Arte
Rivolta contro l’architettura moderna: un movimento in Svezia
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2023/08/Dormitorio-MIT-Simmons-Hall.jpg)
Un gruppo scandinavo chiamato Arkitekturupproret («ribellione architettonica») si propone di combattere contro il modernismo e neomodernismo architettonico che «continua la brutalizzazione delle nostre città», chiedendo un ritorno alle forme dell’architettura tradizionale, rispettose delle tradizioni locali, lontane dal senso di programmatico sradicamento che sembra essere il vero scopo dell’architettura moderna.
«Dopo quasi un secolo di privazioni, vogliamo vedere ancora una volta bellezza, sensibilità e varietà senza tempo nei nostri ambienti costruiti» professa il sito del gruppo, che si dice preoccupato per «il palese disprezzo da parte di costruttori, architetti e governo per ciò che la gente vuole; per ciò che è sano, emotivamente nutriente e socialmente sostenibile».
«Secondo diversi studi, oltre il 75-80% degli intervistati preferisce l’architettura tradizionale (…) Vogliamo che questa percentuale si rifletta in ciò che viene costruito e in come viene costruito. Oggi, nemmeno l’1% in Scandinavia è costruito secondo stili ispirati alla tradizione».
I Herrnhut, Tyskland, valde man för några år sedan att ersätta denna modernistiska skola med en ny klassisk skola ritad enligt lokal tradition. pic.twitter.com/S1vW1SuAou
— Arkitekturupproret (@arkuppror) August 18, 2023
I ribelli architetturali denunciano come venga «offerta la falsa dicotomia tra a) neo-modernismo troppo caro in 50 sfumature di grigio (scelta dei principali appaltatori); b) decostruzionismo eccessivamente giocoso (scelta narcisistica dell’archistar); o c) una combinazione deprimente dei due (dove il costruttore lascia che l’architetto decori una scatola noiosa con colori primari contrastanti, finestre e balconi posizionati in modo casuale o motivi ingranditi senza alcun collegamento con la forma, il colore o lo stile dell’edificio)».
Även i Norge börjar trenden långsamt att vända. Arkitektkontoret MAD jobbar med att transformera denna trista byggnad i Sarpsborg centrum. Uppdragsgivaren är Fredriksborg. pic.twitter.com/nU7w8FLrOc
— Arkitekturupproret (@arkuppror) August 19, 2023
«Vogliamo edifici che sembrino edifici e non gigantesche scatole di scarpe, giocattoli o incidenti» esclamano i membri del gruppo, che quindi attaccano «la continua distruzione del nostro patrimonio culturale, sotto forma di a) ripresa delle demolizioni di edifici del XVIII e XIX secolo, il che è particolarmente scioccante dopo la massiccia autodistruzione dei nostri centri urbani negli anni Cinquanta e sessanta; e b) la costruzione di nuovi tamponamenti, aggiunte e brutti grattacieli in brutale contrasto nei quartieri storici, nei parchi popolari, nelle pittoresche città medievali e in altre aree sensibili. Questo non è assolutamente accettabile!», tuonano.
Idag hölls en invigningsceremoni i Stockholm för det återuppbyggda huset Vildmannen 7. Huset byggdes ursprungligen 1897, men brann ner år 2017. Man lyckades dock bevara fasaden och har använt den som skal för den nya byggnaden pic.twitter.com/c5PwbZ5S6n
— Arkitekturupproret (@arkuppror) August 24, 2023
Arkitekturupproret desidera creare un dibattito pubblico sul nostro ambiente edificato e sfidare il prevalente «monopolio del gusto» neomodernista e fornire spazi virtuali nei social media affinché la «gente comune» possa esprimere le proprie opinioni sull’architettura contemporanea, condividendo informazioni, impegnandosi nell’attivismo ed evidenziando esempi di ispirazione per nuovi edifici provenienti da altri Paesi.
