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Giubileo, Bergoglio approva il «pellegrinaggio» LGBT

Bergoglio ha approvato un pellegrinaggio specifico per le persone LGBT durante l’anno giubilare del 2025. Lo riporta Il Messaggero.
Secondo la vaticanista Franca Giansoldati, il prossimo settembre si svolgerà a Roma, nell’ambito delle celebrazioni ufficiali del Giubileo, un pellegrinaggio specifico per le persone LGBT come parte ufficiale delle celebrazioni giubilari.
Giubileo, un evento giubilare dedicata alla comunità Lgbt+: la storica mossa di Papa Francesco @Pontifex_it @ilmessaggeroit @LGBT https://t.co/rdk0cpWWsw
— franca giansoldati (@francagiansol) December 6, 2024
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«Nel calendario ufficiale dell’Anno Santo al 6 di settembre è stato inserito un momento di spiritualità speciale, e la storica chiesa barocca del Gesù si è fatta promotrice di accogliere i pellegrini LGBT+, i loro genitori, gli operatori e tutti coloro che gravitano in queste associazioni arcobaleno, capitanate in Italia dalla Tenda di Gionata, rete nata per costruire un sogno: «allargare la tenda», secondo un passo del Profeta Isaia, e «fare spazio a tutti per diventare sempre più santuari di accoglienza e sostegno verso le persone Lgbt e verso ogni persona colpita da discriminazione» scrive la Giansoldati.
Va notato che la sontuosamente decorata chiesa del Gesùa Roma è la chiesa madre dell’ordine dei Gesuiti, che ospita le reliquie di San Francesco Saverio. Il suo utilizzo da parte del pellegrinaggio LGBT sarebbe dovuto al fatto che l’evento stesso è stato ideato da un sacerdote gesuita di Bologna, Padre Pino Piva, che ha portato l’idea al Papa.
«La proposta giubilare (che non è stata esente da parecchie resistenze interne) alla fine è andata avanti. Il Papa ha accolto l’idea di padre Pino Piva, gesuita bolognese da sempre dedicato al mondo arcobaleno» scrive Il Messaggero.
Secondo la vaticanista, Francesco ha approvato l’idea, che ha ricevuto anche il sostegno del cardinale Matteo Zuppi, presidente della conferenza episcopale italiana. Non solo, ma anche padre Arturo Sosa, superiore generale dei gesuiti, ha sostenuto il piano come «una buona cosa». Inoltre è scritto che sarebbero stati presi «accordi con l’arcivescovo Rino Fisichella, organizzatore dell’Anno Santo»
Il programma dell’evento omo-gesuita pare già totalmente definito: «venerdì 5 Settembre alle ore 20 nella chiesa del Gesù ci sarà una veglia di preghiera, seguita il giorno seguente, sabato 6 settembre alle ore 15 dal passaggio per la Porta Santa a San Pietro. Il pellegrinaggio terminerà alle 19 nella chiesa del Gesù – dove è sepolto sant’Ignazio e anche padre Arrupe – con una messa affidata alla celebrazione di monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Jonio e vice Presidente della CEI. Il rettore della storica chiesa dei gesuiti, padre Claudio Pera ha naturalmente informato di questo percorso il Generale della Compagnia di Gesù, padre Arturo Sosa che in una comunicazione interna ha risposto incoraggiando ad andare avanti».
Non è la prima volta che il giubileo viene accusato di essere sempre più tendente all’omotransessualismo. Osservatori criticarono il logo del Giubileo ancora nel 2022, mentre quest’anno alcuni hanno accusato il fatto che alcuni personaggi creati per l’evento sarebbero stati creati da un illustratore vicino ai Gay Pride.
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L’ente co-organizzatore dell’evento giubilare a casa dei gesuiti si chiama Tenda di Gionata e si definisce «una realtà di servizio (διακονία) che favorisse l’accoglienza, la formazione e l’informazione dei cristiani LGBT, dei loro familiari e degli operatori pastorali, nonché il dialogo su questi temi con le diverse realtà cristiane», scrive il sito dell’associazione. «Come associazione di volontariato cristiana vogliamo impegnarci nel realizzare iniziative che sappiano “essere un ponte a due vie”, capaci di favorire il dialogo dei cristiani LGBT e dei loro familiari con gli operatori pastorali e viceversa. Abbiamo deciso di impegnarci principalmente in tre ambiti: l’accoglienza, la formazione e l’informazione».
Negli ultimi anni il sito dell’associazione ha pubblicato immagini di Nostro Signore con la bandiera arcobaleno. Il sito cinque giorni fa ha pubblicato un articolo intitolato «Aspettando Gesù in un bar gay».
Di fatto, dai bar gay ora si può passare alle cattedrali barocche gesuite. La cosa, per certuni, è meno imprevista di quanto si creda.
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Immagine di Finoskov via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
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Il cardinale Zen condanna il «pellegrinaggio» LGBT nella Basilica di San Pietro: «offesa a Dio»

