Vaccini
MMR, non incolpate chi è critico, RISOLVETE IL PROBLEMA
Renovatio 21 pubblica questa traduzione su gentile concessione di Children’s Health Defense
Dorit Reiss, il cui recente op-ed sul San Francisco Chronicle è stato citato nell’articolo sul morbillo di Michael Hiltzik pubblicato su LA Times, ha trascurato di menzionare diversi fatti cruciali che rendono la sua prospettiva sia irrilevante che meschina. Il suo irragionevole appello a punire i cosiddetti «genitori vaccino-esitanti» è incredibilmente privo di consapevolezza dei molteplici problemi che impediscono un’accurata valutazione rischi/benefici degli attuali vaccini contro il morbillo utilizzati negli Stati Uniti.
Ci sono almeno sei questioni seriamente problematiche che coinvolgono gli attuali vaccini per il morbillo, MMR e MMRV (che contiene MMR) di Merck.
Dal 2 al 10% delle persone che ricevono il vaccino MMR sono «non-responders» e non riescono a produrre anticorpi. Questo è chiamato «fallimento vaccinale primario».
1) Il vaccino MMR presenta gravi problemi di fallimento che rendono impossibile l’immunità di gruppo, anche con tassi di vaccinazione del 100%.
Questo era noto già 7 anni fa, quando i dottori Poland e Jacobson pubblicarono i loro risultati:
- dal 2 al 10% delle persone che ricevono il vaccino MMR sono «non-responders» e non riescono a produrre anticorpi. Questo è chiamato «fallimento vaccinale primario».
- Un altro 8-9% che inizialmente sviluppa l’immunità smette di produrre anticorpi entro 10-20 anni. Questo è chiamato “fallimento vaccinale secondario”.
Nello stesso anno, i dottori Kontio, Jikinen, Paunio e Davidkin hanno pubblicato i risultati del loro studio, il quale ha mostrato che:
– il 15.5% dei soggetti dello studio vaccinati secondo le attuali raccomandazioni (2 dosi) aveva zero anticorpi entro 20 anni.
– Il 18% aveva anticorpi nel range da basso a zero entro 5 anni dalla seconda dose.
– Anche dopo TRE dosi di vaccino (una in più rispetto alle attuali raccomandazioni), il 10.5% aveva zero anticorpi misurabili entro 20 anni.
L’immunità di gruppo può verificarsi solo quando il gruppo ha immunità a vita. La produzione temporanea di anticorpi, problema che i ripetuti richiami non riescono a risolvere, non può portare all’immunità di gruppo.
L’immunità di gruppo può verificarsi solo quando il gruppo ha immunità a vita. La produzione temporanea di anticorpi, problema che i ripetuti richiami non riescono a risolvere, non può portare all’immunità di gruppo.
Merck inizialmente garantiva l’immunità a vita con un sola somministrazione e il CDC, evidentemente ignorando le prove, continua a sostenere questa affermazione. La vaccinazione contro il morbillo avrebbe dovuto portare all’eradicazione del morbillo entro il 1967, con una “soglia immunitaria notevolmente inferiore al 100%”. Nonostante gli aumenti periodici dei tassi di vaccinazione da raggiungere, ciò non è mai accaduto ed è chiaro che non può accadere, nemmeno con tassi di vaccinazione del 100% e ripetuti richiami.
In una questione correlata, una conseguenza imprevista della vaccinazione MMR è che
«I figli di madri vaccinate contro il morbillo e, presumibilmente, la rosolia hanno concentrazioni più basse di anticorpi materni e perdono la protezione data dagli anticorpi materni in età più precoce rispetto ai figli di madri che vivono in comunità che si oppongono alla vaccinazione. Questo aumenta il rischio di trasmissione della malattia in popolazioni altamente vaccinate».
I figli di madri vaccinate contro il morbillo ea hanno concentrazioni più basse di anticorpi materni e perdono la protezione data dagli anticorpi materni in età più precoce rispetto ai figli di madri che vivono in comunità che si oppongono alla vaccinazione
Fa molto di più, sposta il rischio di malattia verso una popolazione più vulnerabile, che ERA protetta prima dell’introduzione del vaccino.
Il fallimento del vaccino, non minacce di citare in giudizio i genitori esitanti, dovrebbe essere la notizia in prima pagina. I consumatori non hanno il diritto di conoscere questo problema prima di dare il loro consenso al vaccino? I medici non hanno il diritto di saperlo prima di raccomandarlo?
