Protesta
«Colpo di Stato»: Spagna, milioni di persone in piazza contro l’amnistia ai separatisti catalani
Milioni di persone in 42 città della Spagna sono scese in piazza in risposta al piano del governo socialista di restare al potere offrendo l’amnistia ai separatisti catalani.
La rivolta è stata innescata dalla promessa di amnistia del primo ministro socialista Pedro Sanchez ai violenti separatisti catalani che hanno partecipato al fallito putsch per l’indipendenza catalana nel 2017.
Sanchez, capo del Partito Socialista Operaio spagnolo (PSOE), ha offerto l’amnistia in cambio del sostegno al suo governo, una mossa che molti cittadini spagnoli vedono come un tentativo di rimanere al potere.
Domenica si sono svolte proteste in paesi e città di tutto il paese, tra cui Madrid, Barcellona, Siviglia e Valencia.
There may actually be over a million Spanish patriots protesting today in Madrid against the socialist coup
I’ve never seen anything like this
Media can’t hide it anymorepic.twitter.com/2VrUd42drw
— Jack Poso 🇺🇸 (@JackPosobiec) November 12, 2023
La questione dell’amnistia era emersa dopo le inconcludenti elezioni generali di luglio. Anche se il Partito popolare (PP), principale formazione di centrodestra, è arrivato primo, non è riuscito a formare un governo, nemmeno con il sostegno del partito di estrema destra Vox e di altri gruppi più piccoli.
Tuttavia, il PSOE e i suoi partner dell’alleanza di sinistra Sumar sono riusciti a raccogliere il sostegno necessario promettendo l’amnistia ai due principali partiti indipendentisti catalani in cambio del loro sostegno. Si prevede ora che Sánchez ottenga l’approvazione del Congresso per essere riconfermato primo ministro in un voto verso parlamentare alla fine di questa settimana.
Vean la Puerta del Sol de Madrid a reventar contra Sánchez y Puigdemont. Pásalo porque ni el Gobierno ni la Sexta querrán que veas estas imágenes 🤟🏻 pic.twitter.com/756tg33kyR
— Javier Negre (@javiernegre10) November 12, 2023
🇪🇦 | Madrid complemente movilizada contra el golpe de estado de Sánchez en la Puerta del Sol. pic.twitter.com/ljviAehjLi
— ʜᴇʀQʟᴇs (@herqles_es) November 12, 2023
🔴 Madrid colapsada.
Cerca de 30.000 personas se concentran en estos momentos alrededor de la calle Ferraz y colindantes, frente a la sede del PSOE para protestar contra la amnistía y el golpe de Sánchez.
DINFUNDE pic.twitter.com/v2e6rEJ8ke
— Unai Laño (@LanoUnai) November 7, 2023
Il leader del Partito popolare Alberto Núñez Feijóo ha accusato Sanchez di «comprare la sua investitura in cambio dell’impunità giudiziaria dei suoi partner».
«L’ufficio del primo ministro spagnolo non può essere un oggetto da comprare e vendere», ha detto Feijóo. «Gli spagnoli vogliono democrazia, uguaglianza, giustizia e dignità. La Spagna non si è mai venduta e [il PSOE] ha cercato di nascondere il fatto di aver perso. Il primo ministro spagnolo sarà sempre la persona che vincerà le elezioni».
NOW – Spain: Protest at the Plaza de Belluga against the amnesty of far-left separatists in Murcia. pic.twitter.com/bYq5rrhtLx
— Eatlovepray2 (@Eatlovepray22) November 12, 2023
Madrid colapsado.
Hay que parar este golpe de estado
Por España 🇪🇸 pic.twitter.com/wtbedRv8IY— Pablo paso (@pablopaso_) November 12, 2023
Allo stesso modo, il leader del partito Vox Santiago Abascal ha affermato che il popolo spagnolo non tollererà il colpo di stato socialista di Sanchez.
