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Contraccezione

I nuovi anticoncezionali: nanomateriali magnetici iniettati nei testicoli

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La creazione di un contraccettivo medico per uomini, talvolta chiamato dai giornali «pillolo», non ha mai dato esiti positivi, generando effetti collaterali indesiderati e creando involontariamente il consumo ricreativo di certe sostanze – i SARM (acronimo che sta per modulatori selettivi dei recettori degli androgeni) – presso atleti e culturisti quando si è scoperto che taluni di questi farmaci sperimentali potevano aiutare i muscoli.

 

Ora un team di scienziati dell’Università cinese di Nantong ha appena completato i test sugli animali per un nuovo approccio alla contraccezione maschile. Si tratta di una tecnica totalmente differente, e cha ha un accento che ben stiamo imparando a conoscere con la vaccinazione COVID: l’uso di sostanze magnetiche

 

La tecnica cinese consiste nell’iniettare nei topi nanomateriali magnetici, usando magneti esterni per guidare le particelle nei loro testicoli, e poi usando un altro campo magnetico per riscaldare i loro genitali al punto tanto che i topi hanno temporaneamente smesso di produrre sperma

La tecnica cinese consiste nell’iniettare nei topi nanomateriali magnetici, usando magneti esterni per guidare le particelle nei loro testicoli, e poi usando un altro campo magnetico per riscaldare i loro genitali al punto tanto che i topi hanno temporaneamente smesso di produrre sperma.

 

La ricerca  è stata pubblicata questo mese sulla rivista Nano Letters .

 

Il mondo scientista è pronto ad abbracciare immediatamente la magnetizzazione dei testicoli: del resto in ballo c’è uno dei valori più alti e più belli del mondo moderno, del progresso, : l’infertilità.

 

Senza contraccettivi, come sarebbe possibile diminuire il numero di esseri umani sul pianeta? Sarebbe quasi impossibile, anche qualora istituissero un lockdown sessuale non dissimile a quello a cui hanno sottoposto l’universo in questi due anni di demente clausura.

 

«Che ci crediate o no, questo approccio alla contraccezione maschile è in realtà molto meno sgradevole di tentativi simili» scrive Futurism, house organ dell’ente transumanista californiano Singularity University, riportando il comunicato stampa della ricerca.

 

Il mondo scientista è pronto ad abbracciare immediatamente la magnetizzazione dei testicoli: del resto in ballo c’è uno dei valori più alti e più belli del mondo moderno, del progresso, : l’infertilità

«Altri esperimenti utilizzavano temperature più elevate per ottenere risultati più duraturi, ma rischiavano anche di causare ustioni o richiedevano iniezioni dolorose direttamente nei testicoli stessi, entrambi evitati da questo nuovo esperimento».

 

Capito? Cari uomini, per impedirvi di fare figli, o accettate che vi magnetizziamo le pudenda, oppure vi cuociamo i testicoli.

 

Nell’esperimento, i ricercatori cinesi hanno avuto successo dopo aver riscaldato a 40°C i piccoli magneti iniettati nei testicoli dei topi.

 

Bisogna quindi gioire: «sicuramente una notevole quantità di calore e considerevolmente più calda della temperatura corporea tipica, ma è comunque apparentemente sicura. Secondo il National Institute of Standards and Technologies, la tua pelle inizierà a sperimentare ustioni di primo grado 47°C , quindi è ragionevole suggerire che i magneti riscaldati non danneggeranno nulla che non dovrebbero».

Cari uomini, per impedirvi di fare figli, o accettate che vi magnetizziamo le pudenda, oppure vi cuociamo i testicoli

 

Come usiamo dire su Renovatio 21: non una grinza.

 

Pare che il trattamento avvia funzionato per mesi , dopodiché i topi a cui sono stati iniettati i nanomateriali magnetici sono tornati alla loro normale salute riproduttiva.

 

La promessa dell’infertilità reversibile, insomma, è mantenuta: come per la pillola prescritta in libertà a tutte le donne, un potente steroide di cui ovviamente non si dicono degli effetti collaterali irreversibili, tipo la trombosi (ora invocata magari in coppia con il vaccino COVID per giustificare i danni), le modifiche al cervello delle donne, il cancro, la depressione, l’inquinamento ambientale, o anche la morte.

