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Soros dice di essere ancora vivo. Delusione in rete

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L’ultramiliardario 92enne George Soros ha risposto su Twitter alle voci sulla sua morte diffusesi nella giornata di lunedì: «le voci secondo cui ho avuto un infarto sono completamente false. Sono vivo e in salute».

 

Non è la prima volta che fake news sull’investitore internazionale si diffondono in rete. Una dozzina di anni fa si diffuse sui blog di mezzo mondo la notizia che Putin aveva spiccato un mandato di cattura per Soros, ma non era vero niente, e i social non erano così veloci a registrare il pubblico disappunto.

 

«George Soros dead» era divenuto un trend su Twitter dopo che un attivista irlandese aveva scritto: «George Soros è morto per un violento attacco di cuore».

 

La notizia, come aveva detto il drammaturgo Harold Pinter leggendo il suo necrologio sui giornali uscito leggermente anzitempo, era «molto prematura».

 

 

In risposta al tweet di Soros che chiariva che è vivo, gli utenti di Internet hanno espresso con macabra ironia la loro insoddisfazione per la permanenza sulla Terra dell’anziano miliardario, scherzando con meme e quant’altro.

 

Alcuni hanno riconosciuto che la serqua di commenti al post di Soros era semplicemente eccezionale per spirito e qualità.

 

Ad una certa è arrivato anche il patron di Twitter, Elone Musk, che ha scritto che il grande donatore del Partito Democratico USA «odia l’umanità».

 

«Presumi che siano buone intenzioni», aveva scritto su Twitter Musk ieri, parlando delle attività «filantropiche» sostenute da Soros. «Non lo sono. Vuole erodere il tessuto stesso della civiltà. Soros odia l’umanità».

 

Elon quindi lo ha paragonato a Magneto, il cattivo dei fumetti e dei film degli X-Men. Qui è partita la lagna dei goscisti, perché il personaggio fittizio, come Soros, è ebreo, ed è, nella finzione un sopravvissuto allo sterminio nazista. I leoni da tastiera sinistroidi, con l’inguaribile superficialità, non sanno che Soros durante la Seconda Guerra Mondiale non era nei campi di sterminio, ma aiutava un signore che lo aveva «adottato» per confiscare le proprietà delle famiglie ebree.

 

Dichiarò la cosa in una famosa intervista televisiva con il noto programma 60 Minutes nel 1998. L’anno prima aveva ricevuto la laurea ad honorem all’Università di Bologna; un lustro più indietro distruggeva la lira, la sterlina e un po’ di valute del Sud-Est asiatico con le sue immani manovre di speculazione finanziaria globale.

 

 

«Non mi ha creato nessun problema» diceva nell’intervista alla TV americana Soros riguardo la sua esperienza con i collaboratori dei programmi anti-ebrei.

 

«Nessun sentimento di colpa?» chiedeva il giornalista. «No». «Come nei mercati, se non lo avessi fatto io, lo avrebbe fatto comunque qualcun altro. Io ero solo uno spettatore. I possedimenti sarebbero stati comunque portati via». Il video di oramai 25 anni fa è rilevante perché, oltre alle confessioni di ateismo di Soros (che dice di non avere un «complesso di Dio» lui stesso) vi sono immagini di Soros che va in Ucraina «ricevuto come un capo di Stato», dove gli vengono fatti vedere i conti del Paese per «chiedergli consiglio». Interessante.

 

Con Musk ci sono vari conti aperti: il Soros avrebbe mollato la sua quota di azioni Tesla l’anno scorso, mentre le sue ONG chiedevano agli inserzionisti di Twitter di boicottare la piattaforma appena comperata dal Musk.

 

Come riportato da Renovatio 21, il Soros appare vecchissimo, e vederlo biascicare testi preparati per la sua ultima battaglia – quella contro Xi Jinping – è qualcosa di perfino doloroso che chiama in causa la carità cristiana.

 

 

Non che l’agenda dello squalo globale magiaro sia vuota: ci sarebbe in corso un’azione, come sempre concordata con lo Stato profondo americano, per detronizzare il premier indiano Narendra Modi, così come vi sarebbero finanziamenti diretti all’Ucraina.

 

Colpisce l’immaginazione la proposta tre mesi fa, senza tanto pudore, di praticare geoingegneria sui cieli dell’Artico per fermare il Cambiamento Climatico: basta spruzzare sostanze chimiche in cielo con grandi aerei, ha detto con l’entusiasmo che gli resta a quell’età.

 

Nel frattempo, emerge che il figlio Alex, amico di Emma Bonino che non disdegna di mettersi la gonna in pubblico, è stato alla Casa Bianca almeno 14 volte.

 

La Russia, invece, mette al bando l’ONG finanziata dai Soros.

