Connettiti con Renovato 21

Bizzarria

Puzzola dei cartoni accusata di incitare allo stupro

Pubblicato

il

 

 

 

 

Pepé la moffetta, personaggio dei cartoni Warner Bros è nei guai: è accusato di incitamento alla stupro, se non di essere lui stesso uno stupratore.

 

Proprio così: sulla puzzola dei Looney Tunes gravano accuse tremende. L’editorialista del New York Times Charles Blow ha recentemente sostenuto in un articolo e in una serie di tweet come  Pepé la puzzola «abbia normalizzato la cultura dello stupro».

Pepé la moffetta, personaggio dei cartoni Warner Bros è nei guai: è accusato di incitamento alla stupro, se non di essere lui stesso uno stupratore

 

Sabato ha twittato una delle scene incriminanti: «Vediamo. Afferra / bacia ripetutamente una ragazza / uno sconosciuto, senza consenso e contro la sua volontà. Lei lotta con forza per allontanarsi da lui, ma lui non la rilascia. porta per impedirle di scappare».

 


La ragazza in questione sarebbe una povera gatta, presente in molti cartoni di Pepé, che il mefitide dall’accento francese scambia per sua simile, procedendo quindi a un corteggiamento molto insistente, fatto di bacini e carinerie.

 

Vi sono episodi in cui la gatta ricambia la moffetta, tentando addirittura di profumarlo segretamente, per poi però soccombere al disgusto della di lui vera natura di creatura puzzolente

Come hanno puntualizzato alcuni utenti, vi sono episodi in cui la gatta ricambia la moffetta, tentando addirittura di profumarlo segretamente, per poi però soccombere al disgusto della di lui vera natura di creatura puzzolente.

 

Niente può fermare il neopuritanesimo fondamentalista della sinistra americana (e mondiale)

Ma niente può fermare il neopuritanesimo fondamentalista della sinistra americana (e mondiale).

 

In un altro tweet separato, il giornalista del NYT ha continuato: «Questo ha aiutato a insegnare ai ragazzi che “no” non significava davvero no, che faceva parte del “gioco”, la linea di partenza di una lotta per il potere. Ha insegnato a superare le strnue e pure fisiche  obiezioni di una donna era una cosa normale, adorabile, divertente. Non davano nemmeno alla donna la capacità di parlare».

 

La polemica arriva dopo negli USA sono stati banditi (e perfino purgati dagli scambi su eBay) ben 6 libri di Dr. Seuss, prolifico autore di libri per bambini divenuti classici, come il noto Grinch. Il Dr. Seuss, che ha vissuto da liberal riempiendo di concetti di uguaglianza i suoi racconti, ora è accusato di essere razzista. Ne segue la sua cancellazione da scuole, ibrerie, biblioteche, scaffali elettronici.

 

Renovatio 21 si permette, semmai di notare che l’aspetto precipuamente problematico della storia tra Pepé la puzzola e la povera gatta è la possibilità di un accoppiamento interspecifico

«Il razzismo deve essere esorcizzato dalla cultura, inclusa, o forse soprattutto, dalla cultura dei bambini – ha scritto la penna del New York Times già nemica della puzzola stupratrice – Insegnare a un bambino ad odiare o vergognarsi di se stesso è un peccato contro la sua innocenza e il peso contro le sue possibilità». Il Bow ammette poi di aver «esultato» quando ha sentito la notizia che sei libri del Dr. Seuss sono stati ritirati dal suo editore a causa di «immagini razziste e insensibili».

 

Renovatio 21 si permette, semmai di notare che l’aspetto precipuamente problematico della storia tra Pepé la puzzola e la povera gatta è la possibilità di un accoppiamento interspecifico: razze diverse di animali non sono fatte per stare insieme biologicamente.

 

Ci rendiamo conto, tuttavia, che anche questa posizione oggi è in discussione.  Nel 2012, l’ora onorevole Carlo Sibilia del M5S proponeva di «Discutere una legge che dia la possibilità agli omosessuali di contrarre matrimonio (o unioni civili) , a sposarsi in più di due persone e la possibilità di contrarre matrimonio (o unioni civili) anche tra specie diverse purché consensienti» (sic).