Före och efter i Luleå. Trots stora protester så revs Fritz Olsson-husen på Storgatan så sent som 2010. Byggnaderna i kvarteret Hunden uppfördes på 1800-talet. pic.twitter.com/vvCuUJGqd9
— Arkitekturupproret (@arkuppror) August 5, 2023
Partito come gruppo su Facebook, Arkitekturupprororet è ora una ONG registrata, che ha decine di migliaia di follower sui social e membri attivi, oltre che nella nativa Svezia, anche in Norvegia, Danimarca, Finlandia, Estonia e pure Gran Bretagna.
JM har under flera år velat bebygga Shelltomten vid Majorna i Göteborg. Nu väljer de att bebygga den i en klassisk landshövdingehus-stil som redan är karakteristisk för Majorna. pic.twitter.com/Gn4JGcJEBc
— Arkitekturupproret (@arkuppror) August 1, 2023
L’ente vuole organizzare annualmente un premio per l’edificio più orrendo, una specie di premio Ig Nobel per l’architettura.
— Arkitekturupproret (@arkuppror) July 14, 2023
Ci chiediamo, davanti a tanto scempio fatto in Italia, dove le archistar più nefande hanno devastato varie città e neanche solo quelle, dove siano iniziative come questa nel nostro Paese.
Il mondo degli architetti italiani (che sono troppi, sì) è troppo provinciale per rendersi conto dell’aberrazione tossica dell’architettura moderna?
Immagine di Chris Devers via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-NC-ND 2.0)
Arte
In mostra al Prado un dipinto ritrovato di Caravaggio
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/07/Ecce-homo-Caravaggio-Prado.jpg)
Questo Ecce homo era stato erroneamente attribuito ad un pittore poco conosciuto, ed era stato quasi battuto all’asta per 1500 euro. Fu finalmente autenticato come opera di Caravaggio e fu esposto per alcuni mesi al Museo del Prado di Madrid.
Dipinto tra il 1605 e il 1609, questo dipinto raffigura Cristo, con le mani legate e il capo circondato da una corona di spine, durante la sua presentazione alla folla da parte di Ponzio Pilato, poco prima della sua crocifissione. È uno dei sessanta dipinti al mondo attribuiti al maestro italiano Michelangelo Merisi da Caravaggio, detto il Caravaggio (1571-1610), specialista del chiaroscuro.
Il Museo del Prado parla di un dipinto di «straordinario valore», segnato da una storia straordinaria, e lo presenta al grande pubblico fino a ottobre. Una mostra resa possibile dalla «generosità» del suo nuovo proprietario, che ha accettato di prestare l’opera temporaneamente, ha dichiarato il 27 maggio il direttore del Prado, Miguel Falomir, nel corso di una conferenza stampa nella quale si è trattenuto dal rivelare l’identità del fortunato acquirente.
Secondo David Garcia Cueto, capo del dipartimento di pittura italiana del Prado, la scoperta di questo dipinto è «un evento importante», perché «sono passati più di 45 anni» da quando è stata identificata una nuova «opera di Caravaggio».
Per gli esperti che ne hanno studiato la storia, questo piccolo olio su tela entrò nella collezione privata del re Filippo IV di Spagna a metà del XVII secolo, prima di essere esposto negli appartamenti del figlio Carlo II.
Lasciato in eredità alla Real Academia de San Fernando, a Madrid, sarebbe stato recuperato nel 1823 dallo statista e diplomatico spagnolo Evaristo Pérez de Castro, in cambio di un altro dipinto, prima di essere trasmesso ai suoi discendenti.
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Il dipinto era caduto nell’oblio fino all’aprile 2021 quando, – scambiandolo per opera di un discepolo di José de Ribera, pittore spagnolo dell’inizio del XVII secolo ed estimatore di Caravaggio –, una casa d’aste di Madrid lo aveva quotato 1500 euro.
Allertato dagli esperti, il Prado ha poi invocato «sufficienti prove documentali e stilistiche» per ritenere che l’opera fosse di Caravaggio. Il Ministero della Cultura spagnolo ha bloccato la vendita.
«Gli specialisti» che hanno studiato attentamente questo dipinto hanno stabilito «in modo assolutamente unanime» che si trattava di un dipinto del maestro italiano, insiste David Garcia Cueto. Tra gli esperti che hanno partecipato all’autenticazione di questo Ecce homo, c’era Maria Cristina Terzaghi, docente di arte moderna all’Università italiana Roma Tre.