 

La promessa dell’infertilità reversibile, insomma, è mantenuta: come per la pillola prescritta in libertà a tutte le donne, un potente steroide di cui ovviamente non si dicono degli effetti collaterali non reversibili, tipo la trombosi, le modifiche al cervello delle donne, il cancro, la depressione, l’inquinamento ambientale, o anche la morte.

La contraccezione globale, come riportato da Renovatio 21, è da sempre un obbiettivo della Bill & Melinda Gates Foundation, che per lo scopo ha appena annunciato la donazione 2,1 miliardi di dollari. Sai quante calamite ci compri con quei soldi.

 

Qualcuno di recente ha definito i no-vax «sorci». In realtà, topi lo sono soprattutto quelli che accettano la biotecnologia imposta dalla Necrocultura che governa il mondo moderno. Topi da laboratorio, cavie, a cui giustamente anticipano ciò che vogliono fare poi all’umanità tutta.

 

 

 

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Contraccezione

Pillola, «qualità della vita fosse significativamente inferiore»: nuovo studio dimostra i danni della contraccezione ormonale

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Le donne che assumono contraccettivi orali potrebbero essere esposte al rischio di una riduzione della salute e del benessere generale, afferma un nuovo studio del Karolinska Institutet condotto con la Stockholm School of Economics pubblicato la scorsa settimana sulla rivista scientifica Fertility and Sterility.

 

L’umore, l’autocontrollo e il livello di energia sono stati tutti influenzati negativamente dai contraccettivi, hanno scoperto i ricercatori svedesi. E le donne che assumevano la pillola anticoncezionale nello studio hanno affermato che la loro qualità della vita era «significativamente inferiore» rispetto a quelle che assumevano placebo.

 

Nonostante il gran numero di donne che prendono la pillola in tutto il mondo, uno dei ricercatori ha affermato che i suoi effetti sulla salute delle donne sono ancora in gran parte sconosciuti.

 

«Nonostante il fatto che circa 100 milioni di donne in tutto il mondo usino pillole contraccettive, oggi sappiamo sorprendentemente poco dell’effetto della pillola sulla salute delle donne», ha affermato la dott.ssa Angelica Linden Hirschberg, professore presso il Dipartimento di salute delle donne e dei bambini del Karolinska Institutet a Stoccolma.

 

«La base scientifica è molto limitata per quanto riguarda l’effetto della pillola contraccettiva sulla qualità della vita e sulla depressione, e c’è un grande bisogno di studi randomizzati in cui venga confrontata con il placebo», ha detto.

 

Lo studio ha incluso 340 donne sane di età compresa tra 18 e 35 anni che sono state trattate in modo casuale per tre mesi con placebo o con una delle forme più comuni di pillola contraccettiva orale (contenente gli ormoni sessuali sintetici etinilestradiolo e levonorgestrel). Né i ricercatori né i suoi soggetti sapevano quali pillole stavano prendendo le donne.

 

«Le donne a cui sono state somministrate pillole contraccettive hanno stimato che la loro qualità della vita fosse significativamente inferiore rispetto a quelle a cui erano stati somministrati placebo», affermano i risultati dello studio.

 

Non è stato osservato alcun aumento notevole dei sintomi depressivi, ma i fattori generali e specifici della qualità della vita sono stati influenzati negativamente dai contraccettivi.

 

I ricercatori hanno concluso che l’effetto negativo sulla qualità della vita delle donne potrebbe essere di importanza clinica.

 

«Questo potrebbe in alcuni casi essere una causa che contribuisce alla scarsa compliance e all’uso irregolare di pillole contraccettive», ha detto il ricercatore Niklas Zethraeus. «Questo possibile degrado della qualità della vita dovrebbe essere prestato attenzione e preso in considerazione in concomitanza con la prescrizione di pillole contraccettive e quando si sceglie un metodo contraccettivo».

 

Gli effetti collaterali negativi dei contraccettivi orali non sono rari. I casi documentati includono il rischio di coaguli di sangue, perdita di capelli , maggiore possibilità di malattia di Crohn e restringimento del cervello, cancro al seno, indurimento delle arterie e maggiore possibilità di glaucoma e cancro cervicale .

