Terrorismo
Il sospetto attentatore di Trump, filoucraino oltranzista, appariva in un video del Battaglione Azov

Secondo i media statunitensi e gli utenti di Internet che hanno analizzato i suoi account sui social media prima che venissero cancellati, l’uomodi nome di Ryan Routh, sospetto nuovo attentatore di Donald Trump, sembrerebbe essere un convinto sostenitore dell’Ucraina nel suo conflitto contro Mosca.
Secondo John Miller, analista di Intelligence e capo delle forze dell’ordine della CNN, i profili social di Routh erano pieni di post che sottolineavano un suo ðautoproclamato coinvolgimento» nel conflitto in Ucraina e i suoi tentativi di reclutare soldati per combattere contro la Russia.
Routh ha ripetutamente espresso un fermo sostegno a Kiev in decine di post spesso insensati nel 2022, affermando di essere disposto a combattere e morire per l’Ucraina e che «dobbiamo bruciare il Cremlino fino alle fondamenta», secondo la CNN.
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«Vorrei comprare un razzo da te», avrebbe scritto in un messaggio a Elon Musk, secondo quanto riportato dal New York Post. «Vorrei caricarlo con una testata per il bunker della villa di Putin sul Mar Nero, per eliminarlo».
Routh ha trascorso diversi mesi a Kiev nel 2022 e ha raccontato al New York Times dei suoi sforzi per reclutare ex soldati afghani per combattere in Ucraina. L’uomo ha anche parlato con Newsweek dei suoi tentativi di arruolare volontari per l’International Legion Defense of Ukraine.
La deputata repubblicana Marjorie Taylor Greene ha dichiarato che se l’identità del sospettato venisse confermata, sarebbe chiaro che è «ossessionato dalla guerra in Ucraina, finanziata dagli Stati Uniti».
Trump has said
REPEATEDLY that he will end the Ukraine war.The man that tried to assassinate him today is named Ryan Wesley Routh.
People are posting these pictures. Is this the would be assassin?
If so, he’s obsessed with the Ukraine war, which is funded by the U.S. pic.twitter.com/DsXwnyelAY
— Rep. Marjorie Taylor Greene🇺🇸 (@RepMTG) September 15, 2024
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Fox News ha confermato in precedenza che il sospettato del secondo tentativo di omicidio dell’ex presidente Donald Trump sarebbe stato identificato come Ryan Wesley Routh.
Stando ai registri pubblici, Routh sembra essere originario di Greensboro, nella Carolina del Nord (alcuni rapporti affermano che ora vive alle Hawaii) ed era o è ancora comproprietario di una società chiamata United Roofing and Construction Inc.
Il figlio di Ryan, Oran Routh, ha dichiarato al Daily Mail che suo padre odia Donald Trump come «tutte le persone ragionevoli», sostenendo che suo padre non è una persona violenta e non credeva che possedesse un’arma da fuoco. «Questa è stata la prima volta che ne ho sentito parlare», ha detto al quotidiano britannico.
BREAKING: Ryan Wesley Routh’s son says his father hates Donald Trump like “all reasonable people.”
Oran Routh tells the Daily Mail his father is not a violent person and didn’t believe he owned a firearm.
“This was the first I heard about it,” he told the Daily Mail.
Oran said… pic.twitter.com/vIoQz2xkcZ
— Collin Rugg (@CollinRugg) September 16, 2024
I documenti della FEC mostrano che Routh ha fatto donazioni ad «ActBlue», una macchina di raccolta fondi per il Partito Democratico. È stato notato che questo tratto è in comune con il primo attentatore Thomas Crooks.
The political donations of would-be assassin Ryan Wesley Routh.
All to the Democrats.
Something in common with the last shooter. pic.twitter.com/bZzNd9ENOi
— Techno Fog (@Techno_Fog) September 15, 2024
I social dell’uomo sembrano pieni di post anti-Trump.
BREAKING: Ryan Routh has been identified as the suspected sh**ter who attempted to ass*ss*nate Donald Trump.
Ryan’s apparent X page is filled with pro-Democrat and anti-Trump posts. pic.twitter.com/psUhbKwzy1
— Libs of TikTok (@libsoftiktok) September 15, 2024
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Tuttavia, è il suo attivismo oltranzista a favore dell’Ucraina che lo ha portato ad essere citato in questi anni da numerose testate mainstream.
In un lungo pezzo del 25 marzo 2023, il New York Times scriveva: «con la crescita della Legione in stallo, Ryan Routh, un ex operaio edile di Greensboro, North Carolina, sta cercando reclute tra i soldati afghani fuggiti dai talebani».
In pratica, l’uomo, secondo il NYT, avrebbe cercato di reclutare Foreign Fighters per l’Ucraina fra coloro che sono scappati dal disastro di Kabul nel 2021.
