Spirito
Ulteriori sviluppi ecclesiastici del conflitto ucraino

Come descritto in un precedente articolo, gli sviluppi bellici dell’operazione militare speciale in corso in Ucraina hanno portato conseguenze anche sul piano ecclesiastico; particolarmente, avevamo segnalato l’iniziativa di alcuni vescovi ucraini, in primis il metropolita Eulogio di Sumy, che hanno benedetto il loro clero a non commemorare più il Patriarca di Mosca durante la Liturgia.
Nella serata di mercoledì 2 marzo, il vescovo Tommaso di Odintsovo, membro della segreteria patriarcale, ha firmato un comunicato all’interno del quale è riportato alla lettera un breve ricevuto manualmente da parte del Patriarca stesso e indirizzato al predetto metropolita Eulogio.
Il testo del breve così recita:
All’eminentissimo metropolita Eulogio
Mi dolgo della vostra decisione d’interrompere la commemorazione del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ ai divini servizi. Vorrei ricordarvi l’esempio dell’arciprete Gregorio Prokhorov, che non interruppe mai la commemorazione del nome del metropolita Sergio, quando celebrava i suoi servizi nell’unica chiesa russa di Berlino durante la guerra, fino al 1942, ovvero fino al suo arresto e morte.
Cessare di commemorare il primate della Chiesa, non sulla base di qualche errore dottrinale o aberrazione canonica, ma per via di una discrepanza con una certa visione o preferenza politica, è uno scisma, e chiunque lo commetta ne risponderà avanti a Dio, non solo nel secolo venturo, ma pure in quello presente.
Contemporaneamente, le tendenze autonomiste che questi medesimi vescovi avevano proposto in polemica con il Patriarca Cirillo, sono state messe a tacere dal segretario della Chiesa Ortodossa Ucraina, il metropolita Antonio di Borispol, che ha rilasciato una dichiarazione nella quale esorta il clero ucraino a restare nella canonicità, a non lasciare la Chiesa e a non farsi tentare dalle provocazioni politiche.
«Ogni questione ecclesiastica dev’essere considerata e risolta esclusivamente sulla scorta dei canoni e degli statuti conciliari. E tutto ciò non dev’essere fatto sotto la paura delle esplosioni, ma nella pace di Cristo e nella preghiera. Le emozioni non sono il miglior consigliere per risolvere alcun problema». Ha inoltre pregato tutto il suo clero di concentrarsi sull’assistenza ai bisognosi in questi momenti difficili, e a evitare di dedicarsi a questioni politiche.
Accanto a queste repliche ai fatti già presentati, si aggiunge una posizione sempre più chiara da parte del Patriarca Cirillo, espressa durante la predica pronunziata nella Cattedrale moscovita del Cristo Salvatore la scorsa domenica 6 marzo, Domenica della Caduta di Adamo e del Perdono (Quinquagesima), che segna anche l’inizio della Quaresima ortodossa (pubblicata per intero sul sito patriarcale).
Si segnala l’insistente menzione da parte di più testate italiane di un inesistente «Patriarcato di Kiev», quando invece questo non è mai esistito nella storia né tuttora esiste
Il contenuto del sermone è giunto all’attenzione di diversi media di rilevanza internazionale che, frammezzo a goffi errori di storia e geopolitica ecclesiastica – si segnala l’insistente menzione da parte di più testate italiane di un inesistente «Patriarcato di Kiev», quando invece questo non è mai esistito nella storia né tuttora esiste, se non nella fantasia di un autoproclamato e screditato personaggio di nome Filarete Denisenko – lo hanno preso a spunto per condannare la posizione «favorevole al conflitto» del Patriarca.
Questo, invece, dovrebbe essere un monito a tutte le componenti sociali del mondo occidentale che si oppongono alla degenerazione morale di quest’ultimo a riconoscere nei fatti ucraini non una semplice vicenda geopolitica o strategica, ma una «otta metafisica», secondo le parole del Patriarca.
Sua Santità ha rilevato come da otto anni la popolazione del Donbass stia patendo sofferenze indicibili, in ragione del fatto che esse – scegliendo di distaccarsi dall’Ucraina e avvicinarsi al mondo russo – hanno rifiutato di entrare nel club dell’Occidente e di condividere «i suoi cosiddetti valori», un club fondato sul consumismo, su una apparente e falsa nozione di libertà, e una cui prova fondamentale – secondo il Patriarca – è l’accettazione dell’omosessualismo mediante l’organizzazione di parate dell’orgoglio gay.
«Si tratta quindi di imporre con la forza il peccato che è condannato dalla legge di Dio, il che significa imporre con la forza la negazione di Dio e della sua verità alle persone» Patriarca Cirillo
«Si tratta quindi di imporre con la forza il peccato che è condannato dalla legge di Dio, il che significa imporre con la forza la negazione di Dio e della sua verità alle persone».