Le persone riunite nella piazza Puerta del Sol della capitale del Regno portavano l’effigie di Sánchez nei panni di Pinocchio, cantavano «Prigione per Pedro Sánchez» e portavano striscioni con messaggi tra cui: «La democrazia in Spagna è a rischio», «Sánchez traditore» e «Nessuna amnistia per il terrorismo».
Abascal a los medios, en Puerta del Sol:
"es tremendo que quien está dando un golpe de Estado a las instituciones, al estado de derecho, pida mesura, pida legitimidad… ninguna mesura, calma o tolerancia frente al golpe de estado: movilización permanente". pic.twitter.com/LovFE4tAEd
— Capitán Bitcoin (@CapitanBitcoin) November 12, 2023
«È tremendo che chi fa un colpo di stato alle istituzioni, allo Stato di diritto, chieda moderazione, chieda legittimità… nessuna moderazione, calma o tolleranza di fronte al colpo di stato: mobilitazione permanente», ha detto domenica, aggiungendo che le proteste hanno rappresentato il «momento più delicato della politica spagnola negli ultimi 40 anni».
Con Abascal è apparso ieri sera il giornalista TV americano Tucker Carlson, anche lui tra la folla spagnola. Carlson, che poche ore prima era con Trump ad un incontro di MMA a Nuova York, dove sono stati acclamati dal pubblico, è preso in considerazione da Donald come possibile futuro vicepresidente degli USA.
In Madrid pic.twitter.com/UclSJdFfm8
— Tucker Carlson (@TuckerCarlson) November 13, 2023
🚨🇪🇸 Tucker Carlson está em Madrid a protestar junto a Abascal e ao lado de dezenas de milhares de patriotas espanhóis contra o golpe socialista de Pedro Sanchez.
As ruas já não são da esquerda radical, são dos patriotas nacionalistas! 🔥pic.twitter.com/So4HzT2htp
— 𝐀𝐍𝐓𝐔𝐍𝐄𝐒 🇵🇹🇺🇸 (@Antunes1) November 13, 2023
Sanchez si è ribellato alle proteste di massa in un discorso di sabato, esortandoli ad «abbandonare il percorso reazionario» che hanno intrapreso.
Madrid contra de golpe sanchista: pic.twitter.com/8nchvPUz8F
— Capitán Bitcoin (@CapitanBitcoin) November 10, 2023
«Chiedo loro di rispettare il risultato delle urne e la legittimità del governo che formeremo presto», ha detto il primo ministro. «Chiedo loro di essere coraggiosi e di dire no all’abbraccio dell’estrema destra e di abbandonare il percorso reazionario che stanno attualmente seguendo verso il baratro. Governeremo per tutti gli spagnoli, per altri quattro anni di progresso sociale e di convivenza».
Come riportato da Renovatio 21, pochi giorni fa Alejandro Vidal-Quadras, cofondatore del partito conservatore Vox, è stato vittima di un agguato a Madrid: gli hanno sparata in faccia dalla distanza di due metri, ma l’ex europarlamentare è sopravvissuto, venendo ferito alla mandibola.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Geopolitica
Macron dichiara lo stato di emergenza e invia truppe per sedare le rivolte mortali scoppiate in Nuova Caledonia
#UPDATE ⚡️🇫🇷 —Events are growing in New Caledonia.
