Arte
Renovatio 21 a Chioggia per la Tabarrata Nazionale 2024
Renovatio 21 promuove ed aderisce alla Tabarrata Nazionale 2024 indetta per sabato 10 febbraio a Chioggia.
La Tabarrata Nazione è l’adunanza tabarrista par excellence. Si tratta del raduno più significativo in Italia, e di conseguenza del mondo, per gli appassionati del miglior soprabito esistente: il Tabarro.
Sapete di cosa parliamo: il Tabarro è il mantello a ruota che ha lontanissime origini ed è legato in modo indissolubile alla tradizione del nostro territorio e non solo di quello. La parola tabard, mutuata dal latino tabardus, è riscontrabile anche in lingua anglica. Testimonianze di tabarri giungono da ogni regione d’Italia, Sicilia e Puglia comprese. Fuori dall’equivoco per cui si tratterebbe di una tradizione padana o veneziana, ricordiamo l’uso del Tabarro presso i «Briganti» che insorsero contro l’Italia unita dalle orde dei Savoia.
L’evento, che gode del patrocinio del comune della Città di Chioggia, è organizzato dall’associazione Civiltà del Tabarro, impegnata nella diffusione della cultura del Tabarro e del suo retroterra umano, storico, culturale, spirituale.
Siamo arrivati alla settima Tabarrata Nazionale. Prima ci sono state: Parma, Casalmaggiore, Vicenza, Oleggio, Cittadella, Bassano del Grappa. C’è stato, purtroppo, uno iato dovuto al biennio pandemico… tuttavia, la Tabarrata Nazionale di Cittadella riuscì ad essere eseguita nel primo 2020 a poche settimane dal patatrac globale.
Il programma della Tabarrata Nazionale 2024 prevede il ritrovo dei tabarristi alle 14:30 presso Corso del Popolo, dinanzi al Comune di Chioggia.
Quindi, dalle 15:30 una visita all’Orologio della Torre di Sant’Andrea – l’orologio funzionante più antico del mondo, in contesa, dicono, con il Big Ben – guidata da esperti locali.
Segue alle ore 17:00 la conferenza «Argomenti della Civiltà del Tabarro» presso Palazzo Grassi, in Canal Vena. Interverranno: Sandro Zara, imprenditore e maestro del Tabarro; Roberto Dal Bosco, presidente dell’associazione Civiltà del Tabarro; Corrado Beldì, segretario della Civiltà del Tabarro.
Nel contesto di Palazzo Grassi, il maestro fotografo Silvano Pupella realizzerà ritratti dei tabarristi presenti.
A seguire, sempre nella stupenda cornice del Canal Vena, un aperitivo presso il bacaro Nino Fisolo. Più tardi, per chi ha prenotato, la grande, usuale cena tabarrista, un evento nel quale l’aggettivo «felliniano» può pure essere dimenticato del tutto perché non rende la questione.
La scelta della incantevole «piccola Venezia» è dovuta alla vox populi al termine della conferenza «Lineamenti di Civiltà del Tabarro» alla Tabarrata Nazionale 2023 a Bassano del Grappa un gruppo di tabarristi ha demandato a gran voce un ritrovo per l’anno successivo a Chioggia. Sono stati accontentati.
La partecipazione massiva dei lavoratori di Renovatio 21 alla Tabarrata potrebbe precludere, per una volta, gli usuali ritmi di upload di articoli sul sito nei prossimi due giorni. Il lettore porti pazienza, le missioni da portare avanti nella vita sono spesso più di una.
Attediamo chiunque voglia venire, anche qualora dotato di soprabito con le braccia: la possibilità di provare ad ammantarsi con la dolcezza, la bellezza di secoli e millenni di tradizione di certo non mancherà. E, statene sicuri, ciò non potrà che far bene all’animo e al corpo.
Perché, come dice il presidente della Civiltà del Tabarro Roberto Dal Bosco, «se ha le maniche non scalda il cuore».
Per ogni ulteriore informazione, senza esitare, contattateci.