Perciò, nelle sue parole, il conflitto che oggi oppone la Russia al mondo occidentale non ha solo una dimensione fisica, ma metafisica
«Si tratta della salvezza umana, di dove l’umanità si troverà: alla destra o alla sinistra di Dio Salvatore, che viene nel mondo come giudice e creatore. Molti oggi, per debolezza, stoltezza, ignoranza, e più spesso perché non vogliono resistere, vanno al lato sinistro. E tutto ciò che ha a che fare con la giustificazione del peccato condannato nella Bibbia è la prova della nostra fedeltà al Signore, della nostra capacità di confessare la fede nel nostro Salvatore. […] Se vediamo violazioni della legge morale è chiaro che non sopporteremo mai coloro che la distruggono, cancellando la linea tra santità e peccato, e soprattutto coloro che sostengono il peccato come modello o modello di comportamento umano».
Molti analisti nelle settimane scorse hanno provato a interpretare i moventi che avrebbero spinto Putin a estendere su larga scala il conflitto che da anni si protraeva nell’Ucraina occidentale.
Questa «guerra» rappresenta anzitutto il conflitto tra due culture, tra due visioni del mondo antitetiche, la cultura russa impregnata della rinascita dei valori cristiani, e la Necrocultura occidentale moderna
Le parole del Patriarca richiamano come i motivi economici, politici e strategici siano in fondo secondari, e per questa ragione forse i detti analisti han professato la propria sorpresa dinnanzi alle mosse russe, che non riuscivano a figurarsi come ragionevoli, ipotizzando finanche una pazzia del presidente.
No, questa «guerra» rappresenta anzitutto il conflitto tra due culture, tra due visioni del mondo antitetiche, la cultura russa impregnata della rinascita dei valori cristiani, e la Necrocultura occidentale moderna, con le sue espressioni di grave degenerazione morale e umana.
È dunque veramente una lotta metafisica, e in un certo senso escatologica, in cui le posizioni e le motivazioni intrinseche appaiono sempre più chiare.
Nicolò Ghigi
Immagine di Larry Koester via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)
Spirito
Mons. Viganò: la chiesa conciliare-sinodale schierata con i nemici della Chiesa cattolica

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha affidato alla piattaforma social X un commento sul «World Meeting of Human Fraternity» organizzato dalla Diocesi di Roma, un appuntamento, giunto alla terza edizione, promosso dalla Basilica di San Pietro e da una fondazione che si chiama come la famigerata enciclica bergogliana Fratelli Tutti.
«Trovo a dir poco inconcepibile che, dinanzi all’evidenza del colpo di stato globalista nelle nazioni occidentali e alla aperta ostilità a Cristo e alla Sua Chiesa dell’élite globalista, la chiesa conciliare-sinodale insista ancora a schierarsi con i nemici della Chiesa Cattolica, ratificando le loro imposture climatiche, sanitarie, sociali e belliche» scrive monsignore.
Trovo a dir poco inconcepibile che, dinanzi all’evidenza del colpo di stato globalista nelle nazioni occidentali e alla aperta ostilità a Cristo e alla Sua Chiesa dell’élite globalista, la chiesa conciliare-sinodale insista ancora a schierarsi con i nemici della Chiesa Cattolica,… pic.twitter.com/dX03GnWp0S
— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) September 10, 2025
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«Dinanzi all’evidenza dei disordini e della criminalità causati dall’immigrazione, perora l’accoglienza e coopera all’islamizzazione delle nazioni cristiane. Dinanzi alla dissoluzione morale dei giovani, si fa promotrice dell’ideologia LGBTQ+».
«Dinanzi al cinismo utilitarista dell’eutanasia e dell’aborto, alla predazione degli organi e alla manipolazione genetica, legittima i sieri sperimentali fatti con tessuti ricavati da feti abortiti».
«Dinanzi alle speculazioni dell’alta finanza usuraia e ai controlli dell’identità digitale e della valuta elettronica, installa i pos in chiesa per i pagamenti elettronici».
«Questa non è ingenuità, né sprovvedutezza: è deliberata cooperazione al Male, secondo un ben preciso copione sotto un’unica regia» tuona Viganò.
