al momento non esistano metodi approvati dall’EPA, è possibile svilupparne di nuovi, hanno recentemente dichiarato al New York Times due fonti anonime.
La divulgazione fa seguito alla richiesta di 25 membri repubblicani del Congresso USA che hanno chiesto all’EPA di indagare sulla questione.
«Esistono metodi approvati dall’EPA per rilevare il mifepristone e i suoi metaboliti attivi nelle riserve idriche?», chiedevano i deputati in una lettera del 18 giugno. «In caso contrario, quali risorse sono necessarie per sviluppare questi metodi di analisi?»
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I legislatori hanno osservato che il mifepristone è un «potente bloccante del progesterone» che altera l’equilibrio ormonale e potrebbe «potenzialmente interferire con la fertilità di una persona, indipendentemente dal sesso».
Dopo l’annullamento della sentenza Roe v. Wade, Students for Life aveva rilanciato una campagna per indagare sulle tracce di pillole abortive e sui resti fetali nelle acque reflue. Il gruppo ha affermato che il mifepristone e i resti fetali potrebbero potenzialmente danneggiare gli esseri umani, gli animali e l’ambiente.
Nel novembre 2022, i dipendenti di Students for Life si sono lamentati del fatto che le agenzie governative non controllassero le acque reflue per individuare eventuali sostanze chimiche contenute nelle pillole abortive e hanno deciso di assumere i propri «studenti investigatori» per analizzare l’acqua.
La campagna era fallita sotto l’amministrazione Biden. Nella primavera del 2024, undici membri del Congresso, tra cui il senatore Marco Rubio della Florida, attuale Segretario di Stato, scrissero all’EPA chiedendo in che modo il crescente uso di pillole abortive potesse influire sull’approvvigionamento idrico.
Secondo due funzionari, l’EPA ha scoperto di non aver condotto alcuna ricerca precedente sull’argomento, ma non ha avviato alcuna nuova indagine correlata.
Kristan Hawkins, presidente di Students for Life, ha annunciato venerdì: «tre presidenti democratici hanno promosso in modo sconsiderato l’uso della pillola abortiva chimica. Ora l’EPA sta finalmente indagando sull’inquinamento causato dalla pillola abortiva».
«Ogni anno oltre 50 tonnellate di sangue e tessuti contaminati chimicamente finiscono nei nostri corsi d’acqua», ha continuato su X. «Spetta al presidente Trump e al suo team ripulire questo disastro».
A giugno un rapporto pubblicato da Liberty Counsel Action indicava che più di 40 tonnellate di resti di feti abortiti e sottoprodotti della pillola abortiva sono infiltrati nelle riserve idriche americane.
«Come altri farmaci noti per causare effetti avversi sul nostro ecosistema, il mifepristone forma metaboliti attivi», spiega il rapporto di 86 pagine. «Questi metaboliti possono mantenere gli effetti terapeutici del mifepristone anche dopo essere stati escreti dagli esseri umani e contaminati dagli impianti di trattamento delle acque reflue (WWTP), la maggior parte dei quali non è progettata per rimuoverli».
Non si tratta della prima volta che vengono lanciati gli allarmi sull’inquinamento dei fiumi da parte della pillola abortiva RU486, detta anche «pesticida umano».
Come riportato da Renovatio 21, le acque di tutto il mondo sono inquinate da fortemente dalla pillola anticoncenzionale, un potente steroide usato dalle donne per rendersi sterili, che viene escreto con l’orina con effetto devastante sui fiumi e sulla fauna ittica. In particolare, vi è l’idea che la pillola starebbe facendo diventare i pesci transessuali.
Danni non dissimili sono stati rilevati per gli psicofarmaci, con studi sui pesci di fiume resi «codardi e nervosi».
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Nonostante i ripetuti allarmi sul danno ambientale dalla pillola, le amministrazioni di tutto il mondo – votate, in teoria, all’ecologia e alla Dea Gaia – continuano con programmi devastatori, come quello approvato lo scorso anno a Nuova York di distribuire ai topi della metropoli sostanze anticoncezionali. A ben guardare, non si trova un solo ambientalista a parlare di questa sconvolgente forma di inquinamento, ben più tremenda di quello delle auto a combustibile fossile.
Ad ogni modo, come Renovatio 21 ripeterà sempre, l’inquinamento più spiritualmente e materialmente distruttore è quello dei feti che con l’aborto chimico vengono espulsi nel water e spediti via sciacquone direttamente nelle fogne, dove verranno divorati da topi, pesci, insetti, anfibi e altri animali del sottosuolo.