 

Nel 2012, l’ora onorevole Carlo Sibilia del M5S proponeva di «Discutere una legge che dia la possibilità agli omosessuali di contrarre matrimonio (o unioni civili) , a sposarsi in più di due persone e la possibilità di contrarre matrimonio (o unioni civili) anche tra specie diverse purché consensienti»

L’esponente grillino metteva (sgrammaticamente) insieme la questione delle unioni omosessuali con la poligamia e la zoogamia (cioè, la bestialità) purché i contraenti del coniugio siano d’accordo: «Pecora Bianca, vuoi tu prendere Ernesto come tuo sposo» «mbeeeeeeeh». Ci immaginiamo la scena più o meno così, e non sappiamo se il Sibilia sia arrivato a figurarsela così.

 

Ora Sibilia è stato confermato sottosegretario al Ministero degli Interni.

 

Potrebbe, a questo punto, vedere se fosse mai possibile mandare i pompieri – di cui alacramente si è occupato al Ministero – a spegnere l’incendio che coinvolge Pepé la puzzola. Pepé avrebbe con certezza appoggiato il suo progetto di legge per il «matrimonio (o unione civile) anche tra specie diverse». Sul consenso della gatta ci sta lavorando.

 

 

 

Continua a leggere

Bizzarria

Adolf Hitler vince ma cambia nome

Pubblicato

il

Da

Adolf Hitler Uunona, 59 anni, consigliere regionale namibiano da venti anni in carica, ha annunciato che rinuncerà ufficialmente al secondo nome «Hitler» dopo essere stato rieletto per il quinto mandato consecutivo nel distretto di Ompundja (regione di Oshana).

 

Membro del partito al potere Swapo, Uunona ha sempre goduto di un largo consenso locale nonostante il nome che, a livello internazionale, genera inevitabilmente sconcerto. Gli elettori della sua circoscrizione lo hanno costantemente premiato per il suo impegno nella lotta anti-apartheid e per i risultati concreti ottenuti sul territorio.

 

«Ho già provveduto a cancellare “Hitler” dai miei documenti ufficiali», ha dichiarato ai media namibiani. «D’ora in poi voglio essere chiamato semplicemente Adolf Uunona».

 

Il lettore di Renovatio 21 sa che la faccenda dell’Hitler negro è risalente.

Iscriviti al canale Telegram

L’ex Hitler ha spiegato che ilpadre gli impose quel nome decenni fa senza conoscerne il peso storico né i crimini associati al dittatore nazista; per lui, all’epoca, era semplicemente un nome tedesco abbastanza diffuso nell’ex colonia dell’Africa sud-occidentale tedesca (1884-1915). Solo crescendo il consigliere prese coscienza del macabro retaggio e cominciò a dissociarsene pubblicamente.

 

«Ho sempre chiarito di non condividere in alcun modo l’ideologia nazista», ha ribadito il già Hitler. «Il mio impegno politico è radicato nella liberazione della Namibia e nello sviluppo delle nostre comunità rurali». In privato, familiari e collaboratori lo chiamano da tempo soltanto «Adolf», un’abitudine che ora desidera estendere a ogni contesto ufficiale.

 

Il caso richiama la complessa eredità coloniale tedesca in Namibia, dove nomi di origine teutonica restano relativamente comuni. Proprio in quel periodo (1904-1908) le truppe tedesche perpetrarono il genocidio degli Herero e dei Nama, un capitolo storico ancora poco noto a livello globale. Tuttavia, il fatto che esistano nel Paese africani bambini chiamati come il famigerato dittatore nazionalsocialista prova che forse la storia degli orrori coloniali non è esattamente conosciuta, o sentita, dalle popolazioni indigine.

 

Nonostante l’attenzione mediatica internazionale, lo Hitler namibiano continua a dominare le urne: nelle recenti elezioni locali ha nuovamente stravinto a Ompundja con un margine schiacciante. Per i suoi elettori, il curriculum di vent’anni di servizio concreto – strade, acqua, scuole e sostegno alle famiglie – pesa infinitamente più di un nome che il consigliere ha deciso di lasciarsi definitivamente alle spalle.