 

Una giovane donna britannica è morta nel 2015 dopo aver assunto una pillola contraccettiva derivata dagli stessi farmaci dello studio svedese.

 

A Fallan Kurek, 21 anni, era stato prescritto il farmaco dal suo medico e gli è stato detto di provarlo per tre mesi per aiutare a regolare le mestruazioni. È morta per un coagulo di sangue nel polmone dopo averlo assunto per meno di un mese.

 

Come riportato da Renovatio 21, due mesi fa uno studio di Oxford ha messo in correlazione l’assunzione della pillola anticoncezionale con il cancro al seno.

 

Tre anni fa un ulteriore studio sulla pillola dimostrò che essa influenza la «struttura e la funzione del cervello delle donne».

 

Gli anticoncezionali ormonali sembrano essere rifiutati dalle ragazze delle nuove generazioni.

 

 

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Contraccezione

Il primo vaccino anticoncezionale è in fase di studio clinico

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

 

Piuttosto che interrompere il ciclo mestruale, come fanno le forme ormonali di controllo delle nascite, il vaccino utilizza il sistema immunitario per prevenire la gravidanza bloccando la fecondazione.

 

 

Il primo vaccino contraccettivo dell’umanità è già in sperimentazione clinica, secondo un articolo pubblicato questa settimana su The Atlantic.

 

La giornalista Katherine J. Wu, Ph.D., ha descritto il vaccino, come previsto dal suo sviluppatore, il professor Gursaran Pran Talwar, affermando che sarebbe:

 

«Una nuova forma di contraccezione che potrebbe bloccare la gravidanza senza i soliti compromessi: un intervento a lunga durata d’azione ma reversibile; economico, discreto e facile da amministrare; meno invasivo di un dispositivo intrauterino e più conveniente di una pillola quotidiana».

 

«Salterebbe effetti collaterali disordinati, a volte pericolosi, come aumento di peso, sbalzi d’umore e coaguli di sangue e ictus rari ma rischiosi. Incarnerebbe il tipo di modello “impostalo e dimenticalo” che è diventato un gold standard per la salute».

 

Piuttosto che interrompere il ciclo mestruale, come fanno le forme ormonali di controllo delle nascite, il vaccino utilizza il sistema immunitario per prevenire la gravidanza bloccando la fecondazione.

 

Talwar ha sviluppato per la prima volta il vaccino e ne ha brevettato una versione all’inizio degli anni ’90. Quella versione, pensata per essere efficace per due anni prima che sia necessario un richiamo, è stata segnalata come «efficace quasi al 100%».

 

Talwar, ex direttore dell’Istituto nazionale indiano di immunologia, ha detto a Wu di aver sviluppato il vaccino perché conosceva donne in India che stavano lottando per nutrire famiglie numerose, ma non erano soddisfatte delle forme di contraccezione esistenti.

 

Ha detto che voleva fare qualcosa, «privo di tutti i problemi», quindi ha creato un vaccino che neutralizzerebbe l’ ormone della gonadotropina corionica umana (hCG), noto come «l’ormone della gravidanza» perché è necessario per l’impianto degli ovuli fecondati.

 

Ma Brian Hooker, Ph.D., PE, chief scientific officer per Children’s Health Defense, ha affermato che un tale vaccino non ha solo problemi: «è un’idea assolutamente orribile».

 

«Molto può andare storto “immunizzando” una donna con hCG identico all’ormone che produce, o uomini con proteine ​​dello sperma per attaccare il proprio sperma nel sito di produzione» ha detto Hooker a The Defender.

 

«La grande domanda che mi viene in mente è “reversibilità”. È molto difficile disattivare una risposta immunitaria completa di cellule B di memoria dopo che è stata attivata. La mia paura è che molti rimarrebbero sterili in modo permanente da questo tipo di vaccino».

 

«Inoltre, i problemi posti da questa tecnologia legata all’autoimmunità sono una miriade».

 

«In sostanza, convincendo il corpo ad attaccare le proteine ​​umane, si mettono anche i tessuti umani, inclusi gli organi riproduttivi principalmente vitali, nella linea di tiro per molti processi infiammatori duri associati a una risposta immunitaria».