In un’intervista rilasciata all’AFP nel 2021, questa specialista di Caravaggio ha confidato di aver «capito subito che poteva trattarsi di un dipinto molto importante», dopo aver visto un’immagine del dipinto inviata da amici antiquari.
Il dipinto «è stato sottoposto a radiografie» e ad un «esame» approfondito durante il restauro, ha spiegato l’accademico italiano, presente alla conferenza stampa del 27 maggio. Tutti questi elementi dimostrano che si tratta di «un vero capolavoro di Caravaggio», ha aggiunto, evocando la natura delle pennellate, la composizione del dipinto e l’espressività dei personaggi, tutti tipici dello specialista del chiaroscuro.
Sorge una domanda: cosa ne sarà di questo dipinto dopo i nove mesi di esposizione al Prado? Secondo i media spagnoli, il dipinto – acquistato per 36 milioni di euro da un cittadino britannico residente in Spagna – potrebbe restare esposto al grande pubblico.
L’opera «non finirà a casa del suo acquirente» perché quest’ultimo vuole che entri a far parte «di collezioni pubbliche ma, per il momento, sotto forma di prestito», ha spiegato al quotidiano El País, Jorge Coll, responsabile della galleria d’arte responsabile della sua vendita.
Dal lato del Prado sono cauti: «È un’opera privata, quindi il suo proprietario avrà l’ultima parola» sottolinea Miguel Falomir.
Articolo previamente apparso su FSSPX.news.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Arte
Come è stata scattata la foto del secolo
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/07/trump-foto-YT.jpg)
Republican presidential candidate former President Donald Trump raises his fist as he is rushed off stage after an assassination attempt during a campaign rally in Butler, Pa. @apnews pic.twitter.com/VoAYqRC4QV
— Evan Vucci (@evanvucci) July 14, 2024
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Un’analisi pubblicata da Sara Oscar per il sito The Conversation scrive che «per capire esattamente cosa rende questa immagine così potente, ci sono diversi elementi che possiamo analizzare (…) Gli agenti formano una composizione triangolare che pone Trump al vertice; (…) L’agente ci trascina nell’immagine, ci guarda, vede il fotografo e quindi sembra vedere noi (…) Con sullo sfondo un cielo blu, tutto il resto nell’immagine è rosso, bianco e blu navy. I rivoli di sangue che cadono sul viso di Trump fanno eco alle strisce rosse della bandiera americana che si allinea con il rosso repubblicano del podio».Trump and the NEW Iwo Jimahttps://t.co/X3GT053yTC pic.twitter.com/jBDKj1nd6q
— Kevin Jackson (@KevinJacksonTBS) July 14, 2024
La Oscar ha sottolineato la conoscenza di Vucci dell’«importanza di mantenere un senso di compostezza fotografica nel riuscire a ottenere “lo scatto”, di essere sicuri di coprire la situazione da numerose angolazioni, compreso catturare la scena con la giusta composizione e luce». Scrivendo sul Washington Post, Philip Kennicott ha descritto una fotografia a bocca chiusa come «fortemente costruita, con angoli aggressivi che riflettono il caos e il dramma del momento, e un potente equilibrio di colori, tutto rosso, bianco e blu, compreso il cielo azzurro sopra e lo stendardo decorativo bianco e rosso sotto. Trump sembra emergere dall’interno di una versione decostruita dei suoi colori di base».Leo = picture perfect
We received that yesterday Perfect pictures coming from Trump scene Photograph creation = Libra The so called money shot -Corona Borealis Death & blood = Scorpio Trump = Bootes even Ophiuchus Sag = guy who took down the shooter Crowd =sunflower galaxy https://t.co/hw0OhmUrIx pic.twitter.com/Z4yNAytiRq — The Oracle of Philadelphia (@Zorya27) July 14, 2024
Kennicott ha scritto che «è una fotografia che potrebbe cambiare l’America per sempre”, paragonandola al film Zapruder e all’immagine del 1988 di Michael Dukakis in un carro armato».Incredible pic by AP’s Evan Vucci pic.twitter.com/lBS71tNijx