 

Renovatio 21 ritiene che si tratti di un caso in cui qualcuno potrebbe gridare alla frode elettorale: uno vota Hitler, e poi si trova uno qualsiasi, anzi un Uunona. È giusto?

 

Il cittadino sincero-democratico deve porsi a questo punto la domanda: se la democrazia vuole Hitler, perché toglierlo? Cioè, non è che lo si toglie, semplicemente, gli si cambia nome…

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine dell’Oshana Regional Country

Continua a leggere

Bizzarria

L’enigma dell’italofonia delle bici giapponesi

Pubblicato

il

Da

Non ricordo esattamente come e quando, ma un bel giorno mi sono accorto che qui in Giappone hanno nomi italiani.   Non intendo dire che siano biciclette italiane, benché si vedano qua e là delle Bianchi in giro per Tokyo: sto parlando di biciclette giapponesi a cui sono stati appioppati nomi italiani a casaccio.   A mano a mano la cosa è diventata un passatempo un po’ maniacale: ogni tanto sento mia moglie che sbuffa e sbotta: «ancora a guardare ste bici!?». Le da meno fastidio quando mi casca l’occhio su qualche signorina.   Il fatto è che nomi in questione sono nella maggior parte dei casi sono follie completamente fuori contesto: perché mai una bicicletta è finita a chiamarsi «Gelatina»?! C’è anche la «Bizarria», che è quasi la categoria (una zeta in meno) di questo articolo sui Renovatio 21, una parola desueta e bellissima apprezzata forse più dai ciclisti giapponesi che dal popolo parlante la lingua di Dante.   Questa abitudine a guardare le bici e fotografarle desta qualche sospetto, le biciclette sono tra le poche cose che vengono rubate con una certa frequenza qui a Tokyo.   Con l’aiuto di un amico, nel corso degli anni abbiamo steso un elenco non esaustivo dei velocipedi italofoni visti per le strade del Giappone. Purtroppo manca un’adeguata documentazione fotografica, le poche foto qui sotto valgano per ora come prima testimonianza.   Proseguirò nella raccolta di materiale e mi impegno a tenere aggiornato il pubblico di Renovatio 21 riguardo a questo inspiegabile fenomeno.     Accento Agenda Agilità Alcuna Alfiore bike Al fonto Al vecchio Alito Alla moda Allegro Al tetto Amadeus prima Ami amoretto Amico   Amore Amoroso Anelli Anemone Angelicus Angelino Angelino Petite Angelino Posh Angelo Animato Anna Aquila Arietta Aroma Arpeggio Ars nova Artista Assista Astroia Augusta Avanzare AveCuore Avellino Azzurrare Barletta Basso Bella Bellina Bellino Belluno Bel Ragazzo Beone Bionda Bizarria Bonaparte Broccoli Bruno Cadalora Calamita argento Calamita ciao Calamita due Calcite Campione Canale Canoro Cappuccino Capriccio Cardi Cargo Caro Carolina Carota Carpaccio Caterina Cavallo Cecilia Celare Celestano Chianti Ciーvada Clara Claudio Claudio Hearts Clichè Coccolo Coda Colono Colore Colossi Commando Continente Coroner Corsia Cortese Creare Crescente Crescita Crestina Croissant Crono Cuculo Culotte De Angelis De Petrucci Del sole Deserto Desto Diana Dia resto Diario Diretta Discus Ecciti Elena Elfi Elevato Emilia Erica Espresso Et ce’tera Eterno Eternotown Fanfare Farina Fascino Faville Felice Fermata Fermo Fertile Festival Fico Fides Figlia Carina Fini Fiona Fiorentina Fortina Fortissimo Fratello Fresco Frescool Fretta Fuerza Gelatina   Gelato Gibernau liscio Giuliano Gladiolo Gran mare Imbatto city Innominato La famiglia Lapis Las’efica Larghetto Latte Leggiero Lesto Levolte Lontano Loris Colgo Lucca Luciole Luculia Luna Macchiato Maglietta Maldini Marchiano Margarita Mattia Mega trans Mercato Merletto Merlot Metro Mezzo piano Mirano Moglie Montana Montebello Moscio sportivo Motomatto Mozione Mugello Mule Napori Neoclassico Nerone Novara Nutria Obbligato Ordina Osso Paola Panino Paprika Parlino Partenza Partire   Passione Passo Pasture Patrizia Persista Piccolo PiAce Pista Pittores Pizzicato Poggiali Polacco Portato Porto Posto Possibile portato Possible Pratico Precede Pretoria Prestezza Presto Progresso Proーvocatio canere Proーvocatio esse Proーvocatio mamma Proーvocatio mos Pro melior Pronto Raclette Radure Raffinate Ragazza Rapito Ravanello Ravenna Reale Realta Regalo Rene Retro Revigorando Riace Risoluto Romana Rondino Rosa Rosario Salute Sambista Scalare Sciolto Scorto Sentire Sereno Sicurezza Silvia Socio Soffitto Sorella Spago Stella Strida Tacchino Taranto Tavullia Tenerezza Terra cotta Testa Timbro Timore Tour de Totti Town del Sole Tramonto Tremolo Trento Triangolo Turbolenza Turn to Unisono Vacanze Valeriano Varietas delectat Veltro Verde Vicolo Ville Villetta Virgo Vispa Vita Vitrine Vittoria Vivace Vive Hodie Vivi Volante Zio   Taro Negishi Corrispondente di Renovatio 21 da Tokyo

