IVF
La provetta uccide più dell’aborto: conferme dagli USA

Quattro milioni di embrioni sono uccisi negli USA ogni anno dalla fecondazione in vitro (IVF). Lo dichiara l’attivista pro-famiglia statunitense Katy Faust in un’intervista rilasciata a LifeSiteNews durante una conferenza tenutasi a Londra.
Qui la Faust ha valutato l’azione intrapresa dal presidente Donald Trump durante il primo mese del suo secondo mandato. Ha affermato che «c’è stato molto più di buono di quanto pensassi», riferendosi alla dichiarazione secondo cui ci sono solo due generi, allo sradicamento delle pratiche DEI (diversità, equità, inclusione, e della Critical Race Theory (CRT) e alla grazia per i pro-life imprigionati.
Tuttavia la Faust, che è fondatrice di Them before Us, un gruppo di attivisti che si dedica alla tutela del diritto dei bambini ad avere una madre e un padre, ha criticato l’ordine esecutivo di Trump che ha ampliato l’accesso alla fecondazione in vitro.
«Quando si guardano i numeri che siamo in grado di mettere insieme, ciò che vediamo è che la fecondazione in vitro, la grande fertilità, l’industria della produzione di bambini, immola circa 4 milioni di bambini ogni anno», ha dettola Faust a LifeSiteNews.
«Contrasta con l’aborto e la Planned Parenthood, che ogni anno fa vittime “solo” 1 milione di bambini. Quindi, se credi che i bambini abbiano diritto alla vita dal momento del concepimento, devi essere molto critico nei confronti della fecondazione in vitro e non vuoi che il governo federale la sovvenzioni».
Non c’è modo di sapere esattamente quanti embrioni, ovvero esseri umani, vengono uccisi tramite fecondazione in vitro. Tuttavia, secondo l’ente di controllo epidemico statunitense CDC, nel 2021 negli Stati Uniti sono stati eseguiti circa 435.000 cicli di fecondazione in vitro, con ogni ciclo che produceva più embrioni. Allo stesso tempo, solo circa 98.000 neonati sono nati tramite fecondazione in vitro quell’anno. Ciò significa che milioni di bambini vengono congelati, abortiti, abortiti spontaneamente o altrimenti scartati nel processo di fecondazione in vitro ogni anno.
La Faust ha anche sottolineato che «i bambini hanno diritto alla madre e al padre», e ogni tentativo di forzare i bambini a concepire idee «moderne» di famiglia, ad esempio la genitorialità omosessuale, finisce per rendere i bambini «delle vittime».
«Quindi, indipendentemente dai modi in cui cerchiamo di armeggiare tecnologicamente con i bambini, indipendentemente dal numero di volte in cui ripetiamo “L’amore fa una famiglia”, indipendentemente da ciò che cinque giudici della Corte Suprema hanno da dire sulla definizione di matrimonio, i bambini sono – e saranno sempre – gli stessi», ha affermato. «Vengono da un uomo e una donna. Hanno bisogno di quell’uomo e di quella donna. Hanno diritto a quell’uomo e a quella donna. E tutte le nostre conversazioni su matrimonio e famiglia o si conformeranno a quella verità o vittimizzeranno i bambini. Queste sono le uniche due opzioni».
Il fatto che il numero delle vittime della provetta sia maggiore di quello dell’aborto è ampiamente noto al lettore di Renovatio 21.
Riguardo ai numeri degli embrioni IVF in Italia – dove vi è stato un amento del 30% in 10 anni – secondo l’Associazione Italiana Ginecologi Ostetrici Cattolici (AIGOC), nel solo 2018 la fecondazione in provetta ha ucciso 171.730 embrioni italiani nel corso di un solo anno. Vale a dire, più bambini morti che con l’aborto di Stato della 194/78.
Immaginiamo, nel 2024, quanto questa cifra sia aumentata. E quindi, di quanti embrioni scartati ed eliminati eugeneticamente, di quanti esseri terminati, stiamo parlando? Di un milione? Due? Tre milioni?
Vi è poi il tema della crioconservazione degli embrioni – una dimensione biologicamente, legalmente e teologicamente ancora non definita dove si possono trovare gli esseri umani prodotti in laboratorio.
Negli USA si stima che più di un milione di embrioni siano congelati in deposito dopo la fecondazione in vitro e che fino al 93% di tutti gli embrioni creati tramite fecondazione in vitro vengano infine distrutti. Un profilo del 2019 della NBC News sul professionista della fecondazione in vitro della Florida Craig Sweet ha riconosciuto che il suo studio ha scartato o abbandonato circa un terzo degli embrioni che conserva in celle frigorifere.
In Italia secondo una stima dell’Istituto superiore di Sanità, nel 2020 gli embrioni abbandonati sotto azoto liquido erano 37.500 distribuiti in 320 centri.
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Eugenetica
«Pratiche eugenetiche discriminatorie»: allarme del bioeticista contro nuovo test sugli embrioni FIVET

