IVF
Solo 5 deputati USA sostengono la risoluzione sul «forte sostegno» all’industria della fecondazione in vitro. Lindsey Graham è, ovviamente, a favore

La rappresentante della Camera degli Stati Uniti Nancy Mace ha esercitato pressioni sui suoi colleghi repubblicani questa settimana affinché cosponsorizzino una risoluzione che condanna la sentenza della Corte Suprema dell’Alabama che riconosce la personalità degli embrioni e sollecita un forte sostegno da parte del Congresso per la sperimentazione dell’industria della fecondazione in vitro (IVF).
Alla fine, solo cinque hanno accettato di unirsi a lei a sostegno del suo impegno: il rappresentante dell’Arizona David Schweiker, il rappresentante dello Stato di New York Anthony D’Esposito, il rappresentante del New Jersey Jeff Van Drew, il rappresentante della Virginia Jen Kiggans e il rappresentante del Nebraska Don Bacon.
Il numero esiguo di cofirmatari è sorprendente dopo che la Camera e il Senato dell’Alabama, a guida repubblicana, hanno approvato ieri sera a stragrande maggioranza progetti di legge che garantiscono l’immunità legale alle strutture di fecondazione in vitro.
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Nonostante i repubblicani abbiano la maggioranza assoluta in entrambe le camere legislative, l’HB 237 è stato approvato alla Camera con un margine di 96-4, e il Senato ha approvato l’SB 159 con un enorme 34-0.
«Questa risoluzione della Camera rappresenta un faro di sostegno per gli individui e le coppie che affrontano le sfide dell’infertilità», ha affermato la Mace in una dichiarazione. «Mentre i legislatori sono alle prese con l’impatto forse di vasta portata della sentenza della Corte Suprema dell’Alabama, questa risoluzione sottolinea l’importanza di garantire a tutti l’accesso continuo alle cure per la fertilità e alle tecnologie di riproduzione assistita».
Come puntualizza LifeSite, «ciò che Mace non ha menzionato nella sua dichiarazione è che l’industria della fecondazione in vitro uccide dieci volte più bambini di quelli che crea e che vengono scelti per nascere». La riproduzione in provetta comporta la creazione consapevole di decine di embrioni umani “in eccesso” solo per essere uccisi e vite umane trattate come merci da barattare.
È stato stimato che più di un milione di embrioni vengono congelati negli Stati Uniti dopo la fecondazione in vitro e che ben il 93% di tutti gli embrioni creati attraverso la fecondazione in vitro alla fine vengono distrutti. Un profilo di NBC News del 2019 del professionista della fecondazione in vitro della Florida Craig Sweet ha riconosciuto che la sua pratica ha scartato o abbandonato circa un terzo degli embrioni che colloca in celle frigorifere.
Il controverso senatore repubblicano del South Carolina Lindsey Graham ha dichiarato la sua opposizione al riconoscimento da parte della Corte Suprema dell’Alabama che gli embrioni umani congelati sono bambini, suggerendo falsamente che la vita umana non inizia al concepimento.
«Una cosa che ho imparato, che io sappia, nessuno è mai nato in un congelatore», ha detto Graham a Politico. «Non nascerai in un congelatore. Un ovulo fecondato deve essere impiantato in una donna biologica, poi potrai avere un bambino».
Il Graham, recentemente messo nella lista dei terroristi ricercati dalla Russia, continuato dicendo che stava lavorando a «15, forse 16 settimane come limitazione nazionale» sull’aborto basato sul dolore fetale e sulla «necessità di essere un Paese umano», sottolineando al contempo che «in termini di cliniche della fertilità, se sei a favore della vita, vuoi che queste cose funzionino perché in realtà forniscono alle persone bambini che altrimenti avrebbero difficoltà. Quindi non voglio fare nulla per spegnerlo».
Dopo la sentenza dell’Alabama, gli apologeti dell’industria della fecondazione in vitro e gli alleati della lobby dell’aborto hanno agito rapidamente per rendere la fecondazione in vitro una questione nazionale, mentre i democratici hanno tentato di alimentare i timori degli elettori sulle restrizioni della fecondazione in vitro e sfruttare l’opportunità per promuovere una legislazione radicale contro la vita.
Graham aveva precedentemente affermato che «ci sarà una correzione della sentenza dell’Alabama da parte del legislatore statale dell’Alabama» per «mantenere aperte queste cliniche», e da allora il legislatore ha approvato a stragrande maggioranza una legislazione che afferma che «nessuna azione, causa o procedimento penale potrà essere intentato o sostenuto contro qualsiasi individuo o entità che fornisce beni o servizi relativi alla fecondazione in vitro, ad eccezione di un atto o un’omissione che sia intenzionale e non derivante da o correlata ai servizi di fecondazione in vitro».
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Graham, che è un falco in politica estera per le sue posizioni sempre pro-guerra per Ucraina (è quello che ha domandato pubblicamente l’assassinio di Putin) e Israele, è considerato un «moderato» che ha a lungo frustrato i conservatori a causa delle sue posizioni su questioni come l’immigrazione clandestina e il sostegno «bipartisan» ai candidati democratici, anche se negli ultimi anni Graham ha tentato di ingraziarsi alcuni della destra diventando uno dei più grandi sostenitori del presidente Donald Trump, sostegno che Trump pare ricambiare. Per il suo comportamento riguardo al 6 gennaio 2021 Graham fu attaccato pubblicamente dalla base trumpiana.
Di fatto, varie volte Graham ha parlato pubblicamente dell’amicizia che lo lega a Joe Biden.
Nel 2020 un attore pornografico omosessuale, Sean Harding, accusò un senatore di iniziali LG di aver impiegato «ogni prostituto di mia conoscenza». Come riporta il Washington Post, «l’hashtag #LadyGraham è esploso sui social (…) l’hashtag, insieme alla forma abbreviata “Lady G”, si riferisce presumibilmente al soprannome di Graham tra i lavoratori del sesso maschile».
La conduttrice TV Chelsea Handler si è quindi riferita al senatore come ad un omosessuale non dichiarato. Graham è considerato dal mondo omosessualista di aver passato legislazioni «omofobiche».
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Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
Eugenetica
«Pratiche eugenetiche discriminatorie»: allarme del bioeticista contro nuovo test sugli embrioni FIVET