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine di Marie-Sophie Mejan via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International
     
Continua a leggere

Arte

Bibita col DNA di Ozzy Osbourne disponibile con pagamento a rate

Pubblicato

il

Da

Una nuova partnership kitsch tra John «Ozzy» Osbourne e Liquid Death, il marchio di acqua in lattina, ha lanciato sul mercato una serie limitata di lattine di tè freddo infuso con il DNA del «reverendo rock».

 

Ovviamente il prodotto è andato subito a ruba ed è esaurito. Le lattine sono state tutte tracannate e schiacciate da Osbourne in persona, lasciando «tracce di DNA della sua saliva che ora potete possedere», secondo il sito web di Liquid Death.

 

Ma diciamoci la verità, non si compra lo scarto salivare di una rockstar per dissetarsi: lo si compra per fare necro-collezionismo probabilmente. Le leggende attorno al personaggio sono molteplici: si diceva che Ozzy fosse un mutante genetico, capace di resistere a secchiate di droga, alla rabbia per aver morso un pipistrello vivo e a un incidente quasi mortale in quad.

 

«Ozzy Osbourne è 1 su 1», recita il testo pubblicitario del sito, «ma stiamo vendendo il suo vero DNA così potrete riciclarlo per sempre».

Sostieni Renovatio 21

Ogni lattina viene consegnata in un «barattolo per campioni sigillato in laboratorio», etichettato con il nome del donatore, il numero del campione (su dieci) e la data del prelievo. Ozzy ha persino firmato il contenitore, apparentemente dando un assegno in bianco per qualsiasi futura clonazione.

 

«Ora, quando la tecnologia e la legge federale lo consentiranno, potrete replicare Ozzy Osbourne e godervi la sua musica per centinaia di anni nel futuro», si legge sul sito web. I pezzi disponibili sono solo 10 e sono stati venduti a 450 dollari ciascuno, anche in comode rate. 

 

Vista la rarità del prodotto, il «bagarinaggio online» non poteva mancare: su eBay ce ne sono state due in vendita, ciascuna a migliaia di dollari.

 

Sui social media, i fan erano entusiasti della partnership di Ozzy con il suo brand, anche se il prezzo ha fatto storcere il naso a qualcuno. «Accidenti, avrei dovuto salvare il tuo DNA quando mi hai sputato addosso nell’84 durante un concerto alla LB Arena», ha scritto un fan su X.

 

Ozzy Osbourne, che da giovane sul palco aveva pure mangiato un pipistrello, è perito quattro mesi fa. Il fatto che fosse stato iniettato col vaccino COVID, che ci dicono venire da un chirottero di Wuhano, lo rende in qualche modo un personaggio simbolico della pandemica, e non solo di quella: alcuni hanno ipotizzato che la morte, avvenuta dopo una «lunga battaglia» (in genere dicono per qualche ragione così) contro il morbo di Parkinson, potrebbe costituire un caso di eutanasia.

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Carlos Varela via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic

Continua a leggere

Più popolari