Su questo non solo non si trovano ambientalisti a protestare: mancano, completamente, anche i cattolici.
Come riportato da Renovatio 21, l’OMS poche settimane fa ha aggiunto la pillola figlicida alla lista dei «medicinali essenziali». Il segretario della Salute USA Robert Kennedy jr. aveva promesso una «revisione completa» del farmaco di morte (gli sarebbe stato chiesto dallo stesso Trump) ma negli scorsi giorni esso è stato approvato dall’ente regolatore FDA.
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Ambiente
Donna afferma che il datacenter AI di Zuckerberg le ha inquinato l’acqua del rubinetto
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Ambiente
Cringe vaticano ai limiti: papa benedice un pezzo di ghiaccio tra Schwarzenegger e hawaiani a caso
In un momento di grottesco vaticano spinto, papa Leone XIV ha benedetto un blocco di ghiaccio durante una conferenza sui «cambiamenti climatici» ospitata dalla Santa Sede. Uno spettacolo che di gatto tocca vette di cringe conciliare mai viste.
La conferenza tenutasi in questi giorni a Castel Gandolfo ha nome «Raising Hope for Climate Justice» – in inglese nel testo anche italiano diffuso dal Sacro Palazzo. In effetti, l’intera conferenza, tenutasi in Italia, è stata svolta nella lingua globalista per antonomasia, il latino del mondo neoliberale, cioè la lingua inglese.
L’evento, trasmesso in diretta streaminga, è stato caratterizzato da una «Benedizione delle Acque», iniziata con papa Leone che ha posato silenziosamente la mano su un blocco di ghiaccio. È stato detto che il blocco di ghiaccio sia venuto dalla Groenlandia, ma non è noto quanta energia a combustibile fossile sia stata impiegata, inquinando il mondo, per far giungere il pezzone sino a Roma senza che si sciogliesse.
.@Pontifex blesses a block of ice at Vatican CLIMATE CHANGE event. pic.twitter.com/gk9J2OVmVf
— Sign of the Cross (@CatholicSOTC) October 1, 2025
NEW: Pope Leo XIV blesses a block of ice before a blue tarp is rolled out and waved by people, including Arnold Schwarzenegger, at the Raising Hope for Climate Justice conference.
“We will raise hope by demanding that leaders act with courage, not delay.”
“Will you join with… pic.twitter.com/PSVVwTB79V
— Collin Rugg (@CollinRugg) October 1, 2025
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Durante un evento stampa prima della conferenza, è apparso d’improvviso l’ex culturista cinque volte Mister Olympia, superdivo hollywoodiano d governatore della California Arnoldo Schwarzenegger, il quale ha invitato tutti i cattolici del mondo a «diventare crociati per l’ambiente». Lo Schwarzenegger si era convertito ai temi climatici ai tempi della campagna elettorale per restare in sella come governatore della California – Stato largamente a tendenza democratica – e lui stesso afferma nel suo documentario autobiografico su Netflix che a dargli una mano in questo senso fu Robert F. Kennedy jr., suo parente, visto il matrimonio che Arnoldo ha contratto con Maria Shriver (un altro ramo del casato, ma assolutamente centrale per quella che è la supposta famiglia reale USA, dove ha appeso il cappello un’altra cosa che ad Arnoldo è riuscita nella vita).
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Oltre a Terminator, accanto al papa ad una certa sono apparsi anche degli hawaiani a caso, che si sono prodotti in un momento musicale pachamamesco. Presentato come i «Pacific Artist for Climate Justice», i figuri, in pantalocini, camicia hawaiana, collanone e ukulele d’ordinanza, hanno avuto l’onore di introdurre musicalmente l’ingresso del papa.
Una schiera di cardinali presenti in prima fila si sono prestati al gioco, dandosi da fare con coreografici teli e cose bellissime così.
Tutto questo mentre un altro americano, il presidente USA Donaldo Trump, va all’ONU è parla della «truffa del Cambiamento climatico», e beccandosi da certuni i giustissimi, sacri 92 minuti di applausi.
Lo spettacolo offerto dall’ostinazione della chiesa climatista è persino più imbarazzante di quelli, blasfemi e occultistici, a cui ci aveva abituato Bergoglio. È innegabile come Leone stia aggiungendo, per quanto possa sembrare impossibile, una quota ulteriore di cringio post-conciliare al disastro dell’ultima papato.
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