— Fraser Barton (@FraserBartonAAP) July 13, 2024
Images of Trump already hitting the AP wire after shots fired at his rally in Butler, Pa. (Photo by Evan Vucci) pic.twitter.com/3sFOtLIRky
— Mitchell Northam (@primetimeMitch) July 13, 2024
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La testata The Spectator ha scritto che qualsiasi critico «riconoscerebbe che questa è una fotografia irripetibile – un’immagine che diventerà una delle più potenti nella politica e nella storia americana», salutando il lavoro di Vucci come «il fotogiornalismo nella sua forma più potente… l’immagine sarà ricordata come una delle fotografie politiche più importanti mai scattate». The Atlantic, descrivendo una delle fotografie a bocca aperta, ha scritto che «è diventata immediatamente leggendaria» e che «qualunque cosa tu pensi dell’uomo al centro, è innegabilmente una delle più grandi composizioni nella storia della fotografia statunitense».Uncanny, photograph of the decade.#trump #delacroix pic.twitter.com/NOb8vZO0ci
— Henrik (@Henrik76624607) July 14, 2024
Il Washington Post ha scritto che una delle versioni a bocca aperta sarebbe «entrata sicuramente nel pantheon della fotografia americana». The Australian ha scritto che una delle fotografie a bocca aperta era «destinata a diventare una delle immagini distintive del nostro tempo», descrivendola come «perfettamente composta». Il fotografo Vucci, che ha 47 o 48 anni, è un fotoreporter che ha già vinto il Premio Pultizer per foto che riprendevano la rivolta seguita al caso George Floyd. Sappiamo che lavora oramai da più di un quarto di secolo. Dopo le Olimpiadi di Sydney 2000, il ragazzo ha fatto esperienza scattando nell’Iraq invaso dagli americani, anche in postazioni di combattimento dove ha testimoniato di soldati americani morti e feriti. Di lui si sa che negli ultimi anni ha scoperto il ju-jitsu che pratica anche in gara. Come riportato da Renovatio 21, era sua la foto scattata in Vaticano con Trump sorridente accanto a Bergoglio con il broncio.To niestety będzie historyczne zdjęcie. Niezwykłe zresztą.
Fot. Evan Vucci (Associated Press) pic.twitter.com/MUn9RXXaTO — Kuba Wróblewski (@kubawroblewski_) July 13, 2024
It’ll always be hilarious just how much the Pope dislikes Trump.
Pope Francis criticized Trump’s anti-immigrant rhetoric, “A person who thinks only about building walls, wherever they may be, and not of building bridges, is not Christian.” He said Trump wasn’t a Christian… pic.twitter.com/1wcxyB48UC — Art Candee 🍿🥤 (@ArtCandee) June 25, 2024
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Tuttavia è apparso in rete un video che mostra esattamente come è andata. Un filmato POV (cioè, in prima persona), visto proprio secondo la prospettiva di un fotografo che assiste alla scena e cerca la posizione per lo scatto migliore. Questa clip non l’ha girata il Vucci, ma il collega del Washingon Post Jabin Botsford. Rende benissimo l’idea di quel momento.The historic photo by @evanvucci on the new cover of @TIME #Trump pic.twitter.com/n2C05DlsHH
— Patrick Witty (@patrickwitty) July 14, 2024
Che dire. Uno pensava di averne viste tante, anche nel mondo del fotogiornalismo, che diciamo pure che pareva aver perso – per la superfetazione di immagini anche in movimento che ci bombardano – la carica iconica, epocale, insomma la sua specifica cifra di arte. E invece.【直播画面记录下了Evan Vucci是如何拍出特朗普枪击案的刷屏照的?】
机会是留给有准备的人的! pic.twitter.com/O08txcrCGj — 陈木林 (@Trumanchen4) July 15, 2024
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Arte
Le sanzioni impediscono il concerto di Kanye West a Mosca
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/07/Kanye_West_@_MoMA_D.jpg)
Il rapper americano Kanye West, noto come Ye, non si esibirà in Russia, ha dichiarato al quotidiano Podyem il fondatore dell’agenzia di concerti TCI, Eduard Ratnikov, spiegando che ciò potrebbe mettere a repentaglio la carriera dell’artista.