«Il signor Routh, che ha trascorso diversi mesi in Ucraina l’anno scorso, ha detto che aveva in programma di trasferirli, in alcuni casi illegalmente, dal Pakistan e dall’Iran all’Ucraina» continua il giornale neoeboraceno. «Ha detto che decine di persone avevano espresso interesse. “Probabilmente possiamo acquistare alcuni passaporti tramite il Pakistan, dato che è un paese così corrotto”, ha detto in un’intervista da Washington».
In un articolo degli scorsi mesi sulla guerra in Ucraina, il Financial Times scriveva che «Routh, un ex operaio edile che vive alle Hawaii, è uno delle migliaia di stranieri che, dopo aver visto i notiziari sull’invasione, si sono recati in Ucraina all’inizio del 2022 per offrirsi volontari come combattenti o medici».
Semafor, testata della sinistra americana, pure aveva virgolettato l’uomo in un articolo del 10 marzo 2023. «”La maggior parte delle autorità ucraine non vuole questi soldati”, ha detto Ryan Routh, capo dell’International Volunteer Center in Ucraina, un’organizzazione privata che aiuta gli stranieri che vogliono aiutare lo sforzo bellico a mettersi in contatto con unità militari e gruppi di soccorso. “Ho avuto partner che si incontravano con [il Ministero della Difesa ucraino] ogni settimana e non sono ancora riuscito a convincerli a rilasciare un solo visto».
Semafor avrebbe postato anche un video con il Routh.
BREAKING: Here is the interview Ryan Routh conduced in 2023 with Semafor discussing recruiting Afghan fighters to deploy to Ukraine pic.twitter.com/VtIqRP8HWh
— Jack Poso 🇺🇸 (@JackPosobiec) September 16, 2024
Ha lasciato una traccia tangibile anche l’intervista video che il Routh, capelli metà bianchi metà blu, ha dato al settimanale Newsweek.
Suspected shootər Ryan Routh talking about the war in Ukraine pic.twitter.com/1cUvDF4BRb
— TaraBull (@TaraBull808) September 15, 2024
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Il profilo Facebook dell’uomo è sparito. Un video non verificato ne mostra la cancellazione in tempo reale.
BREAKING: Mark Zuckerberg’s Facebook just interfered in the 2024 election by wiping Ryan Routh’s account
Users can no longer access the page to see all his anti-Trump and pro-Kamala-Biden posts
Did the FBI order them to?
pic.twitter.com/kLuq594SzD— George (@BehizyTweets) September 15, 2024
Nonostante gli account social siano ora irraggiungibili, qualcuno ha provveduto a salvarne le informazioni, mostrando la frenetica attività dell’uomo nella causa ucraina.
Social media companies like Meta/Facebook are working quickly to delete the pages of Trump assassin Ryan Wesley Routh.
Thanks to @realjakejacks, who managed to archive his entire Facebook page, we have a record of it.
The page contained posts about recruiting mercenaries for… pic.twitter.com/GiUXowBBko
— Shadow of Ezra (@ShadowofEzra) September 15, 2024
L’uomo parrebbe aver scritto addirittura un libro sull’Ucraina
Wow. Attempted Trump Assassin Ryan Routh wrote a book on the Ukraine war. In the book he tells Iran to assassinate Trump while praising John Kerry for the Iran Deal. He also calls Trump an idiot and says he “perpetrated” Jan. 6th.
He sounds like a mainstream media addict. pic.twitter.com/OY0iBVEHek
— Robby Starbuck (@robbystarbuck) September 16, 2024
A colpire ancora di più il fatto, che il Routh appaia in un video di propaganda del Battaglione Azov del maggio 2022.
🚨BREAKING: Ryan Routh was featured in an AZOV propaganda video in 2022. For those unaware, AZOV is a violent, far-right Ukrainian militia with neo-Nazi origins, notorious for its anti-Russian extremism—and supported by the CIA. Yet the media stays silent. pic.twitter.com/kfHvo6vZWx
— Dr. Simon Goddek (@goddeketal) September 16, 2024
Routh sembra comparire anche in un video dello YouTube nero JiDion mentre è in strada a reclutare per l’Ucraina.
Trump shooter Ryan Routh was in YouTuber JiDion’s video recruiting for Ukraine.
Follow: @AFpost pic.twitter.com/ma2Djg5Msx
— AF Post (@AFpost) September 15, 2024
In rete alcuni osservano che reclutare attivamente combattenti per una guerra all’Estero è illegale.