At least 4 people were killed in the riot in New Caledonia. – LS pic.twitter.com/yEsNWZ2ONH — UK R REPORT (@UKR_Report) May 15, 2024
Sostieni Renovatio 21
🚨🇫🇷 BREAKING: FRANCE DECLARES STATE OF EMERGENCY AND TIKTOK BAN IN NEW CALEDONIA
France has declared a state of emergency in New Caledonia following deadly riots over a new voting law. Four people were killed as indigenous Kanaks protested against allowing long-term French… pic.twitter.com/vYnEJdzjgp — Mario Nawfal (@MarioNawfal) May 15, 2024
Secondo l’Associated Press, «alla domanda se la Francia potrebbe schierare l’esercito francese sull’isola, [la portavoce del governo della Nuova Caledonia Prisca] Thevenot ha detto che non è compito dell’esercito mantenere l’ordine ma che sta aiutando con il trasporto dei rinforzi della polizia». L’agenzia di stampa AFP ha riportato che la Francia ha schierato personale dell’esercito nei porti della Nuova Caledonia e nel principale aeroporto.Les policiers tirent stupidement sur les jeunes .. Ne sortez pas l’excuse de légitime défense car les gamins ne sont pas armés .. L’Etat Français a quoi sert votre déclaration d’état d’urgence à tuer le peuple kanak ? #kanaky #nouvellecaledonie #world #war #newcaledonia pic.twitter.com/E5Te16KpuV
— Sorsha Junto (@SorshaJ) May 16, 2024
Il presidente della Nuova Caledonia Louis Mapou ha affermato che tra le vittime delle ultime 24 ore di disordini figurano tre giovani indigeni Kanak e un agente di polizia della gendarmeria francese che aveva riportato ferite in precedenza. Centinaia di manifestanti e poliziotti sono rimasti feriti. «Il gendarme mobile gravemente ferito da un proiettile in Nuova Caledonia è appena morto», ha annunciato il Ministro dell’Interno e dell’Oltremare della Repubblica francese Gérald Darmanin. «I nostri pensieri vanno alla sua famiglia, alle persone a lui vicine e ai suoi amici. Niente, assolutamente niente, giustifica la violenza. L’ordine sarà ristabilito». Parigi ha confermato che altri 500 agenti di polizia francesi sono stati inviati sul territorio per aiutare a ripristinare l’ordine.🇫🇷🇳🇨MACRON SENDS TROOPS TO NEW CALEDONIA
Promising there would be no army on the streets, French officials said they were sending troops “to provide security for ports and airports.” Five thousand people have been involved in riots that left four dead and hundreds injured after… pic.twitter.com/QwO84WawFd — Mario Nawfal (@MarioNawfal) May 16, 2024
The French Empire has deployed its military to put down insurgents in the Pacific island of New Caledonia, which is near Australia!
And France has also banned TikTok in that island to hide human rights violations. Freedom, democracy and Western values on display: pic.twitter.com/0PViDdpt74 — S.L. Kanthan (@Kanthan2030) May 15, 2024
#WATCH | Visuals from the aftermath of deadly riots in New Caledonia, which have left businesses torched and stores looted.
Rioting broke out over a new bill, adopted by lawmakers in #Paris that will allow French residents who have lived in the region for 10 years to vote in… pic.twitter.com/MODJg8eqX0 — DD India (@DDIndialive) May 16, 2024
JUST IN: 🇫🇷 France declares state of emergency in New Caledonia, bans TikTok after riots leave 4 dead.
Over 130 people have been arrested in connection with the unrest, which erupted over a proposed constitutional amendment by mainland France. The state of emergency will give… pic.twitter.com/4NX2ydEx1m — The Worldview Monitor (@WorldviewFeed) May 15, 2024
Violent riots have broken out in the French territory of New Caledonia, killing at least three people.
C/7#NewCaledonia#Protests#Riots#Riot pic.twitter.com/njsJSztCqc — Politics World Wide Web (@PoliticsWWWeb) May 15, 2024
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Digiuno
Attivista tailandese muore in carcere: era in sciopero della fame contro la lesa maestà
Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
La 28enne Netiporn «Boong» Sanesangkhom è deceduta in ospedale dove era stata ricoverata per l’aggravarsi delle condizioni. Era diventata un simbolo per ONG internazionali e il suo nome era presente nei rapporti dei governi occidentali relativi agli abusi. Quasi 2mila persone perseguite per reati di opinione, centinaia rischiano pesanti pene detentive.
A tre mesi dall’inizio del digiuno di protesta in carcere, la 28enne Netiporn «Boong» Sanesangkhom, uno dei riferimenti dei movimenti di protesta contro la detenzione per ragioni politiche o di coscienza e la custodia indeterminata in attesa di processo, è deceduta questa mattina nell’ospedale dell’Università Thammasat.