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IVF
I sudcoreani eludono il divieto di fecondazione in vitro sesso-selettiva viaggiando all’estero

In Corea del Sud, dove il tasso di natalità, pur registrando un lieve aumento nel 2024 per la prima volta in dieci anni, rimane il più basso al mondo, alcune coppie stanno lasciando il Paese per sottoporsi alla fecondazione in vitro (IVF) con selezione del sesso del nascituro, una pratica vietata dalla legge nazionale. I sostenitori della legalizzazione della FIV selettiva ritengono che possa incentivare un aumento delle nascite, ma i critici esprimono forti dubbi.
Secondo il Korea JoongAng Daily, una donna sudcoreana sulla trentina, identificata con lo pseudonimo di Sohan per tutelarne la privacy, ha raccontato di essersi recata a Bangkok, in Thailandia, a giugno 2024, per scegliere un embrione maschile tramite IVF. Sohan e suo marito, già genitori di una figlia, desideravano un figlio maschio. Dieci mesi dopo, hanno accolto il loro secondo figlio. Tuttavia, il processo ha generato 16 embrioni, senza indicazioni sul destino di quelli non utilizzati.
«Ho saputo di questa possibilità anni fa, quando una parente di un’amica aveva provato a scegliere il sesso del bambino a Hong Kong», ha dichiarato Sohan.
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In Corea del Sud la «legge sulla bioetica e sulla sicurezza» del 2005 vieta la selezione del sesso tramite IVF, con pene fino a due anni di carcere o multe fino a 30 milioni di won (circa 18.333 euro) per i medici che violano la norma. La legge, introdotta per contrastare il femminicidio legato agli aborti selettivi, ha contribuito a ristabilire un equilibrio di genere, oggi in linea con quello dei paesi occidentali. Tuttavia, nessuna norma impedisce alle coppie di recarsi all’estero per accedere a questa pratica, legale in Paesi come Thailandia, Cipro e Stati Uniti.
La pressione per legalizzare la IVF selettiva in Corea del Sud cresce, con l’argomentazione che potrebbe stimolare le nascite. Tuttavia, la selezione del sesso è spesso associata a discriminazioni storiche, soprattutto verso le femmine, e a squilibri di genere. Secondo dati pubblici della CIA, in India il rapporto è di 100 femmine ogni 112 maschi, in Cina di 100 femmine ogni 111 maschi, mentre in Corea del Sud, prima delle misure correttive, si attestava a 110 femmine ogni 116,5 maschi.
Come riportato da Renovatio 21, in India, dove la proibizione dell’aborto sesso-selettivo arriva ad impedire di sapere il genere del figlio se non alla nascita, esistono racket che offrono il servizio, continuando la strage di milioni di bambine.
Il Parlamento del Canada quattro anni fa ha rifiutato di condannare l’aborto sesso-selettivo.
Rimane la curiosità: come le femministe, valchirie del feticidio, possono giustificare il genocidio del loro stesso gruppo?
Capitasse su Renovatio 21 una lettrice femminista, ci scriva e provi a spiegarcelo: vediamo già le contorsioni.
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Provetta e Intelligenza Artificiale, il mondo nuovo è alle porte

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Il mondo nuovo
Questa è una replica esatta di quanto predetto da Aldous Huxley nel suo romanzo futuristico del 1931. Nel 1958, l’autore tornò su questo tema nel saggio Il mondo nuovo, dove osservò che il mondo stava iniziando ad assomigliare alla sua distopia, vecchia di oltre un quarto di secolo. Ammise in un’intervista che le cose si stavano muovendo molto più velocemente di quanto avesse mai immaginato. Ma è anche l’affermazione sempre più pressante dell’eugenetica a costituire la base del pensiero non cattolico in tutte le epoche. Questa eugenetica emerse negli ambienti pagani, come sottolinea Charles Camosy; scomparve poi sotto l’influenza del cattolicesimo, per riapparire nei paesi protestanti a partire dal XVIII secolo. Questa eugenetica riacquistò gradualmente una posizione dominante sotto l’influenza delle teorie di Charles Darwin e del cugino Francis Galton, nonché del malthusianesimo. L’eugenetica è attualmente la filosofia e la pratica degli ambienti medici che operano nel campo della riproduzione. (…) L’unico modo per opporsi a questa presa di possesso della vita come «materia da gestire» (dottor Pierre Simon), resta la dottrina cattolica, concepita nella sua interezza e senza concessioni. Articolo previamente apparso su FSSPX.News.Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
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