Nucleare
La Gran Bretagna spazzata via da uno tsunami radiattivo causato da un drone termonucleare: video alla TV russa
Sulla TV nazionale russa Rossja 1 è andato in onda un breve segmento dove, con uso di ottima grafica 3D, era dimostrata la capacità distruttiva del drone subacqueo Poseidon in dotazione alle forze nucleari russe.
Il drone sottomarino è in realtà una torpedine che, detonando la sua testata da 100 megatoni in mare, causerebbe uno tsunami alto fino a 500 metri (!) in grado di sommergere del tutto l’arcipelago britannico, contaminando qualsiasi cosa ne restasse con radiazioni fortissime che rendono impossibile la vita.
Il video è stato illustrato da Dmitrij Kostantinovic Kiselyov, conduttore televisivo già detto «il principale propagandista di Putin».
Come riportato da Renovatio 21, il Kiselyov a inizio conflitto ucraino aveva parlato in TV della distruzione nucleare dell’America e dei Paesi NATO.
«Perché abbiamo bisogno del mondo, se la Russia non c’è?» si chiedeva il giornalista russo. «I nostri sottomarini possono sparare a più di 500 testate nucleari» ha detto Kiselyov. «Ciò garantirebbe la distruzione degli Stati Uniti e di tutti gli altri Paesi della NATO».
Le immagini mostrate, con lo Tsunami radiattivo alto come una montagna che fa sparire l’intero arcipelago (compresa l’incolpevole Irlanda, e con danni a chissà quante altre coste) sono decisamente spaventose. Poseidon è davvero un dio crudele del mare, in grado di sommergere intere Nazioni di umani – un po’ come accadde ad Atlantide…
Putin di recente ha parlato del fatto che la Russia dispone di nuove armi, che nessuno ha: si riferisce anche al Poseidon?
Nel frattempo, la tensione fra Londra – stranamente disinibita ed iperattiva nello scontro in corso, ma non si tratta di una novità – e Mosca è ai massimi storici.
Recenti indiscrezioni uscite sui giornali sostengono che un gruppo di forze speciali britanniche sarebbe dietro all’affondamento di navi russe, ad esempio la Saratov, imbarcazione lunga più di 100 metri che trasportava blindati e munizioni e che stazionava presso il porto di Berdiansk.
La risposta dei russi alle navi affondate è: affondiamo l’intera Gran Bretagna.
La situazione sta sfuggendo di mano a tutti.
Nucleare
«Ricetta per l’immolazione nucleare». Robert Kennedy jr. diche che Biden sta portando gli USA alla guerra atomica
La politica aggressiva dell’amministrazione del presidente statunitense Joe Biden nei confronti della Russia e i suoi continui tentativi di infliggere una sconfitta a Mosca in Ucraina potrebbero sfociare in un conflitto nucleare, ha affermato l’ex candidato presidenziale indipendente Robert F. Kennedy Jr.
I commenti sono stati fatti in seguito a un dibattito tra il candidato repubblicano alla presidenza Donald Trump e la sua rivale democratica, Kamala Harris, che ha avuto luogo a Philadelphia martedì sera. Durante una discussione sul conflitto in Ucraina, Trump ha osservato che il presidente russo Vladimir Putin «ha una cosa che gli altri non hanno. Ha armi nucleari. Non ne parlano mai. E alla fine forse le userà. Forse non è stato così minaccioso. Ma ce l’ha».
«Trump solleva un punto che spero tutti ascoltino: la Russia ha armi nucleari» ha scritto RFK jr. su X. «La politica di massimo scontro dell’amministrazione Biden, volta a ottenere una sconfitta umiliante e un cambio di regime per la Russia, è la ricetta per l’immolazione nucleare», ha avvertito.
Trump makes a point that I hope everyone hears: Russia has nuclear weapons. The Biden administration’s policy of maximum confrontation, seeking Russia’s humiliating defeat and regime change, is a recipe for nuclear immolation. #Debate2024
— Robert F. Kennedy Jr (@RobertKennedyJr) September 11, 2024
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Kennedy ha sospeso la sua campagna presidenziale il mese scorso e ha sostenuto Trump.
Un messaggio appuntato sulla sua pagina X, pubblicato martedì, recita: «In conclusione: non importa in quale Stato vivi, vota Trump. Una vittoria di Trump è una vittoria di Kennedy».
Bottom line: No matter what state you live in, VOTE TRUMP. A Trump victory is a Kennedy victory. pic.twitter.com/GBn2p2RLnX
— Robert F. Kennedy Jr (@RobertKennedyJr) September 10, 2024
Come riportato da Renovatio 21, in varie occasioni il presidente Trump ha dichiarato, e dimostrato, di considerare con profonda gravità il tema delle armi atomiche.
In un’intervista con Tucker Carlson Trump disse che il primo problema del mondo sono le armi atomiche addirittura la parola «nucleare» è tabù in certi circoli, e di essere stato educato sul pericolo esiziale per la civiltà degli ordigni dell’atomo dallo zio scienziato del MIT, il fisico, inventore ed ingegnere elettrico John George Trump (1907-1985), collaboratore del fisico Robert J. Van de Graaf (1901-1967) nella realizzazione del primo generatore a raggi X da un milione di Volt.
«Potresti distruggere New York con una valigetta» gli diceva, e lui racconta di non poter credere al parente scienziato.
«Il più grande problema che abbiamo nel mondo non è il global warming, è il nuclear warming» avverte l’ex presidente.
«Quando ascolto le persone parlare del riscaldamento globale, l’oceano si innalzerà di 1/8 di pollice nei prossimi 300 anni e parlano di come questo sia il nostro problema. Il nostro grosso problema è il riscaldamento nucleare ma nessuno ne parla nemmeno»
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Immagine di Gage Skidmore via Flickr pubblicata su licenza CC BY-SA 2.0
Nucleare
Cooperazione mondiale verso la fusione nucleare: il discorso dello scienziato atomico sovietico Kurchatov al Congresso PCUS 1956
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Nucleare
Gli Emirati Arabi Uniti completano il primo impianto nucleare del mondo arabo
Gli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato ieri il completamento della prima centrale nucleare del mondo arabo.
La dichiarazione è stata rilasciata dalla Società Statale per l’Energia Nucleare degli Emirati (ENEC).
La centrale nucleare di Barakah è composta da quattro reattori APR-1400 costruiti dalla Korea Electric Power Corporation (KEPCO) al costo di 24,4 miliardi di dollari.
Con una capacità di 5,6 GW, l’impianto genererà il 25% del fabbisogno elettrico del Paese. Il primo dei suoi quattro reattori aveva iniziato a funzionare nel 2020.
Definendolo un «passo significativo», il presidente degli Emirati Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan ha salutato il completamento di Barakah, scrivendo sul suo account X.
With the start of operations at Unit 4 of the Barakah Nuclear Energy Plant, the UAE has taken another significant step on the journey towards net zero. We will continue to prioritise energy security and sustainability for the benefit of our nation and our people today and…
— محمد بن زايد (@MohamedBinZayed) September 5, 2024
«Continueremo a dare priorità alla sicurezza energetica e alla sostenibilità a beneficio della nostra nazione e del nostro popolo oggi e domani».
La centrale nucleare di Barakah è il primo progetto di KEPCO costruito in un altro paese. La Corea del Sud sta attualmente facendo grandi sforzi per diventare uno dei principali esportatori di centrali nucleari, compresi piccoli reattori modulari (SMR). Sono stati costruiti modelli dimostrativi SMR in Corea del Sud.
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Immagine di Wikiemirati via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
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