Netiporn, nota per la partecipazione al movimento di protesta Thalu Wang e a iniziative a tutela dei diritti dei detenuti e delle libertà civili, era stata «adottata» come prigioniera di coscienza da diverse organizzazioni internazionali, tra cui Amnesty International. Il suo nome era apparso in diversi rapporti riguardanti la Thailandia, nazione da tempo «sotto osservazione» da parte statunitense ed europea.
Il suo sciopero della fame e della sete era iniziato nel carcere femminile centrale della capitale thailandese dove era stata rinchiusa il 26 gennaio scorso, dopo che le era stata revocata la libertà su cauzione perché accusata di lesa maestà. Un’incriminazione legata alla sua partecipazione a un sondaggio del febbraio 2022 sui cortei di auto di membri della monarchia che spesso attraversano aree della capitale, con disagi per la circolazione.
Irremovibile nel rifiutare cibo e liquidi, lo scorso febbraio l’attivista era stata prima trasferita in un ospedale carcerario e poi in quello universitario Thammasat, prima di essere riportata in cella dove, secondo l’amministrazione penitenziaria, avrebbe ripreso ad alimentarsi regolarmente.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Per i gruppi che hanno seguito la sua vicenda, tra cui avvocati thai per i diritti umani (Thai Lawyers for Human Rights), Netiporn era tornata nell’ospedale carcerario a inizio aprile ma la sua salute si era deteriorata rapidamente. Questa mattina il ricovero dopo una crisi cardiaca ma il suo trasferimento in ospedale è risultato inutile, poiché l’attivista è deceduta alle 11.22 ora locale (le 6.22 in Italia).
Immediate le espressioni di solidarietà e di cordoglio di attivisti che ne condividevano la causa – come i colleghi di impegno civile Natthanon «Frank» Chaimahabud e Tantawan «Tawan» Tuatulanon – e anche l’esperienza del digiuno di protesta, ma anche di politici dell’opposizione e di esponenti della società civile.
La sua vicenda ha tenuta alta l’attenzione riguardo una legge, quella sulla “Lesa maestà”, da tempo criticata per il suo utilizzo che, più che tutelare la dignità della famiglia reale, sembra indirizzato a perseguire chi dissente con le pretese di controllo sul Paese dei militari e di altri poteri forti o chiede maggiori spazi di critica e dibattito.
Secondo un recente rapporto di Thai Lawyers for Human Rights, dall’inizio delle proteste dei movimenti giovanili che chiedono più libertà e giustizia sono 1.954 gli individui perseguiti legalmente per ragioni politiche e di questi almeno 272 rischiamo pesanti pene detentive in base all’articolo 112 del Codice penale, quello appunto noto come Legge sulla lesa maestà, e 153 per l’accusa di sedizione secondo l’articolo 116 del codice.
Evidenziato pure dalla tragica fine di Netiporn «Boong» Sanesangkhom l’eccesso di pene detentive a cui tanti sono sottoposti prima di accedere al giudizio, in particolare per i casi politici, e l’arbitrarietà con cui viene decisa la libertà su cauzione.
Invitiamo i lettori di Renovatio 21 a sostenere con una donazione AsiaNews e le sue campagne.