Vogliamo davvero ripetere lo stesso schema disfunzionale di negazione che ha dato inizio alla crisi degli oppioidi? Non abbiamo ancora imparato la lezione?
2) Merck è in giudizio presso la Corte Federale dal 2010 con l’accusa di frode, accusata dai suoi stessi virologi di aver falsificato i dati di efficacia del vaccino MMR.
Questo dovrebbe far parte di qualsiasi discussione sulla politica vaccinale che coinvolga il vaccino MMR. La prova della falsificazione di un qualsiasi componente di MMR avrebbe dovuto indurre l’FDA a ritirare o almeno sospendere la licenza. Il caso è in corso da 9 anni e ovviamente è così solido che Merck non è stata in grado di farlo archiviare. Infatti, l’articolo di Reuters discute l’accusa di ostruzionismo fatta a Merck. Anche questa dovrebbe essere una notizia in prima pagina.
È noto da tempo che il vaccino MMR può causare encefalite e problemi neurologici simili: è elencato nel foglietto illustrativo alla voce effetti collaterali.
3) Il sistema di notifica degli eventi avversi associati al vaccino non è solo inadeguato, ma terribilmente inadeguato.
Secondo lo studio di Harvard Pilgrim del 2010 finanziato dal CDC, meno dell’1% delle reazioni ai vaccini sono segnalate.
È noto da tempo che il vaccino MMR può causare encefalite e problemi neurologici simili: è elencato nel foglietto illustrativo alla voce «Effetti collaterali». Dal momento che è presente nella Tabella dei danni del Programma di Compensazione dei Danni da Vaccino, l’encefalite indotta da vaccino MMR viene automaticamente riconosciuta e indennizzata.
Attualmente presso il Sistema di Segnalazione degli Eventi Avversi da Vaccino [VAERS] ci sono oltre 7.500 segnalazioni di convulsioni, encefalite ed eventi neurologici simili associati a MMR, nonostante il fatto che meno dell’1% di tali reazioni siano segnalate. Una reazione disastrosa di per sé non è affatto rara; segnalare la reazione lo è.
Se non si conoscono tutte le possibili reazioni avverse (comprese quelle non riportate nei dati dei produttori precedenti l’autorizzazione all’immissione in commercio), se non si dispone di un sistema accurato per determinare quante se ne siano verificate e se non è noto quali popolazioni siano a maggior rischio di subire tali reazioni, semplicemente non è possibile valutare accuratamente il rapporto rischio/beneficio del vaccino MMR.
I funzionari della sanità stanno sovrastimando i rischi di complicanze da morbillo per vendere un vaccino difettoso?
4) Il tasso di mortalità per morbillo negli Stati Uniti nel 1962 era solo di 2 su 100.000.
Il tasso di mortalità del morbillo negli Stati Uniti nel 1962 era solo di 2 su 100.000, secondo i dati del CDC. Questo è stato l’anno precedente l’introduzione del primo vaccino contro il morbillo, ben prima che i ricercatori venissero a conoscenza del fatto che, rimediando alla carenza di vitamina A, si prevengono sia la gravità che le complicazioni del morbillo e prima delle cure mediche avanzate oggi disponibili. Già nel lontano 1922, prima di comodità come la lavatrice, il tasso di mortalità per morbillo era di 4,3 su 100.000.
I funzionari della sanità stanno sovrastimando i rischi di complicanze da morbillo per vendere un vaccino difettoso?
5) Non incolpate i critici, risolvete il problema.
Consigliare a tutti di farsi iniettare più dosi di un vaccino difettoso (con preoccupanti problemi di sicurezza per alcuni soggetti) non risolverà i problemi. Non fermerà i focolai di morbillo. Si tradurrà in un numero maggiore, non minore, di reazioni avverse.
Punire coloro che si rifiutano di conformarsi perché, per qualsiasi motivo, si rendono conto dei problemi, serve solo a erodere ulteriormente la fiducia sia nel governo che nel suo programma vaccinale.
Quindi, arrivati a questo punto, come si procede?
Punire coloro che si rifiutano di conformarsi perché, per qualsiasi motivo, si rendono conto dei problemi, serve solo a erodere ulteriormente la fiducia sia nel governo che nel suo programma vaccinale.