 

«Questa è una cattiva idea!»

 

Anche Mary Lou Singleton, ostetrica e infermiera di famiglia, ha sollevato problemi di sicurezza.

 

«Questo sarebbe il primo vaccino progettato per provocare una risposta immunitaria contro un processo corporeo normale e sano» ha detto a The Defender.

 

«Come tutti gli organismi viventi che si riproducono sessualmente, il corpo umano è organizzato attorno al nostro potenziale riproduttivo».

 

«Non abbiamo idea di quali possano essere le conseguenze a lungo termine della programmazione del sistema immunitario per attaccare la parte del nostro corpo che sostiene la gravidanza precoce, ma sappiamo che la storia della medicina è piena di conseguenze indesiderate».

 

L’articolo dell’Atlantic non si concentrava sui possibili rischi per la salute. Invece, ha pubblicizzato la sperimentazione clinica del vaccino di Talwar et al. del 1994, in cui solo 1 donna su 119 nello studio è rimasta incinta.

 

I limiti, ha detto Wu, sono nel fatto che sebbene non siano rimaste incinte, circa il 20% delle donne non ha prodotto la quantità soglia di anticorpi per il successo della sperimentazione. Questo sarebbe considerato sufficientemente efficace per un vaccino regolare, ha scritto Wu, ma per la contraccezione le aspettative sono più alte.

 

Un’altra limitazione che ha notato è che una serie di tre iniezioni potrebbe essere «ingombrante».

 

Ma, ha scritto, «c’è qualche motivo per pensare che questi problemi non siano insormontabili», perché gli immunocontraccettivi sono stati usati per decenni dagli scienziati della fauna selvatica per prevenire le gravidanze «come alternativa più umana all’abbattimento».

 

L’immunocontraccezione è stata utilizzata principalmente su animali in cattività, ma è stata anche utilizzata per il controllo della popolazione di alcune specie selvatiche come cervi dalla coda bianca, cavalli selvaggi, bisonti ed elefanti, secondo la Humane Society degli Stati Uniti.

 

La dottoressa Julie Levy, esperta di malattie infettive feline presso l’Università della Florida, che ha lavorato sugli immunocontraccettivi negli animali, ha descritto la sfida di creare un efficace vaccino contraccettivo come «cercare di immunizzare un animale contro se stesso».

 

Wu ha anche affermato che il vaccino hCG ha «incontrato alcuni problemi di tollerabilità», in quanto alcune donne sviluppano «noduli indolori ma prominenti», il che, secondo lei, indica che gli adiuvanti nel vaccino «stimolano un po’ troppo il sistema immunitario».

 

Ciò significa che gli scienziati dovranno «armeggiare con il dosaggio o gli ingredienti», prima che il vaccino sia pronto, ha scritto.

 

Ma ha sostenuto che questo vaccino è importante perché potrebbe colmare evidenti lacune nel mercato dei contraccettivi.

 

«Quasi la metà delle gravidanze nel mondo non sono pianificate» e l’accesso alla contraccezione esistente è «incoerente, iniquo e ancora ostacolato da stigma e disinformazione», ha affermato.

 

Attingendo a un’intervista con Debanjana Choudhuri, direttore dei programmi e dei partenariati presso la Fondazione indiana per i servizi di salute riproduttiva, Wu ha aggiunto:

 

«Una contraccezione temporanea, confezionata in un vaccino super sicuro, potrebbe offrire comodità e privacy, con potenziale attrattiva per i giovani abitanti delle città, che sono già stati entusiasti dei contraccettivi iniettabili e potrebbero non preoccuparsi di ricevere potenziamenti».

 

«La cosa più importante è che l’aggiunta di un vaccino al repertorio offre alle persone “un’altra scelta”».

 

«La gravidanza non è una malattia»

La vera sfida per il lancio di un vaccino anticoncezionale, ha scritto Wu, è che alcuni potrebbero stigmatizzarlo a causa della storia della contraccezione imposta alle donne, in particolare alle povere, alle malate di mente e alle persone di colore, senza il loro consenso o a loro danno.

