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Putin alla Messa di Natale

Ieri sera il presidente della Federazione Russa Vladimir Vladimirovic Putin ha partecipato alla messa di Natale a Mosca.
Accese delle candele nella chiesa di San Giorgio il Vittorioso sulla collina Poklonnaja, sede di un grandioso complesso commemorativo dedicato alla vittoria della Russia nella seconda guerra mondiale.
Successivamente il presidente si è recato alla Cattedrale di Cristo Salvatore, dove ha incontrato il patriarca Cirillo I, capo della Chiesa ortodossa russa.
Russian President Vladimir Putin and the nation are celebrating Orthodox Christmas today at St. George the Victorious Christian Church.
Unlike Western traditions, there’s no Coca-Cola-inspired Santa Claus here. Instead.
This sacred day is observed by about 12% of Christians… pic.twitter.com/phXsCuV2so
— Shadow of Ezra (@ShadowofEzra) January 6, 2025
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In una dichiarazione rilasciata dal Cremlino, Putin si è congratulato con i cristiani ortodossi in Russia e all’estero. «Durante il periodo natalizio, sentiamo con tutto il cuore l’importanza delle tradizioni ancestrali e familiari tramandate di generazione in generazione», ha affermato Putin.
«La Chiesa ortodossa russa, così come le altre confessioni cristiane russe, svolgono un ruolo estremamente positivo nell’unificazione del popolo, preservando la nostra memoria storica e il nostro patrimonio culturale e spirituale unico».
Secondo quanto dichiarato dal portavoce del Cremlino Demetrio Peskov, Putin ha chiesto al Patriarca di benedire le croci e le icone che saranno consegnate alle truppe che combattono in Ucraina.
«Credo che i nostri compagni saranno onorati di ricevere i simboli della fede benedetti dal patriarca di Mosca e di tutta la Russia», ha detto Peskov, riferendosi al titolo ufficiale di Cirillo I.
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Immagine screenshot da YouTube
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Le vedove non dovrebbero mai risposarsi: parla il’arciprete ortodosso Tkachev

Le donne vedove non dovrebbero mai risposarsi e dovrebbero rimanere fedeli ai loro defunti mariti fino alla fine dei loro giorni, ha dichiarato Andrej Tkachev, arciprete della Chiesa Ortodossa Russa.
L’alto ecclesiastico ha pronunciato queste parole durante un sermone, esortando le donne vedove a emulare Xenia di San Pietroburgo, una «folle per Cristo» del XIX secolo, canonizzata e divenuta santa patrona della città. Dopo la morte del marito, la donna cedette tutti i suoi beni ai poveri e trascorse circa 45 anni vagando per le strade, indossando solitamente l’uniforme militare del suo defunto coniuge.
«Ecco una donna che si è sposata una volta, non si è mai data a nessun altro una seconda volta, non si è mai più truccata gli occhi, ha seppellito suo marito e il suo cuore con lui e ha donato la sua anima e il suo corpo a Dio, ed è diventata una santa, che ora aiuta tutti», ha affermato Tkachev.
Attualmente ci sono «molte vedove» «diverse» e «lussuriose», ha detto Tkachev, suggerendo che queste donne siano «morte vive». Le donne virtuose, invece, rimangono fedeli ai loro defunti mariti, ha aggiunto l’arciprete.
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«Dato che la morte non esiste, il marito guarderà dall’altro mondo, e questo sarebbe vergognoso. Una coperta non nasconde una persona agli occhi di Dio e agli occhi di chi vive lì», ha aggiunto.
Nato nella città ucraina di Leopoli, padre Tkachev era a capo del dipartimento missionario della diocesi di Kiev della Chiesa Ortodossa Russa. Il sacerdote è noto in Russia per il suo stile di predicazione feroce e ha ripetutamente fatto commenti controversi nei suoi sermoni.
All’inizio di quest’anno, Tkachev ha condannato le famiglie con un solo figlio come «depravati» e le ha accusate di praticare sesso per piacere piuttosto che per procreare. Il religioso ha attribuito la colpa della situazione principalmente agli uomini, sostenendo che le donne universalmente desiderano avere figli.
«Avrà ancora voglia di partorire. Piangerà d’invidia, vedendo le sue coetanee con mariti e figli, e lei stessa – vuota, inutile… a guardare fuori dalla finestra con i postumi della sbornia», ha affermato don Tkachev.
In un altro sermone a gennaio, il sacerdote ha suggerito che gli attacchi ucraini con armi fornite dall’Occidente contro le città russe fossero in realtà una punizione divina per la diffusione degli aborti. Il sacerdote ha affermato che la pratica miete più vittime di una guerra, anche in tempo di guerra.
«È a causa della depravazione che nascono le guerre. Il Signore ci punisce con questi HIMARS o SCALP che sorvolano le nostre città», ha suggerito padre Tkachev, aggiungendo che «non ci sarà pace finché non ci pentiremo».
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Come riportato da Renovatio 21, l’arciprete si era scagliato contro genitori che iscrivono i propri figli a concorsi di bellezza per bambini, definendo tali eventi una «festa dei pedofili».
I lettori di Renovatio 21 possono ricordare una entusiastica omelia del Tkachev a ridosso dell’arrivo delle sanzioni contro la Russia per l’operazione militare speciale in Ucraina.
«Vivevamo tra le chimere sataniche, non lo sapevate? Avete notato che l’aria che respiriamo è diventata più pulita?… La Pugacheva ha lasciato la Russia per sempre – Signore, quanto ho aspettato questo momento!» dice il sacerdote riferendosi alla vetusta star della musica pop sovietica Alla Pugacheva, che egli con evidenza non apprezzava.
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«Pornhub è chiuso per gli utenti russi: la civiltà occidentale è disattivata per noi. Pornhub è chiuso! Gesù, quanto abbiamo dovuto pregare prima perché lo si chiudesse!» continua sorridente il religioso.
«La civiltà occidentale ci è stata disattivata».
Non possiamo andare all’Eurovision – ho pregato che non ci fosse mai più permesso lì! Non voglio mai vedere donne con i baffi e uomini con il seno, mai nemmeno in sogno o di sfuggita su un cartellone pubblicitario». Il riferimento qui è all’evento canoro che, partito copiano Sanremo, ora ha surclassato in prestigio l’originale ligure. In particolare, si è memori della vittoria assegnata anni fa al transessuale austriaco detto Conchita Wurst.
«Ci hanno chiuso tutto» esclama il prete, terminado con una descrizione del mondo moderno occidentale «vanaglorioso, puzzolente, maledetto nelle sue radici e nelle viscere. È un mondo di profitti, bugie e spargimenti di sangue».
Come riportato da Renovatio 21, in Russi aè entrato in vigore il divieto di «propaganda dei senza figli» firmata da Putin mesi fa. Il deputato Vitalij Milonov, noto per le sue posizioni religiose, l’anno passato aveva inoltre proposto di mandare i divorziati al fronte.
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Leone XIV affronta la questione della Messa tradizionale

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