- Investite nella produzione di un vaccino singolo contro il morbillo migliore e più sicuro e rendete il produttore responsabile del fallimento vaccinale e dei danni da vaccino, come accade per ogni altro farmaco presente sul mercato. Un maggior numero di persone opterebbe per un vaccino singolo a basso rischio per il morbillo.
- Investite nella ricerca per capire quali sono le predisposizioni alle complicazioni del morbillo e quali sono le predisposizioni alle reazioni del vaccino. Gli studi ad oggi non sono impostati per cercare le une o le altre e le predisposizioni note per entrambe le casistiche sono ignorate.
- Risolvete il problema del sistema di segnalazione dei danni da vaccino. Nessuno può fare una raccomandazione ponderata quando il 99% delle reazioni avverse non viene segnalato: non i funzionari sanitari, non i medici, non il governo e certamente non i giuristi.
- Proponete l’attuale vaccino a coloro che lo desiderano, a condizione che TUTTI siano informati dei potenziali rischi e benefici, a condizione che capiscano che (al momento) i produttori e i professionisti della salute non hanno alcuna responsabilità per le reazioni avverse o per il fallimento vaccinale e a condizione che capiscano che il vaccino MMR non può portare all’immunità di gruppo. E devono sapere che Merck è sotto processo per frode proprio per questo vaccino.
Quando compriamo un’auto, possiamo facilmente cercare dati sulla sicurezza e rapporti sui crash test e possiamo citare in giudizio i produttori per cose come acceleratori bloccati e guasti ai freni perché sono ritenuti responsabili ai sensi delle leggi sulla responsabilità del prodotto.
NESSUNO è responsabile per il fallimento e il danno da vaccino. Finché la situazione sarà questa, con Merck sotto processo per frode, è del tutto immorale minacciare i genitori esitanti per aver rifiutato un intervento medico invasivo, per il quale il produttore non è responsabile e che non ha soddisfatto le richieste del governo.
Quando compriamo un’auto, possiamo facilmente cercare dati sulla sicurezza e rapporti sui crash test e possiamo citare in giudizio i produttori per cose come acceleratori bloccati e guasti ai freni perché sono ritenuti responsabili ai sensi delle leggi sulla responsabilità del prodotto.
6) Non dobbiamo mai dimenticare la Dichiarazione Universale sulla bioetica e i diritti umani dell’UNESCO del 2005.
Articolo 6. Consenso
- Qualsiasi intervento medico di prevenzione, diagnostico o terapeutico deve essere compiuto con il consenso libero, preventivo e informato della persona interessata che si basi su adeguate informazioni. Il consenso dovrebbe essere, quando ciò sia possibile, espresso e può essere revocato dalla persona interessata in qualsiasi momento e per qualsiasi ragione senza pregiudizio o danno.
- La ricerca scientifica dovrebbe essere condotta con il consenso libero, espresso, preventivo e informato della persona interessata. Le informazioni dovrebbero essere adeguate, fornite in modo comprensibile e devono includere le modalità per la revoca del consenso. Il consenso può essere revocato dalla persona interessata in qualsiasi momento e per qualsiasi ragione senza pregiudizio o danno. Eccezioni a questo principio dovrebbero essere consentite solo in accordo con le norme etiche e giuridiche adottate dagli Stati e in coerenza con i principi stabiliti in questa Dichiarazione, in particolare con l’articolo 27 e con il diritto internazionale relativo ai diritti umani.
- In casi particolari di ricerca condotta su un gruppo di persone o una comunità, si potrà richiedere anche un accordo dei rappresentanti legali del gruppo o della comunità interessata. In nessun caso l’accordo concluso da una comunità in termini collettivi o il consenso di un capo di una comunità o di un’altra autorità può sostituire il consenso informato di un individuo.
Alison Fujito
collaboratrice di Children’s Health Defense
© 16 marzo 2019, Children’s Health Defense, Inc. Questo lavoro è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD
Vaccini
AstraZeneca ritira il vaccino COVID in tutto il mondo
AstraZeneca ha annunciato il ritiro del suo vaccino contro il COVID-19 dai mercati globali, sostenendo che il farmaco è stato messo da parte dalle alternative.
Lo sviluppo arriva dopo che il produttore del farmaco ha recentemente ammesso che il vaccino può causare coaguli di sangue potenzialmente fatali in rari casi.