 

Sanghamitra Singh, Ph.D., la direttrice Policy and Programs presso la Population Foundation of India, ha detto a Wu che «la gravidanza non è una malattia».

 

Wu ha ammesso che la vaccinazione contro la gravidanza potrebbe «involontariamente» implicare che la gravidanza è un problema da sradicare e che potrebbe stigmatizzare l’iniezione.

 

Singleton ha detto che aveva anche preoccupazioni per potenziali abusi.

 

«Le persone al potere in tutto il mondo continuano a limitare i diritti riproduttivi delle donne attraverso la contraccezione e la sterilizzazione forzate e forzate a lungo termine» ha aggiunto.

 

«Mentre l’antinatalismo e le preoccupazioni per la sovrappopolazione aumentano tra le classi dominanti, questa tecnologia verrà aggiunta ai programmi di vaccinazione imposti dallo stato per adolescenti, donne immigrate, donne povere o altri gruppi etichettati come “ad alto rischio” per gravidanze indesiderate?»

 

Wu ha anche ammesso che la somministrazione del vaccino potrebbe «sollevare lo spettro dell’eradicazione della fertilità nelle sottosezioni più vulnerabili della società», perché, secondo Lisa Campo-Engelstein, Ph.D., un bioeticista riproduttivo presso la University of Texas Medical Branch, la facilità di somministrazione potrebbe significare che sarebbe più probabile che venga somministrato senza un consenso pienamente informato.

 

Questo potrebbe essere un problema, ha sottolineato Wu, nel clima odierno in cui molte persone sono già «poco inclini alle vaccinazioni», soprattutto tra «false accuse secondo cui altre vaccinazioni compromettono la fertilità».

 

Ma i recenti dati Pfizer ottenuti attraverso le richieste del Freedom of Information Act hanno mostrato un legame tra il vaccino COVID-19 e l’aborto spontaneo e i difetti alla nascita.

 

Gli studi sugli animali di Pfizer per il vaccino hanno mostrato importanti segnali d’allarme sia per quanto riguarda la perdita di gravidanza che per le anomalie fetali.

 

I documenti hanno anche rivelato che il produttore di farmaci ha scelto di non seguire la stragrande maggioranza delle gravidanze nelle sperimentazioni umane originali, nonostante gli alti tassi di aborto spontaneo nella minoranza che hanno seguito.

 

Singleton ha affermato che la questione della sicurezza del vaccino era già difficile da discutere e combinarla con una discussione sulla contraccezione potrebbe sollevare ancora più sfide.

 

«Come è diventato evidente negli ultimi anni, la società tradizionale non consente alcun dialogo o critica sul tema della sicurezza dei vaccini. È già difficile per le attiviste per la salute delle donne affrontare il tema della sicurezza e degli effetti a lungo termine della contraccezione ormonale» ha dichiarato.

 

«Combinare le vacche sacre mediche del controllo delle nascite e della contraccezione sembra una ricetta per un intervento medico che nessuno potrà mettere in discussione».

 

L’articolo di Wu attribuisce il fatto che il vaccino di Talwar abbia fatto pochi progressi dall’inizio degli anni ’90 a «cattivo tempismo». Solo di recente ha ottenuto l’approvazione per eseguire prove sulla sua nuova «ricetta del vaccino». Ma ha riferito che la ricerca sta andando avanti e potrebbe anche essere diretta verso l’immunoterapia per alcuni tumori.

 

 

Brenda Baletti

Phd.

 

 

 

© 5 maggio 2023, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.

 

 

Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

 

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Contraccezione

Risarcimento per fallimento della fecondazione in vitro dovuto alla «spirale» non rimossa

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Una donna che ha avuto otto cicli falliti di fecondazione in vitro ha ricevuto un risarcimento dopo aver scoperto che un dispositivo anticoncezionale era stato lasciato dentro di lei per quasi 30 anni. Lo riporta BioNews.

 

Una donna del Cheshire, Gran Bretagna aveva il dispositivo intrauterino contraccettivo in rame – la cosiddetta spirale – nel 1989, ma un anno dopo le fu detto dal suo medico di famiglia che era caduto. Successivamente le è stato applicato un ulteriore IUD (Intra-uterine Device), che è stato successivamente rimosso quando lei e suo marito, David, hanno deciso che volevano avere figli.