 

 

 

 

Immagine screenshot da YouTube; modificata

 

 

 

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Banchetto reale a Versailles preparato da Macron per il re britannico. Voi intanto mangiate insetti

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Il Re d’Inghilterra Carlo III è in visita in Francia, e Macron gli ha fatto festa grande.

 

All’arrivo all’aeroporto c’è stata polemica: il protocollo prevede che i reali non si possano toccare, mentre il controverso presidente francese è stato visto toccacciare il sovrano britannico. Le polemiche arrivano da chi ha dimenticato che l’ex grand commis dello Stato francese nonché banchiere dei Rothschild in visita presso la Santa Sede mise le mani in faccia al Pontefice.

 

Tuttavia, a colpire l’immaginazione dei popolani europei, stremati da anni di cattività pandemica, crisi energetica, crisi economica, e pure l’ombra della guerra che incombe ovunque (in Ucraina, in Kosovo, in Armenia, in Africa, in Oriente…) è stato il banchetto offerto dal presidente francese in onore del re inglese.

 

È possibile partire a considerare il significato della festicciola dal luogo prescelto: Versailles, la sede della monarchia francese, il luogo dei re poi ghigliottinati dai rivoluzionari, pardon, dai massoni, nel 1789 – i massoni, sì, gli stessi che ancora oggi qualcosa a che fare con lo Stato francese ce lo potrebbero avere.

 

Nelle sale riportato allo sfarzo più estremo, Re Carlo ha applaudito il presidente Emmanuel Macron e ha parlato della «ferma amicizia» tra Regno Unito e Francia mentre assieme alla regina Camilla si univa a dignitari e celebrità francesi e britannici per un gala in cravatta nera al Palazzo di Versailles stasera.

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Lo scintillante banchetto per le Loro Maestà è stato offerto nella Sala degli Specchi del Palazzo di Versailles.

 

Parlando in francese, il re britannico ha detto al presidente: «la vostra generosità di spirito ricorda come io e la mia famiglia siamo stati così commossi dagli omaggi resi in Francia a mia madre, la defunta regina, il cui funerale ha avuto luogo ieri un anno fa».

 

 

«Signor Presidente, tra i tanti gesti profondamente toccanti, quello dell’esposizione della bandiera dell’Unione all’Eliseo è stato particolarmente toccante.»

 

Impressiona la grande sfilata di vedettes franco-britanniche. Mick Jagger, Hugh Grant, Carole Bouquet, più serque di attrici giovani mai sentite ma di scena.

 

Guardate con i vostri occhi di cosa si è trattato.

 

Ora, ricordiamo come Macron sia passato per World Economic Forum – programma Young Global Leaders, quelli che predicano la riduzione della popolazione, l’austerità più violenta: non avrai nulla e sarai felice.

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Macron, ricordiamolo, è quello che aveva parlato di «fine dell’epoca dell’abbondanza», arrivando a spegnere i lampioni le luci sui monumenti di Parigi: riguardate il video qui sopra e pensateci ancora.

 

E Carlo, ricordiamo, è praticamente uno dei più grandi sponsor della Necrocultura ambientale al mondo, carica che la famiglia Windsor si trasmette geneticamente: il padre Filippo di Edimburgo, fondatore del WWF, voleva reincarnarsi in un virus per uccidere quanta più popolazione possibile, i figli perorano perfino all’ONU la causa del fare meno figli e criticano l’America che ha tolto l’aborto come diritto federale.

 

Come riportato da Renovatio 21, il cambiamento climatico sta facendo guadagnare pure qualcosa al reuccio verde.

 

Mentre voi vi arrabattate per la bolletta, sentendovi ripetere che siete colpevoli, che inquinate, che l’aver fatto dei figli è un atto di egoismo o un crimine contro la madre Terra, l’oligarcato ha riaperto Versailles.

 

Ma non vi dicono più «mangiate brioches». Vi dicono di mangiare insetti. Ve lo ordinano.

 

Perché non siete più cittadini, qualcosa in questi ultimi anni potrebbe avervelo fatto capire.

 

Siete sudditi. Sudditi sottomessi

 

Se non lo capite guardando i re a Versailles, non sappiamo come fare.

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Soros ha finanziato l’«armata» di Biden su TikTok

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Lo scorso anno il megaspeculatore internazionale George Soros ha donato almeno 300.000 dollari a un gruppo di creatori di TikTok di sinistra, che hanno utilizzato i fondi per promuovere una serie di narrazioni gosciste sul social network. Lo riporta il New York Post, che asserisce che tale gruppo lavorava spesso sotto la guida diretta della Casa Bianca.   La Open Society Foundations di Soros ha donato 5,5 milioni di dollari all’organizzazione no-profit Accelerate Action Inc. nel 2020 e nel 2021, che a sua volta ha donato almeno 300.000 dollari nel 2022 alla Gen Z for Change, ha riferito il giornale, citando documenti fiscali.   Gen Z for Change si descrive come una rete di oltre 500 «attivisti, organizzatori e creatori» di social media. Attraverso varie piattaforme di social media, il gruppo pubblica contenuti che promuovono l’aborto, il controllo delle armi, la politica liberale sull’immigrazione e la «giustizia climatica», secondo il suo sito web. Si tratta, come noto, di cause che il miliardario Soros sostiene da anni in tutto il mondo.   Tuttavia, secondo quanto riporta il NY Post, il gruppo sarebbe stato assunto dal presidente Joe Biden per diffondere il suo messaggio e attaccare i politici repubblicani.