In una dichiarazione di mercoledì, citata da diversi media, un portavoce di AstraZeneca ha affermato che dall’inizio della pandemia sono state sviluppate molteplici varianti del vaccino, portando a un calo della domanda di Vaxzevria, che non viene più prodotto o sviluppato. Il portavoce ha anche citato stime indipendenti secondo cui «oltre 6,5 milioni di vite sono state salvate solo nel primo anno di utilizzo e oltre 3 miliardi di dosi sono state fornite a livello globale».
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Il vaccino AstraZeneca è stato lanciato all’inizio del 2021, poco dopo che l’epidemia di COVID-19 era stata dichiarata pandemia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. AstraZeneca ha ritirato volontariamente l’autorizzazione all’immissione in commercio del vaccino nell’UE lo scorso marzo, con la conferma dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA).
Poco dopo il lancio, AstraZeneca si è trovata al centro di polemiche dopo che numerosi Paesi occidentali hanno sospeso l’uso del suo vaccino per il timore che potesse aver causato lo sviluppo di coaguli di sangue in alcuni pazienti. Tuttavia, i funzionari sanitari dell’UE dell’epoca insistevano sul fatto che i benefici dell’inoculazione superavano ancora i rischi.
È possibile ricordare per l’Italia non solo il caso della 18enne Camilla Canepa, morta dopo l’iniezione, ma anche quello di altri casi partiti nel primo 2021.
Negli ultimi mesi, l’azienda farmaceutica ha combattuto una dura battaglia legale in Gran Bretagna, con una class action in cui si sostiene che il vaccino AstraZeneca è «difettoso» e meno sicuro del previsto. La società ha negato l’accusa.
I querelanti hanno insistito sul fatto che il vaccino ha causato la trombosi con sindrome trombocitopenica (TTS), una rara condizione in cui una persona ha coaguli di sangue, che possono ridurre il flusso sanguigno, combinato con un basso numero di piastrine, che può causare difficoltà nell’arrestare l’emorragia. Si ritiene che la TTS causata dal vaccino sia collegata a diverse dozzine di morti solo nel Regno Unito, con centinaia di altre persone che hanno riportato ferite gravi.
Sebbene inizialmente l’azienda avesse negato un legame tra la condizione e l’uso del prodotto, ha ammesso nei documenti giudiziari presentati all’Alta Corte del Regno Unito lo scorso febbraio che «il vaccino AZ può, in casi molto rari, causare TTS», aggiungendo che «il meccanismo causale non è noto». È stato inoltre affermato che il vaccino ha «un profilo di sicurezza accettabile».
Come riportato da Renovatio 21, le cause in Gran Bretagna che sostengono che il siero abbia causato morti e lesioni gravi sono molteplici. Autopsie su cittadini morti erano giunti a conclusioni sulla coagulazione del sangue dei vaccinati ancora due anni fa. Ricerche supponevano una correlazione tra coaguli e vaccino ancora nel 2021.
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Durante un’intervista di inizio 2022 il professor Sir Andrew Pollard, direttore dell’Oxford Vaccine Group e presidente del Comitato Congiunto Britannico per la Vaccinazione e l’Immunizzazione (JCVI), aveva affermato che il lancio del vaccino contro il COVID dovrebbe essere frenato per «concentrarsi sui vulnerabili» piuttosto che iniettare infiniti booster all’intera popolazione.
«Non possiamo vaccinare il pianeta ogni quattro o sei mesi. Non è sostenibile o conveniente» aveva detto lo scienziato.
Come riportato da Renovatio 21, ancora tre anni fa per i periti della Procura, la morte della giovane Camilla per trombosi – una vicenda che sconvolse l’Italia allora in piena campagna di vaccinazione genica universale – «è ragionevolmente da riferirsi a un effetto avverso da somministrazione del vaccino anti COVID». La 18enne ligure si era vaccinata con un siero AstraZeneca.
«Non avevo mai visto un cervello ridotto in quelle condizioni da una trombosi così estesa e grave» dichiarò a La Stampa il direttore della clinica neurotraumatologica che aveva seguito il caso genovese.
I genitori di Camilla avevano ripetuto che la ragazza, morta dopo la prima dose, non aveva patologie pregresse, né assumeva farmaci di qualsiasi tipo. La famiglia aveva poi assentito all’espianto degli organi della ragazza.