 

Tuttavia, il primo IUD non era caduto ed era rimasto dentro di lei.

 

«Abbiamo faticato a concepire», ha detto la donna. «Ricordo che il medico di famiglia ha controllato i miei livelli ormonali e mi è stato detto che erano normali. Io e mio marito abbiamo provato tutto ciò che potevamo pensare ma non è successo niente e siamo stati indirizzati a specialisti che hanno suggerito la fecondazione in vitro».

 

La donna e suo marito hanno continuato a sottoporsi a otto cicli falliti di fecondazione in vitro tra il 1995 e il 2002. Sei cicli sono stati finanziati privatamente, il che è costato loro migliaia di sterline.

 

«Anche dopo i cicli iniziali falliti, i medici non sembravano troppo preoccupati. Hanno detto che avevamo embrioni di buona qualità e che avevo anche dimostrato fertilità», ha detto la signora, che ha un figlio da una precedente relazione. «Ricordo che a un certo punto mio marito ha persino chiesto al dottore se fossero sicuri che non ci fosse ancora una bobina? Ci è stato detto “no, sarebbe apparso su una scansione».

 

La signora ha avuto mestruazioni abbondanti, sanguinamento, mal di stomaco e infezioni, ma lo IUD non è stato rilevato fino a una scansione del 2019 per il mal di schiena. Successivamente è stato rimosso chirurgicamente.

 

«Quando nel 2019 mi è stato detto dopo la scansione che potevano vedere la spirale non potevo crederci. Ero devastata. Stavo piangendo e riuscivo solo a pensare ai bambini che io e David avremmo dovuto avere».

 

Il medico di base che ha commesso l’errore iniziale è ora in pensione, ma la donna ha ricevuto un accordo extragiudiziale a sei cifre dai propri assicuratori.

 

L’avvocato che la rappresentava ha dichiarato: «riteniamo che se si fosse stata sottoposta a indagini più approfondite e fosse stata inviata per una radiografia, la sua spirale sarebbe stata trovata e rimossa, il che significa che non avrebbe dovuto affrontare il calvario lei ha affrontato».

 

La donna ha detto «mentre dopo l’intervento chirurgico per rimuovere la bobina i miei sintomi sono scomparsi, non sono sicura che supereremo mai il dolore psicologico degli ultimi 30 anni».

 

Come riportato da Renovatio 21, nel 2020 la Bayer è stata condannata a pagare 1,6 miliardi di dollari a decine di migliaia di donne danneggiate dal dispositivo anticoncezionale Essure. «Almeno una donna è stata uccisa a causa di Essure, dopo che i suoi organi riproduttivi hanno sviluppato necrosi, e il dispositivo è stato accusato di almeno 300 morti fetali e bambini nati morti» aveva all’epoca riferito Catholic News Agency. «In alcuni casi, le donne dovevano sottoporsi a isterectomia di emergenza dopo che i dispositivi si rompevano e migravano in tutto il corpo, altre hanno sofferto di reazioni allergiche estreme ai metalli nel dispositivo, hanno sviluppato mal di testa e disturbi dell’umore e alcune hanno persino sperimentato gravidanze ectopiche»

 

La spirale è ritenuta da molti, più che un contraccettivo, un abortivo precoce, in quanto impedisce, tramite una reazione simil-infiammatoria, l’annidamento di un embrione formato.  Per questo motivo la spirale è da ritenersi un moltiplicatore silenzioso e automatico del sacrificio dell’aborto nel mondo.

 

La professoressa colombiana Gloria Polo, figura nota nel mondo cattolico per le sue visioni mistiche in stato di pre-morte, racconta che, quando fu colpita da un fulmine (che uccise all’istante suo nipote, con cui stava camminando sotto la pioggia), le sue ovaia furono carbonizzate all’istante, in quanto la spirale che aveva impiantata era fatta, come tutti questi dispositivi, di rame, che è un grande conduttore elettrico.

 

 

 

 

 

Immagine di Ceridwen via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 France (CC BY-SA 2.0 FR); immagine modificata.

 

 

 

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