Renovatio 21 offre questo articolo per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da YouTube
Protesta
Proteste davanti casa Netanyahu a Gerusalemme si trasformano in rivolte: le immagini
Sostieni Renovatio 21
🚨 THOUSANDS CALL FOR ACTION IN ISRAEL | DEMAND NETANYAHU MAKES A DEAL
Thousands of protestors and families of the Oct 7th hostages made their voices heard through a blaze of protest in Tel Aviv, lighting up Menachem Begin Road—a key artery in Israel—with bonfires. Source:… pic.twitter.com/vlXknWKdsl — Mario Nawfal (@MarioNawfal) March 30, 2024
2nd night of massive protest in Jerusalem against Netanyahu and his war! pic.twitter.com/AHhORHRrLF
— Ashok Swain (@ProfAshokSwain) April 1, 2024
CHAOS IN TEL AVIV |
Thousands of settlers protest demanding the overthrow of netanyahu’s government and the immediate return of the Zionist prisoners. pic.twitter.com/DudnAJMRly — Suppressed Voice (@SuppressedNws) March 31, 2024
Migliaia di manifestanti hanno invaso le strade del ricco quartiere di Rehavia, dove vivono i Netanyahu, gridando slogan e chiedendo le sue dimissioni. Secondo i media locali, alcuni manifestanti avrebbero tentato di abbattere le barriere all’esterno. Immagini della scena mostrano la polizia che caricava la folla per impedirgli di sfondare e usava idranti per disperdere i manifestanti, molti dei quali portavano bandiere israeliane. La polizia israeliana ha descritto questa fase della marcia come una «rivolta sfrenata».🇮🇱⚔️🇮🇱Tens of thousands of settlers and families of zionist prisoners are continuing their protest in front of Netanyahu’s home in occupied AlQuds amidst ongoing confrontations to demand a prisoner exchange deal with the Palestinian resistance and the overthrow of the Netanyahu… pic.twitter.com/ZFjpvyGv0y
— dana (@dana916) April 2, 2024
BREAKING: ISRAELI PROTESTORS TAKE FLAMES TO NETANYAHU’S HOUSE pic.twitter.com/oz53EO9tM5
— Sulaiman Ahmed (@ShaykhSulaiman) April 2, 2024
Israeli forces arresting ,torturing Israelis from protest in Jerusalem against NetanYahu . They demands resign from NetanYahu and New Elections pic.twitter.com/AmL20MIYLY
— Peace Warrior🇵🇸 (@Kilch_Warrior) March 31, 2024
💥Police lines have been broken in the Jerusalem protest, protesters carrying torches are near Netanyahu’s Aza Road residence. pic.twitter.com/S8eNPJ7TTA
— Noga Tarnopolsky נגה טרנופולסקי نوغا ترنوبولسكي💙 (@NTarnopolsky) April 2, 2024
🚨BREAKING: A large scale protest has broken out in Tel Aviv against the Netanyahu government and its handling of hostage negotiations. Several people have been arrested. #Gaza #GazaFamine #GazaGenocide #Israel #TelAviv pic.twitter.com/xdmyelO0oZ
— Lens Veritatis (@LensVeritatis) March 30, 2024
Israeli demonstrators blocked a main road & scuffled with police during a protest against Netanyahu.pic.twitter.com/EcdlTQuXDZ
— ⚡️🌎 World News 🌐⚡️ (@ferozwala) April 1, 2024
🚨 BREAKING – Anti-government protesters set tires on fire in Jerusalem during tonight’s mass protest #Israel #Palestine #Westbank #Rafah #Benjamin #Netanyahu #Jerusalem pic.twitter.com/nzhNkoi6hs
— T R U T H P O L E (@Truthpolex) March 31, 2024
Aiuta Renovatio 21
-
Cancro4 giorni fa
I vaccini COVID sono «sostanzialmente un omicidio»: parla il maggior oncologo giapponese
-
Cancro2 settimane fa
Finestra di Overton mRNA e turbocancro: il pubblico è pronto per la verità sui vaccini COVID?
-
Comunicati1 settimana fa
L’idra dalle cinquecento teste. Elogio dei refusi di Renovatio 21
-
Salute1 settimana fa
I malori della 19ª settimana 2024
-
Animali2 settimane fa
Gorilla vaccinato muore improvvisamente per attacco cardiaco
-
Pensiero5 giorni fa
Sterminio e «matrice satanica del piano globalista»: Mons. Viganò invita a «guardare oltre» la farsa psicopandemica
-
Controllo delle nascite1 settimana fa
Oligarcato e Necrocultura: il capo di BlackRock elogia la depopolazione e la sostituzione degli umani con le macchine
-
Immigrazione2 settimane fa
Esponente AfD condannata per aver denunziato i dati sugli stupri di gruppo degli immigrati