Il padre di Camilla è morto per un malore improvviso nel marzo 2022, a neanche un anno dalla tragica scomparsa della figlia. Il nonno paterno di Camilla era morto a poche settimane di distanza dalla nipote ancora nell’estate 2021.
In Italia, ad ogni modo, sui giornali sono molti i casi finiti sui giornali, casi che riguardano anziani, adulti e pure i giovani. Effetti avversi gravi e mortali sono stati discussi anche in Canada, in Austria e in tantissimi altri Paesi.
Tre anni fa la somministrazione del vaccino AZ alle donne incinte fu sospesa in Brasile, mentre la Corea del Sud ha rifiutato il siero AZ per gli over 65. Degna di nota la mossa degli USA che nel 2021 inviarono dosi extra di AstraZeneca in Messico e in Canada.
AstraZeneca, la grande farmaceutica a cui l’allora ministro della saluta Speranza aveva detto nel 2020 di aver ordinato 400 milioni di dosi, era già nota anche in Italia per vicende controverse riprese anche in Parlamento. Nel 2013, il presidente della commissione antitrust italiana Giovanni Pitruzzella, nella relazione annuale presentata al Parlamento, stigmatizzò il comportamento dominante di alcune multinazionali farmaceutiche tra cui l’AstraZeneca.
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Immagine di Julieth Méndez/Presidencia de la República de Costa Rica via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Animali
Gorilla vaccinato muore improvvisamente per attacco cardiaco
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Cancro
Finestra di Overton mRNA e turbocancro: il pubblico è pronto per la verità sui vaccini COVID?
Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
RealClear Health questo mese ha pubblicato un editoriale del dottor Pierre Kory, presidente e direttore medico della Front Line COVID-19 Critical Care Alliance, e della giornalista Mary Beth Pfeiffer che ha sollevato domande sui vaccini COVID-19 e sull’aumento dei tassi di cancro. È un segno che i media mainstream sono finalmente pronti a consentire il dibattito sui vaccini?
I media mainstream e il pubblico stanno diventando più aperti alle notizie e alle prospettive che contraddicono la narrativa dell’establishment su COVID-19, i vaccini e le politiche sanitarie pubbliche prevalenti degli ultimi quattro anni?
Se sì, tale cambiamento incrementale potrà alla fine portare a una trasformazione degli atteggiamenti pubblici?
Almeno un esperto medico la pensa così. Scrivendo su Substack, il dottor Pierre Kory, presidente e direttore medico della Front Line COVID-19 Critical Care Alliance , ha citato la pubblicazione del 25 aprile di un editoriale di RealClear Health scritto insieme alla giornalista Mary Beth Pfeiffer come esempio di come la narrazione pubblica potrebbe cambiare.
L’editoriale ha analizzato le prove che dimostrano che i vaccini a mRNA sono la causa di un picco significativo di tumori tra i giovani.
Kory ha scritto che questo è il quinto editoriale che lui e Pfeiffer hanno pubblicato nei notiziari mainstream e ampiamente letti dall’agosto 2023 su argomenti correlati.
«Sembra che l’appetito del pubblico per un’analisi obiettiva e indipendente dei danni dei vaccini sia in aumento», ha scritto Kory su Substack.
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Ampliare la «finestra di Overton»
Kory ha suggerito che la volontà dei media come RealClear Health di pubblicare articoli critici nei confronti delle politiche e dei vaccini contro il COVID-19 suggerisce un ampliamento della «Finestra di Overton», un concetto che «si riferisce specificamente al tipo di politiche che i politici possono “legittimamente” sostenere nel tempo senza rischiare il sostegno elettorale».
Scrivendo per il Brownstone Institute il 17 aprile, Jeffrey Tucker ha affermato che il concetto di Overton Window – dal nome del ricercatore Joseph Overton, che ha lavorato presso il Mackinac Center for Public Policy – «nasce dalla cultura dei think tank, che privilegia l’efficacia e i parametri di misurazione come un mezzo di finanziamento istituzionale».
Secondo Tucker, Overton «ha scoperto che era inutile nel suo lavoro sostenere posizioni che non poteva reclutare politici per dire dall’aula legislativa o durante la campagna elettorale». Invece, Overton ha riscontrato maggiore successo quando «ha elaborato idee politiche che si adattavano ai media prevalenti e alla cultura politica».