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IVF
I sudcoreani eludono il divieto di fecondazione in vitro sesso-selettiva viaggiando all’estero

In Corea del Sud, dove il tasso di natalità, pur registrando un lieve aumento nel 2024 per la prima volta in dieci anni, rimane il più basso al mondo, alcune coppie stanno lasciando il Paese per sottoporsi alla fecondazione in vitro (IVF) con selezione del sesso del nascituro, una pratica vietata dalla legge nazionale. I sostenitori della legalizzazione della FIV selettiva ritengono che possa incentivare un aumento delle nascite, ma i critici esprimono forti dubbi.
Secondo il Korea JoongAng Daily, una donna sudcoreana sulla trentina, identificata con lo pseudonimo di Sohan per tutelarne la privacy, ha raccontato di essersi recata a Bangkok, in Thailandia, a giugno 2024, per scegliere un embrione maschile tramite IVF. Sohan e suo marito, già genitori di una figlia, desideravano un figlio maschio. Dieci mesi dopo, hanno accolto il loro secondo figlio. Tuttavia, il processo ha generato 16 embrioni, senza indicazioni sul destino di quelli non utilizzati.
«Ho saputo di questa possibilità anni fa, quando una parente di un’amica aveva provato a scegliere il sesso del bambino a Hong Kong», ha dichiarato Sohan.
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In Corea del Sud la «legge sulla bioetica e sulla sicurezza» del 2005 vieta la selezione del sesso tramite IVF, con pene fino a due anni di carcere o multe fino a 30 milioni di won (circa 18.333 euro) per i medici che violano la norma. La legge, introdotta per contrastare il femminicidio legato agli aborti selettivi, ha contribuito a ristabilire un equilibrio di genere, oggi in linea con quello dei paesi occidentali. Tuttavia, nessuna norma impedisce alle coppie di recarsi all’estero per accedere a questa pratica, legale in Paesi come Thailandia, Cipro e Stati Uniti.
La pressione per legalizzare la IVF selettiva in Corea del Sud cresce, con l’argomentazione che potrebbe stimolare le nascite. Tuttavia, la selezione del sesso è spesso associata a discriminazioni storiche, soprattutto verso le femmine, e a squilibri di genere. Secondo dati pubblici della CIA, in India il rapporto è di 100 femmine ogni 112 maschi, in Cina di 100 femmine ogni 111 maschi, mentre in Corea del Sud, prima delle misure correttive, si attestava a 110 femmine ogni 116,5 maschi.
Come riportato da Renovatio 21, in India, dove la proibizione dell’aborto sesso-selettivo arriva ad impedire di sapere il genere del figlio se non alla nascita, esistono racket che offrono il servizio, continuando la strage di milioni di bambine.
Il Parlamento del Canada quattro anni fa ha rifiutato di condannare l’aborto sesso-selettivo.
Rimane la curiosità: come le femministe, valchirie del feticidio, possono giustificare il genocidio del loro stesso gruppo?
Capitasse su Renovatio 21 una lettrice femminista, ci scriva e provi a spiegarcelo: vediamo già le contorsioni.
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Provetta e Intelligenza Artificiale, il mondo nuovo è alle porte

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Il mondo nuovo
Questa è una replica esatta di quanto predetto da Aldous Huxley nel suo romanzo futuristico del 1931. Nel 1958, l’autore tornò su questo tema nel saggio Il mondo nuovo, dove osservò che il mondo stava iniziando ad assomigliare alla sua distopia, vecchia di oltre un quarto di secolo. Ammise in un’intervista che le cose si stavano muovendo molto più velocemente di quanto avesse mai immaginato. Ma è anche l’affermazione sempre più pressante dell’eugenetica a costituire la base del pensiero non cattolico in tutte le epoche. Questa eugenetica emerse negli ambienti pagani, come sottolinea Charles Camosy; scomparve poi sotto l’influenza del cattolicesimo, per riapparire nei paesi protestanti a partire dal XVIII secolo. Questa eugenetica riacquistò gradualmente una posizione dominante sotto l’influenza delle teorie di Charles Darwin e del cugino Francis Galton, nonché del malthusianesimo. L’eugenetica è attualmente la filosofia e la pratica degli ambienti medici che operano nel campo della riproduzione. (…) L’unico modo per opporsi a questa presa di possesso della vita come «materia da gestire» (dottor Pierre Simon), resta la dottrina cattolica, concepita nella sua interezza e senza concessioni. Articolo previamente apparso su FSSPX.News.Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
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