Secondo Ratnikov, l’artista vincitore di un Grammy rischia di perdere completamente i mercati occidentali, sottolineando che le aspettative di un concerto a Mosca durante la sua visita sono irrealistiche.
I commenti sono arrivati due giorni dopo che sui social media è stato diffuso un video che mostrava un uomo in tuta bianca che somigliava al rapper mentre entrava nell’hotel Four Seasons nel centro della capitale russa. Un altro video sembrava mostrare lui e il suo entourage all’interno di un sottopassaggio pedonale vicino a Piazza Rossa.
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I media locali hanno poi riferito che il motivo principale della visita di Ye era la festa di compleanno dello stilista russo Gosha Rubchinskiy, che West ha nominato nuovo direttore creativo del suo marchio Yeezy nel dicembre 2023.
«I funzionari che ho contattato dopo che Kanye ha annunciato che avrebbe fatto un tour in Russia e in Africa hanno paura di qualsiasi associazione con una mossa del genere», ha detto Ratnikov all’agenzia di stampa, senza fornire dettagli su dove e quando è stato fatto tale annuncio.
Secondo il promotore, l’artista potrebbe facilmente venire in Russia in visita privata «per soldi o per svago», ma un’esibizione vera e propria nel Paese è impossibile.
«Secondo le mie informazioni, nessuno ha mai discusso di nulla del genere con lo stadio Luzhniki; né a maggio, né a giugno, né ora. Le speculazioni sembrano fake news di qualche eccentrico in cerca di clamore», ha detto Ratnikov.
A maggio, i media locali hanno riferito che Ye stava pianificando di festeggiare il suo 47° compleanno con un concerto allo stadio Luzhniki di Mosca il mese successivo, ma non è riuscito a raggiungere un accordo con gli organizzatori dell’evento.
All’epoca, Ratnikov ha detto a Izvestia che le voci sul concerto estivo erano «false», ma ha confermato che i colloqui hanno avuto luogo ad aprile.
L’imprenditore ha affermato che le trattative sono saltate dopo che il rapper ha chiesto la bellezza di 5 milioni di dollari per l’esibizione.
L’anno scorso durante una trasmissione di Alex Jones il West, vestito con una strana maschera, aveva dichiarato di apprezzare Putin. Nella stessa intervista aveva lodato Aldolfo Hitler per l’invenzione dei microfoni moderni e preso per i fondelli Benjamin Netanyahu e tutto l’establishment ebraico-americano, con particolare riguardo per Ari Emanuel, fratello di Rahm ed Ezekiel e uomo forte di Hollywood.
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Come riportato da Renovatio 21, il Kanye aveva espresso in passato la sua totale opposizione ai vaccini, considerati come «il marchio del demonio».
In molti hanno lo hanno definito come instabile di mente. Dopo la fine del matrimonio con la diva TV Kim Kardashian – figlia dell’avvocato armeno-americano di O.J. Simpson e tra le massime celebrità statunitensi – si sarebbe risposato con una ragazza che sta portando in giro per il mondo con mise succinte è dire poco.
Poco sondata, di recente, la sua relazione con il brand Balenciaga, che aveva dato scandalo per inquietanti fotografie e campagne pubblicitarie che sembrano richiamare il tema della pedofilia. Kanye ha sfilato per la maison a Parigi e ha relazioni dirette con lo stilista georgiano di Balenciaga Denma Gvasalia.
Lo Ye aveva deciso di presentarsi come candidato presidenziale, circolando erraticamente per varie trasmissioni internet con due figure come Milo Yannopulous e Nick Fuentes, cattolici considerati controversi per ragioni differenti. Non è chiaro se tutti e due ancora lo frequentano in questa ultima svolta dell’artista, che, dopo aver parlato di religione, ora dice di voler aprire una casa di produzione pornografica.
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Immagine di Jason Persse via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
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