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I membri della Gen Z for Change sono stati invitati a intervistare l’allora plenipotenziario pandemico della Casa Bianca, il dottor Anthony Fauci, nel 2021, e sono stati convocati alla Casa Bianca l’anno scorso per un briefing sul conflitto in Ucraina, durante il quale è stato loro chiesto di produrre «contenuti esplicativi» sulla politica e gli obiettivi degli Stati Uniti nel conflitto tra Kiev e Mosca.   Il rapporto intimo tra l’amministrazione Biden e la Gen Z for Change ha attirato una notevole attenzione da parte dei media al punto che il programma TV satirico Saturday Night Live lo scorso anno ha mandato in onda uno sketch in cui Biden era alle prese con una ridda di TikToker ospiti nello studio ovale.     Oltre a finanziare le campagne sui social media, Soros ha anche incanalato 128 milioni di dollari verso candidati e organizzazioni democratiche durante la stagione di metà mandato dello scorso anno, rendendolo il più grande donatore di quel ciclo elettorale.   Da allora Soros si è dimesso dal timone della Open Society Foundations, cedendo il controllo della ONG a suo figlio, Alex Soros, il quale non perde tempo e, dopo aver visitato la Casa Bianca almeno 14 volte, pochi mesi fa è stato ricevuto dal papa assieme a Bill Clinton. I Soros starebbero per chiudere i progetti in UE e per licenziare il 40% della forza lavoro delle loro fondazioni.   Come riportato da Renovatio 21, due anni fa la Casa Bianca aveva assunto un influencer TikTok LGBTQ per incentivare la vaccinazione genica anti-COVID. In precedenza erano stati assunte almeno altre 50 figure simili, sempre con il fine di indurre la popolazione giovanile a sottoporsi alla siringa mRNA.

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Quanto ha guadagnato Bill Gates dal COVID?

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Quanto ha guadagnato il magnate informatico Bill Gates dalla pandemia?

 

Ha tentato di rispondere Pelham, un popolare utente di Twitter, che ha vergato un thread letto da almeno due milioni di persone in due giorni.

 

Vengono fatte considerazioni piuttosto interessanti.

 

«Bill Gates ha acquistato azioni di BioNTech (partner di Pfizer nel vaccino mRNA per il COVID) nel settembre 2019… pochi mesi prima che la pandemia fosse annunciata». (Corsivo nostro)

 

«Gates ha acquistato 1.038.674 azioni al prezzo di offerta pre-pubblica di 18,10 dollari per azione…» continua la spiegazione. «Gates ha venduto le sue azioni, nel novembre 2021, a un prezzo di vendita medio di 300 dollari per azione… Gates lo stesso giorno ha detto: “Abbiamo bisogno di un nuovo modo di fare i vaccini, perché i vaccini ‘non hanno fermato la trasmissione’ nonostante tutte le sue precedenti affermazioni contrarie».

 

 

L’utente azzarda l’ipotesi sconvolgente: «è quasi come se Gates sapesse che il COVID-19 sarebbe stato rilasciato, e sapesse anche che i vaccini non sono mai stati progettati per fermare la trasmissione». Sono illazioni terrificanti, non comprovate, da cui prendiamo le distanze.

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Il giornalista d’inchiesta Jordan Schachtel lo scorso gennaio era arrivato alle medesime conclusioni dopo aver analizzato documenti SEC (l’ente di controllo della Borsa USA, una sorta di CONSOB americana).

 

«Le partecipazioni della Fondazione Gates in BioNTech sono passate da 1.038.674 azioni a 148.674 azioni nel corso del terzo trimestre del 2021, ridimensionando la posizione di Gates nel produttore di vaccini mRNA dell’86% delle azioni possedute» scriveva Schactel a inizio anno.

 

Come riportato da Renovatio 21, per i vaccini mRNA, nonostante le reazioni avverse oramai conclamate, si prepara un business da 132 miliardi di dollari, mentre la Fondazione Gates riceve finanziamenti da Stati come la Germania per i vaccini e la «salute riproduttiva».

 

Cinque mesi fa è stato riportato che una nuova iniziativa per il vaccino coronavirus di Gates e Fauci aveva ricevuto dall’amministrazione Biden finanziamenti per 5 miliardi.

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