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Installazione artistica di consente ai visitatori di giocare a calcio con la testa di Trump
🚨🇺🇸FAKE DONALD TRUMP HEAD USED AS SOCCER BALL IN CONTROVERSIAL ‘ART’ EXHIBIT IN LA
A shocking art exhibit in Los Angeles has sparked outrage after a fake Trump head was displayed being kicked around like a soccer ball. | Political civility on full display I guess…. Source:… pic.twitter.com/XUUp5MVDLz — Mario Nawfal (@MarioNawfal) October 9, 2024
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Ponen una grotesca imagen de Donald Trump desnudo y colgado a lo largo de la Interestatal 15, cerca de Las Vegas. Esto sucede luego de dos intentos de asesinato en su contra. Sin palabras.
pic.twitter.com/cI76VFClzA — Emmanuel Rincón (@EmmaRincon) September 30, 2024
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Negli Stati Uniti, che hanno una lunga storia di presidenti assassinati, è illegale perfino fare battute sulla morte di un’inquilino della Casa Bianca: lo sa anche Elone Musk, costretto a togliere da X un post in cui si chiedeva come mai nessuno voglia uccidere Bider o la Harris.Kathy Griffin is the new face of the Democratic party and the newest member of ISIS. The Secret Service should investigate immediately. pic.twitter.com/KKD2Aibume
— John doe (@juhhhjgghk) May 30, 2017
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Milei accusato di aver copiato il suo discorso ONU dalla serie TV West Wing
Il presidente argentino Javier Milei è stato accusato di aver plagiato la famosa serie TV The West Wing durante il suo recente discorso alle Nazioni Unite.
Carlos Pagni, giornalista del quotidiano La Nacion sarebbe stato il primo a notare la «notevole somiglianza» tra alcune parti dell’infuocato discorso di Milei e il monologo pronunciato dal fittizio presidente degli Stati Uniti Jed Bartlet, interpretato dall’indimenticato Martin Sheen.
«Crediamo nella libertà di espressione per tutti. Crediamo nella libertà di culto per tutti. Crediamo nella libertà di commercio per tutti e crediamo nei governi limitati, tutti quanti», ha detto Milei all’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 24 settembre.
«Crediamo che tutti dovrebbero vivere liberi dalla tirannia e dall’oppressione, che si tratti di oppressione politica, schiavitù economica o fanatismo religioso. Questa idea fondamentale non può rimanere solo parole. Deve essere supportata nei fatti, diplomaticamente, economicamente e materialmente», ha continuato.
Parole quasi identiche sono state pronunciate dal presidente Bartlet della serie TV dinanzi suo gabinetto nell’episodio 15 della quarta stagione della serie.
🇦🇷 Javier Milei, the president of Argentina, has been accused of copying a script from TV series The West Wing for a speech to the United Nations.
Read more here ⬇️https://t.co/O3QkUNSYOt pic.twitter.com/uoC9baEiF0
— The Telegraph (@Telegraph) October 4, 2024
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Il Pagni ha ipotizzato che il discorso sia stato scritto dal consigliere del Milei, Santiago Caputo, che a quanto si dice è un grande fan di The West Wing e che avrebbe posto la visione della serie come condizione per entrare a far parte della sua società di consulenza politica.
Creata dallo sceneggiatore Aaron Sorkin, The West Wing è andata in onda dal 1999 al 2006, vincendo numerosi premi, tra cui tre Golden Globe e 26 Emmy Prime Time.
Milei non ha rilasciato dichiarazioni sulla questione, ma ha provveduto a dare un’accurata descrizione delle Nazioni Unite. Parlando dal podio di New York il mese scorso, ha descritto l’ONU come un «Leviatano con tentacoli multipli» che tenta di calpestare la sovranità dei paesi e di imporre un’agenda «socialista».
Come riportato da Renovatio 21, la situazione diplomatica di Buenos Aires con l’ascesa del Milei è quantomeno intricata.
Il Regno di Spagna cinque mesi fa ha richiamato l’ambasciatore dopo che il presidente argentino aveva dichiarato che la moglie del premier Sanchez sarebbe «corrotta».
Milei ha dichiarato che il presidente della Colombia Gustavo Petro è un «assassino terrorista», cagionando l’espulsione da Bogotà di tutti i diplomatici argentini.
Milei, che si sta avvicinando alla conversione al giudaismo, ha dichiarato di offrire «chiaro e inflessibile sostegno ad Israele» contro l’Iran, arrivando ad invitare l’ambasciatore israeliano ad una riunione del gabinetto di crisi argentino.
Il Venezuela ha chiesto l’arresto del presidente argentino.
L’unico rapporto stranamente positivo, ricucito dopo anni di insulti ferali («imbecille», «rappresentante del maligno», «amico dei dittatori»), pare essere quello col conterraneo Bergoglio.
Come riportato da Renovatio 21, l’Argentina sta segnalando da tempo la sua intenzione di tornare in possesso delle Isole Falkland, per le quali perse una guerra con Londra tra l’aprile e il giugno 1982.
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Festival svizzero censura il film tra le minacce ucraine
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