Altri studiosi successivamente svilupparono ulteriormente il concetto di Overton. Oggi, la finestra di Overton comprende cinque fasi attraverso le quali le idee attraversano prima di diventare politiche, passando da «impensabile» a «radicale» ad «accettabile» a «sensato» a “popolare».
Secondo il Mackinac Center, ha scritto Kory, la gamma di idee accettabili all’interno della finestra di Overton può cambiare nel tempo, poiché «può sia spostarsi che espandersi, aumentando o riducendo il numero di idee che i politici possono sostenere senza rischiare eccessivamente il loro sostegno elettorale».
Parlando con The Defender, Kory ha applicato il concetto alle narrazioni sul COVID-19. «Stiamo assistendo all’accettazione di sollevare domande e discutere l’insolito aumento dei tassi di morte e disabilità tra le popolazioni che includono alcune delle persone più sane e produttive», ha detto Kory, citando l’editoriale dell’agosto 2023 che ha co-scritto per USA Today.
Kory ha affermato che l’editoriale di USA Today, che ha presentato i dati delle compagnie assicurative che mostrano un drammatico aumento delle morti in eccesso nell’autunno del 2021 – morti che non possono essere completamente attribuite alle infezioni da COVID-19 – ha rappresentato «la prima volta [che] qualcuno del nostro La nostra “parte” è entrata nei media mainstream per sollevare questo tipo di domande».
«Accettare di avere una conversazione come questa su USA Today sarebbe sembrato impossibile nel 2022», ha detto Kory. La successiva pubblicazione del suo ultimo editoriale, su RealClear Health, «mostra quanta strada abbiamo fatto», ha affermato.
«Se tieni gli occhi sulla finestra… potresti riuscire ad espanderla un po’ qua e là e quindi raggiungere i tuoi obiettivi alla fine», ha scritto Tucker.
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Tuttavia ha aggiunto che «viviamo in tempi in cui la maggior parte di ciò che pensavamo di sapere sulle strategie per il cambiamento sociale e politico è andato in fumo… Tutto è rotto, inclusa qualunque immaginazione avessimo sull’esistenza di questa finestra di Overton».
Nel suo articolo per il Brownstone Institute, Tucker ha affermato che mentre «la teoria della Finestra di Overton presuppone una connessione fluida tra l’opinione pubblica e i risultati politici», questa ipotesi è «gravemente in discussione» oggi.
«I politici fanno cose ogni giorno e ogni ora a cui i loro elettori si oppongono – ad esempio finanziano aiuti esteri e guerre – ma lo fanno comunque grazie a gruppi di pressione ben organizzati che operano al di fuori della consapevolezza pubblica», ha scritto Tucker.
Invece, Tucker ha chiesto di dire la verità in modo più audace. «Molte persone sapevano la verità – che tutti avrebbero preso questo virus, la maggior parte se lo sarebbe scrollato di dosso e poi sarebbe diventato endemico – ma avevano semplicemente paura di dirlo. Cita la Finestra di Overton quanto vuoi, ma ciò che è veramente in discussione è la volontà di esercitare coraggio morale».
Tucker non ha del tutto escluso l’esistenza della Finestra di Overton. «Penso che la Finestra di Overton esista, ma è in gran parte costruita. Abbattere i costrutti è il nostro compito, sia in modo incrementale che tutto in una volta», ha detto a The Defender.
Kory ha detto che la “direzione della verità” sta avvenendo – e sta diventando sempre più difficile da ignorare per i media mainstream.
«Le prove dell’eccesso di morti, dei danni da vaccini e della realtà di un lungo periodo di COVID stanno diventando innegabili per la maggior parte, indipendentemente da dove avrebbero potuto posizionarsi su questi temi qualche mese fa» ha detto.
«Aneddoticamente, e sfortunatamente, c’è un numero crescente di persone provenienti da tutti gli aspetti di questi problemi che conoscono qualcuno vicino a loro a cui è stata diagnosticata una condizione cronica di cui non hanno una storia familiare o che di solito è associato a qualcuno di molti anni più vecchio».
«Poiché purtroppo tutto ciò continua, sembra che sempre più persone si stiano aprendo almeno a sollevare domande ed esplorare ciò che una volta era considerata una “prova contraria” per trovare risposte».