Il cardinale Joseph Zen ha denunciato il pellegrinaggio LGBT in Vaticano e si è unito agli appelli di altri vescovi affinché compiano riparazioni per la profanazione della Basilica di San Pietro. Lo riporta LifeSite.
In una dichiarazione in lingua cinese pubblicata mercoledì, Zen ha scritto: «recentemente è emersa la notizia che un’organizzazione LGBTQ+ ha organizzato un evento per l’Anno Santo, in cui i partecipanti sono entrati nella Basilica di San Pietro a Roma per attraversare la Porta Santa».
«Ostentavano oggetti di scena color arcobaleno, indossavano abiti con slogan e coppie dello stesso sesso si tenevano per mano con passione: era puramente un’azione di protesta», ha osservato il vescovo emerito di Hong Kong.
«Questo non era un pellegrinaggio giubilare (in cui i credenti rinnovano i voti battesimali, si pentono dei peccati e si impegnano a riformarsi). Tali azioni offendono gravemente la fede cattolica e la dignità della Basilica di San Pietro: una grave offesa a Dio!»
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«Il Vaticano era a conoscenza di questo evento in anticipo, ma non ha poi emesso alcuna condanna. Troviamo ciò davvero incomprensibile!»
Zen ha sottolineato che «coloro che provano attrazione per persone dello stesso sesso» dovrebbero essere trattati con beneficenza; tuttavia, «non possiamo dire loro che il loro stile di vita è accettabile».
«Non siamo Dio», ha continuato. «Dio ci chiama a trasmettere ciò che Gesù ci ha insegnato: il vero amore per loro. Dobbiamo aiutarli a ottenere la grazia attraverso la preghiera e i sacramenti per resistere alla tentazione, vivere virtuosamente e percorrere la via verso il cielo».
Zen ha fatto riferimento alla richiesta di atti di riparazione avanzata da quattro vescovi: il vescovo Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Astana, Kazakistan; il vescovo Joseph Strickland, vescovo emerito di Tyler, Texas; il vescovo Marian Eleganti, vescovo ausiliare emerito di Coira, Svizzera; e il vescovo Robert Mutsaerts, ausiliare di ‘s-Hertogenbosch, Paesi Bassi.
Il porporato cinese ha affermato di sostenere fermamente questo appello e ha suggerito che, dopo la Festa di metà autunno in Cina, i fedeli dovrebbero «riunirsi con i parrocchiani vicini per tre giorni per recitare le preghiere allegate».
«Inoltre, compite un atto di abnegazione o un atto di carità per offrire riparazione davanti a Dio per i peccati dei nostri fratelli e sorelle che hanno sbagliato», ha concluso.
Il cardinale Zen ha allegato al suo messaggio la preghiera di riparazione compilata dai quattro vescovi e recitata alla Conferenza sull’identità cattolica lo scorso fine settimana.
Il vescovo emerito di Hong Kong si aggiunge alla lista dei prelati ortodossi che hanno pubblicamente condannato il «pellegrinaggio LGBT» in Vaticano. Oltre ai quattro vescovi che hanno redatto la preghiera di riparazione, l’evento è stato criticato anche dal cardinale Gerhard Müller, che ha affermato che si trattava «indubbiamente» di un sacrilegio.
Come riportato da Renovatio 21, il cardinale Zen la scorsa estate aveva scritto che «il Dio misericordioso è così disgustato dai comportamenti sessuali tra persone dello stesso sesso perché questo crimine è troppo lontano dal piano di Dio per l’uomo (…) Il Suo piano è che un uomo e una donna si uniscano in un solo corpo con un unico ed eterno amore e cooperino con Dio. Una nuova vita può nascere e crescere nel calore della famiglia».
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Come riportato da Renovatio 21, l’anno passato lo Zen si era scagliato contro Fiducia Supplicans arrivando a chiedere le dimissioni dell’autore del testo, il cardinale Victor «Tucho» Fernandez, eletto da Bergoglio a capo del Dicastero per la Dottrina della Fede.
Il porporato in questi mesi ha attaccato con estrema durezza il Sinodo sulla Sinodalità, accusando Bergoglio di usare i sinodi per «cambiare le dottrine della Chiesa», nonché «rovesciare» la gerarchia della Chiesa per creare un «sistema democratico».
Come riportato da Renovatio 21, pochi giorni fa il cardinale Zen ha celebrato una messa tradizionale per la festa del Corpus Domini e ha guidato una processione per le strade di Hong Kongo, città dove le autorità, ora dipendenti da Pechino, lo hanno arrestato ed incriminato, nel silenzio più scandaloso del Vaticano (mentre, incredibilmente, il Parlamento Europeo esorta la Santa Sede a difenderlo!), con il papa Bergoglio a rifiutarsi di difendere il cardinale in nome del «dialogo» con la Cina comunista che lo perseguita.
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Immagine di Rock Li via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported; immagine tagliata
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Trump prende in giro l’ideologia transgender «woke» nell’incontro con il premier del Canada

BREAKING: President Trump calls out the trans insanity right in front of Canada PM Carney whose child is a trans activist. https://t.co/9TThX5Auip pic.twitter.com/bdYRgymB9P
— John-Henry Westen (@JhWesten) October 7, 2025
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