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Spirito
Migliaia alla processione del Concilio dei Santi di Mosca

🇷🇺☦️ WATCH: Over 40,000 Orthodox Christians March Through Moscow! People are Carrying Flags of Jesus and the Virgin Mary with a Powerful Message: “God Is With Us” pic.twitter.com/QXdynDNXD0
— Mario ZNA (@MarioBojic) September 7, 2025
Thousands of Orthodox believers gather at Moscow’s Cathedral of Christ the Savior for the annual Cross Procession pic.twitter.com/esM3bv63TQ
— Uncensored News (@Uncensorednewsw) September 7, 2025
🙏 Believers gathered at the Cathedral of Christ the Savior awaiting the all-Moscow cross procession. – FRWL pic.twitter.com/9wOdWiRt0W
— Zlatti71 (@Zlatti_71) September 7, 2025
A vast crowd joined the great Cross Procession in Moscow, led by the Russian Orthodox Church God bless 🇷🇺 Russia — a nation of spirit and destiny, carrying hope for a truly multipolar world pic.twitter.com/w0iRasluTP
— Bebo BRICS (@BeboBrics) September 7, 2025
The Russians are coming! The largest procession in Moscow since 1918 is underway. pic.twitter.com/Bj823DtiFh
— Bernadette 🏴🇮🇪🇷🇺🇵🇸 (@BDooher) September 7, 2025
❗️150,000 civilians take part in a patriotic Russian Orthodox march in Moscow. 🙏🇷🇺☦️ pic.twitter.com/hRwX7uHPOU
— cvetko35 (@cvetko35) September 7, 2025
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Spirito
Lourdes, i famosi carretti saranno sostituiti

In occasione del 140° anniversario dell’Hospitalité di Nostra Signora di Lourdes, il santuario mariano ha annunciato il rinnovo delle sue emblematiche «auto blu», che dall’inizio del XX secolo sono parte integrante del paesaggio e del patrimonio del santuario.
Un comunicato stampa del Santuario riporta le parole di Daniel Pezet, presidente dell’Hospitalité Notre-Dame de Lourdes, ricordando innanzitutto che «dall’inizio del XX secolo , le auto blu permettono ai pellegrini malati, stanchi o disabili di partecipare ai pellegrinaggi al Santuario di Lourdes».
Daniel Pezet spiega poi che questi veicoli sono stati sviluppati negli anni ’60 dalla società Aumon. La versione attuale rappresenta una flotta di diverse centinaia di veicoli che hanno accompagnato generazioni di pellegrini.
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Tuttavia, un utilizzo così elevato, nonostante gli sforzi del personale ospedaliero per mantenere i veicoli in buone condizioni e l’aggiunta di un impianto frenante nel 2012, non impedisce che alcuni veicoli si trovino in uno stato di degrado avanzato, il che solleva una questione di sicurezza, ma anche di comfort per gli utenti. Diventa quindi necessario rinnovare il parco auto «blu».
Sono stati identificati pochi veicoli che soddisfano questo requisito. Il veicolo attuale rimane il miglior riferimento. Alcuni veicoli come barelle, sedie a rotelle e tricicli possono soddisfare parte del bisogno, ma l’architettura e il legame che si crea tra il pellegrino e il suo accompagnatore rimangono unici.
L’Hospitalité Notre-Dame de Lourdes ha quindi deciso di affidare all’azienda bigourdan Milc (Made In Le Coin), con sede a La Barthe-de-Neste (Alti Pirenei), lo sviluppo e la prototipazione di una nuova auto blu.
L’azienda produce biciclette, veicoli elettrici, carrelli per il trasporto e dispositivi per persone con disabilità. Potrà quindi mettere a frutto la propria competenza in soluzioni di mobilità adattata, garantendo un design funzionale e su misura per le esigenze del santuario.
L’azienda sta attualmente sviluppando due prototipi, che saranno testati alla fine del 2025, dopo un lavoro di osservazione diretta da parte dei suoi ingegneri per comprendere come vengono utilizzati i carri durante i pellegrinaggi.
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Il design manterrà l’essenza del modello attuale, preservandone l’architettura: due grandi ruote posteriori, una piccola ruota anteriore, un tendalino pieghevole e un timone metallico per la trazione manuale, che può ospitare un passeggero adulto e favorisce un legame speciale tra il pellegrino e il suo compagno.
Sebbene non siano state rivelate specifiche tecniche dettagliate, l’esperienza di Milc suggerisce miglioramenti significativi. In termini di sicurezza, si prevedono freni ottimizzati (oltre al sistema del 2012, finanziato dall’Ordine di Malta) e possibili sistemi antiribaltamento.
In termini di comfort, sono previsti sedili più ergonomici, sospensioni migliorate e una migliore protezione dal sole e dalla pioggia. I materiali potrebbero includere alluminio o compositi leggeri e resistenti, in linea con l’esperienza di Milc nella mobilità adattata, ma la trazione rimarrà manuale per preservare l’aspetto umano del servizio.
Il colore azzurro, che evoca la Vergine Maria, sarà mantenuto, così come le dimensioni approssimative (1,5 m di lunghezza e 0,8 m di larghezza, secondo il modello attuale). Il numero di unità che saranno prodotte non è stato specificato, ma il budget, definito «enorme», sarà finanziato da donazioni di privati, associazioni e strutture ricettive, come da tradizione del santuario.
Articolo previamente apparso su FSSPX.News
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Immagine di Andy Hay via Flickr pubblicata su licenza CC BY 2.0
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