Ampliamento incrementale delle narrazioni sul COVID accettate dai media mainstream
L’editoriale di RealClear Health, «Mentre i tumori salgono tra i giovani, la risposta pandemica deve essere sondata», ha messo apertamente in discussione le recenti affermazioni del governo statunitense secondo cui il rischio di convulsioni ed embolie polmonari causate dai vaccini COVID-19 valeva il beneficio per i bambini e gli adulti:
«Ci mettiamo in dubbio, con più di un milione di segnalazioni di potenziali danni da vaccino e 18.000 decessi dovuti al sistema di allerta precoce del governo, a lungo affidabile e probabilmente sottostimato. Questi, il governo si prende la briga di respingerli».
«Mentre le prove aumentano e cresce il movimento di persone danneggiate, l’amministrazione Biden deve riconoscere questo crescente problema di salute pubblica. Deve cessare di soffocare il dibattito che ha limitato ciò che i giornali stampano e ciò che il pubblico sa sulle conseguenze dei vaccini».
Più avanti nell’editoriale, Kory ha esaminato i dati dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) che secondo lui sono «la punta di un iceberg emergente» di «cancro favorito dai vaccini».
Kory ha osservato che le fonti tradizionali stanno ora riconoscendo un aumento insolito dei casi di «turbocancro» – «un fenomeno che i “fact-checker” dei vaccini hanno respinto».
«Anche la Cancer Society ha affermato pubblicamente che, al di là di molti di essi, questi tumori sono diversi. I tumori del colon-retto sono più grandi, più aggressivi e più difficili da trattare», ha scritto Kory.
Ha fatto riferimento a studi che dimostrano che le vaccinazioni ripetute possono «minare i meccanismi dell’immunità – anticorpi disabilitanti che combattono il cancro e persino il COVID – e forse facilitare la crescita del cancro».
Kory ha anche fatto riferimento alle recenti scoperte secondo cui i vaccini Pfizer e Moderna mRNA COVID-19 contengono frammenti di DNA estranei . «Le conseguenze dei vaccini anti-COVID dovrebbero essere esaminate attentamente«, tra cui «decessi segnalati, miocardite sottodiagnosticata nei giovani maschi e molti casi clinici e studi pubblicati».
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«È l’ora della verità»
Notando che le reazioni ai suoi cinque editoriali «sono state per lo più positive», Kory ha detto che «ci hanno permesso di esporre milioni di persone, per lo più al di fuori del nostro movimento, all’idea che rimangono molte domande senza risposta sulla sicurezza dei vaccini e le potenziali cause del forte aumento delle malattie croniche e dei decessi».
Ha aggiunto che «la narrativa dell’establishment è la più forte e quella più spesso ascoltata. Questo è il motivo per cui dobbiamo cercare di sconfinare il più possibile nel mainstream in modo da invitare coloro che seguono senza dubbio l’establishment a iniziare a porsi delle domande».
Kory ha anche sottolineato l’importanza di evitare l’iperbole. «Se affrontiamo le nostre conversazioni con coloro che potrebbero non essere d’accordo con una serie di ragioni per cui hanno torto, non andremo lontano», ha detto. «Jeffrey Tucker ha ragione quando dice che dobbiamo comunicare in modo veritiero e onesto, senza malizia o intenzione di manipolare l’altra parte».
Tuttavia, l’ampliamento della gamma di narrazioni accettabili potrebbe «fare qualcosa per limitare la capacità dei nostri leader di lanciare un esperimento sanitario globale pericoloso e in definitiva distruttivo la prossima volta che si verificherà un’emergenza sanitaria pubblica», ha scritto Kory su Substack.
«Ci sono molte sfide da affrontare. Stiamo ancora lottando contro i venti contrari delle agenzie federali catturate che proteggono gli interessi delle aziende farmaceutiche rispetto alla salute pubblica. Non vedremo un vero cambiamento finché ciò non accadrà», ha detto Kory a The Defender.
Tucker ha suggerito di «dimenticare» il modello della Finestra di Overton. Invece, ha scritto: «È il momento della verità, che guadagna fiducia. Solo questo spalancherà la finestra e alla fine la demolirà per sempre».
«Non sto respingendo la vecchia virtù della prudenza e del discernimento», ha detto Tucker a The Defender. «Dobbiamo essere saggi e non stupidi. C’è molto che possiamo fare pur essendo audaci».
Michael Nevradakis
Ph.D.
© 30 aprile 2024, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
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