So, a U.S. citizen actively recruits militants for the war in Ukraine—which is, of course, illegal—runs the operation through Haiti, and then decides to attempt an assassination on Donald Trump… pic.twitter.com/4vmw0ebzgD
— Chad Crowley (@CCrowley100) September 15, 2024
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Terrorismo
Due membri del personale dell’ambasciata israeliana uccisi a colpi d’arma da fuoco fuori dal Museo ebraico di Washington

Washington, D.C. – developing story, active shooter involvement outside The Capital Jewish Museum. 10:36 PM — details to come. @alanhenney pic.twitter.com/wdAPzQLRPQ
— Anthony Peltier (@_anthonypeltier) May 22, 2025
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Persecuzioni
Pasqua insanguinata in Nigeria

Dal 29 aprile 2025, si è appreso di più sui terribili massacri di circa 200 cristiani da parte dei pastori musulmani Fulani, avvenuti durante l’ultimo triduo pasquale in due stati della Nigeria centrale.
«Giovedì nero». Così Padre Moses Aondoanenge Igba ricorderà il Giovedì Santo del 2025, un giorno caro agli africani che normalmente avrebbe dovuto essere segnato dalla gioia dell’istituzione del sacerdozio e dell’Eucaristia. Quel giorno e il Venerdì Santo successivo sono stati perpetrati metodicamente degli »omicidi pianificati».
«È stato un massacro di massa, solo quel giorno furono uccise settanta persone. Dopo l’attacco, le famiglie iniziarono a cercare i loro cari: cercarono tra i cespugli e scoprirono i corpi con l’odore di cadaveri in putrefazione», spiega il sacerdote sconvolto.
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Padre Igba, 61 anni, testimone degli eventi da lui descritti ad ACI Africa circa dieci giorni dopo gli eventi, ha raccontato di essersi fermato sotto un albero, in mezzo al caos, per guidare i parrocchiani terrorizzati verso un rifugio dietro la canonica. «Quando i proiettili volavano sopra la chiesa, io ero lì, a dare indicazioni a coloro che correvano verso la parrocchia», confida.
Nonostante gli avvertimenti di quanti temevano per la sua incolumità, ha scelto di restare un «faro di speranza» per la sua comunità: una scelta che illustra il ruolo cruciale svolto dal clero cattolico nel contesto della crisi che sta vivendo la Nigeria, lontano dai riflettori mediatici puntati sulla guerra in Ucraina o sull’elezione del prossimo papa.
Per il sacerdote, gli orrori a cui aveva assistito erano opera di pastori Fulani, da tempo convertiti alla causa dell’islamismo radicale, in una posizione in cui etnia e religione rimangono strettamente legate: «Non dimenticate il loro programma di islamizzazione. Mi chiedo perché questi omicidi avvengano sempre durante le festività cristiane?»
«Che sia Natale o Pasqua, vengono e interrompono le nostre celebrazioni». E il sacerdote indica un’ideologia di conquista: «È più che terrorismo; è un’occupazione graduale del territorio e un’ondata di islamizzazione», ritiene.
Gli attacchi, attribuiti ai pastori Fulani, fanno parte di un conflitto complesso che lacera la Nigeria da anni. Le tensioni tra i pastori nomadi, per lo più musulmani, e gli agricoltori cristiani sedentari sono esacerbate dalla competizione per l’accesso all’acqua e ai terreni agricoli. Queste rivalità, spesso alimentate da dinamiche etniche e religiose, sono costate migliaia di vite nel corso dei decenni.
Il sacerdote sottolinea un’altra dimensione del problema: l’ incapacità del governo nigeriano di fermare questa spirale di violenza. Denuncia i “doppi standard ” nella gestione degli sforzi di autodifesa delle comunità locali.
«Le comunità che cercano di armarsi per proteggersi vengono spesso etichettate come criminali», spiega, evidenziando uno squilibrio evidente nell’accesso ai mezzi di protezione. Gli aggressori, dotati di armi moderne, hanno una potenza di fuoco molto maggiore rispetto agli abitanti del villaggio, spesso ridotti a mezzi rudimentali.
Fr. Igba non è il solo a criticare l’inazione del governo. Anche il vescovo Matthew Hassan Kukah di Sokoto ha parlato alla stampa della mancanza di una strategia globale per combattere il terrorismo dopo una serie di attacchi che hanno causato la morte di circa 200 cristiani in una settimana, tra cui un massacro la domenica delle Palme.
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Per prevenire ulteriori abusi che stanno diventando all’ordine del giorno nel Paese, padre Igba suggerisce che i principali seminari nigeriani integrino corsi di formazione sulle tattiche di sopravvivenza e sulla gestione delle crisi per preparare al meglio i futuri sacerdoti ad affrontare tali situazioni.
Per il nuovo papa Leone XIV, i massacri della Settimana Santa del 2025 in Nigeria sono un duro monito delle sfide che la Chiesa deve affrontare in molti Paesi in cui l’Islam politico cerca di imporsi con ogni mezzo necessario.
Contro questo tipo di flagello e per restituire fiducia ai cattolici nigeriani, il Romano Pontefice dovrà trovare le parole piene di fede del Pastore comune che le comunità cristiane spesso disorientate attendono.
Articolo previamente apparso su FSSPX.News
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Putin a Trump: sventati piani terroristici ucraini vicino al Cremlino

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