Gender
Ragazzo transessuale picchia ragazza dopo «incontro» nello spogliatoio femminile
Circola una serie di video che mostrano un adolescente, identificantesi come trans, picchiare una ragazza a scuola. Il fatto sarebbe avvenuto in un liceo di Riverside, in California.
Secondo quanto riportato, le botte sarebbero il risultato di un «incontro» nello spogliatoio femminile. Qui alcune ragazze si sarebbero lamentate con lui della sua presenza.
Alcuni testimoni affermano che il trans adolescente avrebbe quindi esibito i suoi genitali e sputato contro di loro prima di aggredire la studentessa che si vede nel filmato.
Trans student(a man) who is allowed to use the girls locker room, beats a girl who is outspoken about wanting him out. There are multiple videos of him attacking other girls at the school in Riverside California.
These types of incidences are occurring across America. When… pic.twitter.com/g08jfXN6EN
— Paul Hookem 🇺🇸 (@PaulHook_em) April 28, 2023
Secondo il canale locale Fox11, i genitori avrebbero affermato che lo studente transgender ha una storia di «comportamento irregolare e inopportuno».
Il distretto scolastico unificato di Riverside ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che lo studente transgender non frequenta più la scuola:
Here's another video of the trans student who is allowed to use the girls locker room, beating two different girls at the Riverside school. pic.twitter.com/AVBpK0kp9l
— Paul Hookem 🇺🇸 (@PaulHook_em) April 28, 2023
«Un video che mostra un alterco che coinvolge gli studenti della Martin Luther King High School è stato ampiamente diffuso sui social media questa settimana. La questione ha avuto la piena attenzione dell’amministrazione del distretto scolastico unificato di Riverside e viene affrontata rapidamente».
«Da quando si è verificato l’incidente, il personale del distretto ha lavorato per garantire che la sicurezza e i diritti di tutti gli studenti siano presi in considerazione e prontamente risolti. Siamo in grado di verificare che lo studente coinvolto non frequenterà più la King High School».
A Transgender student at a High School in Riverside, California has assaulted a girl after exposing his genitals and spitting at girls in the girls locker room.
According to a student witness, the transgender boy entered the girls locker room and after being confronted for… pic.twitter.com/KEU3mOq7QP
— Oli London (@OliLondonTV) April 28, 2023
L’ondata di rabbia della minoranza transessuale – che fino a poco fa sembrava trascurabile – sta allarmando molti: da episodi di violenza di vario tipo, agli appelli ad armarsi, alle insurrezioni nei campidogli, alle chiamata per un «giorno della vendetta trans», fino alla strage della scuola cristiana di Nashville dove una transessuale ha trucidato con armi automatiche tre bambini di 9 anni e tre adulti sopra i sessanta.
Il manifesto lasciato dalla transessuale assassina, per qualche ragione, non è ancora stato reso pubblico dalla polizia, che lo ha trovato il giorno stesso della strage.
Gender
Uomo si fa amputare due dita sane per alleviare la «disforia dell’integrità corporea»
Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.
I medici hanno amputato il quarto e il quinto dito sani della mano sinistra di un ventenne del Quebec perché credeva che non facessero parte del suo corpo.
In un articolo pubblicato sulla rivista Clinical Case Reports, la psichiatra Nadia Nadeau ha spiegato che l’uomo soffriva di un disturbo dell’identità dell’integrità corporea (o disforia dell’integrità corporea) e che l’unica opzione era l’amputazione.
«Dopo l’amputazione, il paziente ha sperimentato un sollievo immediato, con la cessazione degli incubi, la diminuzione del disagio emotivo e una migliore funzionalità», ha scritto.
«Lavorando in una segheria, ha pensato di costruire una piccola ghigliottina per tagliarsi le dita. Era consapevole che l’autolesionismo non era una soluzione sicura e poteva avere ripercussioni sulle sue relazioni, sulla sua reputazione e sulla sua salute. Non riusciva a immaginare di vivere gli anni a venire con quelle dita».
L’amputazione di arti sani è talvolta chiamata apotemnofilia. È molto raro, ma in un caso noto alla fine degli anni ’90, quando un chirurgo scozzese tagliò le gambe di due uomini che volevano disperatamente essere amputati.
Il disordine da integrità corporea (BIID) solleva ovviamente gravi questioni etiche. In che modo la mutilazione si concilia con il principio di non maleficenza? Ma la Nadeau sottolinea che il paziente potrebbe essersi amputato le dita da solo, il che potrebbe essere molto pericoloso.
Secondo lei, per lui era più importante «vivere in linea con la sua identità percepita».
Michael Cook
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
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I tedeschi ora possono cambiare sesso ogni anno. Anche i bambini di 5 anni
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Una coppia lesbica si scambia gli embrioni per portare in grembo l’una il figlio dell’altra
Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.
Una coppia lesbica nel Regno Unito è riuscita a dare alla luce due maschi attraverso la fecondazione in vitro reciproca e simultanea. Entrambe le donne hanno utilizzato lo stesso donatore di sperma, ma hanno scambiato gli embrioni in modo da poter mettere in gestazione il bambino del loro partner. Hanno spiegato che questa variante della maternità surrogata li aiuterà a sentire un legame speciale con il figlio del loro partner.
Le due donne, Emily Patrick, 38 anni, e Kerry Osborn, 35 anni, hanno chiamato i loro figli Elvis ed Ezra.
Come riportato sul Daily Mail, Emily ha spiegato: «abbiamo deciso di farlo in questo modo, non avevamo mai sentito parlare di nessuno che lo facesse in questo modo, abbiamo solo pensato che sarebbe stato davvero bello condividere il viaggio dell’altra, essendo incinta contemporaneamente. E anche se non siamo geneticamente collegate all’altro bambino, condividiamo comunque quel legame».
Hanno trovato difficile la scelta di un donatore di sperma. Ne volevano uno che somigliasse a loro. Kerry ha detto: «non c’è stata una grande cerimonia, era un giovedì sera e abbiamo iniziato a scorrere le banche del seme. Il problema è che una volta che inizi non puoi fermarti, c’è così tanta scelta. Abbiamo scelto un uomo della nostra stessa età che aveva due figli e stava donando per ragioni altruistiche: c’erano persone nella sua famiglia che lottavano con l’infertilità e lui voleva aiutare gli altri».
Questo sembra essere il primo caso di fecondazione in vitro reciproca e simultanea nel Regno Unito, ma Kerry spera che alla fine venga considerato normale:
«Riconosciamo che qualche anno fa questo tipo di fecondazione in vitro reciproca non sarebbe stata un’opzione. Era molto più difficile essere genitori gay. La dice lunga su quanto si siano evolute le opinioni secondo cui non solo possiamo farlo, ma anche che così tante persone della comunità LGBTQ+ stanno seguendo i nostri progressi e stanno pensando di farlo anche loro».
Michael Cook
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